Portafogli d'Investimento Teorici:

giovedì 27 agosto 2020

DAMOCLE: il portafoglio "QQQRevised" a +14,78% in 15 mesi

 E' giunto il tempo di testare la mia strategia "QQQRevised". Cercherò di approfondire in futuro il discorso sulle strategie flessibili che con approcci apparentemente 'prudenti' (diciamo prudenti secondo i canoni di valutazione classici: Damocle ha 20% solo di azionario ed il resto dell'investimento include un altro 20% di gestione separata e 20% di conto deposito, a capitale GARANTITO) ci restituiscono performance molto positive in molte combinazioni di condizioni di mercato.

Damocle continua ad essere favorito da un asset a concentrazione di rischio, il Nasdaq100, estremamente indovinato e performante in questo periodo. Più trascorre tempo dal timing iniziale (che avrebbe potuto essere molto sfortunato se avessimo investito alla vigilia di un crollo dei tecnologici e di una debolezza del dollaro), più i rendimenti accumulati da investimenti di natura completamente contrapposta/decorrelata da tale 'Core' dell'investimento (interessi da conto deposito, da treasury bond, da titoli di stato di paesi emergenti), accumulati sul 'Core' medesimo metteranno in sicurezza il nostro investitore.

In un solo anno e 3 mesi, prodigioso come questo 2020, abbiamo fatto crescere il capitale quasi del 15% con solo 20% di azioni ed il doppio di tale cifra investiti a volatilità zero (Gestione Separata e Conto Deposito).

La situazione attuale di Damocle, al 27.08.2020, è la seguente:


Il controvalore degli asset, con un gain del +14,78% è ad oggi di 114778,22 a fronte dei 100004 inizialmente investiti a maggio 2019.

Anche questo trimestre gli asset di Damocle hanno prodotto distribuzione da fonti completamente decorrelate:
24,45 euro netti di dividendo dall'ETF sul Nasdaq100
58,41 euro netti di cedola dal Treasury Bond 2045
75,76 euro netti di dividendi dall'ETF sui titoli di stato di paesi emergenti con copertura valutaria
59,04 euro netti dall'ETF sui titoli di stato di paesi emergenti senza copertura valutaria
111 euro d'interessi dal conto deposito di Banca Ifis (Rendimax)

Sommandogli la liquidità residua di maggio arrivo a 423,494 euro disponibili, con cui sottoscrivo per 253,79 euro (pagare 5 di negoziazione per ogni quota di ETF è una follia... ma questa è una simulazione) una nuova quota del nostro ETF sul Nasdaq100.

Il risultato finale è il seguente:

Notiamo come negli ultimi mesi il dollaro debole ha in realtà fiaccato gli asset investiti in dollari, tuttavia la forte decorrelazione dell'investimento tecnologico, cresciuto impetuosamente, ha al solito compensato, consentendo comunque un'ulteriore progressione della crescita del capitale rispetto allo scorso maggio.
Il prossimo appuntamento è tra 3 mesi, a fine novembre 2020.

P.C. 27.08.2020


martedì 25 agosto 2020

BALIANO: III rendiconto, avanzando e difendendosi

Baliano è un portafoglio bilanciato, costruito con la strategia di vedere cosa sarebbe accaduto affrontando una probabile fine di ciclo economico (così appariva la situazione dell'economia mondiale alla fine del 2018) con un orizzonte temporale breve ed una focalizzazione tematica difensiva e relativamente anti-ciclica.


La strategia di Baliano è stata abbracciata da una buona quota del mercato: nel corso di un euforico 2019 tutti gli asset difensivi sono stati molto favoriti e dopo 2 revisioni e 14 mesi dalla creazione avevamo riportato una peformance veramente eccellente per un portafoglio bilanciato 50/50: +20%.

Poco dopo l'ultima revisione la fine del ciclo economico è giunta, repentina e brutale, in maniera dissimile da quanto il mercato aveva vissuto di recente: con una catastrofe mondiale nella forma di un'emergenza sanitaria planetaria.

Cosa è accaduto a Baliano? Vediamo che, essendo stato concepito seguendo le 'regole' degli investimenti difensivi classici il nostro portafoglio è stato travolto in alcuni asset (pensiamo all'immobiliare) particolarmente penalizzati da questa particolare congiuntura, con i suoi uffici chiusi e residenze di vacanza sfitte... tuttavia, grossomodo, l'ipotetico investitore può essere lieto di essersi affidato, a fine 2018, ad un ipotetico consulente (per di più bravo! :D ) che gli ha concepito una strategia d'investimento difensiva. Molti asset in essa contenuta, come gli obbligazionari USA con copertura valutaria, si sono rivelati provvidenziali, non che l'attuale, inattesa, situazione, non ci obblighi ad alcune correzioni di tiro in vista di un termine di portafoglio abbastanza prossimo (meno di 2 anni).

Baliano, dopo gli ultimi, disastrosi, 7 mesi, riporta la seguente situazione:

 

Il controvalore odierno di Baliano è di 112732,7 euro, con un gain di +12,66% rispetto a fine dicembre 2018. Tutto sommato la strategia di Baliano ha difeso il capitale iniziale dal dramma di questi mesi, ed il nostro 'cavaliere' dovrà continuare ad avanzare verso l'obiettivo di fine orizzonte temporale con lo scudo alzato. 

E' necessario tuttavia fare alcune valutazioni, già note a chi segue il Blog. Alcuni asset come i CCT e l'obbligazione Cassa Depositi e Prestiti pagano dividendi ridicoli a fronte di una valorizzazione sopra la pari rispetto al rimborso a scadenza. Asset come l'obbligazionario USA con hedging a lunga duration hanno una valorizzazione positiva che va ben oltre le aspettative, e che potrebbe da qui alla BREVE scadenza temporale, difficilmente produrre molta altra ricchezza. Stesso dicasi per l'obbligazione a scadenza 2022: preferirei tenere a breve termine gli ETF. Asset come la lira turca e l'azionario UK (che tra l'altro non è affatto difensivo...) sono andati in contro a criticità ben superiori alla volatilità che ci auspicavamo per Baliano e le prospettive per gli azionisti del settore bancario europeo sono a mio avviso assai preoccupanti.

