Portafogli d'Investimento Teorici:

martedì 31 ottobre 2023

DIOGENE: il "benchmark" dell'investitore pigro ci dice che in un anno la crescita è stata del +0,75%

DIOGENE è l'essenza del portafoglio pigro: 2 ETF, il MSCI World ed il iShares Core Euro Government Bond, ovvero capitale di rischio dei paesi sviluppati vs titoli di Stato europei in Euro.

La strategia è stata inizialmente investire nei due asset al 50% ciascuno, ma nella versione a distribuzione e, ogni anno, reinvestire il provento cedolare solo nel governativo, questo nel lungo-lunghissimo termine dovrebbe aiutare a compensare un pò la maggiore crescita attesa degli asset azionari.

Questo portafoglio, soprattutto, fa da "benchmark" agli altri investimenti rappresentando il 50-50 puro.

La situazione di DIOGENE al 31.10.2023 è la seguente:





Notiamo che i due asset hanno distribuito, netto tasse, 381,15 per il governativo (oltre 3 volte e mezzo la distribuzione dello scorso anno!) e 688,2 per l'azionario.

Questi soldi li vado a reinvestire comprando 10 quote aggiuntive di iShares Core Euro Government bond. Questo accumulo produce la situazione finale:

Il capitale è arrivato a 107703,05 euro, in guadagno del +7,77% dalla creazione ben 4 anni fa. E' interessante osservare il confronto tra DIOGENE, cresciuto dello 0,75% di un anno e del +7,77% in 4 anni, composto da un bilanciamento perfetto rischio/debito, ed il recentemente ribilanciato MIDEN cresciuto del +3,03% in 2 anni e mezzo, ma senza alcun rischio di mercato o tassi sul capitale iniziale.

P.C. 31/10/2023

sabato 28 ottobre 2023

MIDEN: continua la crescita e arriviamo a +3,03% in 2 anni e mezzo per il portafoglio "Senza Rischio" costruito nel 2021

Nel 2021 ho proposto a me stesso come sfida fare quello che sembrava assurdo: investire in Gestioni Separate, Conti Deposito e reinvestire solo i rendimenti in un portafoglio a rischio. Insomma avere un capitale iniziale non solo "free risk", ma completamente stabile. MIDEN è stato progettato per non scendere mai sotto i 500mila euro investiti inizialmente.

Sembrava una follia nel 2021, ma è un portafoglio che cresce, poco, ma costantemente, pur avendo 'fotografato' inizialmente i rendimenti bassi sul capitale certo di quell'anno. Molte altre asset allocation invece hanno un deciso segno meno di fronte come performance, ad oggi.









Il capitale odierno di MIDEN è di 515179,45 in gain del +3,03% dall'inizio dell'investimento.

In questo periodo abbiamo assistito alla scadenza del conto deposito Conto Arancio ING Direct 2,5%, che ha distribuito 925 euro NETTI di interesse. Questi interessi, insieme alla solita cedola di 166,5 del conto Meglio Banca e ai 33,35% di dividendo del Vanguard All World High Dividend, vanno investiti nello stesso Vanguard All World High Dividend, comprando 22 quote aggiuntive al prezzo odierno di 52,45.

Il capitale, che non può essere investito a rischio, lo reimpiego in due nuovi conti di deposito:

25000 vincolati a 36 mesi al 5% con ViviConto Extra.

25000 liberi sul Deposito Flessibile di BBVA al 4,25%.

Il risultato finale di MIDEN è il seguente:







Il prossimo aggiornamento è come al solito tra tre mesi, a fine gennaio 2024.

P.C. 28/10/2023

mercoledì 25 ottobre 2023

PATROCLO: due anni di un portafoglio prudente 85% obbligazionario che ci mostra la flessione di chi è entrato in bond sui massimi del mercato

I mercati azionari raggiunsero verso la fine del 2021 un punto di massimo, almeno finora, le quotazioni delle obbligazioni hanno attraversato negli ultimi 24 mesi un rialzo dei rendimenti estremamente violento, con pochi precedenti storici a livello globale.

PATROCLO è un portafoglio che, investito esattamente due anni fa, ci mostra quanto dovrebbe aver subito di flessione un investimento 'prudente' (85% obbligazioni e 15% di azioni) effettuato in prossimità dei massimi.

