Portafogli d'Investimento Teorici:

domenica 31 gennaio 2021

DAVID: la partenza del portafoglio ribassista

Sono passati due mesi ed eccoci al primo dei numerosi futuri rendiconti di DAVID, un portafoglio che sfida il rialzo del mercato puntando ad un approccio molto "prudente" non come asset allocation, bensì come strategia: fondamentalmente è una strategia d'ingresso a Value Averaging focalizzata su eventuali punti di ribasso del mercato e con diversificazione tra gruppi di asset, alcuni più generali o "core", altri locali, ed altri ancora tematici... fino a qualcosina a leva finanziaria.

Vediamo cosa ne è stato dell'ampio portafoglio di DAVID:


La crescita di asset come l'Intelligenza Artificiale (+17,83%), il Lyxor Disruptive Technology (+16,3%), il MSCI China (+15,12%) è impressionante parlando comunque sempre di indici e di un intervallo di 'appena' 2 mesi. Questo, unito alla situazione economica mondiale, ci fa intuire che probabilmente non ci troviamo in una fase "normale" dei mercati, ma in una fase di alta volatilità, seppur positiva, che giustifica l'approccio 'prudente' della strategia di David.

Pressoché nulla è in flessione, se non asset marginali. Quindi nessuna soglia d'ingresso sui ribassi è scattata.

Provvedo, come da strategia, ad accumulare 1000 euro in ciascuno dei 4 asset "core". Acquisto 21 quote di MSCI World, 10 quote di High Yield, 46 quote di Treasuries, 11 quote di obbligazionario emergenti con hedging sull'euro.

Il risultato finale è il seguente:

Il capitale è cresciuto ovviamente solo dello 0,77%, ma si tratta di un PAC concentrato al 76% in liquidità non remunerata.

P.C. 31-01-2021

venerdì 29 gennaio 2021

LA STRATEGIA DI UN PORTAFOGLIO D'INVESTIMENTO

Uno dei temi a mio avviso più sconosciuti, ma in assoluto più importanti: LA STRATEGIA D'INVESTIMENTO.

Cosa è la strategia?

La Strategia di Portafoglio è il metodo con cui gli asset del portafoglio (i beni in cui investe) interagiscono tra di loro e con le risorse finanziarie altrimenti disponibili (liquidi, beni, altri portafogli) nel corso della vita dell'investimento.

E' FONDAMENTALE per darsi una disciplina e distingue tre cose ben diverse:

- La vendita/circuizione per fare commissioni

- Il trading o l'andare 'a braccio' facendo investimenti a casaccio

- Il Portafoglio d'Investimento "vero"

A tal fine metto a disposizione il QUARTO VIDEO del mio tutorial sulla Costruzione di un Portafoglio d'Investimento. Buona visione e spero che vi piaccia:

La Costruzione di un Portafoglio d'Investimento 4: LA STRATEGIA

P.C. 29/01/2020

giovedì 28 gennaio 2021

DEUCALIONE: 2 anni e mezzo del portafoglio a distribuzione di ETF

 


E' giunto il momento del rendiconto semestrale del più vecchio portafoglio del Blog: DEUCALIONE, l'arca di Noé di ETF che attraverso il mare dei mercati ci conduce in direzione di una rendita o distribuzione.

Deucalione, ricordo, è un portafoglio 60/40 di lungo termine, costruito non con la massima efficienza (esagerato numero di strumenti selezionati grossolanamente in base al dividendo ed in assoluta inefficienza fiscale, ma non deve essere un portafoglio da replicare, deve fare 'scuola') ma serve a darci un "metro" di cosa uno strumento di suo economico ed efficiente come l'ETF, ben diversificato, può produrre a livello di 'rendita' e che movimento ha il capitale investito. Soprattutto che sfide e problematiche ci presenterà nel tempo.