Abbiamo capitalizzato 1193,28 euro di nuove e cedole e dividendi (netti!) che si aggiungono alla liquidità già detenuta.

Ritengo fondamentale procedere però ad alcune operazioni difensive che siano davvero tali nelle mutate condizioni economiche: con un IRS negativo e dopo l'ondata di panico investire oggi nei titoli di stato a lungo termine con hedging USA non mi sembra sufficientemente difensivo, ad esempio: rischio tassi troppo elevato.

Andiamo a vedere come il nostro consulente ipotetico deve muoversi per ottimizzare per quanto possibile la strategia d'investimento:

- Per prima cosa genero MINUS fiscale, vendendo 13000 lire turche di sovranazionale BEI 14/24 (che comunque con le sue abbondanti cedole mi ha dato un rendimento total return positivo), per euro 1629,16 e generando 341,86 di minus. Vendo poi iShares MSCI UK per 3105 e generando 104 euro di minus. Vendo ancora SPDR MSCI Europe Financials per 2165 e generando 86 euro di minus. In tutto ho 531,86 euro di minus da utilizzare.

Vendo i seguenti titoli in gain:

20 azioni di Blackstone Group Company (è cresciuta molto e non voglio tenere troppo Private Equity), per un totale di 940 euro, assorbendo 418 euro di minusvalenza.

7000 euro di Treasury Bond 1,875% a 6421,26 euro utilizzando la restante minus e pagando tasse solo su 175,65 di capital gain (in totale 21,95 euro).

50 quote di ETF Lyxor $ Treasury 10yr EurHedged per totale 6152 euro (169,37 euro di tasse).

5000 euro di CCT 2022 per totale 5025,45 (20,55 di tasse)

5000 euro di CDP 2022 per totale 5000 (27,18 di tasse)

Otteniamo in tutto 25452,5 euro di liquidità disponibile.

Come già ho riflettuto sul Blog il vero abbassamento del rischio lo ottengo, con tassi negativi, limando in primis la duration. Cosa già fatta con l'obbligazionario USA 3-7 anni, ma ho bisogno di maggiore certezza di controvalore in presenza di andamenti nuovamente ballerini.

Aggiungo 25 quote ai due immobiliari: iShares Asia Property ed iShares US Property, asset tipicamente difensivo che in questo momento di incertezza e recessione globale potrebbe godere di una valutazione favorevole all'ingresso.

Un'altra piccola aggiunta la faccio con 5 quote di xTrackers Food&Beverages, scambiato sul mercato Xetra, al prezzo di 670,9 euro.

Altra piccola tranche di 4 quote le aggiungo al Lyxor MSCI World Utilities, altro settore tematico utile ad affrontare un periodo di recessione, al prezzo di 912,52 euro.

Quali nuovi investimenti difensivi ho deciso di investire nell'ETF xTrackers Swiss Large Cap, analizzando infatti le 20 large cap che compongono l'indice noto che essere sono concentrate su asset molto difensivi, in un'economia liquida che non soffre eccessivamente l'indebitamento pubblico, e ritengo possa essere una buona cassaforte per i pochi anni che ci separano dalla fine dell'investimento. Sottoscrivo oggi 30 quote dell'ETF (LU0274221281) al prezzo di 103 euro ciascuna, con un esborso di  3095 euro.     

 Relativamente agli asset 'difensivi' ho indebolito troppo l'asset class titoli di Stato, che mi preoccupa molto in questo scenario di debito alto e tassi estremamente bassi. Sono comunque uscito da strumenti a rendimento nullo o a duration elevata e faccio un cambio cercando almeno di moderare i rischi che tale settore si porta dietro, non pretendendo certo di 'indovinarne' le future sventure. Similmente devo aggiungere qualcosa all'obbligazionario investment grade, ma stando molto attenti al rischio tassi, dato che potremmo trovarci ad un 'culmine' di tassi bassi e l'orizzonte temporale breve di Baliano non mi permetterebbe di recuperare queste criticità, che sono di lungo corso e ingiustificate su asset 'prudenti' e poco redditizi. Procedo che le seguenti sottoscrizioni:

26 quote di iShares Corporate Bond Interest Rate Hedged Dist. (IE00B6X2VY59) per 95,65 euro, spesa di 2491,9 euro.

11 quote di xTrackers Eurozone Bond Yield (LU0925589839) per 143,95, costo totale 1588,45 euro.

358 quote di UBS Treasury 1-3 yr. euro hedged dist. (LU1324510525) a 11,186, per un esborso di 4009,56 euro.

In questo modo ho investito circa 8000 euro (7% di Baliano) in titoli obbligazionari investment grade con zero rischio valuta ed una duration complessiva media ponderata di 1,32. Considerando che la vita residua di Baliano è di 1,83 anni (1 anno e 10 mesi) ho adeguato il rischio tassi all'orizzonte temporale dell'investimento.

Altra operazione a basso rendimento, ma di consolidamento che voglio porre in essere è il ricorso a conti deposito. Cercando cosa offre il mercato ho deciso di aprire posizioni per 10000 euro, comunque diversificate per rischio controparte, data la situazione:

5000 euro di VIVICONTO EXTRA 18 mesi, vincolato, tasso 1,4% annuo (ViViBanca).

5000 euro di RENDIMAX 18 mesi, vincolato e posticipato, tasso 1,25% annuo (Banca Ifis).

Rimangono un pò di liquidi per un investimento pro-ciclico, che giudico grazie alla sua estrema diversificazione relativamente difensivo grazie al fatto che spalma su tutto il mondo in una fase di recessione che speriamo trovi un recupero da qui a 1 anno e 10 mesi e non un'ulteriore flessione.

35 quote di Vanguard All Country World High Dividend, sottoscritte a 43,45 per 1525,75 euro.