Questa è la situazione attuale di PATROCLO:










Se disinvestissimo adesso il controvalore dell'investimento risulterebbe di 138912,7 euro, riportando una flessione del -7,4% rispetto all'ottobre 2021.

A giugno l'ETF sulle obbligazioni societarie a tasso variabile europee di Lyxor è stato delistato. Questo cosa comporta? Che dopo alcuni giorni dal Delisting ricevo sul conto il saldo dell'investimento all'ultimo NAV (101,49) esattamente come se lo avessi venduto sul mercato a quel prezzo. Ho quindi 12178,8 euro, meno 31,2 di capital gain, da reinvestire.

Data la situazione complessa per le obbligazioni a tasso variabile "drogate" da un tasso sui prestiti variabili alto in maniera anomala rispetto all'Interest Rate Swap che riguarda i tassi fissi (che hanno oltretutto curva dei tassi invertita), ritengo utile cercare l'asset obbligazionario a durata finanziaria minima nel già posseduto JPMorgan Euro Ultra-Short Income acc, e quindi incremento quest'ultimo ETF con 120 quote.

Il risultato finale di PATROCLO è il seguente:










Continueremo a monitorare la situazione di PATROCLO ogni 6 mesi.

Notiamo come il Benchmark ipotetico stabilito 2 anni fa di questo portafoglio, il Vanguard LifeStrategy 20, abbia avuto il seguente andamento:

Se avessi investito il 21 ottobre 2021 nel Vanguard LifeStrategy (che ha un 5% di obbligazionario in meno di Patroclo), attualmente i 150000 euro iniziali varrebbero 127494 euro (avrei pagato le quote 25,46 mentre oggi il prezzo è 21,64). La performance sarebbe stata del -15%,
Possiamo affermare quindi che finora PATROCLO ha centrato l'obiettivo di fare meglio del suo benchmark, dimezzando la flessione di periodo rispetto ad un investimento in quell'asset.

P.C. 25/10/2023

martedì 24 ottobre 2023

Titoli di Stato Deducibili dall'ISEE: nuova versione della Bozza della Legge di Bilancio

Stamattina alle 9,45 è stata pubblicata la Bozza della legge di bilancio approvata il 16 ottobre, prima l'articolo 39 recitava semplicemente "i Titoli di Stato", definizione che si estende ai titoli dell'Unione Europa.

L'attuale versione è questa:



Quali sono i titoli di Stato "di cui all'articolo 3 del T.U. in materia di debito pubblico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398"?


In altre parole parliamo dei soli titoli di Stato che il nostro Ministro è autorizzato a far emettere dal Tesoro. In altre parole cade l'applicabilità al debito pubblico dell'Unione Europea e si limita al solo debito pubblico Italiano.

Tutto se la bozza approvata non verrà modificata nel varo delle Camere.

P.C. 24/10/2023

domenica 22 ottobre 2023

BTP e ISEE: dedurre i Titoli di Stato dall'Indicatore Patrimoniale del Nucleo Famigliare

4 giorni fa è stata approvata una normativa a mio avviso molto importante, o quantomeno utile ai risparmiatori proprio in questo momento storico.

La reazione delle testate giornalistiche finanziarie (Sole24ore in primis) e dei "professionisti" che vivono di consulenza sul risparmio e pianificazione patrimoniale, è stata compatta: scherno, aggressione politica, protesta.

PERCHE'?



Questa volta mi porgo a paladino degli oppressi, non solo di quei nuclei famigliari che hanno bisogno dell'ISEE per prestazioni sanitarie e sociali, ma soprattutto dei giovani, puniti da CCNL con tabelle retributive fanalino di coda d'Europa e agevolazioni fiscali e famigliari (Welfare) ridotto all'osso...

...ne parliamo nel video odierno.




(commentare la normativa approvata di recente da uno specifico governo è sempre complesso, mi auguro che si intuisca che il mio approccio economico-finanziario nonché storico mi pone ormai molto lontano da specifiche convinzioni politiche)

P.S.
Specifico che l' articolo sull'esclusione dei titoli di Stato dall' ISEE è stato approvato nel testo della manovra, ma come in tutte le finanziarie modificabile fino alla ratifica dell'ultimo minuto

P.C. 22/10/2023

mercoledì 18 ottobre 2023

ATRIDE: un portafoglio con strategia "Corporate Bond Callability"

Dopo TESEO e GIASONE che hanno aggiunto nuovi approcci alle opportunità dell'obbligazionario e dei tassi d'interesse dopo strategie 'storiche' come quelle di DEDALO e MORGANA, tutti presentati in questo ottobre 2023, completo il mio "trittico" con il portafoglio ATRIDE.

