Portafogli d'Investimento Teorici:

DEUCALIONE: un portafoglio di ETF a Distribuzione


        Orizzonte Temporale: lungo/indefinito, diciamo minimo   
                             5/6 anni, senza massimo
        Investimento: 100% ETF contenuto circa 40% 
                      obbligazionario e 60% azionario

        Strategia: distribuzione, flusso mensile con circa 3%  
                   annuo minimo di rendita



In un momento di incertezza tra tassi in rialzo, prodotti a rendita in crisi ma con buone aspettative di ripresa sull’area dollaro, guerre tariffarie globali, voglio provare oggi a simulare un portafoglio utilizzando solo ETF scambiati nell’ETFplus e costruito con una logica di distribuzione dei proventi (’momento d’incertezza’ ovviamente è per dire: quasi mai v’è certezza sui mercati e sul futuro).
Ho chiamato questo portafoglio Deucalione, come il leggendario personaggio greco sopravvissuto al diluvio, proprio perché costruito, in caso di ‘diluvio’ sui mercati, per resistere nel lungo termine restituendo al possessore un flusso cedolare regolare in grado di permettergli più facilmente di procrastinare il momento dell’uscita dall’investimento.
Il portafoglio segue un semplice schema di diversificazione, inseguendo una ideale asset allocation ottimizzata secondo le teorie classiche di Markowitz:
20% Azionario Europeo
20% Azionario USA
10% Azionario Paesi Emergenti
5% Azionario del Pacifico (Giappone, Asia evoluta, Australia etc…)
10% Obbligazionario Governativo (con elevato merito creditizio: USA, Europa)
10% Obbligazionario ‘High Yield’
15% Obbligazionario/Governativo di Paesi Emergenti
5% Obbligazionario Corporate
5% Azionario Real Estate
Ovviamente la scelta dei settori in cui investiti è un po’ sbilanciata verso i mercati con elevato ‘income’ (real estate, obbligazionario di paesi emergenti e high yield), ne risulta quindi un portafoglio bilanciato-dinamico con un 60% di azionario ed un 40% di obbligazionario, del quale 25% può essere considerato obbligazionario ad elevata volatilità.
Andiamo ad analizzare la composizione del nostro portafoglio:
%    SETTORE    ISIN                   TITOLO
2,5  AZ.EUR.       FR0010261198  LYXOR MSCI EUROPE
2,5  AZ.EUR.       LU1598688189  LYXOR MSCI EMU GROWTH
2,5  AZ.EUR.       LU0908501132   LYXOR CORE EUROSTOX 300
2,5  AZ.EUR.       IE00B0M62S72   ISHARES EURO DIVIDEND
2,5  AZ.EUR.       LU1598689153   LYXOR MSCI EMU SMALL CAP
2,5  AZ.EUR.       LU1598690169   LYXOR MSCI EMU VALUE
2,5  AZ.EUR.       DE0002635299   LYXOR SELECTED DIVIDEND 30
2,5  AZ.EUR.       IE00B0M63060   ISHARES UK DIVIDEND PLUS
5     AZ.USA        IE000A0D8Q49   ISHARES DJ US SELECTED DIVIDEND
5     AZ.USA        IE00BX7RQY03  UBS FAC MSCI USA LOW VOL DISTR.
5    AZ.GLOB.     IE00B0M62Q58   ISHARES MSCI WORLD DIST.
5    AZ.USA         LU0496786574    LYXOR S&P 500 DIST.
4    AZ.EMER      IE00B1W57M07  ISHARES BRIC 50 DIST.
2,75 AZ.EMER    IE00B6YX5B26   SPDR S&P EMERGING MARKETS DIV.
3,25 AZ.EMER    IE00BYYXBF44  INVESCO EMERGING HIGH DIVIDEND  
                                                        LOW VOLATILITY.
5    AZ.PACIF.     IE00B14X4T88   ISHARES ASIA-PACIFIC DIVIDEND
2,5 GOV.             IE00B4WXJJ64  ISHARES CORE EURO GOVT BOND DIST
2,5 GOV.             IE00B3FH7618   ISHARES EURO GOVT 0-1 YR DIST
2,5 GOV.             IE00B1FZSB30   ISHARES CORE UK GILTS GBP DIST
2,5 GOV.             FR0010961003   LYXOR $TREAS 10Y+ DIST
5  OBB. HY         IE00BD0Q9673   INVESCO US FALLEN ANGELS
5  OBB. HY         IE00B66F4759   ISHARES HIGH YIELD CORPORATE DIST.
4  OBB.EMG      IE00B2NPKV68  ISHARES JPM EMG $ DISTR.
4,25 OBB.EMG  IE00B5M4WH52  ISHARES JPM EM LOC GOV BOND
4  OBB.EMG   IE00B9M6RS56    ISHARES JPM EM $ EURO HEDGED
2,75 OBB.EMG  IE00B6TLBW47 ISHARES JPM EM $ CORPORATE BOND
5  OBB.COR   IE00B3F81R35   ISHARES CORE EU CORP BOND DIST
2,5 REAL EST  IE00B1FZS350  ISHARES DEV MKT PROPR YLD DIST
2,5 REAL EST  IE00B1TXLS18  ISHARES UK PROPRIETY GBP DIST
Questo portafoglio è progettato per distribuire, sulla base dei flussi cedolari degli ultimi 12 mesi, dividendi per euro 3,08% lordi ed è diversificato per valute, strategie ed asset class senza perdere di vista l’obiettivo di distribuzione.
Provo a rispondere ad alcune domande che mi sono fatto progettando questo investimento.
-          Perché diversificare su 29 ETF diversi?
La ragione è nella natura stessa dell’investimento in ETF. Sono fondi economici, come commissioni di sottoscrizione e gestione (si pagano solo i diritti fissi previsti dalla propria banca), tuttavia hanno delle complessità di gestione legate al mercato di riferimento. Nella mia esperienza è bene non concentrare masse enormi in un unico ETF poiché trattandosi di prodotti da scambiare sul mercato (ogni ‘rimborso’ prevede una compravendita) è più facile scambiare piccole quantità senza incorrere in eccessivi rischi di liquidità.
-          Perché la strategia a distribuzione?
Questo è un portafoglio adeguato per volumi minimi di circa 110-120000 euro investiti (quindi minimo 2750-3000 sul più ‘piccolo’ ETF) anche per minimizzare l’incidenza di costi fissi. Ed è adeguato per un orizzonte temporale minimo pari circa ad un ciclo economico (tra i 6 e gli 8 anni almeno… i cicli economici ultimamente si sono allungati). E’ un portafoglio relativamente da cassettista (anche se gli ETF si prestano al trading), ma non è un portafoglio ‘chiuso’ o ‘immobilizzato’, nasce per generare dei flussi che vadano a remunerare e dare potere di spesa e resistenza all’inflazione al suo possessore, ipoteticamente un risparmiatore che deve sopravvivere (da qui il nome) ad un possibile ‘diluvio’ senza farsi prendere dal panico smobilizzando nel momento peggiore investimenti in perdita. Ed in questo la distribuzione aiuta. Tuttavia, trattandosi di un portafoglio “vivo” l’obiettivo di diversificazione è avere sempre o quasi investimenti smobilizzabili (per questo la scelta anche di prodotti come governativi a breve termine che attualmente hanno rendimenti irrisori o meglio nulli). In questo caso è considerabile smobilizzabile un investimento con un controvalore pari almeno al prezzo d’acquisto, poiché quando un investimento è alla pari con il prezzo d’acquisto in questo tipo di portafoglio è già in guadagno: il guadagno è dato dalle cedole già ricevute.
-          E la fiscalità?
La fiscalità per gli ETF, fondi esteri, è complessa. Attualmente l’aliquota fiscale è al 26% sia sulle cedole che sui guadagni da capitale. In questo caso un portafoglio diversificato a distribuzione aiuta a gestirla: se si vendono i singoli ETF solo quando sono alla pari o sopra la pari si è certi di aver pagato per tutto il rendimento effettivamente guadagnato il 26%, senza inefficienze fiscali (come minusvalenze conseguite ma non compensate).
-          Che genere di inconvenienti può darmi questo portafoglio?
Oltre a quelli psicologici, affrontabili con resilienza e fiducia nella diversificazione, nella ripresa dell’economia mondiale nel medio-lungo periodo, e dalla certezza di avere comunque un rendimento tangibile grazie alle cedole e non dovere ‘aspettare chissà quanto per vedere un guadagno’, gli inconvenienti peggiori possono essere dati dalla difficoltà di gestione degli strumenti ETF: dover liquidare anche parzialmente un ETF poco liquido, o peggio se un ETF venisse de-listato dal mercato ETFplus (un ETF non fallisce e comunque in quel caso viene rimborsato il controvalore al possessore!). La diversificazione su 29 strumenti è utile a ridurre questi inconvenienti. L’eventuale sostituzione con ETF più moderni/efficienti della stessa asset-class e strategia può rappresentare una procedura di normale gestione del portafoglio da scadenzare con periodicità ogni qualche anno.
-          Deucalione?
Il Noè greco, la speranza è che questo portafoglio, pur dinamico, possa superare in qualche modo un diluvio sui mercati finanziari, restituendo buon rendimento dopo qualche anno. Assunto tra le stelle, Deucalione divenne immortale. L’idea è che un portafoglio simile, qualora gli ETF contenuti avessero accumulato un buon livello di gain continuando a generare ricchezza, ma rendendosi meno vulnerabili ad oscillazioni negative dei mercati (rispetto, almeno, alla cifra inizialmente investita), possano essere detenuti per un tempo indeterminato, creando una rendita ‘immortale’ a disposizione dell’investitore.



