Portafogli d'Investimento Teorici:

martedì 28 giugno 2022

BALIANO: la CONCLUSIONE del portafoglio "Difensivo" dopo 3 anni e mezzo di mercati volatili

Siamo giunti alla conclusione di BALIANO, uno dei portafogli che mi sono forse più divertito a gestire e bilanciare.

BALIANO è un portafoglio bilanciato (50% azionario e 50% obbligazionario), di natura TEMATICA. Mi dilungo a spiegare un momento il concetto di investimento a "Tema": spesso i temi sono dei grandi 'argomenti d'investimento' dati o dalla presenza di grandi processi economici in atto (ad esempio gli investimenti pubblici sulla sostenibilità energetica e la sua transizione), o di innovazioni di processo (ad esempio la 'digital economy' e la sua diffusione) oppure a situazioni dei mercati finanziari che possono intercettare dei trend futuri (ad esempio la difesa dall'inflazione). Un tema ha la caratteristica di essere trasversale a più settori dell'economia (es. beni industriali, energetici, immobiliare, tecnologici etc...) ed a più sistemi economici (es. azionario USA, Europeo, Paesi Emergenti etc...).

Personalmente faccio tesoro degli insegnamenti di un gigante come Benjamin Graham (cit. "The Intelligent Investor") SCONSIGLIANDO ai risparmiatori di inseguire investimenti specifici innanzitutto, ma anche tematiche generali di "portafoglio" (quindi indirizzi da dare ad un portafoglio non concentrato su uno specifico investimento, ma comunque diversificato) con un approccio 'Previsionale'.

Di solito si distingue il Consulente (raro), dal venditore/agente di commercio anche se iscritto all'Albo come ''consulente'' (molto diffuso) dall'approccio consulenziale basato sulle 'previsioni': discorsi del tipo "in questo momento stiamo consigliando questo fondo sul commercio online perché con il Covid la nostra previsione futura è che blabla" (ad esempio) li ritengo prettamente 'commerciali' ovvero vendono facilmente perché fanno ragionamenti apparentemente di buon senso, oltretutto non illustrando alcuna strategia o metodo il consulente diventerà una sorta di "guru" insostituibile... come fai a fare tu le 'previsioni' sul mercato senza il loro 'team di esperti'? Invece un 'semplice' bilanciamento del rischio e mantenimento della strategia si rischia che poi un investitore/risparmiatore impari a farlo da solo. Quindi nascono queste figure ibride tra il rassicurante professionista, lo scienziato dell'economia, il santone, il guru e il trader che si approccia come fosse uscito dal desk di trading di Goldman Sachs e non da una rete piramidale di agenti di commercio della banchetta sotto casa.

Sconsiglio questo approccio all'investimento sul 'tema di moda' considerando che quando un tema economico diventa così "caldo" da iniziare a produrre prodotti finanziari a riguardo è spesso già maturo (se non obsoleto) e soprattutto considerando che avendo un rischio più alto del mercato diversificato alcuni 'guru/consulenti' suggeriscono l'investimento di LUNGO TERMINE negli azionari tematici soprattutto, senza considerare che di solito un "tema" (a differenza di un investimento settoriale) si esaurisce in cicli storici definiti... non so quanti sono contenti di investire ancora oggi nel passaggio dall'internet lento all'ADSL di vent'anni fa perché il santone dell'epoca ci suggerì il lungo termine su un fondo incentrato su Vodafone, Telecom e Tiscali.

Quello che si può fare, soprattutto per orizzonti temporali NON LUNGHI, è invece costruire un portafoglio con una STRATEGIA TEMATICA legata a quelli che sembrano i maggiori rischi del contesto economico nel momento in cui si investe. Ovviamente un portafoglio tematico come BALIANO (di cui oggi andiamo a tirare le somme) soffre parzialmente delle stesse criticità del 'prodotto tematico' pur avendo caratteri di diversificazione maggiore, pur attraversando fasi di ribilanciamento (anche piuttosto flessibili in BALIANO) e avendo quindi una maggiore resilienza all'inaspettato che ci attende dietro l'angolo con i mercati.

Oggi, giugno del 2022, l'attesa è quella della grande destabilizzazione: il rialzo dei tassi globali, questa recessione che non sappiamo quando e quanto inciderà, l'inflazione alle stelle ed uno stato d'animo generale sempre più negativo più passano i mesi.

BALIANO nacque il 27 dicembre del 2018: dopo 10 lunghissimi mesi 'negativi' per i mercati, con inflazione bassa ma tassi globali in rialzo ed anche all'epoca con la parola recessione che batteva come un'ossessione. Molti, in quel periodo NON investirono spaventati dal mercato, per questo chi investì in BALIANO guadagnò subito tanto.

Tuttavia la strategia di BALIANO non era il TIMING: era il TEMA dell'investimento sì diversificato, ma anti-ciclico e difensivo, concentrarsi su settori dell'economia non prudenti, ma spesso percepiti come un rifugio. Utilizzare un orizzonte temporale AL DI SOTTO del ciclo economico dato che se avessimo investito a 10 anni con una strategia particolarmente valida solo in una fase particolare del ciclo economico sarebbe stato INUTILE (ditelo a chi propone i tematici a lunghissimo termine: INUTILE).

Quindi BALIANO non pretendeva di avere la sfera di cristallo, faceva solo una scelta di asset allocation che sarebbe stata più valida se davanti avessimo avuto una certa fase del ciclo economico, pur tenendoci su bilanciamento e diversificazione.

