Portafogli d'Investimento Teorici:

giovedì 29 settembre 2022

DAMOCLE: in forte ritardo ribilanciamo il portafoglio a strategia "QQQRevised" che nonostante il mercato avverso non è sceso rispetto a maggio

Doveva accadere prima o poi, ed è accaduto proprio con DAMOCLE: le vacanze estive mi hanno fatto dimenticare di un ribilanciamento trimestrale del portafoglio. Può accadere anche nella realtà di essere impossibilitato (nel mio caso da una spiaggia assolata) alla revisione di portafoglio, beh, finita la causa di forza maggiore ci si mette in pari proseguendo con il solito metodo scientifico il ribilanciamento senza farsi condizionare da ansie o euforie.

Nel caso di DAMOCLE la revisione era prevista il 24 agosto, provvedo con un mese di ritardo a rimettermi in pari il 29 settembre. La situazione attuale di DAMOCLE è la seguente:

Con un controvalore odierno di 114913,1 euro, il portafoglio risulta completamente neutrale alla forte svalutazione sia del mercato azionario ed obbligazionario dall'ultima revisione del 25 maggio, in cui si presentò con un controvalore di 114891,48. DAMOCLE riporta un gain del +14,9% rispetto alla creazione di 3 anni e 4 mesi fa. Consideriamo sempre che DAMOCLE è un portafoglio a rischio contenuto, creato con solo 20% di azionario.

Con la liquidità di 540,73 devo, al solito, acquistare quote del mio asset 'growth': l'azionario Nasdaq100. Il prezzo è oggi tale che riesco però a sottoscriverne una quota, giungendo ad un totale di 130 quote accumulate.

La situazione finale è quindi la seguente:


Riprenderò a fine novembre il vecchio ritmo trimestrale delle revisioni.

P.C. 29/09/2022

mercoledì 28 settembre 2022

DAVID: il momento della carica per il portafoglio ribassista!

DAVID è un portafoglio con strategia a soglie d'ingresso ribassiste iniziato quasi 2 anni fa. Il 'bear market' atteso ed essenziale alla vera realizzazione di questa strategia è arrivato un pò in 'ritardo' rispetto all'inizio del portafoglio, tuttavia è arrivato.

Oggi DAVID sta suonando la carica e le sue 'soglie d'ingresso' scattano una dopo l'altra.


Notiamo che oltre ad aver accumulato i 340 euro di dividendi del portafoglio 'Core', DAVID ha fatto due cose:
1- Ha conservato il capitale iniziale, infatti siamo tornati, pur con 80% investito, agli stessi livelli di fine 2020.
2- Ha visto scattare una serie di soglie d'ingresso, alcune addirittura x2 o x3.

Gli investimenti sono i seguenti:

Nell'azionario globale dei paesi sviluppati, iShares MSCI World, nessuna soglia è scattata, procedo quindi al solito accumulo di 1000 euro bimestrali comprando 19 quote aggiuntive per 1023,78 euro.

Per l'obbligazionario europeo "High Yield" invece il forte ribasso da luglio ha fatto scattare una soglia d'ingresso x2, ne compro quindi 23 quote aggiuntive spendendo 1975,18 euro.

Sul governativo USA di Vanguard USD Treasury Bond nessuna soglia è scattata, accumulo quindi 44 quote per 1013,48 euro di spesa.

Sull'obbligazionario dei paesi emergenti con copertura valutaria il crollo è verticale: scatta una soglia x3! Ne compro quindi 3000 euro spendendo 3012,68 per acquistarne 48 quote aggiuntive.

Passo quindi al portafoglio di asset diversificati e non "core"...

Qui ho visto scattare la soglia per l'acquisto di 5 quote di iShares Europe Small Cap: l'azionario europeo a piccola capitalizzazione, più colpito dalla crisi, per cui spendo 1019,5 euro.

Sull'azionario dei paesi emergenti iShares Core MSCI Emerging Markets scatta una soglia che mi fa spendere 1012,695 euro per comprarne 37 quote aggiuntive.

Scatta una soglia x2 sull'obbligazionario globale aggregato con copertura valutaria, estremamente svalutato dal rialzo dei tassi. Ne compro 432 quote spendendo 1971,248 quote.

