Portafogli d'Investimento Teorici:

BENNU: un portafoglio bilanciato su fondamentali storici

Introduco oggi un nuovo portafoglio, la cui strategia si basa sull'andamento storico di alcuni fondamentali. Che cosa intendo per strategia basata su fondamentali?

Indubbiamente le prospettive sulla ripresa dell'economia sono sulla bocca di tutti, alcuni dati economici però, letti brutalmente, sono piuttosto preoccupanti. Il timore è che, senza una ripresa a V dell'economia reale, nei paesi sviluppati sempre più famiglie si trovino in difficoltà a pagare i propri debiti, che l'occupazione diminuisca e che le imprese facciano fatica a proseguire la loro attività.

Ho già simulato dei portafogli "Difensivi", come Baliano, o avulsi dal rischio di mercato (Miden) o con vari gradi di 'prudenza' (Paride, Damocle, Orfeo), qualcuno anche a strategia ribassista (David), la ricerca di fondamentali è l'ipotesi che le regole del gioco potrebbero cambiare, e basarsi quindi su dati fondamentali differenti.

Oltre ai principi base del bilanciamento (già visti ad esempio in Terzio), associo quindi una ricerca di quella parte dell'economia che ha impattato meglio, in passato, a seri 'cambiamenti di paradigma'. Pensiamo al crollo dei mercati del 2000-2001 con lo storico ribasso dei tassi d'interesse e rialzo del dollaro, pensiamo alla conseguente crisi del credito nel 2008, pensiamo all'inflazione dei decenni precedenti.

BENNU sarà un portafoglio bilanciato con 40% circa di azionario/alta volatilità, ed un pò di più di obbligazionario. 


Evito il bilanciato puro (50/50) perché, come vedremo, andrà sovra-pesato un obbligazionario più redditizio ma anche più volatile. Vado a costruire un "benchmark" ideale per BENNU:

Metalli Preziosi (oro e argento) [15%]

Non potendo prendere in considerazione criptovalute o altre soluzioni 'innovative' mi rifugio come "fondamentale di valore" ai due metalli preziosi più utilizzati, l'Oro e l'Argento, correlati a livello azionario all'attività mineraria ed estrattiva che li circonda.

Azionario Qualità&Dividendo [5%]

Nell'azionario globale vado a considerare quell'azionario a 'reddito' che rispetta quanto più possibile dei principi di selezione qualitativa come un fondamentale determinante. Sicuramente negli ultimi anni la crescita del 'growth' (che non spicca certo per dividendi) ha portato maggiore valore aggiunto all'investitore, tuttavia in uno scenario di penuria di utili e di lavoro la 'selezione' qualitativa e la capacità di produrre utili potrebbe diventare un fondamentale importante che sorregga l'investimento.

Azionario Rischio Ponderato [10%]

L'altro azionario globale 'core' diventa a mio avviso quello selezionato per la ponderazione della volatilità. Questo asset, sebbene spesso meno redditizio nel breve periodo, ha dimostrato di essere in passato dotato di incrementata crescita di lungo termine grazie alla minore svalutazione subita durante i cicli di mercato negativi.

Azionario a Piccola Capitalizzazione e Value [5%]

Un altro asset decorrelato e di nicchia è, a mio avviso, quell'azionario che abbina caratteri di piccola capitalizzazione a caratteri di rapporto basso tra prezzo di mercato e valore contabile.

Azionario Globale Diversificato [5%]

Rimane un asset "strutturale" un investimento in azionario quanto più globale e diversificato possibile.

Debito Emergente in Euro [33%]

Ossatura fondamentale dell'obbligazionario in questo portafoglio ed in questa fase di tassi negativi è quel debito che ha caratteristiche di debito sovrano, una redditività mediamente più alta della media, ma al contempo sia liberato dal rischio valuta. E' un asset volatile, ma che nelle crisi ha manifestato in passato la solidità dei suoi fondamentali, soprattutto laddove diversificato.

Debito Governativo Globale [7%]

Bilanciere classico dell'azionario, pur penalizzato oggi da tassi d'interesse e redditività minima, è il governativo globale.

