Le ICAV
Tutti noi sappiamo cosa sono le SICAV ( Société d'Investissement à Capital Variable), delle società d’investimento aperte, il cui capitale azionario rappresenta la proprietà ed è variabile. Nella SICAV il fondo è una persona giuridica indipendentemente da chi lo gestisca, il patrimonio del fondo ed il valore patrimoniale netto determinano il valore a cui sono scambiate le ‘azioni’ della SICAV.
Dal 2015 però, l’Irlanda ha adottato una nuova forma giuridica: le ICAV: Irish Collective Asset-Veichle. Da NON confondersi con le SICAV quindi, hanno una struttura aziendale innovativa, progettata ad hoc per farne un fondo d’investimento. Storicamente l’Irlanda è uno dei centri più importanti per domiciliare fondi d’investimento: concentra servizi dedicati a questi prodotti, certezza del diritto ed un certo grado di flessibilità, è un ponte tra paesi anglosassoni ed Unione Europea.
La differenza pratica tra investire in OICR a noi più conosciuti come Fondi Comuni, Sicav estere etc… oppure ICAV non è molto rilevante. Nei regolamenti della ICAV vi sono alcune norme specifiche degli investimenti collettivi domiciliati in Irlanda. Alcuni accorgimenti sono stati fatti in particolare per attrarre il capitale di investitori statunitensi.
La cosa interessante è che diversi emittenti di ETF scambiati su ETF Plus hanno di recente assunto questa forma di ICAV in quanto domiciliati in Irlanda.
La cosa interessante è che di 2 case d’investimento, Franklin Libertyshares Icav e JPMorgan ETF Icav, che collocano oggi ETF tramite ICAV irlandesi, sono state adottate due strategie commerciali opposte. Franklin è andata su strumenti classici appetibili all’investitore tipo puntando su economicità e probabilmente cercando di attrarre il risparmiatore europeo e statunitense, JPMorgan conscia (come me) che bisogna in alcuni casi de-correlarsi dal mercato, è andata verso l’innovativo-alternativo che più innovativo-alternativo non si può!
Tra questi troverete già disponibili:
FRANKLIN LIBERTYSHARES ICAV
Società di diritto irlandese della Franklin Templeton Investments, armonizzata [cioè rispetta le norme della unione europea per gli investimenti collettivi e può essere scambiata liberamente in tutta la UE], multicomparto.
In ETFPlus trovate i seguenti comparti di ETF:
IE00BF2B0K52 (Azionario Mercati Emergenti in Dollari)
IE00BF2B0P08 (Azionario USA in Dollari)
IE00BF2B0M76 (Azionario Globale a Dividendo trimestrale in Dollari)
IE00BF2B0L69 (Azionario Europeo a Dividendo trimestrale in Euro)
IE00BF2B0N83 (Azionario Globale Equity in Dollari, che segue una particolare selezione Equity di F. Templeton che sceglie i titoli in base a: qualità, valore, quantità di moto e bassa volatilità, quindi vorrebbe tendere ad un Equity Globale un pò più stabile nell’andamento delle quotazioni)
Tutti ETF molto economici, con spese ricorrenti annuali che vanno da 0,55 dell’azionario emergente (comunque molto poco per tale comparto) ad un eccellente 0,25 per Azionario Usa e Europa.
JPMorgan ETFs ICAV
Società di diritto irlandese che però fa capo all’altro grande gruppo bancario JPMorgan.
In ETFPlus trovate i seguenti comparti di ETF:
IE00BF4G7290 (JPM Managed Futures: un peculiare ETF ‘attivo’. In pratica invece del benchmark il suo ‘sottostante’ è la gestione attiva e flessibile che più flessibile non si può. Sfrutta futures su materie prime, obbligazioni, azioni e valute con l’unico intento di massimizzare il rendimento e gestire attivamente la posizione… insolito come ETF, decisamente alternativo come comparto!!)
IE00BF4G7308 (JPM Equity Long-Short: un ETF ‘attivo’ che specula sulle inefficienze di mercato dei titoli azionari. In pratica apre sia posizioni lunghe che corte sui titoli in maniera sistematica giocando sugli scarti delle quotazioni per produrre valore. Una cosa da pazzi direi io, ma forse JPM PUO’… boh?!)
IE00BDFC6Q91 (JPM Ultra-Short Income: un ETF ‘attivo’ obbligazionario con una strategia fantastica, investire in titoli investment grade in dollari con termine non ‘corto’ ma ‘ultracorto’, generando Income, ovviamente. Come questa posizione ultracorta sia mantenuta non lo so, è certo che a differenza degli High Yield Short Duration per mandato devono tenere anche bassissima la volatilità del capitale. E’ quindi un qualcosa di così tradizionale (mi viene in mente il bot semestrale) da essere quasi alternativo nel mercato del risparmio gestito. Sicuramente il rischio viene quantificato a 1. Ritengo però che la volatilità debba essere abbassata ricorrendo in maniera non indifferente a derivati. In ogni caso è sul mercato da fine febbraio e chi ci ha investito sta portando a casa un +5,6%.. non mi sembrano però performance da rischio minimo, volatilità bassissima, termine brevissimo. Mi sembra più da utilizzo di derivati per ottenere posizioni corte rispetto ad indici che stanno in perdita).
IE00BDFC6G93 (JPM Emerging Markets Sovereign Bond USD: uno degli eccellenti obbligazionari emergenti di JPM a cedole mensili! Perfetti per una ‘rendita fai-da-te’. E’ in dollari, investe in titoli obbligazionari in dollari dei paesi emergenti, ma solo se emessi da organi sovrani o quasi sovrani, commissioni totali annue risibili: 0,39%).
IE00BYVZV757 (JPM Beta Builders : questo è fantastico, il pensionato italiano da sempre ha sognato un titolo simile. Investe in titoli di stato europei, a breve scadenza (1-3 anni) e PAGA DIVIDENDO MENSILE, essì, dividendo mensile. Ovviamente, ma son quisquilie, è estremamente esposto allo spread, ai tassi, alla fine di politiche espansive sui titoli europei… ma di fronte ad un ‘grasso’ dividendo mensile! Per lo meno, però, paga ‘solo’ 0,10% di commissioni annuali - che sommata all’imposta di bollo temo si mangeranno tutto il rendimento fino al prossimo rialzo dei tassi BCE - ovviamente da quando è stato collocato sta pagando regolarmente un dividendo pari a… 0,0%)
P.C. 2 giugno 2018
Nessun commento:
Posta un commento