Portafogli d'Investimento Teorici:

domenica 28 luglio 2019

DEUCALIONE: resoconto dopo il primo anno

Esattamente un anno fa ho ideato un portafoglio un pò 'estremo' composto da ben 29 ETF, tutti a distribuzione, seguendo una asset allocation diversificata per settori e bilanciata in maniera dinamica (60% azionario e 40% obbligazionario).
Il nome del portafoglio era Deucalione, il Noé greco che avrebbe dovuto traghettarci, grazie al flusso di entrate garantito dai dividendi distribuiti dagli ETF, attraverso le acque agitate dei mercati finanziari.
Da quel luglio 2018 tutti sappiamo cosa è accaduto ai mercati finanziari. Volatilità più alta che in molti periodi precedenti: con un picco di autentico 'bear market' tra novembre e dicembre 2018 in cui l'azionario USA si è deprezzato di un 20%, ed un ampio recupero nei primi 7 mesi del 2019.
Molti nostri investimenti hanno recuperato nel 2019 quello che avevano perso nel 2018, i migliori ci hanno anche portato in gain, i peggiori non ancora...
Ma come ha "navigato" Deucalione?



Per prima cosa andiamo a misurare al netto delle tasse, gli accrediti di dividendi che abbiamo ricevuto, nel corso dell'anno, sul nostro ipotetico conto corrente da parte dei quasi 110mila euro investiti:


Il rendimento monetizzato sul nostro conto da Deucalione in 12 mesi è stato di 2802,468 euro, pari a circa 233 euro al mese con 110000 euro investiti e pari al 3,44% lordo di dividendi distribuiti.

Andiamo quindi a fare un rendiconto annuale del capitale che, vedremo, pur avendo distribuito questo rendimento, e pur essendo diversificato su molti asset, è comunque cresciuto:



A mio avviso il risultato di Deucalione è di assoluto interesse. Il capitale investito è cresciuto (valori del 26 luglio 2018 raffrontati a quelli del 26 luglio 2019) del 4,37% oltre a distribuire 3,44% lordo di dividendi. Il rendimento complessivo lordo della gestione è quindi del +7,81% con distribuzione di proventi ed in un periodo altalenante come quello indicato (ricordiamoci che dopo sei mesi il capitale era leggermente in perdita). Questo pur con una diversificazione capillare dell'investimento, già garantito dagli strumenti utilizzati (ETF) oltre che dalla diversificazione degli stessi (ben 29 fondi).

In quanto gestore di Deucalione vado a chiudere questo rendiconto annuale valutando quali operazioni, nella logica dell'investimento e per preservarne gli obiettivi e se possibile l'efficacia, posso andare a porre in essere.
Personalmente mi sento di fare una serie di interventi.
- Innanzitutto il 2019 ha visto la quotazione sul mercato ETFPlus di alcuni interessanti ETF che centrano perfettamente gli obiettivi che ci siamo prefigurati con Deucalione. Gli ETF di Vanguard infatti distribuiscono i rendimenti, hanno costi contenuti e replicano efficacemente l'indice. Ho quindi deciso di sostituire due ETF con dei titoli simili emessi da Vanguard. Il titolo azionario europeo Lyxor Core Eurostoxx 300 è un'alternativa al MSCI Europe perché investe anche nel segmento small e mid cap. Il Vanguard FTSE Developed Europe aggrega l'investimento in azioni large cap anche a gran parte del mid cap. Il titolo Vanguard FTSE 100 è un ottimo titoli in sterline a distribuzione che investe sul Regno Unito, diversificando di più del UK Dividend Plus.
- Altra analisi è la situazione dell'obbligazionario europeo. Se il titolo della iShares che investiva in titoli europei governativi a 0-1 anni aveva pochissimo senso un anno fa, rappresenta una certezza di rendimento negativo sopratutto dopo le ultime discese dei tassi d'interesse. Non posso sostituirlo con titoli meno volatili, probabilmente, ma almeno nell'ottica di preservare una bassa duration (oltre che cercare di assicurarci un dividendo!) ho deciso di sostituirlo con il PIMCO Short Term High Yield Euro Hedged Bond, a dividendo mensile. Similmente l'obbligazionario corporate High Yield europeo ritengo abbia abbattuto troppo la redditività del comparto a fronte della potenziale rischiosità. Dal momento che ho ottenuto una performance positiva quest'anno sono disposto a correre un rischio leggermente maggiore per incrementare l'income potenziale del portafoglio: opero una riduzione parziale dell'investimento nel titolo europeo high yield della iShares vendendone 22 quote ed utilizzando il controvalore per sottoscrivere l'ETF IE00B8CJW150: Invesco Euro US Energy Infrastructure. La scelta è molto semplice: tra i titoli del ETFPlus si tratta di quello che vanda la cedola più generosa (e devo bilanciare l'eliminazione dal portafoglio della cedola voluminosa del UK Dividend Plus), oltretutto è un titolo che non ha avuto un grande accrescimento del NAV nell'ultimo anno, ma potrebbe avvantaggiarsi di una ripresa delle quotazioni del petrolio. Infine un tematico di questo tipo mancava e rispetta la filosofia di Deucalione.