Deucalione: simulazione d’investimento al 27/7/2018

Dopo aver simulato nel precedente post il nostro ipotetico portafoglio a distribuzione ‘Deucalione’, ipotizziamo di andarvi ad investire una cifra, corrispondente grossomodo ai risparmi di un piccolo risparmiatore. La simulazione diventerà un esempio tangibile di reazione ai mercati del portafoglio monitorandone periodicamente l’andamento (es. ogni 6 mesi).










L’importo totale sottoscritto al 26/07/2018 risulta essere quindi di euro 109990,13, totale che possiamo facilmente arrotondare a 110000 euro, dato che qualsiasi piattaforma si utilizza vi saranno delle commissioni di eseguito sulle singole transazioni d’acquisto.
Nei prossimi monitoraggi del nostro Deucalione potremo analizzare la reazione ai mercati del capitale investito (tenendo conto che annualmente riceveremo comunque circa il 3% di cedole/dividendi in flusso continuo mensile da tutti i 29 investimenti del portafoglio).

MONITORAGGIO 16 gennaio 2018 (6 mesi):
I giornali economici sono affollati dalle notizie relative al mercato ‘orso’ del 2018. Anche il valoroso S&P500, drogato dalle politiche favorevoli dell’amministrazione Trump, ha lasciato sul campo una notevole capitalizzazione alla fine dell’anno.
Sei mesi fa, nei caldi giorni di luglio, avevo, a fine esclusivamente didattico e di analisi, ipotizzato un portafoglio composto esclusivamente da ETF a distribuzione. Il suo nome è Deucalione: l’obiettivo, come il mosè ellenico, era quello di ‘traghettare’ in salvo l’ipotetico piccolo risparmiatore in un mercato che nel 2018 ha conosciuto un nuovo picco di volatilità e delle difficoltà diffuse su tutti gli asset.
Devo dire che, personalmente, non credo che poi gli indici di mercato nell’anno appena passato siano andati ‘tanto male’: i mercati nel 2018 sono andati male, un pò in tutti i settori, ma non malissimo. Guardiamo gli strumenti a replica passiva come gli etf delle primarie case: msci europe (azionario europa) ha perso nel 2018 il -12,8%, msci world (azionario mondo) -0,03%, hscei (azionario cina) -6,675%, obbligazionario emergente in valuta locale -5,32%, obbligazionario high yield a distribuzione -1,47%, S&P 500 ha guadagnato… i prodotti a replica ‘attiva’ hanno spesso fatto di peggio. Secondo me quest’anno il problema grosso è stato nel risparmio gestito. Strategie fotocopiate da tutti i gestori, per cercare redditività (cui applicare commissionale) e strutture sintetiche (per far lavorare chi produce swap, hedging, opzioni, strategie varie) con la scusa spesso di cercare di ‘anticipare’ un corso dei mercati (solitamente abbassare la 'temuta’ duration fino a renderla anche negativa per paura dei tassi!) che non avendo restituito redditività (ma di poco, come vediamo) ha fatto 'implodere’ i modelli, con perdite ben oltre il -5/-6 dei prodotti passivi e che noi conosciamo bene, devastando i portafogli d’investimento. Questo è quello che personalmente mi sembra di osservare. E osservo che i mercati, da parte loro, possono fare molto peggio, il 2018 è stato volatile e negativo, ma non c'è stato un vero bear market, né un panico, né un crollo dei mercati, né assolutamente il rialzo dei tassi è stato accompagnato da qualsiasi forma di credit crunch… 
Tornando al nostro Deucalione, lui era composto da ETF a distribuzione. Come nel mio post di fine luglio specificavo la rendita cedolare frequente, intorno al 3% doveva indurci a ‘stare tranquilli’ e rimanere a bordo dell’arca fino al passare delle turbolenze. L’ipotetico investimento è quindi senza un orizzonte temporale prefissato, finalizzato alla distribuzione e non a prese di beneficio che su ETF, prodotti non vantaggiosi per compensazione fiscale non avrebbero senso ma produrrebbero solo danni.
Il portafoglio, ricordo, era un bilanciato aggressivo, 60% azionario ed un 40% in un obbligazionario non dei più tranquilli (finalizzato ad elevati flussi cedolari).
Questa è stata la performance dal 26/07/2018 al 16/01/2019 (6 mesi):










Il controvalore dell’investimento è sceso da 110000 a 105941,56, in flessione del -3,68%.
Una performance a mio avviso non preoccupante, dato l’andamento estremamente avverso dei mercati a partire da agosto fino allo storno dell’azionario di dicembre, ma soprattutto tenendo conto che questa performance riguarda il controvalore pulito dei titoli, e non tiene conto del 3% circa di cedole annue comunque distribuite all’investitore.
Ecco che una strategia, pur NON prudente, come quella di Deucalione in questo primo monitoraggio semestrale, sembra abbia consentito di ‘navigare’ in acque agitate senza un tracollo eccessivo dell’investimento. Molti blasonati prodotti di primarie società di wealth management posso affermare che hanno fatto di peggio.
Nota:
In questi primi 6 mesi non si simula alcuna modifica all’investimento che comunque, data la natura della ‘presa di profitto’ in Deucalione, andrebbe fatta solo su controvalori in gain. L’unica variazione, ma esclusivamente di ISIN per incorporazione del ETF fatta dall’emittente, è stata quella del Lyxor in titoli di stato USA a 10 anni, ora rinominato ‘Lyxor Iboxx $Treasuries 10y+’ ed il cui ISIN è passato in lussemburgo:  LU1407890620.
P.C. 16/01/2019





                RESOCONTO DEI PRIMI 12 MESI:

                            +7,81% di performance complessiva
                            +4,37% di crescita del capitale
                            +3,44% di dividendi lordi distribuiti (2,55% netti)




Per prima cosa andiamo a misurare al netto delle tasse, gli accrediti di dividendi che abbiamo ricevuto, nel corso dell'anno, sul nostro ipotetico conto corrente da parte dei quasi 110mila euro investiti:


Il rendimento monetizzato sul nostro conto da Deucalione in 12 mesi è stato di 2802,468 euro, pari a circa 233 euro al mese con 110000 euro investiti e pari al 3,44% lordo di dividendi distribuiti.

Andiamo quindi a fare un rendiconto annuale del capitale che, vedremo, pur avendo distribuito questo rendimento, e pur essendo diversificato su molti asset, è comunque cresciuto:



A mio avviso il risultato di Deucalione è di assoluto interesse. Il capitale investito è cresciuto (valori del 26 luglio 2018 raffrontati a quelli del 26 luglio 2019) del 4,37% oltre a distribuire 3,44% lordo di dividendi. Il rendimento complessivo lordo della gestione è quindi del +7,81% con distribuzione di proventi ed in un periodo altalenante come quello indicato. Questo pur con una diversificazione capillare dell'investimento, già garantito dagli strumenti utilizzati (ETF) oltre che dalla diversificazione degli stessi (ben 29 fondi).