Stessa soglia doppia per l'obbligazionario societario europeo: compro 10 quote di Amundi Euro Corporate Bond per 1938,5 euro.

Scatta un'ultima soglia doppia anche nell'xTrackers Global Inflation Linked Euro Hedged bond: la 'trappola' delle obbligazioni legate all'inflazione, soggette purtroppo in maniera forte al rialzo dei tassi, ha portato una massiccia svalutazione da luglio. Ne compro quindi 9 quote per 1882,31 euro.

Per il portafoglio Settoriale/Strategico/Locale l'unica soglia è sulle rischiose obbligazioni convertibili a copertura valutaria: ne compro 1000 euro spendendo 931,985 per 29 quote aggiuntive.

Rimane il portafoglio azionario Tematico:

La soglia x1 scatta sui tecnologici di "Lyxor Disruptive Technology" volatili ed in seria crisi, ne compro 46 quote spendendo 496,556 euro.

Infine l'ultima soglia è sui tecnologici del "Wisdomtree Artificial Intelligence" in crollo verticale, con 494,9 euro ne sottoscrivo 12 quote aggiuntive.

La situazione finale di DAVID è la seguente:


La liquidità utilizzata questa volta è stata di ben 16772,81 euro: ne è rimasta il 23,87% del portafoglio, DAVID si avvia verso la sua maturità, ma ha ancora diverse carte da giocare per confrontarsi con il "mercato orso".

Il prossimo rendiconto tra 2 mesi.

P.C. 28/09/2022

martedì 27 settembre 2022

Titoli di Stato Europei di Alta Qualità: una base solida per un portafoglio governativo?

Il mio articolo di 3 giorni fa ha confrontato i rendimenti di un conto deposito, che oggi magari troneggiano offerti su qualche cartellone colorato nelle piazze italiane in cerca di 'masse' da attrarre, con quelli di bond sovranazionali: più efficienti fiscalmente, almeno parimenti redditizi, probabilmente molto più 'sicuri'.

Faccio oggi un passo ulteriore: dalle obbligazioni 'sovranazionali' europee che possono probabilmente godere di una garanzia offerta dai più solidi emittenti di debito dell'Unione, ai paesi dal merito creditizio più virtuoso in Europa: la Germania, la Francia, l'Olanda, il Belgio, l'Austria, la Finlandia, l'Irlanda. Ho fatto lo stesso lavoro dei sovranazionali e si tratta qui di titoli di Stato (tassazione 12,5%), di importo minimo basso (1000 euro), a durata breve (1-5 anni) con rating assegnato dalle principali agenzie pari a AA o AAA.


Osserviamo che i rendimenti sono assolutamente paragonabili ai sovranazionali che abbiamo visto il 24 settembre: dopotutto il rischio di controparte è paragonabile, ovvero minimo.

Questi titoli tuttavia, diversificati come emittente, consentono di iniziare a costruire la parte più "qualitativa" del nostro portafoglio obbligazionario (anche se non la più redditizia) e diversificano anche il rischio specifico. Rimangono le stesse valutazioni e tipologia di bond (obbligazioni governative a breve termine) del precedente esempio.

P.S.

Per chi sta valutando su questi ribassi di studiare queste tematiche per immaginare un proprio portafoglio d'investimento ripropongo il mio libro, introduzione al concetto di strategia d'investimento diversificata, risalente ad un paio d'anni fa, ma ancora attuale. Lo potete scaricare gratuitamente qui: https://docdro.id/ibN4YLW , oppure lo trovate cartaceo su Amazon per 5 euro: https://www.amazon.it/dp/1661133932.

P.P.S.
Nota sul calcolo dei rendimenti: i rendimenti da me calcolati sono rendimenti assoluti, che non tengono conto dell'eventuale capitalizzazione composta delle cedole. Semplicemente calcolo l'importo finale ottenuto rispetto all'importo iniziale diviso per il numero di anni. Non è quindi corretto confrontarli con il rendimento di un fondo azionario, ad esempio, che si avvale di capitalizzazione composta. Su bond di brevi durata non lo ritengo un grande problema e rende meglio l'idea di quanto investo e quanto mi torna in tasca alla fine.