Operazioni:

Rimborso 30 quote Lyxor Core Eurostox 300 = +2867 euro
Rimborso 27 quote iShares Euro Govt 0-1 yr dist= +2674 euro
Rimborso 22 quote iShares High Yield Corporate Bond Dis = +2324 euro
Rimborso 280 quote iShares UK Dividend Plus = +2373 euro
Sottoscrizione 65 quote (prezzo 37,14) Vanguard FTSE 100 = -2414,1 euro
Sottoscrizione 20 quote (prezzo 130,66) Pimco Short Term HY Euro Bond = -2613,2 euro
Sottoscrizione 93 quote (prezzo 30,685) Vanguard FTSE Developed Europe = -2853,7 euro
Sottoscrizione 55 quote (prezzo 42,27) Invesco US Energy Infrastructure = -2324,85 euro

Tra i rimborsi e le sottoscrizioni c'è qualche euro di differenza che simulano i costi di negoziazione.

Nota:
- Il titolo Lyxor $Treasury 10+ Dist ha cambiato ISIN: LU1407890620
- Si noti come ho scelto di rimborsare solo titoli in perdita o alla pari, questo per evitare di disperdere capitale in tasse di capital gain, che non sono compensabili in un portafoglio fiscalmente inefficiente come Deucalione (composto solo da ETF).

Alla vigilia del suo primo anno di vita questo è l'aspetto finale di Deucalione, che è ora composto da 30 ETF:




P.C. 28 luglio 2019

giovedì 25 luglio 2019

Nove semplici portafogli: le Muse ispiratrici per un piccolo risparmiatore (Parte I)


Dopo aver constatato a quanto ammontano i costi della consulenza, anche prestata da alcune note banche di consulenti, sulla base di consigli indipendenti, ho pensato di simulare 9 semplici portafogli che seguono strategie elementari, incrociando il rischio ed il tempo in cui si vogliono ottenere gli obiettivi. Questo affinché tali simulazioni possano fare da 'musa ispiratrice' a quei piccoli risparmiatori timorosi nei confronti del mondo del risparmio e degli investimenti e/o spesso indirizzati verso soluzioni eccessivamente complesse ed opache (es. fondi e sicav flessibili o peggio prodotti assicurativi con sottostanti finanziari e strumenti derivati).
L'obiettivo ovviamente non è assolutamente proporre investimenti o dare consigli personalizzati, ma solo fare un'analisi di che risultati potranno portare dei portafogli semplici creati secondo diverse gradazioni di rischio-durata: andare a simulare se nel tempo queste strategie si riveleranno (innanzitutto per me) conformi agli obiettivi.

I portafogli sono simulati su un piccolo capitale di 25 mila euro, utilizzano prodotti semplici da negoziare (reperibili tramite tutti gli home banking) ma il più efficienti possibili quanto a costi e funzionamento. Non si concentrano su specifiche strategie ma usano una semplice spalmatura su asset-allocation (diversificazione).
Dato che sono Nove (investimento Breve-Prudente, investimento Breve-Bilanciato, investimento Breve-Dinamico, investimento Medio Termine-Prudente, investimento Medio Termine-Bilanciato, investimento Medio Termine-Dinamico, investimento Lungo Termine-Prudente, investimento Medio Termine-Bilanciato, investimento Lungo Termine-Dinamico) gli ho dato il nome delle Nove Muse (rimanendo nello stile del blog).

Le prime tre muse rappresentano i portafogli 'prudenti': quei portafogli finalizzati al mantenimento del capitale investito come priorità assoluta, disposti ad accontentarsi di rendimenti bassi o minimi (ricordiamo che l'esecuzione di questi portafogli avviene con tassi d'interesse in gran parte negativi in Europa, quindi con uno scenario tra i peggiori per quanto riguarda 'redditività' nel 'basso rischio').


PORTAFOGLI PRUDENTI:


Euterpe (breve termine)
La musa della musica dà il nome ad un portafoglio di breve durata, che tornerà completamente liquido il 31 ottobre 2023 (ma sarà già liquidato all’86% il 25 luglio 2022, tra 3 anni, giorno in cui possiamo considerare concluso l’orizzonte temporale dell’investimento e possiamo quindi operare tranquillamente un disinvestimento totale).
I nostri 25000 euro sono divisi con molta semplicità tra obbligazioni italiane ed estere, in titoli di stato italiani, un conto deposito vincolato ed un unico ETF che compone la parte azionaria dell’investimento. E’ un bilanciato con solo un 7% di azionario, la cui rischiosità è ampiamente compensata dalla parte obbligazionaria. L’investimento ha per il 75% una concentrazione sulla valuta euro e solo il 25% è a rischio valuta. Il portafoglio non è conforme alle regole UCITS.


Composizione:

5000 Obbligazione CDP TM Marzo 2022 (IT0005090995) sottoscritta a 99,6 per 4980 euro
4000$ Obbligazione S.G. 31ott2023 (XS1842058668) Step Up sottoscritta a 98,18 per 3475 euro
10000 Conto Deposito 3 anni RendiMax vincolato top 2,25%, scadenza 25lug2022
3000 CCT eur6m+0,55 scadenza 2022 (IT0005104473) sottoscritto a 99,6 per 2988
30 quote Vanguard ETF All World (IE00B3RBWM25) sottoscritto a 78,39 per 2352 euro
25000mxn Obbligazione BNP scad feb2020 al 4,5% (IT0006731605) sottoscritta a 96,475 per 1155 euro 

Totale investito al 25.07.2019: 24960
Durata: 2 anni e 5 mesi


Tersicore (medio termine)
La musa della danza dà invece il nome ad un portafoglio sempre prudente, ma di medio termine. La musa della musica dà il nome ad un portafoglio di breve durata, che tornerà completamente liquido il 15 ottobre 2024, che rappresenta la data di scadenza dell’investimento.
I nostri 25000 euro sono divisi con molta semplicità tra obbligazioni estere, titoli di stato italiani, un conto deposito vincolato e 4 ETF. E’ un bilanciato con il 18% di azionario, la cui rischiosità è compensata dalla parte obbligazionaria. L’investimento ha per il 2/3 una concentrazione sulla valuta euro e solo il 1/3 è a rischio valuta. Il portafoglio non è conforme alle regole UCITS.