In quanto gestore di Deucalione vado a chiudere questo rendiconto annuale valutando quali operazioni, nella logica dell'investimento e per preservarne gli obiettivi e se possibile l'efficacia, posso andare a porre in essere.
Personalmente mi sento di fare una serie di interventi.
- Innanzitutto il 2019 ha visto la quotazione sul mercato ETFPlus di alcuni interessanti ETF che centrano perfettamente gli obiettivi che ci siamo prefigurati con Deucalione. Gli ETF di Vanguard infatti distribuiscono i rendimenti, hanno costi contenuti e replicano efficacemente l'indice. Ho quindi deciso di sostituire due ETF con dei titoli simili emessi da Vanguard. Il titolo azionario europeo Lyxor Core Eurostoxx 300 è un'alternativa al MSCI Europe perché investe anche nel segmento small e mid cap. Il Vanguard FTSE Developed Europe aggrega l'investimento in azioni large cap anche a gran parte del mid cap. Il titolo Vanguard FTSE 100 è un ottimo titoli in sterline a distribuzione che investe sul Regno Unito, diversificando di più del UK Dividend Plus.
- Altra analisi è la situazione dell'obbligazionario europeo. Se il titolo della iShares che investiva in titoli europei governativi a 0-1 anni aveva pochissimo senso un anno fa, rappresenta una certezza di rendimento negativo sopratutto dopo le ultime discese dei tassi d'interesse. Non posso sostituirlo con titoli meno volatili, probabilmente, ma almeno nell'ottica di preservare una bassa duration (oltre che cercare di assicurarci un dividendo!) ho deciso di sostituirlo con il PIMCO Short Term High Yield Euro Hedged Bond, a dividendo mensile. Similmente l'obbligazionario corporate High Yield europeo ritengo abbia abbattuto troppo la redditività del comparto a fronte della potenziale rischiosità. Dal momento che ho ottenuto una performance positiva quest'anno sono disposto a correre un rischio leggermente maggiore per incrementare l'income potenziale del portafoglio: opero una riduzione parziale dell'investimento nel titolo europeo high yield della iShares vendendone 22 quote ed utilizzando il controvalore per sottoscrivere l'ETF IE00B8CJW150: Invesco Euro US Energy Infrastructure. La scelta è molto semplice: tra i titoli del ETFPlus si tratta di quello che vanda la cedola più generosa (e devo bilanciare l'eliminazione dal portafoglio della cedola voluminosa del UK Dividend Plus), oltretutto è un titolo che non ha avuto un grande accrescimento del NAV nell'ultimo anno, ma potrebbe avvantaggiarsi di una ripresa delle quotazioni del petrolio. Infine un tematico di questo tipo mancava e rispetta la filosofia di Deucalione.

Operazioni:

Rimborso 30 quote Lyxor Core Eurostox 300 = +2867 euro
Rimborso 27 quote iShares Euro Govt 0-1 yr dist= +2674 euro
Rimborso 22 quote iShares High Yield Corporate Bond Dis = +2324 euro
Rimborso 280 quote iShares UK Dividend Plus = +2373 euro
Sottoscrizione 65 quote (prezzo 37,14) Vanguard FTSE 100 = -2414,1 euro
Sottoscrizione 20 quote (prezzo 130,66) Pimco Short Term HY Euro Bond = -2613,2 euro
Sottoscrizione 93 quote (prezzo 30,685) Vanguard FTSE Developed Europe = -2853,7 euro
Sottoscrizione 55 quote (prezzo 42,27) Invesco US Energy Infrastructure = -2324,85 euro

Tra i rimborsi e le sottoscrizioni c'è qualche euro di differenza che simulano i costi di negoziazione.

Nota:
- Il titolo Lyxor $Treasury 10+ Dist ha cambiato ISIN: LU1407890620
- Si noti come ho scelto di rimborsare solo titoli in perdita o alla pari, questo per evitare di disperdere capitale in tasse di capital gain, che non sono compensabili in un portafoglio fiscalmente inefficiente come Deucalione (composto solo da ETF).

Alla vigilia del suo primo anno di vita questo è l'aspetto finale di Deucalione, che è ora composto da 30 ETF:


P.C. 28 luglio 2019



III SEMESTRE (Rendiconto Gennaio 2020):


Questo è il rendiconto con i valori di metà mattinata di oggi, 27 gennaio 2020:
I dividendi NETTI distribuiti in 6 mesi sono stati di 1420,28 euro, pari al 1,34% netto del capitale inizialmente investito 18 mesi fa (110000 euro).
Ecco che Deucalione mantiene la sua 'costanza' nell'erogazione della rendita che ho quantificato nel corso del suo primo anno di vita nel 2,55% netto del capitale investito, ed è appena sopra in questi ulteriori 6 mesi.

Ora, osserviamo che in 18 mesi complessivamente positivi i titoli 'in pancia' al portafoglio hanno avuto una performance peggiore del -8,75% ed una massima del +32,67%, questa senza considerare assolutamente i dividendi, che l'ipotetico 'proprietario' di Deucalione non reinveste, ma 'incassa'.

Dalla sua creazione Deucalione ha "fruttato": 9656,72 euro di crescita del capitale + 2842,468 euro di dividendi netti del primo anno e 1420,278 del terzo semestre.

Sul capitale investito il rendimento in 18 mesi è stato:

+8,787% di capitale
+3,88% di dividendi netti

Una performance (mista) complessiva del +12,667%, pari al +8,44% di media annua.

La crescita del capitale negli ultimi 6 mesi è stata +4,22% oltre al +1,34% di dividendi netti incassati.

Non riscontro la necessità di fare modifiche al portafoglio di Deucalione in questo semestre dopo le sistemazioni di luglio, dato che non si profilano a mio avviso né particolari criticità/necessità, né particolari opportunità.

Rimane quindi da aggiornarsi a fine luglio 2020.

P.C. 27/01/2020

P.S.
Evidenzio una piccola rettifica di un errore di digitazione in Excel dello scorso semestre: quando acquistai l'ETF Pimco Short Term HY Euro Bond confusi il prezzo di carico di qualche altro strumento ed il prezzo. Le quote acquistate furono 30 al prezzo corrente di allora di 87,1 e non 20 a 130,66. L'importo è ovviamente il medesimo. La stanchezza su 30 ETF e relativi dividendi ogni tanto si fa sentire e la vista si offusca...

IV Semestre (Rendiconto Luglio 2020)


Deucalione, il primo portafoglio simulato su questo Blog, raggiunge i 2 anni d'età.

Quando ho creato Deucalione, nell'estate del 2018, volevo creare un portafoglio tutt'altro che perfetto, 'estremo' nell'utilizzo di un gran numero di ETF (e utilizzando solo quelli rinunciare a qualsiasi efficienza fiscale) selezionando strumenti noti per la distribuzione del capitale, i vari 'high dividend, value, gli obbligazionari a distribuzione', per far capire cosa vuol dire navigare in acque agitate ma percepire comunque una rendita periodica e dover ribilanciare, quando possibile, in inefficienza fiscale.

Il 2020 si dimostra un ottimo test per Deucalione: una crisi caratterizzata non dallo scoppio di bolle speculative, da insicurezza internazionale e corsa ai beni rifugio o da crisi del credito e movimenti sui tassi, come quelle cui siamo stati abituati negli ultimi decenni, ma da uno shock esogeno all'economia e completamente globale come una pandemia.

Gli asset in cui investono (sicuramente con un'elevata concentrazione di rischio) gli ETF di Deucalione sono stati tra i più colpiti: gli indici 'dividend' non sono molto 'smart' e finiscono per concentrarsi su aziende il cui elevato rapporto dividendi/valore di mercato è spesso dato da settori merceologici specifici (pensiamo all'immobiliare, all'energetico, al finanziario) e in cui contribuisce la svalutazione del valore di mercato che fa finire le aziende nell'indice 'dividend' perché incrementa il rapporto dividendo/prezzo.

Una potenziale bomba su Deucalione.

Siamo sopravvissuti a questo shock? Soprattutto dopo un anno 'florido' per il nostro portafoglio come il 2019?

La situazione al 27 luglio 2020 è la seguente:
Solo 6 mesi fa Deucalione rappresentava, con la sua performance (certo favorita dall'andamento dei mercati nel 2019) l'ideale del rentier: capitale in crescita di una media quasi del 6% l'anno oltre a 2,6% NETTO di rendita distribuita.

Troppo bello ovviamente. Soprattutto in un'Europa senza inflazione o quasi dove un titolo di stato trentennale restituisce rendimenti miserabili.
Ovviamente tutto questo meraviglioso andamento si paga con il rischio. La concentrazione in ETF 'dividend' e 'value' a distribuzione ed un 60% circa di azionario rendono Deucalione un portafoglio rischioso.

Il rischio si esplica in 16000 euro di svalutazione del capitale in un semestre dopo una crisi come quella del 2020. Ovvero un -13,3% in conto capitale.

Tutto sommato, però, dall'iniziale investimento, Deucalione riporta oggi una flessione del -5,77% in conto capitale, significativa ma non apocalittica.