Andiamo a vedere come è andata a finire con le congiunture, quasi uniche, di mercato del 2019 di forte ripresa, del 2020 di pandemia globale, del 2021 anno record di questo secolo (finora) e del 2022 in cui in particolare l'obbligazionario non era mai andato così male:


Questa è la situazione attuale di BALIANO, il capitale (lordo) è arrivato a 121442,8 euro rispetto ai 100161 di 3,5 anni fa (+21,25%).
Ovviamente non abbiamo avuto alcuna sfera di cristallo per BALIANO, infatti le cose non sono andate certo come ci saremmo aspettati: nessuna recessione con necessità di rifugio e poi ripartenza, ma alti e bassi quasi senza precedenti storici (la Pandemia non l'avremmo certo immaginata!).
Tuttavia BALIANO da bravo cavaliere difensore, ha fatto il suo lavoro, si è 'difeso'.
Andiamo ad osservare l'evoluzione del capitale:


Se BALIANO fosse stato 50% MSCI All Country World Index e 50% Global Aggregate Bond Euro Hedged, ovvero un classico bilanciato tra "Azionario Globale" e "Obbligazionario Globale" (togliendo il rischio valutario solo dal secondo), il risultato sarebbe stato questo:

Notiamo che BALIANO è stato performante durante la ripresa del 2019 circa quanto un altro 50/50, ha subito però un significativo rallentamento con la pandemia: questa infatti ha penalizzato molti settori come l'immobiliare, le utilities etc.. in cui si concentravano le strategie 'difensive', ha però mostrato la sua anima difensiva nel 2022, perdendo solo pochi punti percentuali dai massimi storici mentre sia azionario che obbligazionario stanno ritracciando velocemente. In generale, facendo una valutazione da inizio a fine possiamo osservare che, dal punto di vista tecnico, una performance simile con una volatilità inferiore è considerato elemento di maggiore efficienza: la strategia di BALIANO non era quindi completamente inefficace (lo sarebbe stata meno di un 50/50 classico nel 2020 o nel 2021, ma nel 2022, anno che premia una maggiore difesa, a quanto pare ha recuperato).

Quello che mi interessa però quando concludo un portafoglio non è tanto la performance lorda bensì il 'cash' quello che posso realmente mettermi in tasca, quindi vado a liquidare BALIANO per vedere al netto delle tasse di capital gain che cosa mi rimarrà.

Per prima cosa conteggio gli strumenti completamente neutrali al fisco:

10000 li ho ottenuti dai due conti deposito e 2138,15 vendendo in gain 5 sterline d'oro fisiche che non pagano tasse di sorta, questo porta la liquidità a 12755,77 euro.

Liquido poi quegli strumenti inefficienti fiscalmente ed in gain, come fondi ed ETF per cui non posso evitare di pagare il capital gain:

Vendo 50 quote di iShares $Treasury Bond 3-7 yr (titoli di stato USA in dollari) per 6029 euro e pago 69,88 euro di capital gain ricavandone 5959,12 euro netti.

Vendo 125 quote di iShares US Property Yield (immobiliare USA) per 3496,87 euro pagandoci 188,01 euro di capital gain ricavandone 3308,86 euro netti.

Vendo 30 quote di xTracekers Euro Stoxx600 Food&Beverages (azionario europeo prodotti alimentari) per 4484,01 euro pagandoci 260,81 euro di capital gain e ricavandone 4223,2 euro netti.

Vendo 250 quote di iShares Global Infrastructure (azionario settore infrastrutture) per 7495 euro e devo pagare 542,42 euro di tasse, con un ricavo netto di 6952,58 euro.

Vendo 25 quote di Lyxor Eurostoxx600 Healthcare (azionario europeo settore sanitario) per 3211,5 euro e devo pagarci 205,84 euro di tasse, con un netto di 3005,66 euro.

Vendo 19 quote di Lyxor MSCI World Utilities (azionario globale settore di beni di pubblica utilità) pagando 376,95 di tasse e con un netto ricavo di 4896,12 euro.

Vendo 120 quote di iShares Core MSCI Emerging Markets IMI (azionario dei paesi emergenti) per 3381,6 euro, con un capital gain di 187,8 ed un ricavo netto di 3193,8 euro.

Vendo 35 quote di Vanguard ACWI High Dividend (azionario globale ad alto dividendo) per 1898,05 euro, con un capital gain da pagare di 96,8 euro ed un netto ricavo di 1801,25 euro.

Vendo 397 quote di iShares MSCI World Minimum Volatility (azionario dei paesi sviluppati a bassa volatilità) per 20493,14 euro e dovendo pagare quindi 311,6 euro di tasse con un ricavo di 20181,54 euro.

Con queste operazioni la liquidità è salita a 66277,9.

Passo quindi a liquidare quegli strumenti che sono in PERDITA e quindi mi generano delle Minusvalenze Fiscali.

Vendo Lyxor StoxxEurope600 Real Estate (immobiliare europeo) per 3535,5 euro, creando 228,5 euro di minus.

Vendo iShares Asia Property Yield (immobiliare asiatico) per 2781,87 euro, creando 25,13 euro di minus.

Vendo iShares Corporate Bond Interest Rate Hedged (obbligazionario societario) per 2351,44 euro, generando 140,46 euro di minus.