Composizione:

5000 Conto Deposito 5 anni RendiMax vincolato top 3%, scadenza 25lug2024
7000 CCT eur6m+1,1 scad.15ott2024 (IT0005252520) sottoscritto a 99,61 per 6972,7 euro
2000$ Obbligazione S.G. 31ott2023 (XS1842058668) Step Up sottoscritta a 98,18 per 1737,5 euro
30 quote Vanguard ETF All World (IE00B3RBWM25) sottoscritto a 78,39 per 2352 euro
54 quote iShares ETF Stoxx Europe600 (DE0002635307) sottoscritto a 39,04 per 2108,2 euro
60 quote iShares ETF Em.Loc.Gov.Bond (IE00B5M4WH52) sottoscritto a 54,87 per 3292,2 euro
40 Quote Pimco ETF Short Term Eur Hedged HY Bond (IE00BF8HV600) sottoscritto a 88,26 per 3530,4 euro

Totale investito al 25.07.2019: 25000
Durata: 5 anni e 3 mesi


Clio (lungo termine)
La musa della storia dà il nome ad un portafoglio prudente, ma di lungo termine. L’orizzonte temporale di detenzione è di 7 anni e mezzo, fino a fine 2026, in cui dovremmo fare il totale del nostro risultato. Il capitale è diviso quasi completamente tra ETF (si spera che il lungo termine consenta di guadagnare una performance assoluta positiva, che aiuti a disinvestire sopra la pari ed in sostanziale efficienza fiscale), salvo per un CCT preso alla pari del 12% del capitale che rappresenta la nostra ‘liquidità’. E’ un bilanciato con il 20% di azionario (rapporto 20/80), la cui rischiosità è compensata dal rendimento della parte obbligazionaria. L’investimento ha per il 56% una concentrazione sulla valuta euro e per il 44% è esposta a rischio valuta. Il portafoglio non è conforme alle regole UCITS.


Composizione:

64 quote iShares ETF Stoxx Europe600 (DE0002635307) sottoscritto a 39,04 per 2498,6 euro
7 quote Invesco QQQ Nasdaq-100 (IE0032077012) sottoscritto a 175,6 per 1229,6 euro
50 quote iShares ETF Core MSCI Emg. Markets (IE00BKM4GZ66) sottoscritto a 25,415 per 1270,75 euro
19 quote xTrackers ETF Glob. Gov. Euro Hedged (LU0378818131) sottoscritto a 235,06 per 4466,14 euro
70 quote SPDR ETF Global Convertible Bond Euro H (IE00BDT6FP91) sottoscritto a 30,185 per 2112,95 euro
30 quore Amundi ETF Floating USD Corporate (LU1681040900) sottoscritto a 97,6 per 2928 euro
20 quote Pimco ETF Short Term Eur Hedged HY Bond (IE00BF8HV600) sottoscritto a 88,26 per 1765,2 euro
25 quote iShares Global HY Corporate bond (IE00B74DQ490) sottoscritto a 87 per 2175 euro
65 quote iShares ETF JPM Em.Loc.Gov. Bond (IE00B5M4WH52) sottoscritto a 54,87 per 3566,55 euro
3000 CCT eur6m+1,1 scadenza ott2024 (it0005252520) sottoscritto a 99,95 per 2998,5 euro

Totale investito al 25.07.2019: 25011,29
Durata: 7 anni e 5 mesi

mercoledì 24 luglio 2019

I Tracking Certificate di Vontobel

Come già analizzato in un precedente post, i Tracking Certificate di Vontobel rappresentano degli utili strumenti in quando rappresentano dei certificati (e quindi prodotti finanziari derivati) da investimento, con caratteristiche comuni a fondi comuni ed ETF.

Il funzionamento è piuttosto simile: l'emittente (Vontobel) emette un certificato, quindi uno strumento derivato che ha di solito una scadenza fissa a cui avviene il rimborso (al valore finale in questo caso) che è un replicante di un indice o 'paniere' di titoli creado ad hoc. A differenza degli ETF questi panieri, o indici, sono gestiti in maniera attiva, un pò come per fondi e SICAV ma non hanno un preciso benchmark di riferimento, investendo più che altro in un 'tema' e settore specifico, cui difficilmente l'investitore ha accesso con altri strumenti. Come vedremo rappresentano solitamente temi innovativi su cui vi sono aspettative di rendimento e sviluppo.

Trattandosi di certificate esiste il pieno rischio emittente nei confronti di Vontobel, consiglio quindi di attenersi alle norme UCITS e non esporsi verso l'emittente (Vontobel) per più di un 10% complessivo del portafoglio.

Il vantaggio è che qualsiasi reddito generino è trattato come redditi diversi, e quindi è efficiente fiscalmente.