La buona notizia è che l'ipotetico investitore ha incassato 1252,5 euro di dividendi e cedole, pari al 1,21% semestrale netto.

Nel primo anno Deucalione ha distribuito 2842,468 euro di dividendi netti, nel secondo anno ne ha distribuiti 2672,78.

La performance "total return" in questo momento è negativa, ma è negativa di poco più di 800 euro. Dopo il Coronavirus avremmo senz'altro fatto meglio a non investire, due anni fa, ma ricordiamo pure che solo pochi mesi fa invece avremmo avuto un guadagno molto significativo. Investendo, nei momenti di difficoltà, saremo sempre soggetti a questi ragionamenti e ai 'bias' ad essi legati.

Vediamo anche che Deucalione ha fatto nell'ultimo semestre degli investimenti decisamente sbagliati: puntare sulle infrastrutture energetiche è stata una 'piccola catastrofe' che da sola è costata oltre un punto percentuale di perdita. La concentrazione sulla sterlina non ha aiutato. Gli ETF Value e Dividend sono senz'altro molto meno efficienti di indici più globali, anche se a dividendo (sto pensando ad esempio al Vanguard ACWI High Dividend, pur penalizzato anch'esso da questo 2020). Tuttavia, trattandosi di una simulazione, in Deucalione non cerco l'efficienza perfetta o il portafoglio modello su cui far investire (non posso fare consulenza sul Blog e non ne faccio), ma propongo una riflessione per far capire (ed eventualmente rassicurare, o fare formazione per rendersi conto delle problematiche comuni) cosa accade a quei portafogli pieni di titoli a distribuzione (qui ne abbiamo addirittura 30!) spesso 'collezionati' negli anni con l'obiettivo di assicurare una rendita.

In questo semestre, non positivo, ho le mani ingessate per fare operazioni su Deucalione. Sicuramente il +40% in titoli di stato USA ed il quasi -30% su vari indici 'dividend' fa comprendere l'estrema volatilità della situazione.

Ecco, il cassettista, con orizzonte temporale lungo e che sta incassando una rendita (anche se in questo semestre difficile Deucalione ha visto una marginale riduzione anche di quella) non può semplicemente farsi prendere dal panico e dall'euforia del momento. A differenza di altri portafogli, che sulla volatilità 'lavorano', da Pericle a Pan a Cyrano, con Deucalione abbiamo una propensione al rischio abbastanza Alta, ma non è un portafoglio Dinamico o opportunistico. Qui possiamo muoverci quando abbiamo lo spazio: nel 2019 c'era... nel 2020 no. Cambiando l'asset allocation o i titoli a portafoglio oggi andremmo a realizzare perdite non compensabili fiscalmente (quindi definitive) per colpa del mandato di 'soli ETF' del portafoglio ed andremmo a pagare tasse.
Deucalione deve sperare di fare 'inerzia' con la sua elevata diversificazione: ci sono ETF deludenti, che non ci piacciono, che vorremmo sostituire con altri, ma lo si farà non quando il mercato (che è incerto) è a sconto o sembra muoversi in direzioni prevedibili (es. i tecnologici!), ma quando il nostro portafoglio ci consente di non accollarci danni fiscali e costi certi.
Questo è intrinseco a questa strategia di gestione.

E se il mercato crolla di nuovo come a marzo?
Sicuramente gli asset di Deucalione hanno avuto un recupero negli ultimi 4 mesi molto inferiore ad altri settori merceologici (es. i tecnologici) quindi potremo augurarci che lo spazio di ulteriore svalutazione sia relativamente contenuto.
Sicuramente Deucalione è a -5,77% in conto capitale rispetto a 2 anni fa, con cedole incassate che riducono tale 'perdita' a -0,8%, quindi non è stato un distruttore di patrimoni.

Vedremo quindi dove la nostra 'arca' ci condurrà a gennaio del prossimo anno (non bisestile per fortuna!), intanto ci possiamo spendere i 1250 euro di questo semestre.


P.C. 28.07.2020


V Semestre (Rendiconto Gennaio 2021)

 

E' giunto il momento del rendiconto semestrale del più vecchio portafoglio del Blog: DEUCALIONE, l'arca di Noé di ETF che attraverso il mare dei mercati ci conduce in direzione di una rendita o distribuzione.

Deucalione, ricordo, è un portafoglio 60/40 di lungo termine, costruito non con la massima efficienza (esagerato numero di strumenti selezionati grossolanamente in base al dividendo ed in assoluta inefficienza fiscale, ma non deve essere un portafoglio da replicare, deve fare 'scuola') ma serve a darci un "metro" di cosa uno strumento di suo economico ed efficiente come l'ETF, ben diversificato, può produrre a livello di 'rendita' e che movimento ha il capitale investito. Soprattutto che sfide e problematiche ci presenterà nel tempo.

Deucalione, come tutti gli asset dividend e value, ha passato un 'brutto' 2020. Un anno di mer... cati volatili. Brutto si fa per dire perché anche nella tragedia comunque il suo investitore non ha dovuto sopportare revisioni semestrali con flessioni superiori ad un -3,8% rispetto al capitale iniziale (luglio 2020) e comunque con la distribuzione ricevuta non è mai andato davvero in 'perdita'. Vedremo come se la caverà l'arca con mareggiate più forti, anche se, nato a metà di un anno difficile come il 2018, già di sfide un pò ne ha viste.

La situazione al 28.01.2021 è la seguente:

Benissimo, il capitale 'attuale' è arrivato a 111157,84, l'investitore dell'estate 2018 è tornato in gain di +1,06%.
Però il vero 'tesoro' di questo portafoglio è la sua rendita: incassiamo altri 1036,728 euro netti di dividendi e arriviamo ad una rendita distribuita di 2842,468+2672,78+1036,728 = 6551,196 euro.
La performance net return del portafoglio, che andiamo a considerare è quindi di +7,01%.
Certo in 2 anni e mezzo, ma tolto l'1% in quota capitale comunque ci attestiamo intorno al 2,4% NETTO annuo di rendita.

Deucalione non è un portafoglio completamente statico e Buy&Hold, anche se segue asset allocation ed è certamente flessibile. Qui il consulente serve ad assistere l'ipotetico réntier ad adattarlo alle situazioni del portafoglio.
Qualcuno dirà "eh, ma sono anni che governativo ed azionario alla fine vanno", sì, ma qui l'obiettivo è un mantenimento del valore ricevendo rendita più che un arricchimento, oltretutto il timing (investimento poco prima di un semestre negativo e attraversamento di un anno che per gli indici a dividendo e 'value' è stato negativo) incide. E l'orizzonte temporale comunque è lungo.

Andiamo a fare il nostro lavoro di ipotetico 'consulente'/'assistente' (sapete che l'assistente finanziario è definizione che amo più del 'consulente' biglietto da visita di tanti... beh, le vignette le avete viste).

Inannzitutto una notizia: LYXOR ha cambiato la strategia di alcuni suoi mostri sacri, ETF arcinoti e cavallo di battaglia fin dagli albori della storia italiana degli ETF, quindi il LYXOR MSCI EUROPE non è più a distribuzione: italy-it---lap_changement-politique-distrib-msci-eu-et-eurostoxx-50-9e6324cf32c7d2f60bd9947d048dc9e78d9ac5e6.pdf (lyxoretf.it)

Benissimo, non è più adatto a Deucalione: lo vendo in gain del +1,2%, pago ahimé 8,11 euro di tasse, conteggio i soliti 5 euro di transazione e ottengo 2588,09 euro da reinvestire.

Voglio poi intervenire sull'iShares BRIC: ha fatto benissimo il suo lavoro, bilanciandomi altre situazioni meno vantaggiose (e pagando dividendo), però si è sovrapesato, con un gain del +30% quasi, rispetto alle nostre iniziali intenzioni di esposizione alla volatilità di un Brazil-Russian-China-India e quindi ne vendo 65 quote. Pago 132,5 euro di tasse, la solita transazione ed ho 2091,35 euro.

E' giunto il momento di intervenire su quel che rimane del iShares Core Euro Government Bond: è salito ancora, i rendimenti futuri sono ormai negativi, non è più roba da rendita, ma da perdita, secondo me... quindi lo tolgo in gain, 40,5 euro di tasse (tassazione al 12,5 per fortuna), transazione e 2925,82 euro disponibili.

L'ultimo è il fratello iShares Core Euro Corporate bond: voglio ridurre il rischio tassi, mi spiace, quindi rimborso in gain, 74,58 euro di tasse, e ottengo 5611,84 ruto.