Deucalione, come tutti gli asset dividend e value, ha passato un 'brutto' 2020. Un anno di mer... cati volatili. Brutto si fa per dire perché anche nella tragedia comunque il suo investitore non ha dovuto sopportare revisioni semestrali con flessioni superiori ad un -3,8% rispetto al capitale iniziale (luglio 2020) e comunque con la distribuzione ricevuta non è mai andato davvero in 'perdita'. Vedremo come se la caverà l'arca con mareggiate più forti, anche se, nato a metà di un anno difficile come il 2018, già di sfide un pò ne ha viste.

La situazione al 28.01.2021 è la seguente:

Benissimo, il capitale 'attuale' è arrivato a 111157,84, l'investitore dell'estate 2018 è tornato in gain di +1,06%.
Però il vero 'tesoro' di questo portafoglio è la sua rendita: incassiamo altri 1036,728 euro netti di dividendi e arriviamo ad una rendita distribuita di 2842,468+2672,78+1036,728 = 6551,196 euro.
La performance net return del portafoglio, che andiamo a considerare è quindi di +7,01%.
Certo in 2 anni e mezzo, ma tolto l'1% in quota capitale comunque ci attestiamo intorno al 2,4% NETTO annuo di rendita.

Deucalione non è un portafoglio completamente statico e Buy&Hold, anche se segue asset allocation ed è certamente poco flessibile. Qui il consulente serve ad assistere l'ipotetico réntier ad adattarlo alle situazioni del mercato.
Qualcuno dirà "eh, ma sono anni che governativo ed azionario alla fine vanno", sì, ma qui l'obiettivo è un mantenimento del valore ricevendo rendita più che un arricchimento, oltretutto il timing (investimento poco prima di un semestre negativo e attraversamento di un anno che per gli indici a dividendo e 'value' è stato negativo) incide. E l'orizzonte temporale comunque è lungo.

Andiamo a fare il nostro lavoro di ipotetico 'consulente'/'assistente' (sapete che l'assistente finanziario è definizione che amo più del 'consulente' biglietto da visita di tanti... beh, le vignette le avete viste).

Inannzitutto una notizia: LYXOR ha cambiato la strategia di alcuni suoi mostri sacri, ETF arcinoti e cavallo di battaglia fin dagli albori della storia italiana degli ETF, quindi il LYXOR MSCI EUROPE non è più a distribuzione: italy-it---lap_changement-politique-distrib-msci-eu-et-eurostoxx-50-9e6324cf32c7d2f60bd9947d048dc9e78d9ac5e6.pdf (lyxoretf.it)

Benissimo, non è più adatto a Deucalione: lo vendo in gain del +1,2%, pago ahimé 8,11 euro di tasse, conteggio i soliti 5 euro di transazione e ottengo 2588,09 euro da reinvestire.

Voglio poi intervenire sull'iShares BRIC: ha fatto benissimo il suo lavoro, bilanciandomi altre situazioni meno vantaggiose (e pagando dividendo), però si è sovrapesato, con un gain del +30% quasi, rispetto alle nostre iniziali intenzioni di esposizione alla volatilità di un Brazil-Russian-China-India e quindi ne vendo 65 quote. Pago 132,5 euro di tasse, la solita transazione ed ho 2091,35 euro.

E' giunto il momento di intervenire su quel che rimane del iShares Core Euro Government Bond: è salito ancora, i rendimenti futuri sono ormai negativi, non è più roba da rendita, ma da perdita, secondo me... quindi lo tolgo in gain, 40,5 euro di tasse (tassazione al 12,5 per fortuna), transazione e 2925,82 euro disponibili.

L'ultimo è il fratello iShares Core Euro Corporate bond: voglio ridurre il rischio tassi, mi spiace, quindi rimborso in gain, 74,58 euro di tasse, e ottengo 5611,84 ruto.

Ho a disposizione 13217,1 euro. Come li reimpiego?