Questi sono dei TCS a mio avviso molto interessanti disponibili sul mercato SeDex:

DE000VF2KQB6 Vontobel Solactive SPG Europe LC High Dividend Low Volatility:
L'indice investe in società europee che possiedono un elevato dividendo, una stabile crescita dei dividendi ed al contempo una bassa volatilità delle quotazioni azionarie.
Scadenza: 17.12.2023                              Settore: Azionario Europa-Stile

DE000VF53SZ8 Vontobel Belt and Road:
L'indice riflette l'andamento dei prezzi di quelle aziende coinvolte (che traggono cioè profitto) dall'iniziativa Belt and Road. Le azioni sono quotate nei paesi: Cina, India, Corea, Sud Africa, Singapore, Malesia, Tailandia, Indonesia e suddivise tenendo conto di un approccio per paese, settore e società, in base a parametri qualitativi e ponderazione quantitativa. Le macro-aree d'investimento sono: diversificato e conglomerato, produzione industriale, ingegneria della comunicazione, utilities, tecnologici.
Scadenza: 31/12/2099                           Settore: Azionario Pacifico/Emergenti Tematico Growth

DE000VN9C386 Vontobel Cyber Security:
L'indice riflette le principali società che si occupano di sicurezza informatica, replicandone i trend. Nell'indice le società più rappresentate sono Sophos G, Fire Eye e Symatec Corp.
Scadenza: 27/02/2023                           Settore: Azionario Tematico/Tecnologici

DE000VN9C394 Vontobel Industry 4.0:
L'indice si propone di investire in compagnie industriali coinvolte in quella che viene considerata la 'Quarta Rivoluzione Industriale', società del mondo dell'automazione, della robotica, dei sensori, dei servizi software e dell'ingegneria meccanica on the hedge nell'integrazione della connettività con la produzione industriale più avanzata.
Scadenza: 23/02/2023                            Settore: Azionario Tematico Tecnologici/Industriali

DE000VN9C4B2 Vontobel Blockchain Technology:
L'indice è composto da un basket di società tra le più interessanti quanto a stabilità e crescita costante nel settore dello sviluppo e del coinvolgimento nella tecnologia Blockchain.
Scadenza: nessuna                                 Settore: Azionario Tecnologico

DE000VN9CG96 Vontobel Artificial Intelligence:
Il certificate è concepito per investire in società dei settori 'piattaforme hardware/software', 'applicazioni' e 'big data' che hanno una parte del proprio fatturato in investimenti in ricerca nel settore dell'AI (intelligenza artificiale).
Scadenza: 23/01/2023                           Settore: Azionario Tecnologico

DE000VN9CHA9 Vontobel China Automobile:
Terzo mercato mondiale nel settore automobilistico, il mercato cinese è quello in più rapida espansione. L'indice riflette le principali aziende del settore.
Scadenza: 26/10/2022                           Settore: Azionario Paesi Emergenti Industriale

DE000VN9CHD3 Vontobel Luxury:
L'indice investe in imprese che presentano un'attività significativa nello sviluppo e/o produzione di prodotti destinati al segmento di articoli di lusso, sia moda che accessori.
Scadenza: 24/01/2023                           Settore: Azionario Tematico Lusso

DE000VN9CSC2 Vontobel Smart Cars:
L'indice investe in società coinvolte nel processo di connessione dei veicoli ad internet e nello sviluppo di smart cars (automobili connesse).
Scadenza: 26/10/2022                           Settore: Azionario Tecnologico/Industriale

DE000VN9D1Q5 Vontobel Gene Therapy:
L'indice investe in 16 società selezionate del settore HealtCare specializzate nello sviluppo e nella ricerca della Terapia Genica e Cellulare.
Scadenza: 31/12/2099                           Settore: Azionario Tematico Healtcare

DE000VN9DES6 Vontobel Battery Energy Storage:
L'indice rappresenta l'andamento di corso di un portafoglio azionario di imprese dell'intera catena di creazione del valore della produzione di batterie, dall'estrazione del litio alla fabbricazione delle sostanze chimiche fino alla produzione delle batterie, e comprende titoli da un minimo di 10 fino a 20 aziende.
Scadenza: 06/12/2022                           Settore: Azionario Tecnologico

DE000VN9DZX1 Vontobel Best Italia Momentum:
L'indice investe in un portafoglio di titoli azionari italiani large e mid cap, ponendosi come alternativa all'investimento nel FTSE Mib.
Scadenza: 20/06/2023                           Settore: Azionario Europeo/Italia

DE000VN9EGF6 Vontobel Demographic Opportunity:
L'indice investe in un basket di non più di 20 aziende large e mid cap che si occupano di intrattenimento, tempo libero, medicina specialistica, health care e assistenza, focalizzate sui servizi alla fascia di popolazione di età più avanzata.
Scadenza: 24/10/2023                           Settore: Azionario Tematico/Consumer Staples

DE000VN9EGH2 Vontobel 5G Technology:
L'indice investe in un basket di società coinvolte nello sviluppo e nella fornitura di servizi relativi allo sviluppo della tecnologia 5G.
Scadenza: 11/12/2028                           Settore: Azionario Tecnologico

Si tratta di replicanti di indici con dimensioni contenute, rispetto alla maggior parte degli ETF, tuttavia concentrati su temi non facilmente raggiungibili dal piccolo investitore. Si fa presente che le commissioni di gestione, del 1,2% l'anno, sono pari ai fondi comuni e le SICAV di fascia di prezzo medio-bassa.

P.C. 24 luglio 2019

martedì 16 luglio 2019

E poi... c'è VANGUARD !

Nelle banche e società di gestione del risparmio italiane ancora troviamo prodotti scadenti, costosi, inutilmente complessi. Questi prodotti sono figli di una concezione della gestione del risparmio come di un 'business' da spremere e basta: è una fonte di lucro, di commissioni, dove chi è tanto più veloce, spregiudicato e capace di accaparrare fette di mercato sul risparmiatore farà soldi 'facili', o magari faticherà molto, ma farà soldi a palate, indipendentemente dal servizio offerto.