In un periodo di nuove opportunità sulle obbligazioni, ATRIDE rappresenta una terza strategia diversa da quelle di TESEO e GIASONE. Il primo ci ha mostrato l'affidabilità di lungo termine data dalla possibilità di accumulare in azionario dei rendimenti concreti. Il secondo la prospettiva di breve termine di un portafoglio "Breve" ma ad "Alto Rendimento" (concetti che fino a 2 anni fa associati tra loro costituivano un ossimoro). Il terzo sposta la view sull'obbligazionario societario e su una strategia opportunistica sui tassi d'interesse offerta da alcuni particolari titoli obbligazionari soggetti ad opzione di richiamo (CALL).

Quale è lo scenario e le offerte che offre sul mercato?

Per questioni specificamente contabili un rialzo tanto rapido dei tassi d'interesse su assetti societari cresciuti per anni in un background di 'tassi zero', hanno spinto alcune aziende, in particolare organizzazioni finanziarie internazionali, a cercare di posticipare i flussi di cassa in uscita per interessi il più possibile. Ovviamente l'inflazione è un'alleata nella svalutazione del valore reale di tali flussi, ma i tassi elevati e l'eventuale scenario di un ribasso nel medio termine rappresentano una pericolosa esposizione ad un indebitamento oggi gravoso. Per tenere snelli i bilanci, quindi, hanno optato per obbligazioni sicuramente costose, ma che non pagano interesse fino al rimborso, con l'opzione però, se i tassi scendessero, di sostituire tale debito oneroso con altro più economico tramite l'opzione di richiamo (CALL).

Se questo è visto come un eccellente affare per chi emette questo debito (è costoso, ma l'attualizzazione di questo costo non è certa perché se conviene rinegoziarlo posso rimborsarlo prima, sacrificando solo qualche anno di sovrapprezzo), il meccanismo può essere utilizzato in alcune strategie anche da chi acquista tale debito.

Faccio un esempio:

Barclaysbank Oc Settembre 2038 Callable

Questa obbligazione strutturata prevede la possibilità di richiamo (CALL) con rimborso anticipato del capitale ogni anno intorno al 20 settembre, fino al 2038. In caso di richiamo restituisce il capitale nominale + 7% per ogni anno trascorso dall'emissione, altrimenti non distribuisce alcun dividendo. Al termine pagherebbe comunque il 7% per ogni anno.

Per ogni mille euro nominali, quindi:











Dobbiamo renderci conto che, perdendo l'opportunità della capitalizzazione composta su un orizzonte così lungo l'attualizzazione di un flusso di cassa distribuito annualmente del 7% ha un valore superiore al pagamento di un 105% al 15° anno. L'esercizio della CALL però diminuisce la differenza dovuta alla teorica capitalizzazione composta, quindi se dopo un anno viene esercitata la CALL io ho avuto in mano solo un "ottimo" titolo obbligazionario al 7% in 1 anno.

Come può essere sfruttata lato investitore questa strategia di "Corporate Bond Callability"?

Sicuramente può essere uno strumento per diversificare rischio tassi d'interesse (sicuramente incisivo su un obbligazionario lungo), rischio inflazione e rischio mercato.

In quale scenario diventa vantaggioso per il mio 'antagonista' aderire alla CALL? Sicuramente se i tassi sul mercato nel breve o medio periodo finissero per offrire rendimenti e dall'altro lato costi di finanziamento molto inferiori all'attualizzazione del 7% annuo (che corrisponde circa ad un 5% a capitalizzazione composta 15 yr). A quel punto a lui converrebbe l'esercizio della CALL, io avrei avuto la convenienza di aver ottenuto un bond breve al 7% (attualmente indisponibile sul mercato senza rischio eccessivo). Tale scenario può essere causato da una forte discesa dell'inflazione o dalla necessità di supportare i mercati finanziari con una politica più espansiva delle banche centrali per una crisi del mercato dei capitali.