P.C. 27/09/2022

domenica 25 settembre 2022

CYRANO: il combattivo portafoglio 'para' gli affondi del mercato

Sono trascorsi 7 mesi dall'ultima revisione di CYRANO: un portafoglio flessibile studiato per 'parare' i colpi della volatilità dei mercati durante la crisi del 2020. Per 2 anni e mezzo CYRANO si è sovraesposto nei momenti opportunistici, e si è messo in difesa nei momenti di consolidamento o difficili. Vediamo il difficilissimo periodo tra febbraio 2022, in cui per dire l'invasione dell'Ucraina ed il rialzo dei tassi ancora erano lontani, e questo inizio di autunno.

La crescita del capitale investito in Cyrano passa dal +30,32% di febbraio al +24,11% attuale, con una flessione del 6,21%. Considerando che Cyrano è sempre un portafoglio dinamico con 2/3 di azionario ed una esposizione a obbligazioni anche dinamiche o in valuta:
Notiamo che di fronte ad una discesa globale ci sono titoli obbligazionari speculativi in dollari a breve duration, come il iShares USD Short Duration High Yield, oppure il iShares USD Treasury Bond 1-3 years che sono cresciuti in maniera sostenuta con il dollaro. Similmente gli azionari in dollari difensivi come il "Minimum Volatility" ed il Consumer Staples registrano una crescita.

Approfittando di una forte variazione rispetto a 7 mesi fa nel contesto di mercato e dei tassi d'interesse, nonché dei cambi valutari, vado a posizionarmi con la solita strategia da schermidore con il mio Cyrano.
Possiamo osservare che ho ricevuto ben 1965,74 euro di cedole e dividendi netti da quasi tutti gli asset a distribuzione e dalle obbligazioni Autostrade e Ford.

Vado innanzitutto a disinvestire:

- 90 quote di Lyxor FTSE Mib: mantenendo una significativa esposizione al mercato azionario dell'eurozona riduco almeno la quota in un paese molto esposto a crisi recessive e del debito come l'Italia. Disinvestendo con un gain del 19,84% vado a pagare il 26% di tasse ed ottengo 1765,57 euro di liquidità netta da utilizzare.

- 1000 euro di obbligazione Autostrade Spa scadenza 2023, per fare 'pulizia' dell'ultimo residuo di questo titolo. Anche qui abbiamo un gain e dovrei pagare 20 euro di tasse, tuttavia se ben ricordiamo la revisione di natale del 2020 il disinvestimento del governativo globale sotto la pari mi fornì 60,27 euro di minusvalenza da poter recuperare fino al 2024. Ne approfitto per utilizzarla e ottenere l'importo disinvestito al lordo delle tasse (995 euro). La minusvalenza residua si riduce a 40,27 euro ancora da utilizzare.

- 240 quote di Vanguard Treasury Bond a distribuzione. Il gioco con il dollaro si sta facendo duro: il rischio tassi ed il rischio valuta di questo titolo potrebbero essere fonte di eccessiva volatilità, quindi ottengo 5427,6 euro al netto del capital gain e tengo investite altre 80 quote.

- 20 quote di iShares USD Treasury Bond 1-3 acc. Anche qui cerco di ridurre il rischio dollaro in un momento di quotazione storicamente alta del biglietto verde. Ottengo, netto tasse, 2198,78 euro.

Procedo ad investire:

- In una fase di rapido rialzo dei tassi compro 10 quote del Lyxor Euro Government Bond 25+ years, titoli di Stato lunghi in euro per 1613,2 euro, iniziando quello che potrebbe essere, da qui al 2025, un accumulo.

- Aggiungo 1000 euro di obbligazione di Credit Suisse, mediando da un lato il prezzo di carico, dall'altra pagando solo 950 euro grazie al prezzo sotto la pari (il bond al momento garantisce interessi pari all'euribor6 mesi, indice anch'esso in rapido rialzo!).

- Sottoscrivo un nuovo bond: XS1642590480 emesso da Volkswagen Leasing, con un tasso fisso annuo del 1,625% e scadenza a gennaio 2025, in concomitanza con la fine del portafoglio. Lo pago sotto la pari: quota 95,17. La spesa per prenderne 3000 è di soli 2855,1 euro.