Vendo iShares ACWI (azionario globale) per 3354,45 generando 39,1 di minus.

Vendo JPM USD Emerging Markets Sovereign Euro Hedged (obbligazionario dei paesi emergenti con copertura valutaria) per 16458,72 euro, generando ben 3754,42 euro di minus.

Vendo Amundi Government Bond EuroMTS Investment Grade 1-3 yr (titoli di stato europei a breve termine) per 6003,99 euro e creo altri 213,69 euro di minusvalenza.

La liquidità è quindi salita a 100763,87 euro, ma ho anche 4401,3 di minusvalenza fiscale da utilizzare.

Liquido infine gli strumenti fiscalmente efficienti, che vanno quindi ad 'assorbire' la minusvalenza fiscale non pagando capital gain:

Vendo ETC Physical PM Basket (metalli preziosi) per 1944,15 euro, ed utilizzo 673 euro di minus.

Vendo l'azione Blackstone Group LP Company per 2299,95 euro, ed utilizzo 1654,56 euro di minus.

Vendo l'azione Terna spa per 2939,2 euro, ed utilizzo 967,2 euro di minus.

Vendo ETC Physical Gold Euro Hedged (oro con copertura valutaria) per 11255,42 euro, ed utilizzo 199,88 euro di minus.

BALIANO termina quindi con un saldo finale liquidato di 119202,59 euro e con un 'cassetto' di minusvalenza ancora da utilizzare da oggi al 31.12.2026 di 906,66 euro.

Questo corrisponde ad un rendimento di 19040,69 euro netti, pari ad un +19% netto. La performance è quindi del +5,43% annuo netto di rendimento.

P.C. 27/06/2022

sabato 18 giugno 2022

PERICLE: preparare il portafoglio aggressivo opportunistico alla calura estiva

Dall'ultimo ribilanciamento di PERICLE, il portafoglio aggressivo/opportunistico che simula una gestione "attiva" per farne comprendere quali spesso ne sono le dinamiche, sono trascorsi tre mesi.

Tre mesi indubbiamente difficili, in cui le conseguenze dell'inflazione e della destabilizzazione geopolitica stanno pesando sull'economia mondiale e sui mercati con una serie di significativi rialzi dei tassi.

Andiamo a vedere cosa è accaduto al nostro portafoglio aggressivo:


Il controvalore di PERICLE è al 18 giugno 2022 di 119825,16 euro, mantiene quindi un gain del +19,72% in tre anni esatti, ma ha subito da marzo una spiacevole flessione del -7,47%.

Il contesto di mercato è, tuttavia ampiamente cambiato e, nella piena strategia del portafoglio è il momento di apportare numerose modifiche.

Innanzitutto vado ad alimentare la liquidità a mia disposizione con una serie di vendite:

- Rimborso iShares USD High Yield Bond Distr. (obbligazionario alto rischio in dollari) per 4322,35 euro (al netto delle commissioni di negoziazione), portando la minusvalenza accumulata dai precedenti 89,38 euro a 584,9 euro. Questa minusvalenza mi serve, per questo ho effettuato per prima questa operazione.

- Rimborso xTrackers MSCI Mexico per 1465,74 euro netti
- Rimborso iShares MSCI South Africa per 1466,75 euro netti
- Rimborso iShares MSCI Brazil per 2103,5 euro netti
- Rimborso iShares UK Property GBP per 5107,85 euro netti
- Rimborso SPDR 0-5 yr Emerging Markets Bond USD dist per 7796,15 euro netti

Perché queste operazioni? Dopo due rialzi dei tassi FED ed in attesa di un'operazione simile BCE ritengo che l'esposizione al dollaro sia eccessiva. Oltretutto ho deciso di ridurre l'esposizione ai paesi emergenti (ho lasciato la Cina sperando in un ulteriore recupero, data la forte svalutazione dai massimi) in vista di un'estate potenzialmente molto volatile e di sostituire azionario immobiliare locale con un altro più globale. Vado ora ad eseguire i rimborsi che 'assorbono' minusvalenza:

- Rimborso l'ETC sul piombo (ETFS Lead) per 1729 euro (-203 euro di minus)
- Rimborso l'ETC sul franco svizzero (Wisdomtree Long CHF) per 1039,72 euro (-35,9 euro di minus)
- Rimborso l'azione ACCOR per 1711 euro (-91,3 euro di minus)

La minusvalenza residua che mi porto al prossimo trimestre è quindi ridotta a 254,7 euro.

La liquidità disponibile è attualmente di 39007,01 euro. Quali opportunità, nella ratio della strategia 'libera' ma 'opportunistica' di PERICLE, mi offrono oggi i mercati?
Beh, banalmente le obbligazioni hanno rendimenti che non si vedevano da molti anni, anche quelle a breve termine.
Ricordo che la prima data per uno stop potenziale di PERICLE è a settembre 2023, quindi è bene non eccedere con la durata finanziaria, pur essendo un portafoglio flessibile anche nell'orizzonte temporale e potendo quindi spostare la chiusura fino ad un massimo di 10 anni.

Vado quindi a fare shopping con gli attuali prezzi di mercato, reinvestendo 1/3 esatto del capitale.

- Compro 4 quote del mitico Invesco eQQQ Nasdaq100 distr., la prima rata forse di un futuro "PAC" sul Nasdaq che inizia a sfruttarne un calo sensibile e che da tempo aspettavo (peccato non averlo 'azzeccato' in precedenti manovre di PERICLE, ma è il rischio che si corre con la gestione attiva: fare errori di stima). Lo pago 1055,8 euro.