Quindi nel caso mi trovassi con questi bond "liquidi" inaspettatamente questo potrebbe accadere che due delle proprietà dell'azionario:

- Un minor "prezzo" dovuto alla discesa dei mercati

- Un maggior "valore" dovuto alla deflazione

Mi stanno fornendo un momento d'entrata, un TIMING, se non il migliore possibile, probabilmente diverso rispetto all'attuale: ecco che ho diversificato e bilanciato il rischio timing con il corso dei tassi e l'andamento dei mercati.

Il rischio per questo portafoglio è ovviamente dato da uno scenario di tassi elevati per 15 anni (che rendono conveniente alla controparte RIMANERE indebitati senza cedole pagate al 7% che corrisponde come abbiamo visto circa ad un 5% con attualizzazione dei flussi), di inflazione magari molto elevata o in crescita, che a questo punto va bilanciato con altri componenti del portafoglio:

- Obbligazionario Diversificato che comunque distribuisce cedole da accumulare sull'azionario

- Azionario comunque in crescita tramite il meccanismo di accumulo

- Obbligazioni indicizzate all'inflazione

- Obbligazioni a duration breve meno soggette al rischio tassi e indici monetari (che se salgono i tassi crescono di più)

Da qui è nata da sé l'allocazione di ATRIDE: 10% azionario con 18% di rischio valuta, 15% monetario e obbligazioni a breve termine, 15% governativo (e sovranazionale) che include bond indicizzati all'inflazione, 45% obbligazioni societarie divise in: 36% obbligazioni societarie (con la CALL) + 9% obbligazioni societarie a tasso variabile, il resto in obbligazioni di paesi emergenti.

STRATEGIA:

L'orizzonte temporale è lungo, 15 anni

Le cedole verranno periodicamente accumulate su azionario ad ogni revisione, fissata ogni 9 mesi (quindi 20 revisioni in tutto).

Eventuale liquidità messa a disposizione dai richiami verrà investita in azionario.

La criticità di questa strategia è proprio nel rischio 'storico': 15 anni è un orizzonte temporale superiore al ciclo economico, quindi potrebbe verificarsi uno scenario di rimborso anticipato che sposti rapidamente l'investimento dal capitale di debito societario al capitale di proprietà societario e che riesca ad intercettare (anche in caso di recupero dei mercati) una fase di crisi dell'azionario successiva a tale 'ingresso'. Tuttavia sono pochi i portafogli lunghi libri da 'rischi storici'.

La prima revisione di ATRIDE è quindi fissata tra 9 mesi, nel luglio del 2024.

P.C. 18.10.2023

sabato 14 ottobre 2023

DEDALO: nella "Tempesta" dei tassi elevati il portafoglio obbligazionario a lunga maturità finanziaria affronta la sfida incrementando la duration!

Cosa sarebbe accaduto se avessimo affidato ad un consulente (bravo) l'incarico di investire a lungo termine in obbligazioni LUNGHE, nell'aprile del 2020, cioè quando le banche centrali avevano immesso una montagna di "helicopter money" nel sistema finanziario portando l'investimento in un Bund a 30 anni fortemente in area negativa?

Ovviamente investire in obbligazioni lunghe adesso era troppo facile... con DEDALO sono voluto partire ad Aprile 2020, per mostrare che non esiste sfida che non possa essere colta conoscendo la materia.

Ricordiamo che nel marzo del 2020 il titolo DE0001102481 (bund tedesco 2050 con tasso zero) si scambiò a 115,7, mentre la settimana scorsa ha sfiorato i 44 (quindi un -62%).

DEDALO ci racconta per fortuna un'altra storia: l'obiettivo è investire per ALMENO 10 anni con un focus su obbligazioni lunghe, ma l'approccio è stato quantomeno tattico data la situazione di mercato in cui ho dovuto investire inizialmente (altrimenti avremmo devastato il rendimento). DEDALO investe in obbligazioni lunghe, ma si è tenuto un plafond di liquidità per mediare l'ingresso progressivamente, diversifica per valute (poco) e per obbligazioni di natura diversa, accumula periodicamente le cedole (solo quelle) in azionario globale o in Nasdaq. Attualmente il suo valore è in flessione perché sta attraversando l'ovvio "lungo inverno" del rialzo dei tassi per un portafoglio investito con tassi negativi e con strategia su obbligazioni a lungo termine.