Sull'Azionario Europa ho trovato come sostituto del nostro storico Lyxor il IE00BDGN9Z19 xTrackers MSCI EMU Minimum Volatility, una strategia che aggiungo alle (diverse) altre che ho già sull'Europa, ne compro 178 quote a 4654,7 euro.

Nell'Obbligazionario Societario Europeo seleziono il IE00B6X2VY59 iShares Euro Corporate Bond Rate Hedged, l'hedging sui tassi mi auspico che aiuti a consolidare quanto ho guadagnato, anche in conto capitale, sul precedente Corporate Bond. 60 quote le pago 5775 euro.

Infine per il ''governativo'' in una situazione così drastica ho fatto una scelta drastica: investment grade sì, rischio valuta no, titoli di stato sì, ma mi sposto sui paesi emergenti. Un'alternativa in quest'epoca travagliata giudico che il portafoglio a rendita debba cercarla nel IE00BD4DXB77 xTrackers Emerging Markets Sovereign Euro Hedged, ne prendo 225 quote al prezzo di 2778,75 euro, al posto del pezzetto di euro-governativo che ho tolto.

A fine revisione semestrale questo è il bell'aspetto del mio DEUCALIONE:
Abbiamo sterilizzato un pò di tassi, un pò di valuta e spero un pò di volatilità. Vedremo cosa questo mare burrascoso riserverà al nostro portafoglio 'a reddito' e ci aggiorniamo quest'estate.

P.S.
Benchmark per Deucalione: IE00BMVB5Q68 LifeStrategy 60/40 a distribuzione, oggi quota 25,6 e non ha ancora staccato mezzo dividendo, me lo segno come promemoria e vediamo a luglio.

P.C. 28/01/2021

martedì 26 gennaio 2021

La ricerca del valore (SECONDA PARTE)

Provvedo a concludere il discorso sul Value e sulla ricerca di una "riserva di valore" negli indici finanziari iniziata il 15 gennaio.

Ho diviso la mia (personalissima) analisi in due filmati YouTube, rendendomi conto che il discorso non è dei più leggeri, ma augurandomi che possa essere per qualcuno di interesse.

Wide Moat, CAPE e ricerca del valore alternativo (PARTE 2 di 3)

Conclusioni sulla Ricerca del Valore (PARTE 3 di 3)


P.C. 25/01/2021

lunedì 25 gennaio 2021

PSICHE: quinto trimestre e sospensione della simulazione

Similmente al portafoglio AMORE vado a rendicontare anche il suo simmetrico PSICHE, il portafoglio che investendo sull'azionario è andato a distribuire accumulando quote di ETF obbligazionari.

Ricordo che PSICHE partiva da un'asset allocation 90/10 dove la quota azionaria era bilanciata attraverso un interessante schema proporzionale al PIL delle singole economie rappresentate con ETF locali ponderato al potere d'acquisto.

La situazione di PSICHE al 25.01.2021 appare essere la seguente:

Notiamo che la liquidità è proveniente da un Conto Deposito al 1,5% su Illimity Bank scaduto nel corso del trimestre in corso.
In maniera conforme alla strategia di portafoglio a rotazione di accumulo programmata 5 trimestri fa vado quindi ad accumulare la quota interessi/dividendo in una quota dell'ETF di xTrackers sui titoli di stato globali con copertura valutaria verso l'euro, ad accumulo, e rinnovo il conto deposito con quello un pò più redditizio che ad oggi trovo sul mercato: un conto deposito a 24 mesi di FCA Bank vincolato con un tasso annuo lordo del 1,75%.
Il risultato è il seguente:
Il capitale finale di PSICHE dopo 5 trimestri è di 110741,89 euro, con una performance dopo 1 anno e tre mesi del +10,69%.