- Compro 10 quote anche del Credit Suisse EPRA NAREIT Developed Green Blue a distribuzione: immobiliare globale con un filtro tematico sull'edilizia con buoni rating green, potenziale focus di future politiche di rilancio del settore se ci sarà la crisi del real estate che una recessione globale potrebbe causare. Inizio una sorta di accumulo potenziale qui con i primi 1084,8 euro di investimento.

- Compro un bond sovranazionale in euro, con un rendimento che non avremmo mai creduto possibile solo pochi mesi fa: European Investment Bank Tasso Fisso 0,125% aprile 2025 (neanche 3 anni) che oggi si compra al prodigioso prezzo di 95,77 euro. Spendo 4786 euro.

- Compro un derivato rischioso (leva 3) sul ridimensionamento del dollaro (Wisdomtree Short USD 3x) puntando ad un riallineamento dei valori con il rialzo della BCE atteso a luglio, dato il rischio spendo solo 1522,8 euro per 200 quote.

- Aggiungo 5 quote (1011,25 euro) al SPDR Europe Industrial, uno degli asset più critici, mediando a ribasso

- Sottoscrivo un'obbligazione alto rendimento della Metro, tasso fisso 1,5%, scadenza marzo 2025, pagandola 91,37 ovvero 2738,6 euro per 3000 di nominale!

- Sottoscrivo un'obbligazione alto rendimento della Thyssen, tasso fisso 2,5%, scadenza febbraio 2025, pagandola 94,5 ovvero 2832,5 euro per 3000 di nominale!

- Sottoscrivo un'obbligazione alto rendimento della Renault, tasso fisso 1%, scadenza novembre 2025, pagandola 90,03 ovvero 2698,4 euro per 3000 di nominale!

- Compro ulteriori 125 quote del SPDR Global Aggregate Bond Euro Hedged, il "core" dell'investimento obbligazionario, l'ETF più diversificato di tutti, mediando il prezzo di carico approfittando del rialzo dei tassi. La spesa è di 3386,25 euro.

- Compro il Lyxor ESG USD High Yield Bond EurHedged, questo va a sostituire l'obbligazionario High Yield che ho rimborsato di iShares, il motivo è la riduzione del rischio valuta. 60 quote le pago 4465,4 euro.

- Aggiungo 1000 euro al mio problematico investimento nel debito pubblico rumeno, spendendo appena 836,1 euro e mediando un pò il prezzo di carico.

- Investo nel xTrackers Emerging Marketss USD Government Bond con hedging, uno degli asset che si è più svalutato nell'obbligazionario nel 2022: notiamo che l'investimento va a sostituire il SPDR Emerging Markets Bond a breve duration ed in dollari, che ho venduto addirittura in guadagno. Il costo è di 2584,8 euro.

- Infine, data la situazione dei tassi, tenere liquidità libera sul conto non mi sembra sensato. Anche investimenti "Cash" in titoli di Stato hanno una (seppur minima) remunerazione, quindi la liquidità la impiego in un BTP brevissimo: 10000 di BTP Tasso Fisso 0,6% scadenza 15.06.2023 (1 anno... una sorta di BOT) che sottoscrivo pagandoli 9977,6 euro.

La situazione finale è la seguente:


Notiamo come si è 'spostata' l'asset allocation di PERICLE. Oggi abbiamo: 53,55% capitale di rischio (azionario) e 46,45% capitale di debito (obbligazionario). Stiamo quindi molto sovra-pesando l'obbligazionario rispetto all'asset allocation iniziale 80/20, tuttavia per i portafogli "flessibili" è previsto.

Al terzo anno il portafoglio è diviso grossomodo in:

17,5% Azionario Internazionale/Globale
7,5% Azionario Europa
8% Azionario del Pacifico/Oriente Evoluto
11% Azionario dei Paesi Emergenti
1% Azionario USA/Tecnologico
3,2% Azionario Immobiliare

15,15% Titoli di Stato Europei
10% Titoli di Stato USA in dollari
5% Obbligazioni Societarie
10,6% Obbligazioni Alto Rischio/Rendimento
5,7% Obbligazioni dei Paesi Emergenti

1,25% Alternativi ad Alta Volatilità (Derivati)
4,1% Commodities

Questo è stato l'andamento dei primi 3 anni del portafoglio flessibile/opportunistico:


Dopo questa ristrutturazione possiamo mandare in ferie PERICLE e dargli appuntamento a settembre.

P.C. 18.06.2022

venerdì 17 giugno 2022

PAN: CONCLUSIONE del portafoglio a Breve Termine Bilanciato

2 anni e 3 mesi fa esatti, nel corso del fatidico marzo del 2020, ho iniziato un portafoglio Bilanciato a Breve termine, basato su una 'classica' asset allocation 40/60 (quindi più obbligazionaria che azionaria), che mixava bond estremamente prudenti (come i CCT), obbligazionari 'medi' e più speculativi ed azionari piuttosto diversificati, facendo un largo uso di innumerevoli ETF.