Attualmente la situazione di DEDALO è la seguente:


Se a prima vista l'estratto patrimoniale può apparire come un "lago di sangue" per i profondi segni rossi, attualmente in realtà il capitale è di 452289,02 euro, in flessione del -9,54%. Se può apparire tanto, dopo 3 anni, teniamo conto che il trend sull'obbligazionario lungo tra metà aprile 2020 e metà ottobre 2023 è stato epocale. Vado anzi a confrontare l'andamento di DEDALO con altri asset:

15.04.2020 - 15.10.2023:

-9,54% DEDALO
-53,22% Bund Tedesco TF 0% trentennale (scadenza 2050)
-14,78% Obbligazionario Aggregato Globale con copertura valutaria (ETF iShares Global Aggregate EurH)
-5,7% Portafoglio 15% MSCI World (Azionario Globale) + 85% Global Sovereign EurH (Titoli di Stato Globali)
-35% BTP Futura 2037

Ovviamente dati i rialzi dei rendimenti delle obbligazioni lunghe da fine settembre non ho alcuna intenzione di farmi sfuggire l'opportunità di mediare sull'obbligazionario lungo (non conoscendo la dinamica futura dei rendimenti, ma solo quella presente).

VENDITE:
Ho intenzione di allungare la durata finanziaria, sfruttare il gain del derivato "Short" sul BTP e fare un di pulizia di alcune valute.

Per 10000 euro rimborso il conto deposito WU, che era comunque beneficiario di un tasso al 6% estremamente promozionale già scaduto
Per 10185,9 euro vendo l'obbligazione sovranazionale in dollari a breve termine European Investment Bank 1,3% TF 06.11.2026 Call USD, che mi produce 426,55 euro di minusvalenza finanziaria, che mi servirà.
Per 4153,82 euro vendo il titolo di Stato norvegese sempre breve termine in Corone Regno di Norvegia 19.02.2026 1,5% NOK e produco altri 313,33 euro di preziosa minusvalenza
Per 4258,68 euro vendo anche il titolo di Stato britannico in sterline a breve Regno Unito 1,5% 22.07.2026 GBP ottenendone altri 90,97 di minusvalenza
Per 2110,25 vendo l'obbligazione di Credit Suisse Fix Float Cap 07.06.26 sempre in sterline, questa mi produce una minusvalenza superiore, al 26% anziché 12,5% come titoli di Stato e sovranazionali e accantono quindi altri 138,59 euro di minus.
Per 1524,78 vendo anche l'obbligazione Intesasanpaolo TF 2,25% Mz2028 in AUD accantonando altri 413,23 di minus.
A questo punto il pezzo forte: il mio LYXOR BTP DAILY -2x Inv. è un periocolosissimo ETF derivato short a leva 2 sul titolo di Stato Italiano. Faceva parte del portafoglio di copertura ed andava utilizzato proprio in momenti come questo (anche se in caso di rischio sovrano potrebbe esplodere, ma con il rischio di problemi di quotazione... accontentiamoci). Comprato a 15,186 ora vale 21,55 a quota, un sano +41,9% che mi produce 5333,36 netti. Questo perché in realtà io avrei avuto un capital gain di (21,55-15,1864)x250 = 1590,9, ma scontando tutta la minusvalenza delle vendite sostenute appositamente riesco a ridurre il gain a 208,22 e su questi pago appena 54,13 euro di tasse, non danneggiando il mio NAV (Net Asset Value) complessivo di portafoglio.

Con tutte queste vendite mi sono procurato 43838,85 di liquidità, includendo i 3315,93 che avevo già sul conto e i 2956,13 ricevuti in cedole in questi mesi.

Le cedole DEVO accumularle sull'ETF Vanguard FTSE All World (Azionario Globale), che costando 101,65 a quota mi consente di comprarne 30 quote aggiuntive per 3049,5 euro.

Per il resto vado sull'obbligazionario lungo termine, come da strategia di portafoglio.