Andando a sospendere l'accoppiata di portafogli con due strategie simmetriche distribuzione/accumulo di AMORE&PSICHE possiamo riscontrare che il controvalore totale dei due portafogli è di 110741,90+99136,59 = 209878,49 a fronte di un capitale iniziale investito sulle due strategie simmetriche di 200049,93.
La cosa interessante che può far intuire la relativa "decorrelazione" dal mercato puro e semplice di questo abbinamento di strategie (pur con portafogli imperfetti, inutilmente complessi e con una distribuzione ponderata male... vediamo che PSICHE in particolare accumula in obbligazionario 200-300 euro a trimestre, una quota irrilevante o quasi...) è notare come all'interno dei portafogli molti asset divergono pesantemente: anche in PSICHE si va da un -20% dell'azionario brasiliano ad un +55% dell'azionario coreano in poco più di un anno.
Chi avesse comunque deciso di replicare alla fine di un anno di quotazioni di mercato molto alte come il 2019 l'accoppiata di strategie, anche con un anno contrastato come quello appena trascorso chiuderebbe oggi ad un complessivo +4,91%, una performance migliore di molti asset azionari nel periodo.

L'andamento di PSICHE è stato il seguente nel tempo:

Inizio Portafoglio: +0%
     Gennaio 2020:       +6,68%
    Aprile 2020:           -9,47%
    Luglio 2020:         -5,16%
   Ottobre 2020:        -3,57%
   Gennaio 2021:       +10,69%

Provvederò a salvare, come memoria, il monitoraggio di AMORE&PSICHE in apposita sezione nel Blog.

P.C. 25.01.2021

domenica 24 gennaio 2021

AMORE: quinto trimestre del portafoglio distribuzione/accumulo 'neutrale' e sospensione della simulazione

Siamo al quinto rendiconto trimestrale del portafoglio AMORE, un portafoglio obbligazionario a distribuzione con accumulo verso l'azionario a rotazione ciclica dell'asset class di accumulo. E' un portafoglio che, insieme a PSICHE, cercava di illustrare una strategia 'neutrale' al mercato ma correlata più che altro ad altri asset... alle valute e agli obbligazionari ad alto rendimento (paesi emergenti ed high yield) nel caso di AMORE che, accumulando poco a poco dividendi sull'azionario sarebbe diventata progressivamente correlata ai mercati.

Ovviamente AMORE è una simulazione, piuttosto complessa ed inefficiente (il che va bene con l'obiettivo di mostrare le tecniche e gli andamenti delle strategie, non suggerire assolutamente investimenti!). Ho deciso tuttavia di sospendere la simulazione con questo quinto trimestre perché ha comunque illustrato il meccanismo (anche se forse i risultati li avremmo visti più chiaramente tra diversi anni), ma soprattutto perché da come ho costruito il portafoglio (con calcoli valutari su valute esotiche, decine di dividendi e cedole in valuta e a rendicontazione ogni 3 mesi) è per me estremamente laborioso e porta via moltissimo tempo per rendicontarlo. Dovendo rendicontare con una certa frequenza un portafoglio preferisco dedicarmi a DAVID, ad esempio, con un approccio piuttosto "sfidante" verso eventuali ribassi di mercato, anziché stare lì a calcolare cedole in rubli e fare la conversione valutaria al giorno di stacco (che è pesantissimo, assicuro...).

Preferisco quindi distribuire tali 'risorse umane' nel poter fare più altre simulazioni di altro tipo.

La situazione al 24.01.2021 di AMORE è la seguente:

Notiamo subito che AMORE ha in portafoglio asset estremamente decorrelati: dal bond internazionale in rubli ad alto dividendo ma in flessione oltre il 20% all'ETF iShares Pacific in gain del 28,99% (che ha beneficiato di un momento di acquisto favorevole) è quindi un portafoglio esposto a molteplici rischi tra loro decorrelati e non segue esclusivamente il mercato. Nel caso di un 'crollo epocale' è verosimile che l'andamento di Amore sia ben diverso da quelli di una normale asset allocation con una percentuale di obbligazionario "globale" e di "azionario globale".
Spero di aver tramesso il concetto che una strategia di questo tipo a "rotazione" (rotazione di distribuzione, rotazione di accumulo, rotazione di asset bersaglio e rotazione di rischi valutari ed altro sul capitale investito) attraversa questo tipo di andamento. Questo non significa assolutamente che sia più vantaggiosa o efficiente... semplicemente ALTERNATIVA.