- Compro 287 quote aggiuntive dell'obbligazionario societario in euro iShares Corporate BBB bonds, approfittando dei ribassi delle quotazioni. Spendo 1280,02 euro e porto il totale in mio possesso a 1500 quote.

- Compro 15 quote di iShares JPM USD emerging markets bonds, mediando il prezzo di carico e investendo 1245,06 euro.

- Compro 30 quote di Vanguard Emerging Markets Gov. Bond USD, mediando il prezzo di carico e investendo 1216,5 euro.

- E' un momento valido anche per il mio accumulo 'pigro' sul LifeStrategy40: dati i ribassi ne acquisto 50 nuove quote a 25,24 euro, prezzo 1262 euro.

- Infine riacquisto i treasury bond a 1-3 anni... però stavolta con copertura valutaria verso l'euro (e a distribuzione)! Ne compro 15 quote per 1944,15 euro.

Ottengo il seguente risultato finale:


Il prossimo appuntamento con CYRANO è al solito tra sette mesi, alla fine di marzo del 2023.

P.C. 25/09/2022

sabato 24 settembre 2022

BOND Sovranazionali come alternativa al Conto Deposito?

Oggi su internet trovo l'offerta di un redditizio conto deposito di CherryBank al 3,2%. E' il più redditizio che ho trovato. Tassi impensabili fino a pochi mesi fa. Cherry Bank è un'impresa iscritta all'albo delle banche nata nel 2020, come fusione tra la Cherry106 e il Banco delle Tre Venezie, il cui core business si basa su un'attività di acquisto di crediti deteriorati che vengono poi lavorati per il recupero. Essendo iscritta all'Albo delle Banche (ABI) i depositanti presso questa società, in caso di bail in, possono chiedere rimborso fino a 100mila euro al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, istituito privatamente tra le banche dell'ABI.

Anche considerando nullo il rischio, il rendimento del 3,2% (2,37% netto) vale per le somme vincolate 120 mesi, sui vincoli a 48 mesi vale 2,75% (circa 2% netto). E con una società del genere possiamo immaginare che VINCOLO sia un'effettiva perdita di possesso di tali somme fino a data.

E se invece esistesse un "conto deposito" intorno al 2%, oltretutto tassato al 12,5%, oltretutto in grado di assorbire minusvalenze pregresse (e quindi poter essere incassato 'al lordo'), non affidato ad una banca che opera principalmente online o nel factoring o nella ristrutturazione del debito (soprattutto in periodi di recessione e con le normative sul salvataggio interno che in Europa non tutelano molto i depositanti), bensì ad un ente più forte dello Stato, con un rating superiore al debito italiano ma anche ai bond emessi in Italia (ricordiamo che Cassa Depositi e Prestiti è BBB), salvaguardando quindi il mio capitale al di fuori dei confini italiani ed in maniera 'sovranazionale', con grossomodo tutta l'Unione Europea come garante o quasi?

Stiamo parlando dell'attuale situazione delle obbligazioni Sovranazionali Europee a BREVE termine (1-5 anni), che alla data di venerdì 23 settembre 2022 appare la seguente:


Si tratta, in termini di conservazione del capitale, forse dell'investimento più sicuro che mi viene in mente. Sono gli strumenti utilizzati dagli istituzionali europei per conservare i loro grandi capitali con garanzia di solvibilità pressoché totale a prescindere dagli scenari economici e geopolitici. Sicuramente pagano un prezzo in termini di sotto-rendimento rispetto ad un'obbligazione italiana, rumena o greca, ma come vediamo il rendimento non è affatto negativo e probabilmente a livello di efficienza (rendimento/rischio al netto dei costi) batte quasi tutta la gestione del risparmio 'commerciale' e molti conti deposito di aziende che hanno bisogno di cash per operazioni di ristrutturazione del debito problematico e per factoring (acquisto di crediti verso istituzionali in primis). Oltre alle enormi agevolazioni fiscali e legali (ad esempio su questi non si pagano tasse di successione... altro che polizze ''unit linked'').
Con durate brevi anche il rischio tassi è controllato. La domanda è perché depositare grandi somme su un piccolo istituto finanziario italiano (o greco, o rumeno etc...) quando l'Unione Europea 2024 mi da un 1,87% annuo?