Debito Governativo Globale in euro [20%]

Altro componente dell'investimento in titoli di Stato globali è quella quota coperta dal rischio valuta.


Che andamento avrebbe avuto negli ultimi 25 anni un portafoglio di ETF bilanciato come descritto?

Grazie all'amico backtest.curvo.eu faccio una rapida simulazione:


Notiamo alcuni elementi:
- Questa ipotetica asset allocation 1996-2021 ha avuto circa la stessa redditività del MSCI World, ma con molto meno rischio e con una performance superiore per quasi tutto il periodo d'investimento successivo al 2002.
- L'asset allocation ha avuto risultato imparagonabili (praticamente il doppio) rispetto ad un semplice bilanciato 40/60 (40% azionario sviluppato e 60% obbligazionario sviluppato).

Il rendimento che backtest.curvo.eu mi ha calcolato è del 7,47% medio annuo, molto superiore all'inflazione di periodo. La deviazione standard (oscillazione) è di poco superiore solo ai titoli di Stato globali...

Ora, per evitare che possa somigliare in qualsiasi modo ad un portafoglio modello o ad una raccomandazione di investimento, procedo a simulare BENNU frammentandolo in numerosi ETF, alcuni dei quali non collocati neppure in Italia:

Vediamo che per rendere la situazione più complessa ho diversificato internamente alle singole asset-class:
- all'oro ed all'argento fisico ho aggiunto azioni di società estrattive del settore
- il "quality-dividend" l'ho realizzato tramite diversi strumenti, di cui uno dall'impostazione ''growth''
- il debito emergente con hedging valutario l'ho diversificato su vari indici, incluso uno in euro
- ho utilizzato diversi indici (inserendo anche del governativo USA a maturità breve) anche sul governativo

Quale è la strategia di BENNU?

Orizzonte Temporale: 8 anni
Revisioni Periodiche: ogni 8 mesi
Ribilanciamento a pesi grossomodo costanti per asset class ogni 2 anni (ogni 3 revisioni)

Analizzeremo quanto il nostro tentativo di costruire un portafoglio bilanciato su fondamentali dal corso storico assolutamente "resiliente" sarà stato efficace rispetto alle altre strategie semplicemente "difensive", "prudenti" o altro.

P.C. 17.05.2021

I REVISIONE (8 mesi)
 

 


BENNU rappresenta un portafoglio 40/60 a medio-lungo termine (8 anni) basato sul bilanciamento tra fondamentali storici.

In un orizzonte temporale molto lungo (dal 1996 ad oggi) gli asset di cui è composto BENNU hanno mostrato ottime doti di stabilità e bilanciamento, risentendo in maniera contenuta anche di crisi come quella del 2000-2001 e del 2008:

Negli ultimi 8 mesi gli asset di BENNU hanno decorrelato (un ribilanciamento è previsto solo una volta ogni 3 revisioni, ovvero ogni 2 anni), ma si sono anche bilanciati tra loro, riportando una crescita pari al 1% esatto:


Il capitale di BENNU è cresciuto a 100948,29 in guadagno di 1000 euro rispetto ai 99949 euro del controvalore iniziale.

P.C. 18/01/2022

II REVISIONE (16 mesi)

Il portafoglio BENNU è stato costruito con una strategia più basata sullo storico degli asset che su ragionamenti di effettivo bilanciamento. Questo ha creato un'asset allocation 'atipica' dove ad esempio gli investimenti più ingenti sono in obbligazioni di paesi emergenti (1/3) e titoli di Stato globali (1/5) entrambi con copertura valutaria.

La riduzione drastica di liquidità del 2022 sembra aver posto in crisi anche i 'fondamentali' che storicamente avevano saputo bilanciarsi e darsi un'ottima redditività. Vediamo che il controvalore di BENNU è sceso sotto del 8,58% rispetto all'investimento di 16 mesi fa: 


La strategia di BENNU prevede il ribilanciamento periodico, ma solo dopo il terzo rendiconto di 8 mesi, non ora che ne sono trascorsi solo 16. Notiamo anche che un titolo di Stato italiano a 10 anni da inizio anno riporta una flessione prossima al 20%, mentre BENNU complessivamente neppure la metà.
Non ci resta che verificare l'andamento di BENNU tra otto mesi, in maggio.