L'orizzonte breve è adeguato per un'asset allocation 40/60 laddove si possiede un'elevata propensione al rischio: uno dei caratteri di un orizzonte breve/brevissimo, infatti è quello di amplificare le caratteristiche del rischio. Un portafoglio prudente a breve termine dovrà essere molto prudente (o meglio, non solo prudente, ma anche stabile), mentre uno rischio a breve termine non godrà di spazi di recupero pari o superiori al ciclo economico e quindi potrebbe amplificare il rischio finale di portafoglio (in altre parole la possibilità di non rivedere i propri soldi).

Può tuttavia essere utilizzato l'orizzonte breve in ottica 'opportunistica' cercando di cavalcare un trend che è un sotto-insieme del ciclo economico, nel caso di PAN senza assumersi eccessivo rischio, né eccessivo tempo disponibile, l'investimento nel pieno del "panico" (da cui il nome...) causato dalla pandemia del 2020. Ovviamente questa strategia opportunistica nel breve termine deve essere molto consapevole perché come osserviamo anche nel caso di PAN, l'intercettare ad esempio un trend breve di discesa può avere significativi effetti negativi (chiudere PAN 6 mesi fa sarebbe stato l'ottimo, con il senno del poi).

Osserviamo quale è la situazione finale di PAN:


Andiamo a liquidare i nostri asset, perché a me interessa ovviamente il rendimento NETTO e non quello lordo:

L'ETF xTrackers Euro Corporate Bonds, che ha risentito purtroppo del recente rialzo dei tassi, viene liquidato a netto tasse per 4909,1 euro.
L'ETF iShares Euro Corporate Bond Rate Hedged, nonostante il declamato hedging sui tassi d'interessi, ha comunque risentito e lo liquido addirittura sotto la pari (ma ho abbondantemente guadagnato con i dividendi) a 15839,25 euro.
L'obbligazione RCI Banque è scaduta a marzo 2022, netto tasse, a 2966,6 euro.
L'obbligazione Banca IMI in dollari al 1,9% è scaduta purtroppo a gennaio (il dollaro è saluto molto dopo...) per 5290,3 euro.
L'ETF di iShares Core MSCI EMU paga notevoli tasse, l'importo netto della vendita è 6785,91 euro.
L'ETF di UBS MSCI Svizzera idem, lo liquido netto a 2480,13 euro.
L'ETF di Amundi Cac40 (azionario Francia) al netto tasse mi da 2708,21 euro.
L'ETF di xTrackers Dax (azionario Germania) invece 3964,03 euro.
L'ETF di iShares FTSE Mib (azionario Italia) viene liquidato a 2655,96 euro.
L'ETF iShares S&P500 euro hedged (azionario USA) mi rende 2743, 09 euro.
L'ETF xTrackers MSCI USA (privo quindi di copertura valutaria) viene rimborsato per 2913,86 euro.
L'ETF iShares MSCI Japan viene venduto rendendo 3500,35 euro netti.
L'ETF JPM BetaBuilders Treasury 1-3 yr (bond breve termine in dollari) chiude in gain il suo semestre e rende 8333,02 euro (avevo intuito l'asset favorito dal 2022, qui, peccato non averci investito di più).
L'ETF iShares JPM USD Emerging Markets Bond Euro Hegded è il più sfavorito in assoluto, mi rende 8408,44 euro chiudendo in perdita del 10%.
L'obbligazione Cassa Depositi e Prestito è scaduta a marzo per 4978,43 al netto del capital gain.
Il CCT Euro 6 mesi +0,55% scade a chiusura del portafoglio, oltre ad aver pagato cedola questo semestre rivedendo finalmente anche il breve Euribor 6 mesi positivo (a +0,25% circa) assorbe la minusvalenza prodotta dagli ETF in perdita e rimborsa a 5000 puliti.
L'ETF xTrackers Global Inflation Linked Bond Euro Hedged (titoli di stato globali indicizzati all'inflazione) si è anch'esso molto svalutato e chiude a 16011,83 euro.
L'ETF iShares MSCI Europe Minimum Volatility viene rimborsato per 7717,6 euro.
Questi li aggiungo alla liquidità posseduta dal patrimonio, comprensivi i nuovi dividendi di questo semestre, di 4314,84 euro.

Quanti soldi mi sono tornati in tasca, al netto di tutto?

Beh, innanzitutto ho venduto 15 ETF, considero 75 euro di spese per gli ordini di vendita finali.

Il mio netto finale è 118107,92 euro. 
Rispetto ai 100000,75 euro iniziali, PAN ha reso 18107,17 euro puliti.
Stiamo parlando del +18,11% (NETTO!) in 2,25 anni. 
Ovvero un rendimento medio annuo del 8,05% netto.

Sicuramente il timing d'entrata è stato eccellente (lo abbiamo chiamato PAN apposta), ma non ci siamo sovraesposti al rischio (come avremmo fatto con prodotti a leva, strutturati sul rischio, cripto e simili), quindi mi permetto di affermare che PAN non è stato solo 'baciato dalla fortuna', perché la sua uscita è parimenti durante un crollo dell'obbligazionario e dell'azionario quasi verticale.
Quindi possiamo dire che c'è stata anche tecnica nel bilanciare vari rischi.
Un saluto a PAN

P.C. 17.06.2022

lunedì 13 giugno 2022

TALO: il portafoglio a focus travolto dalla burrasca dei mercati a -7,43%

TALO è un portafoglio che può farci percepire la differenza tra un'esposizione a 'focus' piuttosto 'sfortunata' (diciamo sfavorita dal corso del mercato e dal timing d'ingresso) ed una classica asset allocation che bilancia di più i rischi e diversifica.