L'uomo comune giustamente mi chiederà "sì, ma che è 'sta roba?" e quindi una piccola spiegazione è dovuta:

EUROPEAN INVESTMENT BANK (BEI): la BEI è la banca d'investimento dell'Unione Europea, di proprietà degli Stati membri, nonché uno dei più grandi istituti di credito sovranazionale al mondo. E' valutata con AAA da tutte le principali società di rating.

KREDITANSTALT FUR WIEDERAUFBAU (KFW): è una banca pubblica tedesca posseduta al 80% dal governo federale ed al 20% dai lander, ed equivale alla Cassa Depositi e Prestiti italiana. Non è propriamente un sovranazionale, ma possiamo equipararla ad un governativo tedesco. E' una delle poche banche europee che è dispensata dall'applicazione delle normative europee e dalle direttive BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Di fatto si finanzia con garanzia pubblica tedesca, ma oltretutto vanta forti ricavi da tariffe di mercato essendo un'istituto di partecipazioni federali. E' valutata con AAA da tutte le principali società di rating.

EUROPEAN FINANCIAL STABILITY FACILITY (EFSF): è un'istituzione finanziata da tutti i paesi della zona euro per affrontare eventuali crisi del debito sovrano europeo. Finanzia gli Stati in difficoltà economiche. E' valutata con AAA da tutte le principali società di rating.

EUROPEAN STABILITY MECHANISM (ESM): detto anche Fondo salva-Stati, istituito dai paesi della zona Euro, eroga finanziamenti a Stati in difficoltà economiche a patto che applichino delle restrittive riforme economiche. E' valutato con rating da AAA a AA1 da tutte le principali società di rating.

EUROPEAN UNION: i bond emessi come European Union, in attesa di veri e propri Eurobond, sono emessi congiuntamente dalla EFSF e dall'unione politica ed economica dei 27 Stati membri (non solo dell'Eurozona). Hanno rating AAA.

Spero di aver chiarito le opportunità che le istituzioni europee stanno mettendo a disposizione (questi bond hanno tutti taglio minimo 1000 euro) in maniera utile e sintetica, anche se certamente i vostri Private Banker e le vostre Banche vi avranno già fatto presente la possibilità di remunerare il capitale 'certo' con simili opportunità. Senz'altro un ulteriore rialzo dei tassi a breve termine (la prossima riunione della BCE in materia è prevista per il 1 novembre) incrementerà il rendimento di questi bond.

P.C. 24.09.2022


mercoledì 21 settembre 2022

PERICLE: il rischioso portafoglio aggressivo-opportunistico cresce (+1,57%) in un trimestre mentre i mercati sono avversi

In una fase di vera fibrillazione dei mercati sia obbligazionari che azionari, andiamo a fare la revisione di un portafoglio molto 'flessibile': basato su una strategia 'opportunistica' e aggressiva un pò arbitraria (rispetto ad altri metodi molto più passivi e scientifici visti su questo Blog).

PERICLE al 21.09.2022 si presenta ai nostri occhi in questo modo:


Notiamo che nelle ultime revisioni abbiamo 'centrato' molti asset: sicuramente il dollaro, il timing giusto per alcuni azionari, e siamo riusciti ad applicare l'essenza della strategia opportunistica su titoli come l'obbligazione Metro scadenza 2025 al 1,5% che è stata 'presa' in un momento di crisi ottenendo un'ottima rivalutazione in appena 3 mesi.
Al contempo qualche asset ha remato contro: obbligazionari (ma sono in questo portafoglio generalmente 'corto'), Cina, Korea, Oro.

Ad oggi PERICLE vale 121509,11 euro, con una crescita del 1,57% nel trimestre ma soprattutto una performance del +21,5% dall'inizio dell'investimento (3 anni e 3 mesi fa).

Le cedole distribuite da quasi tutti gli ETF a distribuzione hanno portato la liquidità disponibile a 535,47 euro.