La situazione finale di Baliano al 25 agosto 2020 è la seguente:


Il prossimo appuntamento con il nostro portafoglio bilanciato a strategia difensiva è a fine marzo 2021.

P.C. 25.08.2020

mercoledì 19 agosto 2020

CARONTE: un portfoglio aggressivo a breve termine "VICEX"

Ogni tanto, anche per cambiare, voglio creare qualche portafoglio più da 'divertimento'. La molta attenzione, nel settore della gestione del risparmio, verso tematiche ESG mi ha causato una spiccata allergia al tema. In realtà la ratio dell'investimento Environmental Social e Governance è giusta e meritevole, tuttavia l'ipocrisia di un mondo, quello del Wealth Management, sempre impegnato ad inseguire la commissione ed il risultato 'commerciale' prima ancora di restituire un reale servizio al risparmiatore, nel perdersi in discorsi pomposi sulla validità e l'importanza dei criteri ESG, mi spinge a volerlo un pò prendere in giro.

Prendiamo quindi con la giusta serietà (molto poca) questo nuovo portafoglio: CARONTE.

La tematica VICEX ovviamente non è inesplorata, è la realizzazione di un indice o di un fondo d'investimenti che sia quanto meno 'politically correct' possibile. Esiste in merito il USA Mutuals Vitium Global Fund da cui traggo liberissima ispirazione per la 'strategia d'investimento' (direi il tema) di Caronte.

Da un lato importanti aziende (non senza un pò di ipocrisia, secondo me) si sforzano di rispettare la rappresentatività di genere, nel assumere governance apparentemente impeccabile, nel risultare rispettosi dell'ambiente e dei molti 'codici etici' scaricabili dai loro siti internet... dall'altra parte ci sono società quotate che fanno i soldi vendendo armi da fuoco o da guerra, progettando vettori per armi nucleari in grado di sterminarci tutti, producendo droghe, sostanze controverse, superalcolici, alcol, tabacco ed altre sostanze che danno dipendenza etc...

Caronte, come l'omonimo traghettatore infernale, ci accompagnerà in un viaggio verso l'Inferno dei mercati finanziari.

Il portafoglio è aggressivo ed a breve termine, con un elevato livello di rischio (un pò per disincentivare chiunque dal prenderlo ad esempio, un pò perché lo ritengo giusto per chi si concentra su tali investimenti).

Non voglio con Caronte perdermi in controversie etiche e men che mai politiche: semplicemente partendo da un'idea divertente, quasi goliardica, per 'vedere che succede' mi sono spremuto le meningi su cosa mettere nell'indice. Se lavorate in un'azienda inserita nel gruppo, o in un paese cui presta soldi, non offendetevi assolutamente: ho solo fatto una ricerca tra Vice Index, scandali finanziari, Blog in cui si denunciano costi eccessivi ed opachi o pratiche commerciali troppo estreme. Prendetevela con le notizie che circolano su internet: io ho raccolto, non diffondo, non do valutazioni reputazionali, quello che ho trovato associato a certe valutazioni per tipologia di attività, per criteri di selezione 'VICEX' o per cattiva pubblicità (fatta da altri) ho raccolto: dopotutto qualcosa nel portafoglio dovevo metterci. Se qualche notizia che ho raccolto è falsa (es. aziende che non si occupano più di quelle cose problematiche) accetto segnalazioni in merito: semplicemente non ho tempo per ricerche super-approfondite, ho preso le informazioni che sono riuscito a raggiungere.

Caronte è composto all'80% di singoli titoli azionari, selezionati per qualche tipo di problema 'etico': dalla produzione di cibi confezionati ritenuti poco salubri, al basso score ESG, al coinvolgimento con attività inquinanti o con il nucleare (bellico e civile), fino agli scandali finanziari ed alle controversie per propaganda.

A questo associa un 20% di obbligazioni divise tra titoli di Stato (6%, appartenenti a paesi ritenuti "Tax Haven" ovvero paradisi fiscali in un aspetto della fiscalità che secondo alcuni studi danneggerebbe i propri vicini oppure di democrazie illiberali... ovviamente sul mercato titoli di Stato di 'stati canaglia' non se ne trovano) e obbligazioni societarie di paesi sviluppati o emergenti (14%) con problematiche legate alla produzione di armi ed all'inquinamento.

Grossomodo tutti i titoli dovrebbero essere accessibili con piattaforme evolute (es. BinckBank), potendo ho cercato di inserire un pò più di titoli relativamente domestici per problemi fiscali e di reperibilità, tuttavia l'esposizione al rischio valuta è molto alta, circa il 66%, ovvero 2/3 dell'investimento in dollari, sterline, dollari canadesi e franchi svizzeri, a fronte di 1/3 in euro. Sono tutti, per un motivo o per un altro (incluso il rischio tassi su titoli di Stato sopra la pari!) investimenti molto rischiosi.

Dato l'elevatissimo rischio e l'esposizione ad un'eventuale ripresa dei tassi d'interesse, Caronte viene studiato con un orizzonte temporale breve: tre anni (o la va o la spacca!).

Questo è l'investimento iniziale in CARONTE, il nostro 'diabolico' portafoglio:


Il capitale iniziale investito di Caronte (inclusi i costi di sottoscrizione) è di 100062 euro.
Voglio revisionare Caronte ogni 3 mesi per le prime due revisioni, per vedere 'come parte', poi passerò a revisionarlo una volta l'anno. L'ultima revisione sarà infine intorno al 19 agosto 2023 (tra tre anni) dopo 6 mesi dalla seconda revisione annuale.

Il primo appuntamento con i 'frutti' dell'investimento diabolico è quindi a novembre. Per me sarà interessante soprattutto confrontarlo con i gettonati investimenti sull'ambiente, le energie rinnovabili e gli ESG, per misurarne la (auspicata!) efficacia.