In TALO, a differenza delle 'regole' della Modern Portfolio Theory (v. Harry Markowitz) ci si concentra su due asset class che hanno mostrato in passato degli andamenti abbastanza complementari.

Le vicende del mercato hanno mostrato complementarietà anche nello "sfavorire" questi due asset, ovvero l'azionario Europeo (prima travolto dal Covid subito dopo l'inizio del portafoglio e ora dalle vicende attuali) e l'obbligazionario dei Paesi Emergenti (uno dei meno performanti da quando TALO è stato creato come portafoglio).

Andiamo ad osservare cosa la turbolenta reazione del mercato azionario ed obbligazionario a stagflazione (di fatto) e rialzo dei tassi ha comportato per TALO:


Come vediamo salvo la straordinaria decorrelazione di asset come Glencore Capital (legato alle materie prime) e Hermes International (settoriale del lusso, un campo piuttosto 'resiliente' in questo tipo di scenari), l'impatto su TALO dell'andamento avverso del 2022 è stato molto significativo.
Il portafoglio è passato da una performance del +8,09% di novembre a -7,43% rispetto al capitale iniziale di febbraio 2020: una svalutazione del 15% veramente molto significativa, in 7 mesi, per un portafoglio comunque bilanciato.
Questo è il prezzo che una strategia a 'Focus' richiede.

Che tipo di gestione devo andare a fare in questa scadenza periodica per TALO?
La Glencore è giunta a rappresentare oltre il 6% del capitale del portafoglio. Una percentuale eccessiva per il tipo di diversificazione che do ad un portafoglio simile, risultati o meno.

Vado quindi a dimezzare l'investimento rimborsando 500 quote. Devo pagare 369,71 euro di capital gain e ottengo 2446,14 euro netti da reinvestire.
Per questo reinvestimento scelgo l'asset più svalutato del portafoglio: l'obbligazionario dei paesi emergenti con copertura valutaria, compro quindi 235 nuove quote dell'ETF xTrackers USD EM Gov&Gov.Rel.Bond.

I dividendi incassati nel periodo invece, che mi hanno fornito la liquidità attuale di 1339,49 euro, continuo ad accumularli nel JPM Emerging Sovereign Bond acc sottoscrivendone 15 nuove quote.

La situazione attuale di TALO diventa la seguente:

Consapevole dell'operazione effettuata, ovvero l'aver disinvestito azionario legato alle materie prime ad un prezzo relativamente alto (+98%) per sottoscrivere ulteriori bond ad alto rendimento, proseguirò ad osservare l'andamento di TALO tra 7 mesi, a gennaio del prossimo anno.

P.C. 13/06/2022

sabato 11 giugno 2022

MORGANA: con un pò di 'stregoneria' è riuscita a guadagnare anche negli ultimi 8 mesi!

MORGANA rappresenta un esempio di strategia 'attiva' basata su criteri di flessibilità anche se questa è realizzata interamente utilizzando ETF.

La strategia applica dei criteri di ribilanciamento ogni 8 mesi tra un asset neutrale al mercato, come l'obbligazionario a breve/brevissimo termine in dollari (per noi valuta estera forte), il governativo europeo (considerato fortemente a rischio tassi all'inizio dell'orizzonte temporale del portafoglio, vale a dire 8 mesi fa) ed un'asset allocation bilanciata dinamica (70% azionario, 30% obbligazionario dei paesi emergenti che risulta 'escluso' sia dalla liquidità neutrale sia dal governativo che fa da 'contrappeso').

Ogni 8 mesi si verifica per prima cosa il rapporto tra lo 'scrigno' con il governativo dollaro a brevissimo termine e l'asset allocation. Se il primo è superiore questo viene riportato verso la parità ed il risultato utilizzato per mediare i prezzi dell'asset allocation. Se invece l'asset allocation fosse superiore questa verrebbe parzialmente disinvestita ed impiegata in Governativo Euro.

Alla lunga lo scrigno dovrebbe svuotarsi e la 'bottiglia' (il governativo euro) riempirsi, fino ad arrivare agli ultimi 2 anni di portafoglio in cui l'obbligazionario in dollari (troppo a rischio valuta a ridosso del termine) sarà eliminato e si ribilancerà solo asset allocation e governativo.

Vediamo cosa è accaduto dopo i primi 8 mesi:

Osserviamo che MORGANA, nonostante 8 mesi decisamente 'negativi' sui mercati (l'ultimo crollo giusto ieri...) è riuscita addirittura a guadagnare, chiudendo con un +0,24%, mentre tutti gli asset dell'asset allocation (e per fortuna la 'bottiglia' all'inizio era vuota) hanno prevedibilmente perso (8 mesi fa eravamo ai massimi storici).

Dato che Scrigno > Asset Allocation, a questo punto possiamo procedere al ribilanciamento.

Disinvesto 40 quote dal JPM USD Ultra-Short Income acc (al momento il 1-3 anni sta 'accumulando' interessi più alti) ed ottengo 3917,4 euro, al netto di 41,6 di capital gain e 5 euro di commissioni di negoziazione.