E poi ci sono società di gestione del risparmio come Vanguard.
Io e Vanguard condividiamo molti principi relativi alla gestione del risparmio, che sintetizzo in questi punti:

- L'elemento fondamentale degli investimenti da scegliere è l'attenzione agli aspetti dell'investimento che siamo in grado di controllare. E' inutile stare a concentrarsi sulla previsione dei mercati, sulla capacità di fare gestione 'attiva' di una società o di un gestore, sulle teorie macroeconomiche o sulle performance (passate) di singoli titoli, o asset, se poi si tralascia la capacità di saper controllare ed indirizzare efficacemente l'investimento. Personalmente quanta gente ho visto indebitarsi ed accollarsi spese folli per mucchi di mattoni che nella loro fantasia o secondo le loro teorie gli avrebbero assicurato chissà che sicurezza patrimoniale, o quanta gente concentrarsi su specifiche aspettative di settori all'avanguardia o peggio barricarsi senza esperienza in settori privi di redditività (penso ai fanatici della robotica o dei titoli di stato).

- Nessun investitore, nessun consulente, gestore di banca, promotore che fa offerta fuori sede, né consulente indipendente è in grado di controllare o 'muoversi vincendo' sui mercati. Non potrà mai garantire questo, perché qualora un operatore capisse la 'tecnica definitiva' probabilmente il mercato come lo conosciamo finirebbe. Però la consulenza può essere un servizio laddove aiuta a controllare gli elementi controllabili di un investimento: capirne la natura, le caratteristiche, le finalità, ma anche, e soprattutto, controllarne i costi. In Italia assistiamo a 'consulenti' spesso in giacca e cravatta costosa, che si presentano come grandi professionisti dopo corsi di psicologia e marketing, che fanno esattamente il contrario: "si fidi" dicono "il mercato è complesso, bisogna delegare ad altri, a 'grandi professionisti', la gestione del proprio denaro" ed in cambio di questa opacità, questa delega in bianco, cercano solo di massimizzare i costi. Prima chiedono delega sui risparmi degli altri, e poi cercano di convertirli in utili per loro stessi. Questa è la norma nella gestione del risparmio in Italia, questa, io, personalmente la considero truffa, non è importante quanti siano e quanto siano potenti e ammanicati quelli che la praticano.


Nei paesi anglosassoni Vanguard si è fatto conoscere per la consulenza tramite robot advisor e per la qualità dei suoi index fund.

In Italia sono entrati nel mercato ETFPlus di Milano (a mio avviso una delle grandi risorse del nostro spesso bistrattato paese!) con degli ETF di ottima qualità.
Qui c'è una presentazione delle loro attività:



Passo quindi ai prodotti già a disposizione dei risparmiatori:


Vanguard USD Treasury Bond (IE00BZ163M45)


Tipologia: Obbligazioni Governative USA

Costi: 0,12% l'anno
Cedole: MENSILI
Descrizione: servizio di cedole mensili, costi ridottissimi, ETF che è privo di copertura valutaria verso l'euro, ma al contempo costa poco, nonostante il fatto sia poco scambiato (150 milioni di portafoglio).

Vanguard USD Emerging Markets Government Bond (IE00BZ163L38)


Tipologia: Obbligazioni Governative di Paesi Emergenti

Costi: 0,25% l'anno
Cedole: MENSILI
Descrizione: servizio delle cedole mensili, costi competitivi, ETF che tramite investimento fisico a campionamento investe in titoli di stato e di enti governativi emessi in dollari e per grandi tagli (almeno 500milioni di dollari), anche se non è troppo scambiato (400milioni di portafoglio).


Vanguard USD Corporate Bond (IE00BZ163K21)


Tipologia: Obbligazioni Corporate in Dollari

Costi: 0,12% l'anno
Cedole: MENSILI
Descrizione: un ETF molto interessante, distribuisce cedole mensili ed investe in obbligazioni corporate, ma attenzione perché investe indifferentemente sia nei mercati emergenti che evoluti. Ne risulta un interessante corporate-aggregato. Interessante nonostante i pochi scambi (140 milioni di portafoglio).

Vanguard USD Corporate 1-3 yr (IE00BDD48R20)


Tipologia: Obbligazioni Corporate in Dollari

Costi: 0,15% l'anno
Cedole: MENSILI
Descrizione: Fratello del precedente, ha la differenza solo di investire in obbligazioni corporate a breve durata (1-3 anni). Estremamente interessante l'approccio aggregato, ma è scambiato davvero poco (meno di 70 milioni).

Vanguard S&P 500 (IE00B3XXRP09)


Tipologia: Azionario USA

Costi: 0,07% l'anno
Cedole: TRIMESTRALI
Descrizione: Un titolo piuttosto unico. Livello commissionale al minimo fisiologico (0,07!), replica in maniera fisica e totale le 500 aziende large cap del mercato standard&poor 500, distribuisce le cedole ogni 3 mesi ed è uno degli ETF più scambiati presenti in Italia (oltre 20000 milioni di masse gestite!!).

Vanguard FTSE Japan (IE00B95PGT31)


Tipologia: Azionario Giappone

Costi: 0,19% l'anno
Cedole: TRIMESTRALI
Descrizione: come investire nell'azionario large cap e mid cap giapponese spendendo 0,19% l'anno? Replica totale, valuta in dollari, piuttosto cambiato (over 1 miliardo).

Vanguard FTSE Emerging Markets (IE00B3VVMM84)


Tipologia: Azionario Paesi Emergenti

Costi: 0,25% l'anno
Cedole: TRIMESTRALI
Descrizione: Un ETF che oltre a distribuire i proventi, investe in 22 paesi emergenti con il costo di appena 0,25% l'anno! Gode di elevata liquidità (1,75 miliardi) ed è quotato in dollari.