P.C. 19.08.2020

domenica 16 agosto 2020

ATLANTE: il recupero del portafoglio 100% azionario con strategia a 'Pesi Costanti'

Atlante è un altro portafoglio, come Decio, danneggiato da un timing d'investimento iniziale pessimo. Creandolo con un'asset allocation 100% azionaria, anche se diversificata in tutti e 5 i continenti e studiata per analizzare le difficoltà di attuazione di una strategia a 'Pesi Costanti', l'inizio d'investimento sui massimi di dicembre di un anno 'record' per l'azionario come il 2019 ha consentito alla crisi mondiale del 2020 di impattare con il massimo della forza su questo investimento.

L'importanza di queste simulazioni è anche nel trasmettere la 'tranquillità' di saper mantenere strategia e timone fermo soprattutto nelle fasi avverse.

In soli quattro mesi dall'ultimo resoconto di metà aprile, ancora in pieno lockdown da Covid, il recupero di Atlante è su tutte le asset class, ma, come prevedibile, assai asimmetrico.

Abbiamo inoltre incassato 40,89 euro di dividendi (sempre netti) dal Vanguard statunitense sul S&P500, 102,675 dall'ottimo ETF di UBS sui mercati emergenti, 8,08 dal Vanguard Asia ex-Giappone, 21,16 invece dal xTrackers che replica l'indice di borsa giapponese e 10,84 dal iShares sull'azionario britannico, nonostante tutte le sue difficoltà. Questo porta la liquidità disponibile a 672,12.

Analizzando tutte le 'pesature' degli asset noto immediatamente che uno di essi, l'azionario area euro (xTrackers MSCI EMU Index) è sceso sotto la soglia minima del 33%, ed è attualmente a 32,24%. E' quindi mio mandato utilizzare la liquidità disponibile per acquistare 18 quote di questo ETF, pagando 672,8 euro (inclusi i costi di transazione).

La situazione finale, ribilanciata, è, al 16 agosto 2020, la seguente:

Notiamo che, con un capitale di 95286,09, la performance in 8 mesi di Atlante è di -4,62% con un recupero di quasi 13 punti percentuali rispetto ad aprile. L'utilizzo di ETF economici, ben diversificati a livello globale, con polso e strategia è una garanzia che laddove il mercato azionario ci riservi delle brutte sorprese, comunque il portafoglio resterà pronto a sfruttare anche le riprese e le potenzialità positive degli asset. Nel frattempo questo portafoglio, come abbiamo visto, accumula, per ribilanciare i pesi, degli utili societari provenienti da tutti i continenti: paesi emergenti, Asia, Giappone, Europa, America.

Il prossimo appuntamento per Atlante è atteso a metà dicembre 2020, in chiusura del primo (difficile) anno di vita per questo investimento simulato.

P.C. 16.08.2020

venerdì 14 agosto 2020

DECIO: la prova del portafoglio bilanciato investito subito prima del Covid!

Quando ho simulato il portafoglio Decio, un bilanciato dinamico che cerca di utilizzare 10 strumenti efficienti per investire i soldi per 5 anni, volevo simulare la situazione di qualcuno che inizia l'investimento in un momento molto positivo per i mercati finanziari.

Il 3 febbraio del 2020 il mercato veniva fuori da un corso di crescita pressoché continua di 13 mesi circa, con una crescita del MSCI World superiore al +30% in 13 mesi.

In altre parole non sapevo che cosa sarebbe accaduto da li ad un mese, ma sapevo che era statisticamente abbastanza improbabile avere altri 6 mesi di splendore.

Quindi scrissi "il 75% del capitale viene investito oggi, ed il 25% tra 6 mesi. Questo riduce esclusivamente il rischio di trovarci oggi in un massimo relativo".

Ebbene sì, era un massimo relativo. E allora? Investire su un massimo relativo prima di una crisi mondiale è un disastro?

Non con strumenti efficaci ed efficienti, salvo un (improbabile) protrarsi di avversità per tutto l'orizzonte temporale. E DECIO è utilissimo a mostrarci questo fatto.

Innanzitutto è un portafoglio Buy&Hold con strumenti essenzialmente ad ACCUMULO: non devo stare lì a guardarlo (lo so, è difficilissimo con i soldi nostri dentro), ma devo revisionarlo a scadenze prefissate. Secondo riducemmo il rischio prevedendo un 'value averaging' di 1/4 del capitale (tenuto liquido) dopo 6 mesi, cioè oggi.

Oggi Decio ha distribuito, in 6 mesi, 4 euro di dividendo netto del CCT (che è quasi uno zero coupon con questi tassi... ma con fiscalità migliore!). Gli asset in cui ha investito, essendo entrati nel momento peggiore in assoluto, sono tutti in perdita.

Eppure, e questo deve rincuorare l'investitore, questa svalutazione, anche con quanto accaduto, anche diversificando e non 'azzeccando' quindi i settori che hanno rimbalzato (es. i tecnologici), anche dopo soli 6 mesi, anche con un'asset allocation dinamica per 3/4 del capitale, non è nulla di disastroso:


Notiamo subito che la diversificazione, pur essendo tutto 'sotto' ha operato bene: tra l'asset più penalizzato (l'azionario del Pacifico) e quello meno penalizzato (il CCT), ci sono 11 punti di differenza.

Vado ora a reinvestire i miei 25000 euro.