Vado a sottoscrivere:

20 quote di JPM Europe Research Enhanced Index
25 quote di JPM Global Emerging Markets Research Index
20 quote di JPM Global Research Index
12 quote di JPM USD Emerging Markets Sovereign Bond Eur Hedged
10 quote di JPM USD Emerging Markets Sovereign Bond USD

Il risultato finale è il seguente:


In automatico la strategia ha investito sui ribassi utilizzando un asset che, addirittura, in 8 mesi negativi si è rivalutato del +9,24%. Il 'guadagno' può sembrare modesto, ma è un terribile BIAS andare avanti a 'fotografie istantanee' del portafoglio considerando in quel momento un guadagno/perdita: MORGANA, al contrario, ha centrato un eccellente risultato (gain +9,24% ---> investito su asset svalutati), la performance reale si calcolerà tra diversi anni, insieme alla volatilità ed esposizione al ''rischio''.

Il prossimo appuntamento con MORGANA è tra 8 mesi, a febbraio del prossimo anno.

P.C. 11/06/2022

giovedì 9 giugno 2022

ARACNE: quanto hanno reso nell'ultimo anno i portafogli "Income" basati sugli SPDR Dividend Aristocrats?

ARACNE rappresenta un portafoglio "Income" composto da 40% di ETF azionari e 60% di ETF obbligazionari a distribuzione. Utilizzando il 'catalogo' della SPDR, una delle primissime società che si sono specializzate nella creazione di ETF, ho associato gli ETF a Dividendo "Aristocrats" della casa a obbligazionari a distribuzione.

Vediamo quale è la situazione di ARACNE dopo un anno volatile come quello trascorso tra giugno 2021 e giugno 2022:


Notiamo che pur retrocedendo il controvalore del capitale, questo rimane leggermente superiore (+0,9%) a quello iniziale di creazione del portafoglio (giugno 2020), mentre l'investitore ha continuato ad incassare un 1,88% (netto) di distribuzione di dividendi.
La flessione è stata impressionante soprattutto nel capitale obbligazionario (intorno al -12% in un anno).

Il confronto rimane con il suo portafoglio "alternativo":  Aracnofobia, basato sulla medesima contrapposizione capitale di rischio/di debito (40/60), ma composto da asset ancora più "Income" ovvero redditizi:


A differenza di Aracne, Aracnofobia ha addirittura incrementato la "rendita" distribuita, passata dal 2,28% dell'anno precedente al +2,36% (sempre netto!) di quello appena trascorso. Il controvalore attuale del capitale è di 358919,36, mantenendo un livello positivo (+2,55%) rispetto al capitale iniziale.

Procederemo a monitorare ogni anno questi portafogli 'generatori di rendita'.

P.C. 09/06/2022

martedì 7 giugno 2022

ERACLE: affrontare un semestre di ribassi con un portafoglio 90% azionario

E' tempo di una nuova revisione semestrale per ERACLE: un portafoglio con 90% di capitale di rischio che miscela un 'indice personale' di singole azioni europee per l'azionario di questo continente, fondi attivi flessibili e ETF per coprire una localizzazione "mondiale" dell'investimento.

L'ultima revisione è stata a dicembre del 2021, sei mesi fa ed in prossimità dei massimi storici per i mercati azionari, vediamo cosa è accaduto dopo un semestre "difficile":


Considerando la liquidità accumulata (che per ora tengo da parte) grazie ai dividendi, ERACLE possiede oggi un capitale complessivo del valore di 118568,26 euro, in gain del +18,61%.
Notiamo come questi 6 mesi sono 'costati' una performance negativa del -5,84% al nostro ERACLE, che comunque prevede un'esposizione significativa al rischio ed è tutto sommato assolutamente in linea con il mercato e quindi non allarmante.
Noto che il fondo attivo di M&G è riuscito, a differenza dell'altro, a riportare un'interessante crescita in questi sei mesi complicati.
Osserveremo l'evoluzione dell'investimento alla fine dell'anno.

P.C. 07.06.2022

lunedì 6 giugno 2022

Quanto rende e quanto si rischia con il governativo europeo lungo oggi?

Molti inizieranno a dirci "il rendimento dei titoli di Stato è salito", oppure "adesso bisogna ricominciare ad entrare nel governativo".

Sicuramente un obbligazionario della giusta DURATA oggi offre molto più rendimento e potenzialmente meno rischio rispetto a 4 mesi fa, e la cosa è ancora più forte rispetto ad un anno fa.

Ma l'uscita da una simile spaventosa quantità di debito nei bilanci delle banche centrali (se poi davvero ne usciranno) è un fenomeno di cui è difficile afferrare la portata.

Provo al solito a spiegare con degli esempi tangibili.


Xtrackers Eurozone Government Bond 25+ acc [LU0290357846]

Uno strumento per alcuni versi eccezionale, il sogno proibito di generazioni di cassettisti di Titoli di Stato che per secoli si sono affannati a sottoscrivere le emissioni di debito pubblico dei più grandi paesi europei. Al costo di 0,15% di commissioni annue (confrontatele con i fondi flessibili di qualsiasi casa di gestione) vi offre un paniere di titoli di Stato a lungo termine dei paesi dell'Eurozona, reinvestendo le cedole nell'acquisto di altri titoli di Stato. Un eccellente 'ossatura' per la quota di investimento 'Governativo' di un portafoglio a Lungo Termine.

Oggi, tuttavia, dopo anni di ribassi dei tassi d'interesse, e dopo mesi di percorso di rialzo, cosa significa uno strumento simile?

La composizione è 44% Francia, 20% Italia, 18% Germania, 15% Spagna, 3% Olanda (circa).