ACQUISTO:

9000 euro di Sovranazionale EIB 0,05% ottobre 2034 per 6138 euro (prezzo 68,2)
8000 euro di Sovranazionale Euro Next Generation TF 3,375% novembre 2042 per 7504 euro
10000 euro di Sovranazionale EFSF TF 3% luglio 2030 per 9901 euro
15000 lire turche di Sovrtanazionale Asia Infrastructure Investment Bank al 14,1% per 446,6 euro
2000 euro di Titoli di Stato dell'Ungheria 1,5% novembre 2051 per 990,8 euro
2000 euro di Titoli di Stato della Polonia 4,25% febbraio 2043 per 1845,4 euro
2000 euro di Titoli di Stato dell'Austria 1,5% febbraio 2047 per 1328,6 euro
2000 euro di Titoli di Stato della Finlandia 0,25% settembre 2040 per 1167,4 euro
5000 euro di BTP italiani 2,8% marzo 2067 per 3086,5 euro
5000 euro di Titoli di Stato francesi 0,75% maggio 2052 per 2390,5 euro
1000 euro di Titoli di Stato irlandesi 0,55% aprile 2041 per 616 euro
4000 dollari di Titoli di Stato USA 2% febbraio 2050 per 2194,5 euro
2000 dollari di Titoli di Stato messicani 5,75% ottobre 2110 per 1520 euro
2000 dollari di obbligazioni Ecopetrol 5,875% maggio 2045 per 1217,9 euro

Mi rimangono 442,14 euro liquidi.

Il risultato del ribilanciamento di DEDALO è questo:

Il prossimo ribilanciamento è previsto a questo punto tra tre mesi, a metà gennaio, per procedere ad accumulare le cedole sul Nasdaq ed a vedere cosa fare con la liquidità che verrà a svincolarsi.

P.C. 14.10.2023

venerdì 13 ottobre 2023

MORGANA: è di nuovo tempo di mettere mano allo 'scrigno' per il 'magico' portafoglio che ha guadagnato anche da fine 2021 a oggi

Sono trascorsi 8 mesi abbastanza invariati per MORGANA, il portafoglio che con la sua strategia è riuscito a crescere in 24 mesi che sono stati di perdita per quasi tutte le asset allocation passive:









Riepilogo al massimo la strategia di MORGANA: c'è una quota del portafoglio investita in obbligazioni brevissime (Treasury e l'ultra-short di JPM) in dollari, una quota investita in una asset allocation azionaria  e obbligazionaria dei paesi emergenti ed un'ultima quota ad 'accumulo' sui titoli di Stato Europei. Inizialmente in attesa del rialzo dei tassi si è tenuto conto del rialzo del dollaro a breve sull'asset allocation: disinvestendo l'eccedenza per alimentare quest'ultima. Quando poi l'asset allocation (febbraio 2023) è stata > del dollaro breve la differenza è stata utilizzata per acquistare governativo europeo.

Adesso possiamo osservare che il dollaro in rialzo e i rendimenti dello short term hanno di nuovo portato in vantaggio il nostro "scrigno" (coffer) investito in dollaro a breve. La somma di questi asset è 51169,4, mentre l'asset allocation vale 49234,45. Vado quindi a mettere di nuovo mano allo scrigno della nostra strega: disinvesto 20 quote del JPM Betabuilders USD Treasury Bond 1-3 anni in dollari e uso i 1981 euro ottenuti per aggiungerli all'asset allocation:

- 40 quote di azionario dei paesi emergenti

- 11 quote di obbligazionario dei paesi emergenti (quello senza copertura valutaria)

Mi consentono di ribilanciare un pò i pesi nei due asset più svalutati. Avanzano 59,19 euro di liquidità.

Il risultato finale è:









Il controvalore di MORGANA ammonta a 104534,26 euro, in gain di +4,54% dalla creazione. Non una crescita mirabolante, ma considerando che l'investimento è iniziato a ottobre del 2021 e da allora ha reso circa quando il MSCI World, ma senza il crollo del 2022, possiamo accontentarci.