Vanguard FTSE Developed World (IE00BKX55T58)


Tipologia: Azionario Large Cap Paesi Sviluppati

Costi: 0,18% l'anno
Cedole: TRIMESTRALI
Descrizione: salvo le buone commissioni di gestione questo ETF sconta una sostanziale sovrapposizione con il MSCI World, ha valuta in dollari, ma soprattutto rispetto ad altri ETF che investono nel medesimo mercato è davvero poco scambiato (300 milioni).

Vanguard FTSE Developed Europe (IE00B945VV12)


Tipologia: Azionario Europeo

Costi: 0,12% l'anno
Cedole: TRIMESTRALI
Descrizione: a differenza del precedente investe sia nell'europa large che mid cap, gestisce masse 5 volte e mezza superiori, investe replicando totalmente l'indice e paga 2/3 delle commissioni. Oltre a non avere (ovviamente) rischio cambio e pagare dividendo.

Vanguard FTSE Developed Asia Pacific ex Japan (IE00B9F5YL18)


Tipologia: Azionario Asiatico Sviluppato (no Giappone)

Costi: 0,22% l'anno
Cedole: TRIMESTRE
Descrizione; ha dividendi interessanti e costi concorrenziali per questo mercato, tuttavia non possiede un investimento molto ampio (350 milioni) ed è quotato sempre in dollari.

Vanguard FTSE All World High Dividend Yield (IE00B8GKDB10)


Tipologia: Azionario Globale ad Alto Dividendo

Costi: 0,29% l'anno
Cedole: TRIMESTRE
Descrizione: costi concorrenziali e dimensioni accettabili per un azionario globale alto dividendo.

Vanguard FTSE All World (IE00B3RBWM25)


Tipologia: Azionario Globale (Sviluppato+Emergente)

Costi: 0,25% l'anno
Cedole: TRIMESTRE
Descrizione: titolo, con un'ottima diversificazione: investe indifferentemente in paesi sviluppati ed emergenti, scegliendo azioni di tutto il mondo. Ha una grande massa gestita (quasi 2,5 miliardi), quota in dollari e distribuisce cedola trimestrale.

Vanguard FTSE 100 (IE00B810Q511)


Tipologia: Azionario UK
Costi: 0,09% l'anno
Cedole: TRIMESTRE
Descrizione: economia nei costi di gestione al top, replica completamente, in sterline, i 100 titoli più grandi del Regno Unito, distribuendo oltretutto dividendo. Gestisce una grande massa di investimento (oltre 3 miliardi), per questa asset-class.

Vanguard Eurozone Government Bond (IE00BZ163H91)

Tipologia: Obbligazioni Governative Europee
Costi: 0,12% l'anno
Cedole: MENSILE
Descrizione: nonostante i costi contenuti ed il dividendo tutti i mesi non sotto la media per la scarsa liquidità (160 milioni di patrimonio).

Vanguard Euro Corporate Bond (IE00BZ163G84)


Tipologia: Obbligazioni Corporate Europee
Costi: 0,13% l'anno
Cedole: MENSILE
Descrizione: vale lo stesso identico discorso del precedente ETF, al momento il problema è nelle dimensioni.


Vanguard Global Value Factor (IE00BYYR0B57)

Tipologia: Azionario a Strategia

Costi: 0,22% l'anno
Cedole: NO
Descrizione: uno degli ETF che cercano di assumere una strategia automatica 'attiva' rispetto al mercato, tra le innovazioni di Vanguard. Non è molto scambiato. Assume una strategia Value, in cui cerca di investire nei settori a livello globale più sottovalutati e dotati di valore intrinseco.


Vanguard Global Momentum Factor (IE00BYYR0935)


Tipologia: Azionario a Strategia

Costi: 0,22% l'anno
Cedole: NO
Descrizione: uno degli ETF che cercano di assumere una strategia automatica 'attiva' rispetto al mercato, tra le innovazioni di Vanguard. E' poco scambiato. Assume una strategia Momentum, concentrando l'investimento nei titoli che nell'ultimo periodo hanno attraversato momenti particolarmente positivi.

Vanguard Global Minimum Volatility (IE00BYYR0C64)


Tipologia: Azionario a Strategia

Costi: 0,22% l'anno
Cedole: NO
Descrizione: Uno degli ETF che cercano di assumere una strategia automatica 'attiva' rispetto al mercato, tra le innovazioni di Vanguard. E' poco scambiato. Assume una strategia d'investimento concentrata su titoli che hanno manifestato bassa volatilità e stabilità di valore.


Vanguard Global Liquidity (IE00BYYR0D71)


Tipologia: Azionario a Strategia

Costi: 0,23% l'anno
Cedole: NO
Descrizione: media. Uno degli ETF che cercano di assumere una strategia automatica 'attiva' rispetto al mercato, tra le innovazioni di Vanguard. E' poco scambiato. Assume una strategia d'investimento concentrata su titoli che hanno manifestato buone soglie di liquidità.

Possiamo sintetizzare che, al momento, i principali punti deboli dei titoli Vanguard sono da ritrovarsi nelle piccole masse di alcuni fondi e nella scarsa liquidità da una parte, e nella diffusa sovra-esposizione alla valuta dollaro.


  • La mia analisi non ha ovviamente alcuna finalità 'pubblicitaria', ma è solo una recensione (da consumatore) di questa 'collezione' di strumenti finanziari. Senza giudizi di merito, ma come riassunto di informazioni per capire ed illustrare che roba è.