Ad oggi Decio ha 44000 euro sull'azionario dei 71823 investiti. Per bilanciare rispettando l'asset allocation 60/40 bilancio così i nuovi investimenti:

30 quote di iShares Core MSCI EMU (azionario area euro) pagato 3430,4 euro

10 quote di iShares Core S&P500 USD acc (azionario USA) pagato 2877 euro

100 quote di iShares Core MSCI Emerging Markets IMI (azionario emergenti) pagato 2551,5 euro

12 iShares Core Pacific ex-Japan (azionario del Pacifico) pagato 1470,56 euro

3000 euro di CCT 2025 euribor + 0,55 pagati 2950,9 euro (governativo)

1000 euro di obbligazione Banca Imi coll. 2027 pagati 942,6 euro (societario)

55 quote di Amundi Global Aggregate (obbligazionario gov + soc.) pagati 2876 euro

310 quote di UBS Barclays USD EM Sovereign (titoli di stato emergenti) pagati 4008,96 euro

8 quote di xTrackers Portfolio Total Return (flessibile bilanciato dinamico) pagati 1814,2 euro

46 quote di iShares World Minimum Volatility (azionario mondiale con controllo di volatilità) pagati 2005,31 euro


Il risultato finale è il seguente:

La vera prova per Decio (che, prevedendo un value averaging del 25% ci si poteva auspicare anche dei prezzi di entrata, e quindi ribassi, ancora più vantaggiosi dopo 6 mesi) sarà tra 18 mesi. Il rendimento che potrà restituirci questo investimento, come TUTTI gli investimenti, non è 'regalato senza fare nulla', ma guadagnato dal rischio e dalla strategia, quindi non abbiamo la certezza del guadagno, né nel 2022, né nel 2025 a fine portafoglio. Tuttavia se Decio si è comportato prevedibilmente in questi 6 mesi, la strategia cerca di sfruttare un prevedibile recupero di asset così diversificati a livello globale con l'attenuarsi della presente crisi tra 18 mesi. Certamente è necessario un solido buy&hold per poter capire se la strategia funziona e magari anche una benda sugli occhi fino ad allora.

Il valore degli asset netto, se disinvestissimo oggi, di Decio, è di 96787,27 euro, con una performance del -3,21% nel primo semestre.

L'appuntamento per la seconda revisione è al 3 febbraio (circa) del 2022.


P.C. 14.08.2020

domenica 9 agosto 2020

Attenzione ai TASSI: il rischio che si assume chi entra nell’obbligazionario dopo il crollo dei tassi d’interesse

Chi si trova oggi a costruire un portafoglio d’investimento, troverà delle relative opportunità nelle aziende cosiddette “Value”: asset svalutati rispetto agli utili pre-covid ed ai valori contabili delle aziende. Al contempo si troverà a correre un significativo, spesso mal percepito, RISCHIO TASSI. E' opportuno valutare se è il caso di selezionare per l’asset class Governativo/Obbligazionario dei titoli meno esposti a tale rischio, dove una redditività contenuta restituisce però forse un rapporto rendimento/rischio più vantaggioso di altri strumenti.

Analizziamo l’ETF IE00B4WXJJ64 : iShares Core Euro Government Bond.

Si tratta del classico ETF “Prudente” che mettiamo in portafoglio per difenderci dal mercato e per avere ‘sicurezza’. Oggi ha masse per oltre 3 miliardi di euro… ma in cosa sto investendo quando compro questo titolo che per capirci oggi vale 133,68 euro, un anno fa valeva circa uguale, due anni fa 121 euro (+10,4%), e in 10 anni ha reso circa il +50%?

Un BUON TITOLO prudente (+5% l’anno di crescita facendo il ‘conto della serva’) diremmo tutti, vero?

Sicuramente lo strumento è efficiente (0,09 di TER e replica passiva fisica) e su questo nulla da dire.

Ma, negli ultimi 10 anni, l'interesse medio distribuito dai titoli di Stato europei (quindi non italiani, ma una media tra Italia, Germania, Portogallo, Belgio etc...) non è stato molto inferiore al 5%? Ed allora questa crescita (dato che l'ETF è una gestione passiva e non possiamo neppure confidare un un gestore che con incredibile perizia ha comprato e venduto in momenti ottimali per accrescere il capitale) non sarà stata realizzata a discapito dei rendimenti futuri, condannandoli ad essere negativi (ovvero perdita certa per chi entra con i tassi ai minimi)?

Se così fosse chi uscisse oggi da un obbligazionario simile in Gain sostituendolo con qualcosa a duration più corta opererebbe un pò di gestione attiva con strumenti passivi che corrisponde ad un 'consolidamento' di quei rendimenti futuri anticipati dall'anomala situazione dei tassi d'interesse. Riducendo probabilmente i rendimenti sullo stesso asset nei prossimi anni (che diventerebbero uno zero virgola su conti deposito e obbligazionari a bassa duration), ma non condannandosi ad una probabile fase di svalutazione dell'investimento (perdita di parte di quanto guadagnato finora).

A quale rischio ci esponiamo, quindi, comprandolo oggi? Siamo sicuri che i titoli di Stato in asset allocation nel portafoglio SERVONO per forza? O certe volte quella quota d’investimento è meglio metterla in conto deposito o in titoli a capitale certo ad una data X (es. un’obbligazione) pur rinunciando a rendimento su quell’asset?

Nella ‘pancia’ del nostro ETF ci sono 24% di titoli di stato francesi, 22% di titoli di stato italiani, 18% di titoli di stato tedeschi, poi Spagna (14%), Belgio (6%), Olanda (4,7%), Austria (3,6%), Portogallo (2%), Irlanda (1,4%) etc…

La Duration è 8,5 e la Maturity 10,17… ovvero mediamente sono titoli di stato con scadenza tra 10 anni e 2 mesi (ottobre 2030), la cedola media è del 2,26%.

Visti nel NAV di un fondo non si comprende bene di che parliamo, andiamo allora a cercare sul mercato dei titoli di stato grossomodo con quella cedola e quella durata e vediamo quanto 'prezzano':

FR0011883966 Titolo di Stato Francese al 2,5% scade a maggio 2030 oggi vale a 127,4.

IT0005240350 Titolo di Stato Italiano al 2,45% scade a settembre 2033 oggi vale 114,5.

DE0001102416 Titolo di Stato Tedesco al 0,25% scade a febbraio 2027 oggi vale 106,37.

DE0001135176 Titolo di Stato Tedesco al 4,75% scade a luglio 2034 oggi vale 174,5.

ES00000128Q6 Titolo di Stato Spagnolo al 2,35% scade a luglio 2033 oggi vale 123,67.