Ho a disposizione 13217,1 euro. Come li reimpiego?

Sull'Azionario Europa ho trovato come sostituto del nostro storico Lyxor il IE00BDGN9Z19 xTrackers MSCI EMU Minimum Volatility, una strategia che aggiungo alle (diverse) altre che ho già sull'Europa, ne compro 178 quote a 4654,7 euro.

Nell'Obbligazionario Societario Europeo seleziono il IE00B6X2VY59 iShares Euro Corporate Bond Rate Hedged, l'hedging sui tassi mi spero aiuti a consolidare quanto ho guadagnato, anche in conto capitale, sul precedente Corporate Bond. 60 quote le pago 5775 euro.

Infine per il ''governativo'' in una situazione così drastica ho fatto una scelta drastica: investment grade sì, rischio valuta no, titoli di stato sì, ma mi sposto sui paesi emergenti. Un'alternativa in quest'epoca travagliata giudico che il portafoglio a rendita debba cercarla nel IE00BD4DXB77 xTrackers Emerging Markets Sovereign Euro Hedged, ne prendo 225 quote al prezzo di 2778,75 euro, al posto del pezzetto di euro-governativo che ho tolto.

A fine revisione semestrale questo è il bell'aspetto del mio DEUCALIONE:
Abbiamo sterilizzato un pò di tassi, un pò di valuta e spero un pò di volatilità. Vedremo cosa questo mare burrascoso riserverà al nostro portafoglio 'a reddito' e ci aggiorniamo quest'estate.

P.S.
Benchmark per Deucalione: IE00BMVB5Q68 LifeStrategy 60/40 a distribuzione, oggi quota 25,6 e non ha ancora staccato mezzo dividendo, me lo segno come promemoria e vediamo a luglio.

P.C. 28/01/2021

VI SEMESTRE (27.07.2021):

Deucalione nacque 3 anni esatti fa, durante la 'calda' estate di un anno difficile come il 2018, per mostrare cosa un gran numero, sicuramente eccessivo, di ETF bilanciati 60-40, gestiti in maniera semi-attiva, con la finalità di distribuire cedole e 'rendita' potessero comportare.

Negli anni abbiamo visto che è probabilmente inefficiente rispetto altre tipologie d'investimento, utilizza troppi strumenti etc... ma l'ipotetico réntier principiante, che avesse la 'fortuna' di rivolgersi in autonomia a strumenti efficienti dal lato costi, ed avesse creato questa lunga lista di 'distributori di rendita', cosa avrebbe ottenuto?

E' valido l'obiettivo di Deucalione con questo 'spezzatino' di traghettare il risparmiatore anche attraverso i momenti di difficoltà, restituendogli sempre un allettante reddito? Mostrandogli comunque un gran numero di strumenti che psicologicamente rendono magari meno ansia della performance secca di un titolo solo?

La situazione al 27.07.2021 di DEUCALIONE risulta essere la seguente:


Nell'ultimo semestre sono stati incassati 1329,17 euro NETTI dal nostro investitore.
Il capitale investito di DEUCALIONE, ad oggi, vale 122654,18 euro.

Quali operazioni vado a mettere in atto, come di consueto, io, ipotetico "gestore-consulente"?

Nel terzo anniversario ho deciso di effettuare alcuni perfezionamenti, e voglio inoltre ridurre leggermente l'esposizione ai tassi dell'obbligazionario e riallineare Azionario/Obbligazionario a quel 60/40 stabilito nel 2018. Attualmente la crescita impetuosa dell'azionario ci ha portati a 63/47.

Decido quindi di:
- Sostituire il LYXOR MSCI EMU VALUE con il più economico e per diversi motivi a mio parere efficiente UBS MSCI EMU VALUE (LU0446734369). Vendendo il Lyxor ottengo 2848,5 euro, ricompro 72 quote dell'UBS per 2830,68 euro. La differenza, tolti i costi di negoziazione, la metto nella 'rendita' che distribuisco all'investitore questo semestre (ricordiamo che Deucalione distribuisce tutto, non ha una liquidità di riferimento).

- Tolgo 2700 euro dal iShares US Selected Dividend: data l'impetuosa crescita infatti l'investimento USA è ormai decisamente sbilanciato rispetto al resto. Vendo 29 quote e pago 94,7 euro di capital gain, ottenendo 2597,54 netti da reinvestire.

- Per lo stesso motivo disinvesto parzialmente anche il Lyxor S&P500 a distribuzione, vendendo 89 quote. Questo mi obbliga a pagare 312,18 euro di tasse (Deucalione ha una composizione molto inefficiente fiscalmente!) e mi frutta 3077,37 euro puliti.

- Sempre per motivi di 'efficientamento' decido di sostituire il mitico IE00B2NPKV68 (Emerging Markets Bond in dollari di iShares) con il Vanguard USD Emerging Markets Government Bond, che è mostrato stabilità leggermente migliore durante il panico Covid, con un TER inferiore ed una distribuzione sempre mensile. Nella vendita pago 20 euro di capital gain, e mi frutta 4509,56 euro con cui posso ricomprare 103 quote di VANGUARD USD EMG MKTS GOV BOND a 43,665 euro. La differenza di 7 euro va a rendita.

- Ultimo asset che voglio disinvestire è il iShares UK Propiety GBP dist: il titolo è tornato in gain (in un portafoglio fiscalmente inefficiente come Deucalione le vendita in perdita che generano minus vanno evitate il più possibile!) e mi permette di ridurre l'esposizione molto significativa al Regno Unito (in tutto tra real estate, GILTS e FTSE100 sto su Sterlina e UK per oltre 8000 euro, oltre la partecipazione a indici globali, e colgo l'opporunità per ridurre). Questo mi porta a pagare ulteriori 43,61 di capital gain e ottenere 2862,1 euro liberi.

Rimane ora da reinvestire la liquidità generata e lo faccio in gran parte in obbligazionario e per l'equivalente (circa) dell'immobiliare UK disinvestito in azionario.

- Sottoscrivo 339 quote di HSBC CHINA DIST., ovvero la Borsa di Hong Kong a distribuzione, forse non l'asset ideale per una distribuzione, ma diversifica su un mercato in cui il portafoglio è poco presente in una fase di volatilità negativa significativa. Il prezzo è 2596,062 euro.

- Sottoscrivo infine 1400 quote di iShares USD Floating Rate Bond a distribuzione (IE00BZ048462), probabilmente non un campione di distribuzione, ma un asset assolutamente resiliente ai tassi ed ai timori sull'azionario (ma non ad una eventuale svalutazione del dollaro!).

Il risultato di questo terzo anno di gestione è il seguente:


Negli ultimi 6 mesi DEUCALIONE ha distribuito 1349,17 euro di rendita (1,1% netto semestrale).
Nell'ultimo anno la distribuzione netta è stata 2385,898.
In 3 anni DEUCALIONE ha distribuito 7900,37 euro netti, pari al 7,18% del capitale iniziale investito (una media del 2,4% circa annuo netto).

Il capitale oggi vale, lordo tasse, 122654,18 (+11,15%).

Il rendimento complessivo del risparmiatore che ha investito ipoteticamente in DEUCALIONE è stato, in 3 anni del +18,33% (ovvero oltre il 6% l'anno) diviso in una crescita del capitale del 11,15% ed una 'rendita' netta del 2,4% l'anno (un pò inferiore negli ultimi 12 mesi).

P.S.
Confronto con il suo "benchmark": il LifeStrategy60, ovvero IE00BMVB5P68, oggi quota 27,265... +7,34% semestrale in conto capitale rispetto al +10,34% stesso periodo di DEUCALIONE. Ha distribuito in 6 mesi lo 0,915% netto di rendita (rispetto al 1,1% di DEUCALIONE). In questo primo confronto Deucalione batte LifeStrategy senza quartiere, ma è ovvio che con i bond esposti al dollaro e gli azionari sbilanciati verso asset più volatili è nei semestri "negativi" che bisognerebbe cercare di reggere... o meglio sul lungo termine!

P.C. 27/07/2021

VII SEMESTRE

DEUCALIONE è un 'massivo' portafoglio di 31 ETF (al momento), tutti a DISTRIBUZIONE. Sicuramente troppi, sicuramente non perfettamente efficiente, ma che iniziò la sua 'navigazione' nel mercato 3 anni e mezzo fa, nell'estate del 2018 con l'obiettivo di mostrare come anche con delle sovrapposizioni, come anche chiedendo CEDOLE COSTANTI da accreditare sul conto, come anche diversificando su troppi strumenti inefficienti, gli ETF riescono a condurre in porto il risparmiatore.