Obbedendo alla rotazione di asset class bersaglio che ci eravamo dati a ottobre del 2019, vado a collocare la liquidità disponibile (provento principalmente delle numerose cedole incassate negli ultimi 3 mesi) sull'azionario emergenti ad accumulo, acquistando sul mercato 210 quote dell'ETF ad accumulo LU1681045453 (Amundi MSCI Emerging Markets) per un totale di 1096,2 euro. Il risultato FINALE del portafoglio AMORE risulta essere il seguente:

L'andamento di AMORE è stato il seguente nel tempo:

Inizio Portafoglio: +0%
     Gennaio 2020:       +2,92%
    Aprile 2020:           -6,42%
    Luglio 2020:         -3,25%
   Ottobre 2020:        -5,11%
   Gennaio 2021:       -0,86%

P.C. 24-01-2021

martedì 19 gennaio 2021

ANNIBALE e SempliceSemplice: i portafogli a distribuzione passano il "valico" del 2020

Terminato il 2020 torniamo a mettere mano alla situazione di quei portafogli, a distribuzione e quindi concepiti per creare una "rendita" che la situazione ha tanto penalizzato.

Cosa ne è stato degli investimenti del classico réntier?

Il 19 gennaio 2020 è avvenuta la scadenza, con rimborso, di uno degli asset di ANNIBALE, l'obbligazione sovranazionale il Pesos Messicani, penalizzata dal cambio sfavorevole. La situazione ad oggi appare la seguente:

Andiamo a registrare 255 di MINUS con la scadenza dei Pesos, nella speranza di poterli compensare fiscalmente da qui alla fine del 2025.
Annibale in questi 8 mesi ha distribuito 1084,05 euro di rendita netta, portando il totale a 2708.
Il capitale ha un valore odierno di 102448,31 che porta la performance da inizio portafoglio (16 mesi) a +5,27%.
La distribuzione media annuale è stata ad oggi del 2% netto esatto.
La crescita del capitale media annuale è stata (in aggiunta a questo) del 1,9% annuo.

Cosa fare della scadenza di Pesos Messicani? Ho deciso di acquistarci, avvantaggiandomi di un dollaro debole che spero compensi l'obbligazionario alto, il Vanguard USD Emerging Markets Bonds, altro 'campione' di distribuzione/rendita.

Il risultato finale è il seguente:

Andiamo a vedere, nella solita comparazione, cosa ha fatto il nostro portafoglio-ombra "Semplice Semplice" ovvero Sx2:


Questo portafoglio, molto più semplice, ha manifestato (complice l'assenza di un'esposizione a bond in valuta debole e la presenza dell'azionario emergente!) un'efficienza molto più spiccata. Con 5 ETF tra loro diversificati ha distribuito in 8 mesi 1234,1 euro netti di ''rendita''.
Il capitale è attualmente di 105486,5 euro, con un gain di portafoglio in 16 mesi del +8,35%.
Il portafoglio ha distribuito una rendita media annua netta del 2%, assolutamente in linea con ANNIBALE, a fronte di una crescita del capitale doppia, del 4,17% annuo.

Il prossimo appuntamento per i due portafogli a rendita è fissato tra 8 mesi, a settembre 2021.

P.C. 19/01/2021

venerdì 15 gennaio 2021

La ricerca del valore (Value Investing)

La "Ricerca del Valore" ovvero il cosiddetto Value Investing, è un approccio all'investimento azionario dotato di ampia bibliografia.