P.C. 13/10/2023

sabato 7 ottobre 2023

GIASONE: un portafoglio prudente a breve termine ed alto rendimento

I fan della 'regola del 4%' teorizzata da William Bengen nel 1994 possono oggi sfruttare le potenzialità dell'obbligazionario per una strategia che definisco "Breve Termine Prudente ad Alto Rendimento". Finalizzata ad ottenere su un orizzonte temporale molto breve (2 anni e 3 mesi) un rendimento pari o superiore al 4% e, possibilmente, all'inflazione attesa. Ricordiamo che Bengen teorizzò, in un articolo pubblicato sul Journal of Financla Planning che investendo in un portafoglio 60/40, con un'inflazione media del 3% un investitore avrebbe potuto prelevare il 4% del suo capitale ogni anno senza mai esaurire il patrimonio. Il 60/40 però per molti è più facile a dirsi che a farsi, e ne siamo consapevoli dopo le performance del 2022, oltretutto non è un problema fornire soluzioni ha chi ha davvero un'orizzonte temporale lungo/lunghissimo (probabilmente va bene anche il MSCI World), mentre la sfida è garantire stabilità e certezza di rendimento sul breve/brevissimo soprattutto a portafogli voluminosi che meritano diversificazione (senza diversificazione anche il 100% nel BTP Valore oggi è semplice).

Da queste esigenze nasce GIASONE, ispirandosi all'eroe greco che agiva in maniera prudente, spesso mosso da timori e incertezze.




















GIASONE parte con un'asset allocation difensiva su 2 anni e 3 mesi, ipotizzando di dover diversificare dignitosamente un capitale di 500mila euro.

L'allocazione iniziale è al 40% in liquidità divisa tra tasso Overnight europeo e conti deposito attualmente reperibili con eccellenti rendimenti, 12% obbligazioni a brevissimo termine (1 anno), 22% titoli di Stato con duration media congrua all'orizzonte temporale finale, 17% obbligazioni societarie (con un quarto circa di alto rischio) dalla durata breve, 5% obbligazioni di paesi emergenti brevi tra governativi e societari, 4% di azionario globale a bassa volatilità. Il risultato è il seguente:











La revisione di GIASONE è fissata ogni 9 mesi, l'ultima, al ventisettesimo mese, sarà la conclusiva. Ci sarà una flessibilità, rispettando la durata brevissima, per reimpiegare le liquidità ad ogni revisione.

P.C. 07/10/2023

venerdì 6 ottobre 2023

TESEO: un portafoglio bilanciato a lungo termine con accumulo azionario

La crescita dei rendimenti delle obbligazioni di più elevato merito creditizio e a lungo termine ci consente oggi di progettare delle strategie con un focus sull'affidabilità adatta all'evoluzione dei portafogli di lungo termine anche più sostanziosi.

TESEO vuole rappresentare un portafoglio che potrebbe rappresentare un ottimo compromesso offerto dalla consulenza (indipendente) ad un patrimonio consistente di orizzonte temporale non breve.

Il nome è ripreso dall'eroe greco che può essere preso come un esempio di affidabilità: partito per salvare la sua città fa ritorno dopo aver mantenuto le sue promesse verso l'amata e verso la patria ed è stato a lungo raffigurato come l'esempio dell'uomo affidabile e leale.

La strategia di TESEO si basa sull'utilizzo di obbligazioni lunghe prevalentemente sovranazionali (anche se utilizzerò un 10% di titolo di stato di rating AAA indicizzato all'inflazione come stabilizzatore di lungo termine) che in questo momento stanno distribuendo cedole interessanti, e sull'accumulo periodico di queste cedole in un azionario globale con un focus sia sull'approccio "All Cap" (più volatile ma potenzialmente più redditizio nel lungo) sia sull'approccio "Value" (più correlato all'economia reale e performante nel lungo termine).
Questa strategia è oltretutto controllata da uno schema ad evoluzione sull'azionario: l'azionario di TESEO inizia al 40% del patrimonio, bilanciato ma non preponderante per una strategia lunga in cui spesso il capitale di rischio si rivela generatore di crescita della ricchezza nel tempo. Ogni anno le cedole cospicue distribuite dalle obbligazioni solide ma a lungo termine di TESEO verranno accumulate nell'azionario, questo, insieme ad un'auspicabile crescita dei mercati, dovrebbe spingere TESEO verso una crescita della percentuale di azionario.
Tuttavia la strategia prevede un minimo e massimo di azionario (in crescita) ogni anno. L'addove l'azionario fosse superiore al livello massimo previsto le cedole quell'anno saranno reinvestite in obbligazionario. Laddove l'azionario fosse al di sotto del livello previsto le cedole oltre ad essere investite in azionario saranno affiancate da un disinvestimento di obbligazioni da reimpiegare nell'azionario per rientrare nei minimi di portafoglio.