Questo per capire ad ‘’occhio’’ il concetto di Duration… incassando la cedola (che nell’ultimo anno per questo ETF a distribuzione è stata dello 0,5% sul valore attuale, il che ci fa capire, con una cedola media del 2,2% dei titoli posseduti che ‘forse’ i titoli dentro sono un tantino sopra la pari) è abbastanza verosimile che alla fine del prossimo decennio il capitale si sarà sgonfiato del 20-30%. Questo ovviamente salvo movimenti particolarmente anomali dei tassi d’interesse (se ogni volta che un titolo in pancia all’ETF scade ci fosse un picco di tassi elevati e trovasse a rinnovarlo con coupon relativamente alti e poi tra 10 anni ci trovassimo in una nuova situazione a tassi negativi ovvio che un elevato coupon-rate interno a quel punto ci difenderebbe… ma io faccio un ipotesi a ‘bocce ferme’ a livello di tassi). C’è poi da dire che una crisi del debito europeo (paure etc…) qui fa una strage a livello di quotazioni: da 134 del 5 marzo questo titolo oscillò a 126 il 18 marzo… (-6% in 2 settimane) il che indica che in caso di ‘paura’ non è prudentissimo. Sostanzialmente il governativo oggi (fondi, ETF in particolare) è un modo per cercare di speculare, comprando un pacchetto di titoli a rendimento zero o negativo ed ampiamente sopra la pari, su tassi d’interesse in ULTERIORE discesa.

 Ma… i tassi d’interesse oggi sono questi:

Non sarà speculativa la scommessa su una loro ULTERIORE discesa, a questo punto?

 

E’ quindi bene, quando si selezionano fondi, ma soprattutto investimenti più “sani” come gli ETF, andare a controllare con molta attenzione la DURATION.

 

La duration non va confusa con la maturity (ovvero quanta vita residua media ponderata hanno le obbligazioni in portafoglio) perché un titolo a 10 anni con il 10% di cedola ‘remunera’ il capitale più velocemente di uno di pari scadenza allo 0,05%. E’ quindi una misura della suscettibilità ai movimenti dei tassi d’interesse di un portafoglio obbligazionario. 

Strumenti come quelli che seguono, ad accumulo o a distribuzione, sono quindi indicati per chi dovesse “entrare” negli asset obbligazionari più solidi (titoli di stato governativi e società di elevato merito creditizio) in una fase come questa di rendimenti zero. Oppure per ‘sostituire’ bond attualmente molto sopra la pari con fondi che hanno un hedging contro il rialzo dei tassi. 

Gli ETF sono particolarmente indicati per questo tipo d’investimento (obbligazionario, euro, bassa duration) dato che altri tipi di fondi hanno costi che, con margini di redditività tanto esili, condannano ad un’erosione del capitale.

 

IE00B6X2VY59 iShares Euro Corporate Bond Interest Rate Hedged

Questo ETF investe in obbligazioni societarie europee, che però sono mensilmente ‘coperte’ contro il rischio di rialzo dei tassi d’interesse. Costi di gestione 0,25%. 1,85% di dividendo (non male!). Duration: 0,1.

 

LU0925589839 xTrackers Eurozone Government Bond Yield Plus

Questo ETF investe in titoli di stato in euro, a breve durata residua (1-3 anni) concentrato nei 5 paesi dell’eurozona con più alto rendimento da dividendo (Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Slovenia). Costi di gestione: 0,15%. Accumulazione dei dividendi. Duration: 1,91

 

IE00BDFK1573 iShares USD Treasury Bond 1-3yr euro Hedged

Questo ETF replica I titoli di stato USA a 1-3 anni, con copertura valutaria ed accumulo del dividendo.

Costi di gestione: 0,1%. Accumulazione dei dividendi. Duration: 1,86.

 

LU1324510525 UBS Barclays Capital US Treasury 1-3 yr euro hedged

Questo ETF replica lo stesso indice del precedente, ma con distribuzione di circa 1,5% l’anno di dividendi. Costi di gestione: 0,17%. Distribuzione 1,5%. Duration: 1,86.

 

IE00BF5GB717 iShares Euro Floating Rate Bond

Questo ETF replica titoli obbligazionari in euro a tasso variabile, con scadenza media ponderat a di 1,5 anni. Costi di gestione: 0,1%. Distribuzione: 0%. Duration: 0,3.

Per titoli in valuta e senza copertura rispetto al dollaro l'effetto valuta è potenzialmente forte quanto l'effetto tassi, quindi elenco questi sopra perché è per i titoli obbligazionari a basso rischio di mercato in EURO che è fondamentale questa accortezza.

La performance del controvalore di questi 5 titoli ci mostra che dal 2018 (fase di rialzo dei tassi) al 2019-2020 sono stati connotati da sostanziale stabilità, a fronte di dividendi comunque distribuiti o nel caso di quelli ad accumulo, di crescita intorno al 2% del controvalore investito:

Quindi, a mio avviso, in una fase di abbattimento dei tassi d'interesse e sovra-immissione di liquidità nel mercato degli strumenti efficienti short-duration hanno, nel comparto obbligazionario/governativo un effetto stabilizzante sul portafoglio che lo stesso asset a duration più lunghe rischia di non restituirci più nel breve-medio termine.

P.C. 09.08.2020

giovedì 6 agosto 2020

Gli ETF Bilanciati di xTrackers

Una semplice alternativa ai fondi comuni d'investimento o ad un portafoglio di più prodotti, sono i (pochi) ETF che, anziché replicare passivamente un indice, replicano un portafoglio bilanciato.
Si tratta a mio avviso di prodotti adatti a chi cerca una soluzione semplice come gestione del 'rischio rendimento', che delega in questo modo ad un unico prodotto e per chi cerca un'alternativa (anche per ragione di basse masse da investire) a portafogli articolati, pur non rinunciando ad una diversificazione interna allo strumento.



XTRACKERS PORTFOLIO TOTAL RETURN (LU0397221945)

Questo interessante ETF replica un intero portafoglio di ETF (è quindi un ETF-di-ETF) di tutto rispetto.