Che rendimento hanno degli ipotetici titoli di Stato di questi paesi a 25 anni (in realtà la maturità media dell'ETF è superiore)?

Francia Tasso Fisso 2% Maggio 2048 oggi prezza 93,92 ovvero 2,31% di rendimento annuo.

Olanda TF 2,75% Gennaio 2047 oggi prezza 120,04 ovvero 1,75% di rendimento annuo.

Germania TF 1,25% Agosto 2048 oggi prezza 94,94 ovvero 1,49% di rendimento annuo.

Italia TF 2,7% Marzo 2047 oggi prezza 84,9 ovvero 3,63% di rendimento annuo.

Spagna TF 2,9% Ottobre 2046 oggi prezza 99,71 ovvero 2,92% di rendimento annuo.


Come media ponderata ottengo esattamente il 2,5% di rendimento annuo del patrimonio dell'ETF (che verrà accumulato annualmente) su questo paniere. In realtà come dicevo la maturità media è superiore, quindi ignoro i costi di gestione. Ipotizzando che il valore del capitale investito non vari per rischio di credito o spread o aumento/diminuzione dei tassi d'interesse, il capitale investito in un simile portafoglio dovrebbe crescere così:

Ma se i tassi continuassero a salire?

Beh, il calcolo dell'effetto della Duration (indicata come pari a 23 su questo ETF) su titoli di durata 25 anni o più è presto fatto.

Orientativamente se i tassi (non intendo i tassi BCE, bensì i tassi di mercato, che da inizio anno a differenza di quelli BCE sono sensibilmente saliti) aumentassero dello 0,5% la flessione su un portafoglio simile sarebbe del -11,45%; se aumentassero del 1,1% sarebbe del -22,4%; se aumentassero del 1,5% sarebbe del -28,8%.

Un aumento dei tassi del 1,5% su tale maturità causerebbe una flessione superiore a 10 anni del rendimento attualmente 'posseduto' dai titoli in 'pancia' al portafoglio. Bisognerebbe solo ed esclusivamente sperare in un successivo ribasso, o piangere lacrime amare.
Questo significa investire dopo un ribasso fortissimo dei tassi d'interesse, nonostante il trend rialzista: significa rischiare che l'ossatura teoricamente stabile del portafoglio rappresenti proprio l'asset che ci tradisce, a causa di un fortissimo rischio tassi.

P.S.
A quanto sta l'inflazione in Europa?

P.C. 06.06.2022

sabato 4 giugno 2022

PROTEO: un portafoglio ad Evoluzione Value

A metà del 2022 il mercato sembra trasmetterci dei segnali spesso considerati "pericolosi": appiattimento o inversione della curva dei tassi, restrizione della liquidità, inflazione con caratteri stagflattivi, enormi rischi geopolitici globali. Questo fa gridare a molte società finanziarie all'apocalisse, l'esperienza mi ha però insegnato che è la strategia più che la capacità di prevedere ed anticipare la storia, il metodo per interfacciarsi con la gestione delle risorse, ovvero con i mercati.

Alcuni strumenti collocati ultimamente sul mercato (che non cito) possiedono delle strategie ad 'evoluzione', ovvero sono fondi flessibili che partono con una quota ridotta di azionario e la incrementeranno nei prossimi anni, sperando di intercettare fasi di discesa prima che di risalita dei mercati.

Da qui nasce la strategia di PROTEO il portafoglio che vado oggi a presentare, un portafoglio ad Evoluzione e Value.


Che cosa significa?
Semplicemente l'asset allocation dell'investimento è "programmata" per modificarsi nell'orizzonte temporale, incrementando ad ogni revisione periodica la quota di azionario a discapito del capitale 'certo' rappresentato da obbligazioni, ETF obbligazionari e liquidità a disposizione. Potrò poi riconfigurare la quota obbligazionaria come preferisco, ma inizialmente la durata finanziaria è scaglionata da asset liquidi (10% sul conto), ad obbligazionari brevissimi, brevi, medi, per intercettare le varie 'revisioni periodiche' di PROTEO.
E' programmato per l'investimento una revisione periodica ogni 9 mesi esatti per un totale di 8 ribilanciamenti. Ad ogni ribilanciamento incrementerò del 10% la percentuale di azionario prevista nel portafoglio (10% iniziale, 20% dopo 9 mesi, 30% dopo 18 mesi, 40% dopo 27 mesi, 50% dopo 36 mesi, 60% dopo 45 mesi, 70% dopo 54 mesi, 80% dopo 63 mesi). Infine andrò a chiudere l'investimento in corrispondenza dell'ultima revisione, tra 72 mesi esatti (6 anni, ovvero a giugno del 2028).
Proteo modifica quindi la sua esposizione al capitale di rischio dal 10% al 80%.

L'allocazione di riferimento iniziale prevede 10% azionario e 11% di rischio valuta appena, con molto obbligazionario governativo a bassa durata finanziaria e liquidità a disposizione.

Questa è la situazione iniziale di PROTEO:


Notiamo che l'esposizione all'azionario non verrà fatta a caso: si sceglie l'azionario più VALUE, con strumenti dai fondamentali rafforzati dalla distribuzione di dividendi, dagli elevati valori relativi di bilancio o da settori tradizionalmente 'value' come l'immobiliare.

Il primo rendiconto periodico sarà a marzo 2023.

P.C. 04.06.2022