Il portafoglio avrà una durata decennale (fino all'ottobre 2033) con ribilanciamento annuale. Come possiamo osservare negli ultimi 3 anni i massimi di quota azionaria sono più contenuti, per ridurre la volatilità a ridosso del termine della strategia di portafoglio, ovviamente se saranno necessari accumuli sull'obbligazionario verso la fine del portafoglio si sceglieranno obbligazioni con una durata finanziaria più conservativa di quelle iniziali.

TESEO inizia con un patrimonio ipotetico di 400mila euro investito in questo modo:















L'asset allocation è costruita con il seguente schema: 10% in titolo di Stato AAA indicizzato all'inflazione (BundEI), 40% circa in obbligazioni sovranazionali emesse in euro, 10% scarso in obbligazioni sovranazionali emesse in dollari, 1/8 del capitale investito in azionari globali "VALUE" ed il resto (28%) in azionari globalmente diversificati "All Cap" (che includono cioè prevalentemente le grandi aziende, ma con anche aziende medie e piccole nel capitale investito).

L'investimento risultante è un 40/60 con un rischio valutario anch'esso bilanciato 40/60, con un certo rischio di controparte verso le istituzioni europee sovranazionali (40%) e con un eccezionale Total Expense Ratio dello 0,08% (per quello parlavo di consulenza indipendente, quella dipendente di solito ha obiettivi di TER 30/40 volte superiori).

Creato un portafoglio decennale (lungo termine), potenzialmente volatile per effetto tassi e mercati (anche TESEO venne scosso dalle onde nei suoi viaggi in mare), ma tanto affidabile (siamo certi che tornerà ad Atene vincitore!) dobbiamo semplicemente non guardarlo fino al prossimo ribilanciamento tra 12 mesi.

P.C. 06/10/2023

mercoledì 4 ottobre 2023

TERZIO: ribilanciamento sotto stress-tassi del portafoglio ad High Sharpe

TERZIO è un modello alternativo di portafoglio basato sull'aggregazione di asset in proporzioni che nello storico hanno fornito un elevato sharpe (rapporto rendimento-rischio) al capitale.

Il problema è che lo storico, ovviamente, può non ripetersi anche se si è riproposto per un periodo lungo...

Essendo caratterizzato da una parte di obbligazioni anche 'lunghe' in questa fase TERZIO è in crisi sul comparto obbligazionario, mentre negli ultimi 6 mesi i principali azionari sono cresciuti:








Osserviamo che le percentuali di TERZIO sono studiate per avere 20% nei due azionari "momentum" e "minimum volatility", 15% in Small Cap Europee e Obbligazioni di Paesi Emergenti con copertura valutaria e solo 10% nei tre obbligazionari legati al Treasury Bond USA.

Date le percentuali sbilanciate che osserviamo dobbiamo ribilanciare il portafoglio. Osserviamo il metodo e non le quantità minime che sono caratteristiche di un portafoglio "giocattolo" non concepito per essere replicato (tra l'altro il UBS US 7-10 anni non è disponibile in Italia):

1- Disinvesto 14 e 17 quote dai due azionari smart-beta MSCI World "Minimum Volatility" e MSCI World "Momentum"

2- Con la liquidità vado a comprare: 200 quote di titoli di Stato USA lunghissimi (iShares) spendendo 782 euro, 12 quote di titoli di Stato USA con copertura valutaria (Vanguard) e 50 quote di titoli di Stato USA a medio termine 7-10 anni (UBS). Ottenendo un ribilanciamento quasi perfetto del portafoglio alle proporzioni inizialmente stabilite e mediando i prezzi di carico sui ribassi.








Notiamo che TERZIO al momento è in difficoltà, il controvalore odierno è di 47768,85, in flessione di -4,47% da inizio investimento. Il 30% in obbligazioni USA, sferzate dai tassi, ci ha penalizzato... ma è solo una fase e la strategia è lunga. Ora abbiamo ribilanciato consumando asset avvantaggiati dai mercati e comprato sui minimi relativi questi obbligazionari svalutati, che accumulano maggiori rendimenti.

Osserveremo come vanno le cose tra 6 mesi.

P.C. 04/10/2023