Il portafoglio (fonte rendiconto di fine 2019) è per 2/3 azionario ed 1/3 obbligazionario.

L'asset allocation di questo Bilanciato-Dinamico è la seguente:

17% Azionario USA (diviso tra 12% Large/Mid Cap e 5% Small Cap)
12% Azionario Mondiale "Value"
21% Azionario Europa (diviso tra 10% Azionario 'area euro', 6% MSCI Europe e 6% Small Cap europee)
11% Azionario dei Paesi Emergenti
4% Azionario Giappone
20% Titoli di Stato eurozona
15% Obbligazioni societarie in euro

Ovviamente internamente utilizza tutti ETF xTrackers, mentre l'ETF prevede una commissione di gestione del 0,7% annuo.
Questo strumento ad accumulazione ha avuto una crescita del capitale investito in 5 anni circa del +21,4%.



XTRACKERS PORTFOLIO INCOME (IE00B3Y8D011)

Della stessa famiglia del precedente (ETF-di-ETF) questo secondo 'portafoglio bilanciato' è spiccatamente destinato alla distribuzione: uno dei famigerati fondi bilanciati "Income" (Reddito).

Il costo di gestione è 0,65% (sempre irrilevante rispetto a tutta la roba bilanciata e Income che troverete in giro).

L'Asset allocation da un Bilanciato-Dinamico passa qui ad un Bilanciato-Prudente:

8% Xtrackers Euro Stoxx Quality Dividend (Azionario Euro a Dividendo)
13% Xtrackers iBoxx EUR Corporate Bond Yield Plus (Obbligazioni Societarie Europee)
10% Xtrackers II EUR Corporate Bond (Obbligazioni Societarie Europee)
7% Xtrackers II Eurozone Government Bond (Titoli di Stato Europei)
8% Xtrackers II Eurozone Inflation-Linked Bond (Titoli di Stato Europei legati a Inflazione)
14% Xtrackers II iBoxx Eurozone Government Bond Yield Plus (Titoli di Stato Europei)
4% Xtrackers MSCI Emerging Markets UCITS ETF (Azionario Paesi Emergenti)
2% Xtrackers MSCI Europe Small Cap (Azionario Europa Small Cap)
4%  Xtrackers MSCI World Quality (Azionario Mondiale)
4% Xtrackers MSCI World Value (Azionario Mondiale)
2%  Xtrackers Russell 2000 (Azionario USA Small Cap)
4% Xtrackers Stoxx Europe 600 (Azionario Europa)
8% Xtrackers USD Corporate Bond (Obbligazioni Societarie USA)
12% Xtrackers USD Emerging Markets Bond Quality Weighted (Obbligazioni Paesi Emergenti)

Sintetizzando:

29% Titoli di Stato
31% Obbligazioni Societarie
12% Obbligazioni di Paesi Emergenti
14% Azionario Europeo
4% Azionario Emergente
2% Azionario USA
8% Azionario Mondiale

E' un 28/72 un bilanciato che personalmente definirei "moderato".

L'ETF ha distribuito un dividendo annuale pari al 2,33% lordo del controvalore attuale nell'ultimo anno, ma ha masse di scambi contenute (sotto i 50 milioni di capitalizzazione).


Come sono andati questi titoli, presenti sul mercato a dire il vero da diversi anni, rispetto a prodotti simili offerti dal mondo del risparmio gestito?

Confronto tra il xTrackers Portfolio Total Return (65/35) ed altri fondi con quota di azionario paragonabile:

Confronto tra xTrackers Portfolio Income e i fondi Income con quantità di azionario paragonabile più noti (quindi tra un quarto ed un terzo di azionario):


In altre parole: sia per chi è accumulatore o 'rentiér', dinamico o prudente, probabilmente questi strumenti semplici, che da soli valgono un intero portafoglio, sono tra le soluzioni più economiche ed efficienti per accedere anche con poco ad una gestione del risparmio buy & hold redditizia.

Giusto per avere un parametro voglio provare a fare dei confronti tra questi ETF e dei portafogli tra quelli da me simulati con simili percentuali di azionario.

xTrackers Portfolio Total Return (2/3 azionario) lo paragono con: Deucalione (60/40), Baliano (50/50) e Cyrano (70/30).


La performance total return, data base 100 all'inizio del portafoglio da me simulato, confrontato con le performance ai vari rendiconti periodici.

Deucalione vs xTrackers:

Inizio 27.07.2018
16.01.2019   --> Deucalione -3,68%, ETF xTrackers -4,1%
28.07.2019 --> Deucalione +7,81%, ETF xTrackers +4,11%
27.01.2020 --> Deucalione +8,78%, ETF xTrackers +11,53%
28.07.2020 --> Deucalione -0,76% ETF xTrackers +3,2%

Baliano vs xTrackers:

Inizio 27.12.2018
19.06.2019 --> Baliano +11,11%, ETF xTrackers +11,46%
16.01.2019 --> Baliano +20,24%, ETF xTrackers +20,16%

Cyrano vs xTrackers:

Inizio 10.03.2020
23.03.2020 --> Cyrano -7,2%, ETF xTrackers -13%
10.04.2020 --> Cyrano +1,25%, ETF xTrackers -1,43%
27.04.2020 --> Cyrano +1,63%, ETF xTrackers -0,52%
08.05.2020 --> Cyrano +3,36%, ETF xTrackers +1,12%
25.05.2020 --> Cyrano +4,59%, ETF xTrackers +2,09%


xTrackers Portfolio Income (25% azionario) lo paragono con: Boezio (25/75), Damocle (20/80) e Annibale (30/70) .