P.C. 15 luglio 2019

sabato 6 luglio 2019

Un'alternativa agli ETP: i Tracker Certificate

Ho spesso utilizzato nella simulazione dei portafogli degli strumenti ETP (Exchange Traded Products) ovvero prodotti finanziari scambiati sul mercato. Questi sono i più noti ETF (fondi), gli ETC (commodities) e ETN (notes/contratti con un sottostante).

Le virtù di questi prodotti, tipicamente a replica passiva del sottostante, sono innumerevoli, soprattutto l'economicità rispetto ai prodotti finanziari gestiti (Fondi e Sicav) finalizzati principalmente alla produzione di un commissionale per produttori e distributori che molto spesso compromette l'efficienza dello strumento.

Un'alternativa all'utilizzo degli ETF (o ETP) si riscontra in prodotti di più recente concezione, appartenenti alla famiglia degli strumenti finanziari derivati : i Tracker CS (Tracker Certificate) sono un particolare tipo di Certificati che replicano un pò il funzionamento degli ETF.

Questi strumenti sono scambiati sul mercato in quote, ma anziché mettere in campo complesse strategie su sottostanti, finalizzate principalmente a finanziare in maniera molto vantaggiosa l'emittente ed arricchire di commissioni il collocatore (li trovate spesso allo sportello bancario) replicano passivamente un indice creato ad Hoc, che di solito raggruppa investimenti seguendo uno specifico 'tema' d'investimento (cosa che fanno anche molti ETF tematici o style).

I pregi rispetto all'ETF sono:
- I TC sono derivati puri, con una replica assolutamente sintetica che dovrebbe ridurre il 'tracking error' dovuto agli scambi degli ETF. Spesso gli ETF quando ci sono molti o pochi scambi, non replicano perfettamente il NAV (il contralore attuale di quello che c'è dentro), perché in corso di contrattazioni sono influenzati dal mercato.
- L'efficienza fiscale: in un portafoglio diversificato su più strumenti l'incapacità degli ETF di compensare minus e plusvalenze pesa molto e mi ha spinto spesso a suggerire di abbinarli ad azioni o obbligazioni che possano compensare eventuali minus di un ETF. I Trackers Certificate invece sono strumenti fiscalmente efficienti esattamente come Azioni e Bond.

I difetti rispetto agli ETF a mio avviso sono:
- Parliamo di derivati, la replica è assolutamente sintetica. Nessuno dubita dell'esistenza di un basket di riferimento che compone l'indice replicato, ma questo appartiene alla banca che li emette, che restituisce il controvalore indicizzato per ogni certificato. I certificati però non hanno divisione patrimoniale dal patrimonio della banca: sono soggetti a bail in e default esattamente come l'istituto.
- Le commissioni di gestione sono (da quelli che ho visto finora) decisamente più alte che sugli ETF, ma pari a quelle di fondi piuttosto economici.

Anziché nel mercato ETF Plus sono scambiati nel Sedex.
A mio avviso costituiscono un utile strumento, meno complesso dei 'comuni' certificate per il risparmiatore o per il consulente che abbia a che fare con i portafogli di risparmiatori e non di esperti trader, da abbinare a strumenti fiscalmente meno efficienti (ETF, Fondi, Sicav) per ottimizzarne la fiscalità.

Un esempio di Tracker Certificate è DE000VF2KQB6 Vontobel Solactive European High Dividend Low Volatility Index

Questo certificato indicizzato replica un indice composto da 20 società europee selezionate per bassa volatilità ed al contempo elevato incremento dei dividendi (dividend yield e crescita annua del dividendo rapportato alla volatilità). L'indice reinveste i dividendi, ha una commissione di gestione dell'1,2% ed il certificato prevede una scadenza a febbraio 2023. Dall'emissione (febbraio 2019) sta guadagnando circa il 6%.


P.C. 5 luglio 2019


mercoledì 3 luglio 2019

Cavalcare l'onda dei mercati finanziari sfruttando il 'momentum'

L'attuale situazione dei mercati finanziari ravvisa secondo me le caratteristiche di uno dei quei momenti 'edge' in cui stiamo per scivolare oltre il bordo di un ribasso.
I dati occupazionali, economici, di mercato e dei tassi d'interesse in Europa e negli USA sono però alquanto rassicuranti ed hanno trainato, dopo uno storno a Maggio, i mercati verso un rinnovato vigoroso slancio.
Secondo me i grafici sulla curva dei tassi USA e sui picchi di rialzo di alcuni settori economici non fanno presagire che questo possa essere uno dei migliori momenti per entrare, anche escludendo il classico cigno o anatroccolo nero tipico di metà agosto, a settembre la realtà sulle politiche monetarie o sui dati economici potrebbero portare a dolorose disillusioni.


Per chi, invece, vuole cavalcare l'onda (che potrebbe anche essere sufficientemente lunga da scavalcare qualche futuro 'baratro') voglio recensire un titolo molto interessante.

IE00BP3QZ825 : iShares Edge MSCI World Momentum Factor UCITS ETF USD (Acc)

Questo ETF replica l'indice MSCI World Momentum, che seleziona i titoli azionari scelti tra i paesi sviluppati (no emergenti e quindi alta presenza di USA e dollaro) selezionati per l'elevato prezzo 'momentum'.

Avete presente la strategia 'value' di acquistare titoli promettenti ma svalutati?
Ecco... anche no. 

Il Momentum Price rappresenta gli incrementi più elevati di prezzi registrati negli ultimi 6 e 12 mesi. L'ipotesi di questo stile di selezione è che i titoli in rialzo continueranno a seguire tale trend. La strategia Momentum si abbina quindi ad altri stili di selezione: il Value che va a scegliere i titoli che stima sottovalutati, il Growth che sceglie titoli di cui si stima un potenziale di crescita più elevato, il Minimum Volatility che seleziona nell'indice i titoli che hanno minori oscillazioni e si considerano in base a questo più 'sicuri'/'stabili' soprattutto nelle fasi di ribasso.