Inoltre è mia intenzione, trovandomi prossimo alla pari, di 'incassare' il mio profit sulla piccola operazione Metro 2025: vendo l'obbligazione con 236,4 euro di capital gain rispetto a giugno, ma non pago un centesimo di tasse, dato che PERICLE si portava ancora dietro 254,7 euro di vecchia minusvalenza da vendita di titoli in perdita. La minusvalenza ora si è ridotta ad appena 18,3 euro: ho fatto 'pulizia' ed ho incassato il gain dell'operazione al lordo.

Ho quindi 3507,97 euro da investire.

Ho deciso di assumere un atteggiamento leggermente 'contrarian' al mercato, possedendo comunque parecchio azionario, con la sottoscrizione da un lato di 9 nuove quote dell'ETC Invesco Physical Gold, per le quali spendo 1473,8 euro, sfruttando opportunisticamente la buona flessione (-7%) che l'oro ha attraversato nell'ultimo trimestre; dall'altro lato voglio aggiungere 2000 euro al BTP scadenza a fine portafoglio, a giugno 2023.

Il risultato di PERICLE è il seguente:

Non è stato facile crescere in questi tre mesi, ma PERICLE ne ha viste molte, tra Guerre, Pandemie, crisi economiche ed inflazione e continua a mantenere spunti 'neutrali' al mercato... alle volte. Vedremo dove ci porterà tra tre mesi nella revisione di dicembre.

P.C. 21/09/2022

lunedì 19 settembre 2022

BENNU: -8,58% per il portafoglio bilanciato su Fondamentali 'Storici'

Il portafoglio BENNU è stato costruito con una strategia più basata sullo storico degli asset che su ragionamenti di effettivo bilanciamento. Questo ha creato un'asset allocation 'atipica' dove ad esempio gli investimenti più ingenti sono in obbligazioni di paesi emergenti (1/3) e titoli di Stato globali (1/5) entrambi con copertura valutaria.

La riduzione drastica di liquidità del 2022 sembra aver posto in crisi anche i 'fondamentali' che storicamente avevano saputo bilanciarsi e darsi un'ottima redditività. Vediamo che il controvalore di BENNU è sceso sotto del 8,58% rispetto all'investimento di 16 mesi fa: 


La strategia di BENNU prevede il ribilanciamento periodico, ma solo dopo il terzo rendiconto di 8 mesi, non ora che ne sono trascorsi solo 16. Notiamo anche che un titolo di Stato italiano a 10 anni da inizio anno riporta una flessione prossima al 20%, mentre BENNU complessivamente neppure la metà.
Non ci resta che verificare l'andamento di BENNU tra otto mesi, in maggio.

P.C. 19/09/2022

venerdì 9 settembre 2022

TETRACTYS: recupero dei portafogli "elementari" di ETF dopo i 4 mesi estivi

 

Dopo l'ultima revisione di inizio maggio è tempo di ribilanciare e rivedere i 4 'essenziali' portafogli di ETF: Aria, Acqua, Terra e Fuoco, giunti al loro secondo anno di vita.


ARIA:


Il portafoglio composto da tutto l'azionario globale con rischio valutario (All Country World Index) e dall'obbligazionario globale aggregato privo di rischio valutario (Global Aggregate Euro Hedged) registra, dal 9 di maggio, una crescita intorno al 2%, da imputarsi completamente alla quota azionaria (l'obbligazionario è sceso... ma non di molto). La performance da inizio investimento sale quindi al +9,59%.

ACQUA:


Portafoglio a distribuzione/accumulo: l'asset obbligazionario diversificato globale (Global Aggregate Euro Hedged) e l'asset azionario diversificato globale ad alto dividendo (All Country World High Dividend) distribuiscono dividendi periodicamente che si accumulo nell'asset azionario 'Growth': il MSCI World Momentum.
In questi 4 mesi abbiamo visto, grazie ai dividendi, crescere la liquidità disponibile a 803,75 euro. La utilizzo per acquistare al prezzo corrente 15 quote di MSCI World Momentum:


Vi è sempre una crescita rispetto a maggio, ma in questo caso praticamente irrisoria (+0,3%), la performance attuale comunque è del +9,98%.