La cosa interessante è che nel 2020, più che negli ultimi anni (decisamente 'sfortunati' per gli indici cosiddetti "value") la decorrelazione tra titoli "value" e titoli "growth" è stata particolarmente marcata, quasi impressionante:

Anche negli USA, una delle economie più dinamiche e ricche di liquidità, l'azionario Value non ha recuperato i crolli dovuti alla pandemia mondiale, invece il MSCI USA si assesta su livelli prossimi ai massimi storici.

Tipicamente l'investitore "Value", che, rispetto all'investitore "Growth", è stato punito per la sua strategia dal corso dei mercati negli ultimi 10 anni, concepisce il mercato azionario come 'riserva di valore' una concezione non dissimile da quella che spinge alcuni verso oro o altri asset di 'riserva'.
In epoche ad elevata inflazione nei paesi sviluppati (quindi grossomodo fino a vent'anni fa), in effetti il mercato 'valore' che seleziona le aziende di un mercato azionario non sulla base del corso di mercato dei titoli (ovvero dal prezzo delle azioni), ma sulla base di fondamentali economici e contabili, sovraperformarono gli indici generali.
Durante le bolle (celebre quella del dot com nel 2000-2001) un approccio basato sui fondamentali è risultato più difensivo di una selezione basata sulle esuberanti quotazioni di merato

Questo approccio però, negli stessi indici, presenta molti se e molti ma. Società importanti che si occupano della selezione di indici azionari, come MSCI, hanno rivelato non poche criticità nella selezione 'Value' (ovvero basata su valori di mercato bassi rispetto ai valori contabili dell'azienda), in particolare a causa di una sopravvalutazione di aziende che potevano mettere negli attivi di bilancio enormi quantità di crediti verso terzi, emettendo credito a "leva finanziaria" rispetto al proprio 'core'.
Questo non danneggiò gli indici Value nel loro complesso, non seriamente, finché la Grande Crisi (2007-2009) non colpì i mercati finanziari globali ed in particolare il settore creditizio-bancario con vere fasi di "Credit Crunch".
Questo scenario, seguito ad anni di tassi bassi ed inflazione moderata (o addirittura di deflazione) hanno minato i risultati dell'investimento 'valore' aprendo le porte ad un decennio d'oro per le strategie "Growth" che investono invece in aziende sovrastimate dal mercato.

Esistono, oggi, varie strategie che però affiancano il classico approccio valore e rappresentano delle strategie di "Ricerca del Valore" alternative.

La MSCI ha affiancato ai classici indici MSCI Value anche indici MSCI Value Enhanced (utilizzati in maniera preferenziale, ad esempio, dagli ETF quotati su Borsa Italiana) e indici MSCI Prime Value (che affiancano ad una ponderazione settoriale dell'indice anche una selezione qualitativa).

Morningstar, celebre sito di analisi finanziaria, ha redatto un suo indice di aziende definite "Wide Moat" basate su criteri di vantaggio competitivo settoriale.

Il professor Robert Shiller ha studiato il calcolo di un valore, il CAPE, per misurare il livello di sopravvalutazione di un settore in una fase di mercato e teorizzato una rotazione settoriale, adottata da alcuni ETF cosiddetti "Attivi" (o semi attivi, Smart-Beta).

Altre società d'investimento, come la statunitense WisdomTree, hanno creato propri indici di analisi Multi-Fattoriale che mixano criteri di Qualità, Dividendo e crescita delle valutazioni alle classiche metodologie Price/Earning Ratio.

Di questo ho deciso quindi di parlare in una serie di video (mi auguro non troppo pesanti, ma confido che l'interesse per la materia sosterrà l'ascoltatore) di cui questo è l'introduzione:


P.C. 15/01/2020

sabato 9 gennaio 2021

TETRAKTIS: gli elementi fondamentali della strategia "Lazy"

Sono trascorsi quattro mesi dalla creazione di un insieme di portafogli "Lazy" (non del tutto, alcuni sono "smart lazy") noto come Tetraktis. Seguendo uno schema piramidale di pura ispirazione filosofica (è un gioco per dare anche un pò di colore al Blog) vado a confrontare questa "essenza elementare" dell'investimento in ETF sulle 4 strategie da me simulate.