Cosa è accaduto negli ultimi 6 mesi che ci hanno separato dal 27 luglio scorso, al nostro solcatore di mari in tempesta?


Come operazione di questo semestre voglio approfittare dell'attuale gain prossimo alla pari (ricordiamo che in portafogli come DEUCALIONE, tanto inefficienti fiscalmente, dobbiamo osservare una disciplina di attenzione fiscale alle minusvalenze!) del iShares Core Euro Corporate Bond. Un MUST HAVE, assolutamente, su un portafoglio Income, ma non dopo quasi 2 anni di politiche di sostegno alle società in difficoltà da parte delle autorità politiche e monetarie ed in prossimità di probabili rialzi dei tassi. Troppa durata finanziaria combinata a potenziale credit crunch, magari ci rientreremo più in la.

Vado a disinvestire quindi le mie 42 quote per 5546,52 euro, pagando 38,41 euro tra tasse e costi di negoziazione.

L'investimento obbligazionario da fare è ovviamente questo, in aspettativa di rialzo dei tassi: IE00B14X4S71 iShares $ Treasury 1-3 yr dist. Titoli di Stato USA a Breve Termine (devo prenderli a distribuzione perché lo 'statuto' di Deucalione mi obbliga).

Al prezzo odierno di 118,57 ne riesco a comprare 46 quote per 5454,22 euro. I restanti 53,89 euro li distribuisco al mio investitore (DEUCALIONE non prevede cash).

Osserviamo la distribuzione: DEUCALIONE ha dato altri 1363,65 euro di dividendi NETTI al nostro risparmiatore/investitore, con una distribuzione totale di periodo di 1417,54 euro. Una costanza impressionante se consideriamo che lo scorso semestre erano stati 1329,17 e solo nel difficilissimo (per i dividendi) 2020 erano scesi a poco più di mille semestrali.
Il controvalore degli asset investiti, invece, è salito: 123395,72 euro. Dall'inizio dell'investimento il CAPITALE è passato da 110000 a 123395,72 (+12,18%), mentre 9317,26 euro è la RENDITA NETTA distribuita all'investitore.
In totale un patrimonio di 132659,09 con un gain del +20,6%.

Notiamo anche l'ottimo bilanciamento dell'asset allocation 60/40, l'azionario vale oggi 73401 euro, pari al 59,22% del patrimonio.

La situazione di fine semestre è la seguente:


Vedremo quanto saranno agitate le acque della prima metà del 2022 a luglio!

P.C. 27/01/2022

VIII SEMESTRE:

Sono passati 4 anni dalla prima simulazione di questo Blog: DEUCALIONE, un portafoglio di (oltre) 30 ETF tutti a distribuzione.

La domanda era: ma anche con un portafoglio confuso di strumenti passivi, da ribilanciare pigramente meno di una volta ogni 6 mesi, tutti a distribuzione, riuscirò a godermi la rendita e magari a fare meglio di blasonate e costose consulenze?

DEUCALIONE era nato proprio per essere testato, con la sua allettante "rendita" nei periodi problematici come quest'anno, durante il diluvio, non durante il sereno:

Dopo un primo semestre del 2022 in cui è 'sceso tutto' (l'ultimo ribilanciamento di Deucalione fu a gennaio) la situazione del nostro portafoglio a distribuzione è la seguente:

Notiamo che il controvalore degli asset di DEUCALIONE è, ad oggi, di 117028,02 euro, con un dividendo netto prodotto nel periodo di 1500,22 euro (ovvero il 1,28% netto semestrale).

La volatilità degli asset del portafoglio si è decisamente intensificata in questi mesi, ma con un certo bilanciamento grazie alla provvidenziale esposizione al dollaro ed a rari asset come MSCI USA Low Volatility e US Selected Dividend che sono cresciuti anche in questa prima metà del 2022.

In questa fase ho una maggiore redditività contenuta negli asset obbligazionari, che del resto però si sono svalutati. Voglio iniziare a limare il rischio valuta e quindi liquido il iShares $ Treasury 1-3 yr, un asset che in 6 mesi ha guadagnano il 7,29%.

L'operazione al netto di un inevitabile capital gain mi frutta 5802,15 euro, con qui vado a comprare sul mercato 67 quote del Lyxor US Treasury 1-3 yr distr. eur H. Vale a dire l'equivalente di quello che ho dismesso con copertura valutaria verso l'euro. Questo mi consente di sfruttare i rendimenti relativamente alti del titolo di Stato Usa a breve termine, riducendo al contempo l'esposizione al rischio valuta in una fase storicamente davvero di rialzo per il dollaro USA. Avanzano nell'operazione poche decine di euro, che aggiungo alla distribuzione netta di periodo, portandola a 1553,31 euro.

Il controvalore finale di DEUCALIONE è il seguente:


In 4 anni DEUCALIONE ha distribuito complessivamente 10870,57 euro netti al suo investitore.
Il controvalore di portafoglio (Valore Attuale + Distribuzione netta) è pari a 127845,5 euro. Il gain da inizio portafoglio è quindi del +16,23% (6,4% di capitale e 9,83% di interessi).
In pratica ha reso oltre il 4% l'anno al netto delle difficoltà attuali.

Soprattutto negli ultimi 6 mesi DEUCALIONE ha subito una flessione del -3,63%. Secondo me si è difeso bene, rispetto a tanti portafogli che ho visto in giro.

Il prossimo appuntamento è tra 6 mesi.

P.C. 27/07/2022

IX SEMESTRE:

Il 2022 è stato dichiarato da molti come uno degli anni più difficili della storia per le asset allocation 60/40. Ecco che, quando 4 anni e mezzo fa ho creato DEUCALIONE, il portafoglio veterano di questo Blog, verosimilmente pensavo a scenari simili come 'stress test'.


Andiamo a vedere quale è la situazione di DEUCALIONE dopo la seconda metà del 2022, in particolare dopo il semestre che ha visto i grandi rialzi dei tassi d'interesse globali:

Possiamo osservare che gli asset si sono "mossi" ma la nostra imbarcazione è rimasta assolutamente stabile, complessivamente, sotto i nostri piedi. Le flessioni lato obbligazionario (soprattutto quello lungo e speculativo) si sono assestate con la crescita dell'azionario europeo ad alto dividendo.
Da luglio DEUCALIONE ha incassato 1511,54 euro netti di dividendi.

Questo porta la distribuzione complessiva da luglio 2018 a 12382,11 euro, pari a 11,25% netto in 4 anni e mezzo (esattamente il 2,5% annuo netto!).

Dato che il controvalore attuale degli ETF è di 116132,96 euro il risultato complessivo è di 128515,07.

Rispetto a luglio, nonostante un semestre di rialzo dei tassi globali con un portafoglio ad alta redditività da cedole/dividendi, il risultato di DEUCALIONE è stato positivo. La performance complessiva è del +16,84%.

Dato il perfetto bilanciamento attuale di DEUCALIONE (60/40) non reputo necessario operare ribilanciamenti e modifiche al portafoglio, provvedo quindi ad aggiornarci direttamente tra 6 mesi.



P.C. 27/01/2023

X SEMESTRE:


Oggi DEUCALIONE, il portafoglio più anziano del Blog, compie i suoi 5 anni di vita.

Iniziato in un momento complesso come l'estate del 2018 ha attraversato due anni record per i mercati azionari del XXI secolo (il 2019 ed il 2021), ma anche trasportato il risparmiatore oltre le acque agitate di due scenari che MAI finora si erano verificati: una Pandemia globale (2020) ed un rialzo dei tassi d'interesse assolutamente insolito per rapidità e intensità (2022).

Con le mie doti predittive (che avrei fatto meglio ad utilizzare per indovinare i numeri del superenalotto però!) nell'ormai lontanissimo 2018 diedi a questo portafoglio il nome del Noè biblico, incaricandolo di 'traghettare' i risparmiatori in acque che vedevo agitate nel primo anno in cui i tassi iniziavano a dare problemi ed il lungo ciclo economico iniziato dopo la Grande Crisi di 10 anni prima si apprestava a diventare 'qualcosa d'altro'.

L'orizzonte temporale MINIMO di Deucalione era fissato a 6 anni quindi in teoria quello che si apre oggi potrebbe essere l'ultimo anno di questo portafoglio. Forse le conseguenze di una restrizione record della liquidità potrebbero regalarci un ultimo importante "Test" per DEUCALIONE.