P.C. 19/09/2022

III REVISIONE (2 anni)

BENNU è un portafoglio basato sul bilanciamento di fondamentali che, su un lungo storico, hanno mantenuto un'ottima efficienza (rapporto rendimento/rischio) ed una buona redditività.

Il portafoglio, iniziato a maggio del 2021, compie oggi i suoi primi, negativi, 2 anni, e ci porta ad effettuare il primo ribilanciamento della sua storia.

Andiamo a vedere cosa è accaduto a BENNU in questi 24 mesi:


Notiamo tra i 'gruppi' di asset di BENNU quali sono gli scostamenti di questi due anni, che ci raccontano la storia del difficile periodo storico che, sui mercati finanziari, ha assistito ad un forte rialzo dei tassi ed un'improvvisa ripresa dell'inflazione globale.

Oro e Argento si confermano l'asset migliore: passati a 17,54% del portafoglio rispetto al peso di equilibrio di 15%.

Qualità e Dividendi hanno resistito con una crescita: passati dal 5% al 5,87%.

Debito dei Paesi Emergenti è l'asset che ha sofferto di più: è sceso da 1/3 del capitale al 27,33%.

Azionario Globale Diversificato tutto sommato è salito, anche se meno di Qualità e Dividendi: da 5% a 5,59%.

Governativo Globale ha ovviamente sofferto, ma poco granzie alla salita del dollaro: passato dal 7% al 6,78%.

Governativo Globale con copertura valutaria invece ha sofferto seriamente, passando da 20% a 18,36%.

Azionario Globale a Rischio Ponderato è stato uno degli asset migliori e più difensivi (insieme all'oro) con una crescita dal 10% al 12,18%.

Azionario a piccola capitalizzazione è cresciuto, ma poco, passando a 5,17% dal 5 iniziale.

Cosa vado a fare dunque?

I metalli preziosi dovrebbero scendere intorno a 14130 euro. Vendo quindi VanEck Gold Miners, il più prossimo alla pari, incassando 1972,2 euro.

Similmente devo ridurre l'azionario a bassa volatilità: vendo 39 quote di iShares Edge MSCI World Minimum Volatility incasso 2081,43 euro, ma qui pago capital gain di (53,37-46,96)x39x0,26 = 65 euro, ottenendo 2016,43 euro netti.

Ho ora un tesoretto di 5108,52 euro.

Investo circa 1500 nel governativo a cambio coperto, il resto nell'obbligazionario dei paesi emergenti.

Compro quindi:
- 67 quote di Vanguard Eurozone Government Bond acc al prezzo di 22,195 al costo di 1487 euro
- 44 quote di JPMorgan USD Emerging Markets Sovereign Euro Hdg al prezzo di 81,67 al costo di 3593,48 euro

Il risultato finale del bilanciamento di BENNU è il seguente:


Il valore attuale di BENNU è di 94217,76 euro, in flessione del -5,73% rispetto alla creazione nel 2021.

Andremo a valutare gli effetti di questo primo ribilanciamento alla prossima revisione, prevista a gennaio del 2024.

P.C. 19/05/2023

IV REVISIONE (2 anni e 8 mesi)

BENNU è un portafoglio non basato su asset allocation classiche o tipiche strategie passive, bensì sul 'dosaggio' di asset class basate su fondamentali storici che hanno in passato ottimizzato rischio/rendimento nel lungo termine.

Dopo 8 mesi dalla precedente revisione questo portafoglio, nato con un timing sciagurato a metà del 2021, riporta la seguente situazione:















Possiamo osservare che la quota di metalli preziosi è in linea con la strategia, così come l'azionario a rischio ponderato e l'azionario a piccola capitalizzazione; l'azionario Qualità&Rischio è ben al di sopra del 5% di peso fissato, così come l'azionario globale; rimangono sotto soglia il debito governativo in dollari, il governativo globale e soprattutto il debito emergente.

Il valore attuale di BENNU è di 96155,25 euro, con una performance ad oggi del -3,8% dalla creazione, in recupero rispetto al ribilanciamento biennale effettuato all'ultima revisione.

P.C. 19/01/2024

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