I 4 elementi del Tetraktys si somigliano, ma non sono esattamente la stessa cosa, sono 4 sfumature diverse di complessità e gestione del portafoglio, hanno una loro subordinazione ed ordine quanto a complessità.

Il fuoco:

Il fuoco è il più semplice, un piano d'accumulo, essenzialmente, su un unico ETF, il SPDR All World Index Euro Hedged, privo di rischio valuta, 50% azionario puro, rischio tassi nullo, strategia ad evoluzione ovviamente (è un PAC, incrementa l'esposizione all'azionario di 2000 euro ogni 4 mesi).
Come la fiamma è sempre in movimento, eppure è immutabile.

Dopo 4 mesi dalla creazione la situazione è la seguente:

Procedo all'accumulo sottoscrivendo 135 quote aggiuntive del nostro ETF azionario globale con copertura valutaria ed ottengo questo:

La crescita è del +7,1% in 4 mesi.

L'aria:

L'aria è pura: un approccio 50/50 lazy di 2 ETF allo stato più trasparente e pulito che ci sia. Metà su All World azionario e metà su Global Aggregate obbligazionario. Metà in valuta locale e l'altra metà con copertura valutaria.

Il risultato dopo 4 mesi è il seguente:
Il risultato è un +6,23% nel quadrimestre.

L'acqua:

L'acqua ha un suo flusso, il capitale scorre dai dividendi dell'azionario globale a selezione di dividendo e dell'obbligazionario globale aggregato all'azionario che coglie una strategia di "momento" di mercato. E' più fluida, più adatta a combaciare ai mercati ed al loro momento.

Nei 4 mesi il Vanguard FTSE All Country World ha distribuito 2 dividendi, per un totale di 422,17 euro al netto delle tasse. Il SPDR Global Aggregate Bond Euro Hedged ne ha distribuiti altri 253,92 netti.
Vado quindi ad accumulare, al prezzo odierno, nel MSCI World Momentum di iShares sottoscrivendo 13 quote aggiuntive e, al netto dei costi di negoziazione, la situazione è la seguente:
Al momento il capitale cresce del +6,357%.

La terra:

Le radici del portafoglio Terra sono ben piantate in indici più locali e diversificati, anziché globale e basato sulla quintessenza della contrapposizione capitale di rischio/capitale di debito, possiede delle fondamenta localizzate in Europa, negli USA, nei Mercati Emergenti oltre che nell'obbligazionario. Nasce, a differenza degli altri "elementi" con una quota più significativa di azionario (il sale della terra?).
Con più azionario la crescita di Terra è stata ovviamente un pochino maggiore degli altri portafogli, con un +7,67%.

P.C. 09/01/2021

sabato 2 gennaio 2021

Tavola Periodica dei Rendimenti (II Semestre 2020)

 Il 2020 è finito.

Come sono andate le mie solite Asset-Class nel secondo semestre dell'anno?


E' stato un semestre ben peculiare. Da un lato il segno meno è stato messo su tutto ciò che ha esposizione al dollaro: i peggiori i titoli di stato USA, ma anche obbligazioni societarie ed aggregate se mondiali ed addirittura l'obbligazionario emergente (in discesa per 2 semestri di seguito). Allo stesso tempo scende anche l'oro.

Dalla parte del guadagno spiccano i successi dello Small Cap, in un evidente percepito avvicinarsi della ripresa dell'economia "reale" e dei paesi emergenti trainati da un'asia competitiva. Continua la crescita apparentemente inarrestabile dei tecnologici, recupera Italia, Giappone, Pacifico e a seguire Europa, USA, materie prime e BTP hanno un recupero record, mentre minimo rispetto alla precedente discesa è il recupero dell'immobiliare.

Al solito la tabella completa verrà aggiornata sotto il Catalogo ETF in alto a sinistra.

P.C. 02-01-2021