Questa intanto è la situazione attuale:
















Possiamo osservare che nella prima metà del 2023 l'azionario ha recuperato, mentre l'obbligazionario, seguendo i continui rialzi dei tassi, ha proseguito la sua discesa. Un'importante eccezione la abbiamo, lato azionario, per gli asset "dividend", per l'Immobiliare e per la Cina, in perdita dallo scorso gennaio. Nelle obbligazioni sono quelle societarie, soprattutto quelle ad alto Rischio-Rendimento che incredibilmente reggono di più, decorrelando dalla logica imposta dal rialzo dei tassi, e correlandosi invece con l'azionario globale "world", questo problema è per me un importante campanello d'allarme.

Dalla teorica allocazione 60/40 DEUCALIONE (che comunque ha sempre avuto ampia delega gestionale ed una certa flessibilità data al gestore) al momento ha circa un 1500 euro in più di azionario di quanto previsto. Al contempo il controvalore totale degli asset è arrivato a 115688,77 euro, mentre in 6 mesi ha distribuito, NETTI, 1392,66 euro, pari ad un 1,2% del controvalore attuale su base semestrale.

La distribuzione totale incassata è stata in questi 5 anni di 13774,77 euro, che porta il risultato complessivo di portafoglio a 129463,54 euro portando la performance quinquennale complessiva a +17,7%.

Voglio cercare di correggere alcune asimmetrie che vedo in DEUCALIONE, riducendo qualche ETF della sua collezione ed al contempo approfittandone per ridurre un minimo l'azionario.

Proseguo quindi ad eliminare:

- 60 quote di iShares Euro Corporate Rate Hedged Bond (obbligazioni societarie coperte dal rischio tassi, che ora temo di meno), da cui ottengo 5686,8 euro e produco una piccola minusvalenza di 88,2 euro che comunque non potrò utilizzare in questo tipo di portafoglio

- 55 quote del volatile azionario Invesco US Energy Infrastructure per 2267,7 euro, anche qui produco una minima minusvalenza di 62,15 euro che non posso recuperare.

- 1400 quote del iShares USD Floating Rate Bond, sempre obbligazionario societario, per 6426 euro, qui sono in guadagno e quindi pagherò 127,76 euro

In totale ottengo 14375,5 euro, ridotti a 14247,74 euro dal pagamento delle tasse.

Li utilizzo per mediare il prezzo di obbligazionari in ribasso, ma molto produttivi in un momento come questo che ha visto alzarsi seriamente i tassi d'interesse globali.

- Spendo 2017,4 euro per i titoli di Stato USA a lungo termine: 20 quote di Lyxor $Treasury 10+yr dist.

- Spendo 4004,4 euro per le obbligazioni dei paesi emergenti con copertura valutaria, prendendo 60 quote di iShares JPM Emerging Markets $ Euro Hedged bond.

- Spendo 4166 euro per le obbligazioni USA a breve termine con copertura valutaria, prendendo 50 quote di Lyxor US Treasury 1-3 yr Euro Hedged.

- Spendo 4057,56 euro per i titoli di Stato di paesi emergenti di buona qualità, acquistando 459 quote del xTrackers EMG Sovereign Quality Hedged

Il risultato finale alla fine del quinto anno è il seguente:
















Il prossimo aggiornamento è previsto a gennaio del 2024.

P.C. 28/07/2024


                                                                  XI SEMESTRE:


Nel luglio del 2018, anno complesso per i mercati, assegnai a DEUCALIONE, un portafoglio 60/40 focalizzato sugli ETF a distribuzione, il simbolo di un'arca nel mare in tempesta.

In questo periodo il portafoglio ha affrontato:

- Un anno critico come il 2018 (rialzo dei tassi, crollo obbligazionari ed azionari europei)

- Il Covid

- L'inflazione

- Il rialzo dei tassi nel 2022 e 2023

L'arca non ha fatto miracoli di guadagno, ma ha continuato sempre a distribuire rendita ed a non imbarcare acqua:













I dividendi di questo semestre, generosamente distribuiti da DEUCALIONE ammontano a 1934,39 euro netti. Questo porta la distribuzione totale di portafoglio da 13774,13 a 15679,16 euro.

Il controvalore degli investimenti di DEUCALIONE, invece, ammonta a 116513,32 euro. In totale la performance dalla creazione del portafoglio ammonta al +20,17%.

Le modifiche che vado ad effettuare questo semestre al portafoglio riguardano il rimborso del titolo LYXOR US TREASURY 1-3 YR DISTR. EUR HDG, un governativo a breve durata finanziaria con copertura valutaria in euro, essenzialmente alla pari come controvalore. L'operazione mi consente così di ribilanciare l'azionario ed allungare la durata finanziaria nell'attesa di un rialzo dei tassi.

Ottengo 9778,86 euro dalla vendita e posso sottoscrivere così 341 quote di HSBC China Dist., un asset azionario svalutato che mi fa riequilibrare l'asset allocation ad un 60/40 esatto.

Il resto lo investo a più lunga durata finanziaria con 2525 quote di iShares USD Treasury Bond 20+yr EurH Distr., che investe sempre in titoli di Stato USA, ma a durate superiori a 20 anni!

Il risultato finale è il seguente:

Il portafoglio è riequilibrato sul 60/40 fino a luglio prossimo!

P.C. 28/01/2024

8 commenti:

Voci dalla Germania ha detto...

Portafoglio molto interessante, grazie per l'idea, diciamo che gestire e seguire 29 ETF per la maggior parte dei piccoli risparmiatori, fino a qualche centinaio di migliaia di euro, potrebbe essere un po' complesso e dispendioso, anche in termini di commissioni da pagare alla banca. Forse un'idea interessante sarebbe quella di elaborare un Deucalione light, con una decina di Etf, per coloro che magari non devono gestire milioni di euro. Grazie ancora per il tuo prezioso lavoro

bowman ha detto...

Sì, Deucalione è un portafoglio un pò estremo quanto a diversificazione e 'flusso cedolare'. Il portafoglio Annibale ed il più semplice Sx2 che gli fa da 'benchmark' sono una rielaborazione meno estrema di concetti simili. Ovviamente portafogli come questo mi servono per capire (e per mostrare) cosa scelte anche così estreme porteranno nel tempo come flussi di ricavo e rendimenti e come evoluzione dell'investimento e rischi connessi.

Paolo ha detto...

Ciao Bow.
Come "esercizio" vorrei condividere un portafoglio più "light", sempre rimanendo nel solco tracciato da Deucalione.
Quindi un portafoglio a distribuzione, bilanciato circa 50/50, composto interamente da ETF.


Nome ISIN Asset class
Ishares Euro Dividend Ucits Etf Eur Dist IE00B0M62S72 Az. Area Euro Large Cap
Vanguard Ftse 100 Ucits Etf IE00B810Q511 Az. UK Large Cap
Spdr S&P Us Div Aristocrats Ucits Etf IE00B6YX5D40 Az. USA Large Cap Value
INVESCO EMERGING HIGH DIVIDEND IE00BYYXBF44 Az. Paesi Emergenti
Ishares Asia Pacif Divid Ucits Etf Dist IE00B14X4T88 Az. Asia-Pacifico+Giappone
Spdr S&P Glob Div Aristocrats Ucits Etf IE00B9CQXS71 Az. IntLarge Cap Value
Ishares Eu Aggregate Bond Ucits Etf Dist IE00B3DKXQ41 Obbl. Diversificati EUR
Vanguard Usd Corporate Bond Ucits Etf IE00BZ163K21 Obbl. Corporate USD
Vanguard Usd Treasury Bond Ucits Etf IE00BZ163M45 Obbl. Governativi USD
Ishares Jpmor $ Em Bond Eu Hed Ucits Etf IE00B9M6RS56 Obbl. Paesi Emergenti EUR
Ishares Jp Mor Em Loc Gov Bond Ucits Etf IE00B5M4WH52 Obbl. Paesi Emergenti
Vanguard Usd Em Mkts Govt Bond Ucits Etf IE00BZ163L38 Obbl. Paesi Emergenti
Ishares High Yld Corp Ucits Etf Dist IE00B66F4759 Obbl. High Yield EUR
Pimco Eu Sh-Term High Yld Corp Ucits Etf IE00BD8D5H32 Obbl. High Yield EUR
Pimco Sh-Term High Yld Eur Hed Ucits Etf IE00BF8HV600 Obbl. High Yield - Altro
Pimco Sht-Term Highyield Ucits Etf (Usd) IE00B7N3YW49 Obbl. High Yield USD


Che potremmo suddividere in:


Nome TER Peso teorico %
Ishares Euro Dividend Ucits Etf Eur Dist 0,40% 14,00%
Vanguard Ftse 100 Ucits Etf 0,09% 3,00%
Spdr S&P Us Div Aristocrats Ucits Etf 0,35% 12,00%
INVESCO EMERGING HIGH DIVIDEND 0,49% 7,50%
Ishares Asia Pacif Divid Ucits Etf Dist 0,59% 6,50%
Spdr S&P Glob Div Aristocrats Ucits Etf 0,45% 10,00%
Ishares Eu Aggregate Bond Ucits Etf Dist 0,25% 10,50%
Vanguard Usd Corporate Bond Ucits Etf 0,12% 5,00%
Vanguard Usd Treasury Bond Ucits Etf 0,12% 4,50%
Ishares Jpmor $ Em Bond Eu Hed Ucits Etf 0,50% 3,00%
Ishares Jp Mor Em Loc Gov Bond Ucits Etf 0,50% 4,00%
Vanguard Usd Em Mkts Govt Bond Ucits Etf 0,25% 7,00%
Ishares High Yld Corp Ucits Etf Dist 0,50% 3,50%
Pimco Eu Sh-Term High Yld Corp Ucits Etf 0,44% 3,50%
Pimco Sh-Term High Yld Eur Hed Ucits Etf 0,60% 3,00%
Pimco Sht-Term Highyield Ucits Etf (Usd) 0,55% 3,00%


Come risultato avremmo un 53% azionario e restante 47% obbligazionario.
TER medio di 0,38%
Se i dati che ho trovato spulciando qui e là sono corretti, un Dividend Yield medio di 3,8% (guardando i dati dello scorso 2018)

Sono 16 etf, ma utilizzando ad esempio Fineco Replay, si avrebbero solo 31,65€ di costi per investire. Anche volendo fare delle entrate scaglionate trimestali o quadrimestrali (avendo il capitale a disposizione), si avrebbero sempre gli stessi costi, con il vantaggio di bilanciare in "automatico".

Ciao
Paolo

bowman ha detto...

Ciao Paolo,

Ti ringrazio del contributo.
In effetti è molto interessante, a livello di esercizio teorico, progettare non solo un portafoglio 'modello' come Deucalione, ma anche un portafoglio-ombra più ''light'' come dici tu, che possa riflettere più realisticamente quello che un investitore non enorme può cercare di riprodurre con i suoi risparmi (mi rendo conto che creare un portafoglio con 30 ETF è impegnativo).
L'ho fatto per il portafoglio Annibale, associandogli come 'benchmark' il portafoglio Light Sx2 (semplice semplice). Visto che verso la fine del mese è prevista la mia rendicontazione periodica di Deucalione cercherò di utilizzare un portafoglio Light come confronto anche per lui (magari proprio quello che hai proposto, o visto che Deucalione è composto da 30 ETF ne posso fare uno simile a 15) per vedere come una versione più passiva e semplice non solo si muove nel tempo ma ci lascia spazio per diverse considerazioni. Trattandosi nel caso di ETF di strumenti già diversificati ed indicizzati (dove non c'è spazio per il valore aggiunto, ma neppure per gli errori dei gestori) non mi aspetto differenze fantasmagoriche, per questo i risparmiatori è normale che poi nel fare le loro scelte d'investimento semplifichino (lo faccio anche io).
Quando a Fineco è una delle reti a cui personalmente ho fatto poca concorrenza (anche se poi è la persona che fa un pò la differenza) perché stanno molto attenti a tenersi aggiornati con i servizi ed il Replay è un'idea intelligente per offrire un PAC su ETF che altrimenti diventa quasi inattuabile (anche io in passato, per me, i PAC li ho fatti più su fondi, con costi ben diversi...). Ovviamente un approccio accumulo/distribuzione (che ho spesso usato in passato, ma che con le sicav è decisamente oneroso) è utile per staccarsi come forma di neutralità dal mercato e, soprattutto, per accumulare un piccolo patrimonio 'già messo a rendita' che allo scadere dell'orizzonte temporale magari ci aiuterà a integrare il reddito o gli strumenti previdenziali. Certo alcuni ETF scelti sono poco scambiati ed intervenire a PAC automatico genererà molte inefficienze sui bid/ask... ben più dei 31 euro l'anno, ma data la diversificazione parliamo sempre di decine di euro di imperfezione... non migliaia e migliaia d'euro di commissioni.
Poi trattandosi di un portafoglio a distribuzione, anche mensile, secondo me bisognerà comunque realizzarlo con un pò di capitale iniziale, esempio un 15000 euro... altrimenti si avranno pochissime quote di ETF che con dividendo mensile creeranno un pulviscolo di micro-dividendi.

Un saluto!

Davide ha detto...

Salve Bowman
Per prima cosa volevo ringraziarla per il tempo che ha dedicato a questo blog e alla guida ‘Elementi di base per strategie’.
Era da più di un anno che aspettavo una discesa dei mercati per investire una buona parte dei miei risparmi in azioni ed obbligazioni mediante ETF; gli spunti che ha inserito in Deucalione ed Annibale mi stanno tornando quindi molto utili.

Approfitterò, inoltre, di questo weekend di blocco per terminare di leggere il suo pdf.

Se posso permettermi di disturbarla, avrei da porle delle domande specifiche sulla tassazione dei DIVIDENDI. Ho letto tantissimo a riguardo ma sinceramente sono ancora pieno di dubbi. Supponendo di avere un ETF a replica fisica sull’ indice tedesco, al momento dello stacco della cedola da parte dell’azione sottostante scatterà la tassazione del 26,375% (aliquota tedesca) per il fondo. Poi, al momento dello stacco del dividendo dell’ETF scatterà un altro 26% (aliquota italiana) per me. Questo è vero o ho inteso male?
Ho letto, inoltre, che il domicilio del fondo influisce in qualche modo sulla tassazione. In particolare ho trovato forum in cui si sostiene che gli ETF del Lussemburgo dovrebbero avere una tassazione più alta rispetto a quelli domiciliati in Irlanda. Analizzando gli etf che lei ha usato nelle simulazioni ho notato che alcuni sono proprio domiciliati in Lussemburgo; mi verrebbe quindi da pensare che quello che ho letto sui forum non sia vero. Corretto?

La ringrazio per l’attenzione e mi complimento nuovamente per il suo blog.

Cordiali saluti
Davide

bowman ha detto...

No, no assolutamente. Ora non so per ETF non-UCITS comprati su piattaforme che non conosco su mercati lontani e remoti. Però se compri l'ETF Dax sull'ETFPlus paghi il 26% (aliquota azionaria in Italia). All'interno degli indici gli ETF spesso sono soggetti a doppia tassazione, poi le loro compensazioni le fanno loro in base agli accordi tra paesi. Una volta mi scaricai tutti gli accordi (sono in PDF su qualche sito dei ministeri) tra paesi, ovviamente la doppia tassazione non è mai integrale (non è che paghi 26,375% in germania + 26% in Italia) perché sarebbe iniqua, pago più io che un cittadino tedesco! Gli accordi bilaterali (diversi da paese a paese) alleggeriscono la doppia tassazione: se sono italiano alla germania non do più del 15%, ad esempio, il 11,375% me la farò rimborsare, poi pago il 26% all'Italia. Quindi in tutto (100-26,375)*0,74+11,375 finisco su un'azione tedesca per pagare il 33% anziché il 26, ma assolutamente non 26+26,375 o 26+15. Questo per le azioni. Per gli ETF il discorso è diverso. MSCI ad esempio replica indici che tu riconosci con il numeretto NR ovvero "NET RETURN": replica indici senza la tassazione locale. Cioè già le tasse sui dividendi le paga. Poi dopo le recuperano loro chiedendo ad ogni paese la restituzione di quanto dovuto in base agli accordi bilaterali (mi pare che alcuni siano anche più favorevoli di quelli con la Germania). Tu vedi solo il 'netto' pulito. Quello è il tuo dividendo, su quello ci paghi il 26%. E' un meccanismo molto vantaggioso, che rende gli ETF particolarmente efficienti in questo... in effetti sarebbe bello un articoletto sui paesi con migliori accordi bilaterali da preferire come aree tematiche nei portafogli a distribuzione.

Davide ha detto...

Grazie mille Bowman!!!

Anonimo ha detto...

Il "portafoglio reddito" di Adviseonly (8ETF, isin e percentuali esplicitate)
potrebbe essere un "light" da confrontare al deucalione?
Che strumenti (gratuiti) si possono usare per confrontare i comportamenti passati di
vari portafogli?