TERRA:


Il solido portafoglio 'pigro' con strategia buy&hold rappresenta anche il più diversificato come numero di strumenti ed il più esposto all'azionario del Tetraktis. Anche per questo riporta la crescita più significativa da maggio, quasi un +3%.
Attualmente la performance è del +12,9% dall'inizio dell'investimento.

FUOCO:


Il portafoglio mono-asset da investimento, che 'accumula' 2000 euro a quadrimestre sull'azionario All World privo di rischio valuta, si dimostra l'unico del Tetractys a crescita zero in 4 mesi. Questo ci consente di effettuare un'analisi empirica di una grande verità economica (che è poi una delle finalità del Tetractys): gli altri portafogli non sono cresciuti grazie alla redditività dei mercati e dell'economia, ma esclusivamente grazie all'effetto valuta che ha fatto crescere il dollaro, in cui molti asset azionari sono quotati, a discapito della nostra valuta.

Provvedo ad effettuare quindi il solito accumulo acquistando 133 quote aggiuntive di ETF in FUOCO:


Il prossimo appuntamento con il Tetractys è a gennaio del 2023.

P.C. 09/09/2022

lunedì 5 settembre 2022

SOCRATE: un portafoglio difensivo 'classico'

Un classico approccio consigliabile per l'investitore 'difensivo' è quello descritto nella celebre opera di Benjamin Graham "The Intelligent Investor". Questi 'consigli di buon investimento' hanno condotto all'elaborazione di una disciplina che lo stesso autore ha definito "la più conosciuta ma la meno rispettata nel mondo della finanza".

Il motivo è semplice: un approccio consapevole ed informato, ma da buon padre di famiglia, oltretutto prevalentemente 'passivo' (lo definiremmo oggi) toglie il lavoro a gran parte degli addetti ai lavori, che invece nella gestione del risparmio guadagnano, e tanto.

Baserò il nuovo portafoglio, SOCRATE, per quanto possibile sui 'consigli' di Graham, ma riferendomi in particolare a come questi sono esposti nell'edizione del 1949 e non nelle riedizioni pubblicate fino al 1973, la motivazione è che questa nacque dal successo dello stesso Graham nell'affrontare i mercati durante e dopo la Grande Crisi apertasi nel 1929 e le sue valutazioni non erano quindi influenzate dalla "Modern Portfolio Theory" elaborata da Harry Markowitz a partire dal suo saggio del 1952. Dal momento che tutta l'attuale teoria dell'asset allocation, non sconosciuta a Graham, si fonda oggi (insieme ai molti criteri di valutazione e bilanciamento di portafoglio, tra cui molto del materiale del presente Blog) sulla MPT ed in particolare sull'ottimizzazione tramite il modello Black-Litterman (1990), con cui per capirci tutti i robot advisors e i promotori finanziari e consulenti vari, 'calcolano' l'efficienza del portafoglio rispetto al rendimento atteso, definirò la strategia di Graham come una strategia "Classica" da opporre a quella "Moderna".

Per sintetizzare il moderno modello si concentra principalmente su Rendimento e Diversificazione (da cui nasce il concetto di Efficienza), mentre il modello classico su Valore e Qualità.

A partire dagli anni successivi al 2008 gli scritti di Graham, che sempre hanno goduto di popolarità (meno che presso gli addetti ai lavori), hanno riguadagnato visibilità laddove il modello ottimizzato Black-Litterman sembrò insufficiente di fronte a 10 anni di mercato avverso, quasi fallimentare quanto si dimostrò l'equazione di Black-Sholes nel prevenire dal rischio l'hedge fund LTCM dieci anni prima.

Queste 'cilecche' possono evidenziarsi nel profano nell'apparente 'fallibilità' del principio 'matematico' di Diversificazione come hedging al rischio rapportata al Rendimento come espressione di efficienza laddove nel caso dei derivati legati ai mutui Subrime, un errore globale nella valutazione del 'valore' di asset ha finito per 'contagiare' l'intero mondo finanziario, portando quasi ad un collasso del sistema di cui ancora dopo 14 anni stiamo scontando parzialmente le conseguenze.

Vado a tenere quindi presente alcuni dei suggerimenti che Graham rivolge all'investitore DIFENSIVO (non Prudente), come lui reputa dovrebbero ritenersi gran parte dei semplici risparmiatori.