Ovviamente a livello di singolo titolo è una strategia estremamente speculativa: il rischio di incappare in un titolo oggetto di speculazione, di bolla, di euforia immotivata data da aspettative che poi vengono deluse (es. un'acquisizione) è significativo. Ma massificando il criterio di selezione sull'intero indice è dimostrabile che l'incidenza di simili 'anomalie' è molto minoritaria rispetto ai titoli azionari che invece stanno salendo grazie a produttività e fondamentali superiori alla media.
Finora l'andamento della strategia Momentum sta superando la performance del MSCI World classico:





L'andamento ha mostrato che questo indice non tocca picchi peggiori del MSCI World nelle fasi di 'bear market' (come a dicembre 2018), ma ha un più rapido recupero. Questo non so valutare se è dovuto ai fondamentali più solidi dei titoli del sotto-indice oppure dalle aspettative del mercato di maggior recupero di titoli tradizionalmente redditizi in caso di una normalizzazione delle quotazioni.
Il titolo è un ETF (nessuna commissione di collocamento) che prevede un costo di gestione estremamente contenuto del 0,3% l'anno.


P.C. 3 luglio 2019

martedì 2 luglio 2019

Titoli di Stato USA... a breve termine?

Dopo l'ultimo, impressionante, ribasso dei tassi d'interesse in Europa, chi cerca un'alternativa all'investimento azionario (o comunque ad 'alta volatilità') si trova di fronte ad un bel problema.
A dire il vero non è facile investire in titoli governativi liquidi ed ottenerne redditività, da diversi anni, soprattutto dopo l'inizio del Quantitative Easing nel 2015.
Se chi detiene titoli di Stato Italiani può forse attendere per realizzare il guadagno qualche altro mese, nella speranza che i rendimenti si allineino almeno con quelli della periferia Europea (un titolo di stato rumeno o portoghese ad oggi rende molto meno di un BTP di pari durata), chi deve entrare oggi nel governativo rischia di farlo all'interno di una bolla sui tassi d'interesse che potrebbe svaluterare pesantemente il suo investimento, non offrendo alcuna redditività come contropartita di tale rischio.
L'effetto è stato dirompente anche sul debito mondiale: i titoli di stato emergenti sono in netta ripresa, i bond americani sono saliti moltissimo da inizio 2019, titoli nell'occhio del ciclone come i titoli di Stato Turchi in dollari, che poco tempo fa quotavano 98 (parlo del titolo all'8% con rimborso previsto tra 15 anni), ora stanno intorno a 106.

In questo panorama molti investitori corrono ai ripari: si torna al conto deposito o alla polizza di ramo primo (gestione separata), aspettando un 'timing' migliore per 'entrare' nel mercato.

Non è detto però che questo sia un investimento adeguato per tutti. E qualcuno quindi decide semplicemente di innalzare il livello di rischio e sostituire l'investimento obbligazionario con l'azionario.

Questo però può essere un significativo problema, anche se in fasi come queste, dopo 6 mesi di rialzo generalizzato degli indici, l'azionario è invitante e porta euforia.

Per chi "dovesse" inserire nel portafoglio degli asset obbligazionari/governativi, mi fermo ad una semplice osservazione.
La curva dei tassi in USA si sta invertendo. Che vuol dire? Che i titoli di stato americani a breve termine hanno dei rendimenti pari o superiori a quelli a lungo termine.
Troviamo una situazione di questo tipo:
In pratica il rendimento su base annua di un titoli di stato statunitense con vita residua di 1 anno è pari a quello di un titolo di stato a 10 anni, che incorpora però ovviamente molto più rischio di credito, di valuta, di mercato etc...
Questo è perché il mercato 'scommette' su un ribasso dei tassi d'interesse e, di solito, ad un probabile peggioramento dei mercati e dell'economia.
Un simile andamento, a novembre 2018, anticipò ad esempio lo storno del 20% sui listini azionari di natale scorso...

L'altra faccia della medaglia è che l'investimento in titoli di stato americani a breve termine può rappresentare un'alternativa per chi deve mettere titoli di stato in portafoglio.

Analizziamo un titolo tipo il US912828K338, è un TIPS (Treasury Inflation Protected Bond) che scade ad aprile 2020 (tra meno di 10 mesi) e sconta un dato molto basso sull'inflazione USA (che lo svaluta).
Prevede una cedola minima  del 0,125% e non ci si può aspettare una grande rivalutazione inflattiva.
Tuttavia oggi si compra a 98,58.
Il che significa che (non considerando le commissioni di negoziazione, che variano in base al volume ed all'intermediario) tra 10 mesi avranno un rendimento certo del 1,44%. Ovvero 1,75% su base annua... proviamo a confrontarlo con un BOT e non c'è partita.
Ovviamente trattandosi di un titolo in dollari si corre il rischio valuta, ma in una fase in cui l'euro sembra puntare a tassi negativi e ad una decisa svalutazione, è difficile prevedere una forte svalutazione della divisa a stelle e strisce. Rimane un investimento caratterizzato da rischio cambio, per l'investitore europeo, ma anche una scelta a breve termine governativa che incorpora redditività e potenziale gain che potrebbe essere compensato da eventuali minus pregresse.

Oltretutto a scadenza, tra 10 mesi, quella liquidità potrebbe essere utile ad entrare sui mercati con un timing che offre maggiori opportunità.

P.C. 2 luglio 2019