Boezio vs xTrackers:

Inizio 12.03.2019
01.08.2019 --> Boezio +3,8%, ETF xTrackers +5,46%
01.02.2020 --> Boezio +6,6%, ETF xTrackers +9,5%
03.08.2020 --> Boezio +1,38%, ETF xTrackers +5,34%

Damocle vs xTrackers:

Inizio 24.05.2019
23.08.2019 --> Damocle +4,56%, ETF xTrackers +4,02%
24.11.2019 --> Damocle +5,47%, ETF xTrackers +7,48%
24.02.2020 --> Damocle +10,21%, ETF xTrackers +8,93%
24.05.2020 --> Damocle +12,14%, ETF xTrackers +8,02%

Annibale vs xTrackers:

Inizio 09.09.2019
15.05.2020 --> Annibale -5,1%, ETF xTrackers +0,7%

Ovviamente si tratta in realtà di strutture di investimenti e strategie molto differenti, però un elemento di confronto può essere interessante.

Io, personalmente, considero questi due ETF bilanciati, pur distanti dai 'soliti ETF', come degli ottimi strumenti.

P.C. 06.08.2020

lunedì 3 agosto 2020

BOEZIO: III Semestre del Portafoglio MultiStrategia ad Evoluzione

Siamo al terzo rendiconto semestrale per Boezio, un portafoglio molto semplice che serve a capire cosa accade quando si applica un approccio 'flessibile' (con asset allocation che varia nel tempo) multi-strategia ed a capitalizzazione dei dividendi ad evoluzione.

L'evoluzione vuol dire utilizzare i dividendi per acquisire, di volta in volta, asset più rischiosi della media del portafoglio, nel nostro caso azionari.

La Multi-Strategia è fissare il portafoglio su alcuni punti fermi che dovrebbero essere il motore dell'investimento.
Nel caso di Boezio:
- L'evoluzione già detta verso azionari tendenzialmente decorrelati dal resto del portafoglio
- Il dollaro come valuta 'principe' nella quale investire tramite obbligazionario
- L'opposizione di investimenti a tema petroliferi/energetico e asset azionari su settori innovativi a buon dividendo (tecnologia, farmaceutica)

La crisi Covid è interessante per assistere a cosa accade a queste strategie ''multistrategy'' (adotatte da tanti fondi flessibili) quando c'è un movimento asimmetrico tra asset del portafoglio molto forte.

C'è compensazione... ma salvo botte di fortuna è parziale ed inefficiente e molti strumenti di 'copertura' (es. noi abbiamo preso gli short verso il dollaro) servono a far vedere che c'è chissà quale attenzione da parte del gestore del fondo e poco più... perché anch'essi si rivelano spesso un inutile costo.

Nel caso di Boezio:
- I tematici Tecnologici e Farmaceutici hanno premiato, Siemens e Astrazeneca in 6 mesi sono cresciuti di valore, oltre a distribuire dividendo.
- Il petrolifero ha avuto un crollo storico, impressionante, ed ha compromesso la performance di buona parte del portafoglio. Sia negli ETF sciaguratamente esposti alle sue fluttuazioni, sia nell'obbligazione (oltretutto argentina) YPF che si è molto svalutata ed è diventata ancora più rischiosa
- L'asset azionario è risultato difensivo, però a inizio febbraio 1 dollaro valeva oltre 0,9 euro, ora ne vale solo 0,85 e gli short, come sempre fanno quando tenuti a lungo, non hanno certo compensato...

In conclusione Boezio mostra la fragilità delle multi-strategie: se qualcuna premia ma le altre remano contro si fa spesso peggio che con un investimento diversificato che cerca 'passivamente' di cogliere le opportunità del mercato, e questo ritorna a molte delle mie strategie di diversificazione. Tuttavia anche una semplice strategia come Boezio ha senso in una ragione di ciclicità degli investimenti: la speranza è che i vari 'temi' in cui investe abbiano alternanze di fasi negative e positive, ma nel tempo tutti producano più ricchezza di quella che consumano (banalmente i bond in dollari hanno le cedole, le azioni i dividendi etc...) che, accumulando in asset via via più rischiosi ma auspicabilmente redditizi, alla fine dell'orizzonte temporale abbiano portato guadagno.

Nei sei mesi (difficilissimi per tutto il mondo) tra inizio febbraio 2020 e inizio agosto 2020, si sono verificati i seguenti eventi di portafoglio:
- Sono state incassate 995,615 euro di dividendi e cedole nette
- E' stata esercitata dalla Banca Mondiale una CALL sul titolo XS1365236196 World Bank USD 1,75 call 29/03/2026 a fine marzo. Questo si è reso ovviamente conveniente per la banca mondiale a causa del brusco abbattimento dei tassi sul dollaro, che ha reso conveniente rimborsarlo a 100: i rischi delle obbligazioni con la CALL! Avendolo comprato a 91,87 abbiamo realizzato un capital gain di 155,84 euro, che ha ridotto l'importo di rimborso a 16200 euro netti, ma abbiamo anche incassato l'ultima cedola di 106,31 euro netti.

Questo porta la liquidità disponibile al 3 agosto a 17308,135 euro.

Come da mio mandato devo reinvestire l'obbligazione scaduta in obbligazionario, possibilmente USD e esposto ai temi d'investimento che mi sono dato (energetico, farmacologico etc...). In questo momento trovo una buona scelta nell'ETF di Vanguard IE00BZ163L38 Vanguard USD EM Mkts Gov. Bonds. Il governativo dei paesi emergenti è esposto all'energetico ed alle materie prime, è in dollari e distribuisce un ottimo dividendo che potrò utilizzare per la mia "evoluzione di portafoglio".

La restante liquidità la utilizzo per consolidare l'investimento azionario "decorrelato" che avevo già intrapreso a febbraio: aggiungo 63 quote di indice della borsa di Tokyo, l'ETF xTrackers Nikkey 225, che mi diversifica per continente, valuta, asset... un pò tutto insomma.

Il risultato finale al 3 agosto 2020 è il seguente:

Oggi Boezio vale 100675,98 euro, che rispetto ai 99300 iniziali rappresenta una crescita a 18 mesi del +1,38%.

Ovviamente i gravi colpi del petrolifero e del dollaro hanno inciso per 5090 euro in 6 mesi nel capitale di Boezio, con una svalutazione del 4,81% in 6 mesi.

P.C. 03.08.2020