1- Preferire mercati evoluti (lui, nella sua epoca, predilige per la quasi totalità il mercato USA, noi per necessità di difesa valutaria e considerando una credibilità odierna dei mercati europei rispetto all'immediato dopo-guerra, estendiamo anche all'Europa).

2- Selezionare aziende di VALORE (che per semplicità, anziché arrischiarci in 'direct indexing' cercando di valutare autonomamente il 'valore reale' di singoli titoli, possiamo oggi integrare con i principi della difersificazione ricorrendo a ETF "Value").

3- Cercare nelle aziende quelle che possiedono il miglior 'Baratro Competitivo" rispetto alla concorrenza (e anche qui abbiamo per fortuna degli ETF "Wide Moat").

4- Analizzare nelle aziende dati di bilanci come il giro d'affari, l'indebitamento, la capacità di distribuire ricchezza per lunghi periodi di tempo (che posso riassumere nei criteri "Quality", soprattutto negli USA).

5- Cercare di rimanere su aziende preferenzialmente di grandi dimensioni e dominanti sul mercato.

6- Approcciarsi al mercato del debito evitando investimenti rischiosi come obbligazioni di massimo merito creditizio, in valute estere, su mercati emergenti o dalla struttura ibrida. Preferire, in sintesi, i titoli, specialmente governativi, con rating elevati, con cui 'bilanciare' l'investimento in stocks (azioni).

Riferendomi a questi criteri ho quindi elaborato SOCRATE:


SOCRATE è un portafoglio di orizzonte temporale Medio/Lungo (7 anni e 4 mesi) bilanciato con 3/8 di azionario e 5/8 di obbligazionario.

Nell'azionario 1/8 del capitale è azionario Europa "Valore", 1/8 è azionario USA "Qualità" ed 1/8 è diviso tra indici globali (che quindi in porzioni minori di portafoglio diversificano anche su altri mercati, principalmente sviluppati) che investano nei 50 "Titani" dell'economia (le aziende più grandi) e in quelle favorite da un ampio "Baratro Competitivo" (Wide Moat) rispetto alla concorrenza.

L'obbligazionario è diviso tra 1/3 del portafoglio in obbligazioni con una maturità pari circa a quella del portafoglio (non vanno oltre il 2029) e 30% in obbligazioni con una durata finanziaria breve ed una maturità che non supera la metà di quella del portafoglio (Breve Termine).

Il 10% dell'obbligazionario è concentrato in titoli di Stato del Nord America (USA e Canada).
Vi sono poi 22,5% di Titoli di Stato di ottimo merito creditizio (sono esclusi quelli di minore qualità) dell'Europa espressi in Euro (Germania, Francia, Olanda, Belgio, Finlandia, Sovranazionale emesso dalla UE).

Il rischio valuta nel portafoglio è contenuto al 30% del capitale e concentrato essenzialmente sull'azionario.

Il ribilanciamento è previsto ogni 4 mesi.

Ad ogni revisione periodica si osserverà un ribilanciamento dell'azionario sull'obbligazionario, cercando di riportare il primo al 37,5% circa del capitale (ma con un 10% di margine).
Effettuerò poi un ribilanciamento dell'obbligazionario a Breve Termine (che non deve superare il 30% del capitale, ma può scendere indefinitamente al di sotto di tale percentuale) a vantaggio del restante obbligazionario.

Il risultato dovrebbe permettermi di mediare su eventuali discese dell'azionario o dell'obbligazionario di maturità più lunga rispetto all'obbligazionario di breve termine, senza eccedere il 2029 come scadenza e senza espormi a titoli di minore qualità (se uno dei singoli titoli perdesse la A nel reting andrà sostituito).

La distribuzione di dividendi, molto apprezzata da Graham, aiuterà a generare liquidità utile ai ribilanciamenti minori, così come i titoli sotto la pari in efficienza fiscale (anch'essa attenzionata dal nostro ispiratore) cercheranno di aiutarci con eventuali minusvalenze accumulatesi a fine investimento.

La prima revisione è prevista per gennaio 2023.

P.C. 05-09-2022