Portafogli d'Investimento Teorici:

venerdì 30 luglio 2021

MIDEN: il portafoglio a capitale garantito, +1,55% dopo 3 mesi

MIDEN rappresenta, in quest'epoca di rendimenti negativi sui titoli obbligazionari più brevi e solidi e di dichiarato zero rendimento nell'investimento "free risk" una delle sfide più temerarie per l'ipotetico consulente (indipendente, suppongo).

Qui il capitale iniziale di 500000 euro è investito solo in strumenti a capitale e valore garantito, non soggetto a fluttuazioni né dei tassi né del mercato: conti deposito e polizze rivalutabili a gestione separata che garantiscono il capitale versato.

Dopo 3 mesi il consulente ipotetico che ha creato MIDEN è comunque riuscito a restituire un impressionante rendimento del +1,55%, tramite l'espediente del deposito vincolato ad interessi anticipati ed a qualche tecnica da 'consulente'. Vediamo come:

Alla creazione del portafoglio gli interessi netti anticipati sul vincolo dei deposito "Rendimax", sono stati investiti in ETF, aggressivi (azionari puri), ma anche con una strategia 'quality'.
Vediamo che i tre approcci hanno riportato tutti performance trimestrali ottime:
+4,65% l'azionario internazionale a 'pesi costanti' (la performance più magra)
+9,01% l'azionario Europa con strategia "Quality Dividend Growth"
+6,63% per chi ha puntato alle aziende più competitive USA con il "Wide Moat".
questi si affianca la performance eccezionale del titolo Cattolica: +36,79%, cui ci siamo legati per poter aprire la polizza Cattolica Noi Futuro.

Incassiamo inoltre 212,75 netti di interesse sul conto FCA Bank ad interessi trimestrali, che rimane accreditato sul conto con i 14,05 già presenti in attesa di risparmiare una cifretta sufficiente a sottoscrivere quote aggiuntive di etf.

Il capitale è in crescita di 507758,05, +1,55% su base trimestrale.

P.C. 30/07/2021

mercoledì 28 luglio 2021

DAVID: +3,32% per il portafoglio ribassista con il mercato in rialzo

Quarto bimestre di totale rialzo per DAVID, il nostro portafoglio ribassita. Calma piatta... se lo storno sui tecnologici Cinesi fosse durato un giorno in più si sarebbe attivata la 'soglia' di ingresso, per il piacere di veder funzionare la strategia.

E invece procede il solito value averaging sui 4 ETF "Core":

- 18 quote di iShares MSCI World a distribuzione (Azionario Paesi Sviluppati) per 1001,84 euro
- 10 quote di iShares Euro High Yield Corporate Bond (Obbligazionario High Yield) per 1039,9 euro
- 45 quote di Vanguard USD Treasury Bond (Debito Governativo USA) per 996,35 euro
- 11 quote di iShares JPM USD Emerging Mkts Bond EuroH (Debito Paesi Emergenti) per 1001,36 euro

La situazione al 28.07.2021 si aggiorna:
Il patrimonio è cresciuto di circa 5000 euro ovvero +3,32% in conto capitale.

P.C. 28.07.2021

martedì 27 luglio 2021

DEUCALIONE: il terzo compleanno del portafoglio 'a reddito' più anziano del Blog

Deucalione nacque 3 anni esatti fa, durante la 'calda' estate di un anno difficile come il 2018, per mostrare cosa un gran numero, sicuramente eccessivo, di ETF bilanciati 60-40, gestiti in maniera semi-attiva, con la finalità di distribuire cedole e 'rendita' potessero comportare.

Negli anni abbiamo visto che è probabilmente inefficiente rispetto altre tipologie d'investimento, utilizza troppi strumenti etc... ma l'ipotetico réntier principiante, che avesse la 'fortuna' di rivolgersi in autonomia a strumenti efficienti dal lato costi, ed avesse creato questa lunga lista di 'distributori di rendita', cosa avrebbe ottenuto?

E' valido l'obiettivo di Deucalione con questo 'spezzatino' di traghettare il risparmiatore anche attraverso i momenti di difficoltà, restituendogli sempre un allettante reddito? Mostrandogli comunque un gran numero di strumenti che psicologicamente rendono magari meno ansia della performance secca di un titolo solo?

La situazione al 27.07.2021 di DEUCALIONE risulta essere la seguente:


Nell'ultimo semestre sono stati incassati 1329,17 euro NETTI dal nostro investitore.
Il capitale investito di DEUCALIONE, ad oggi, vale 122654,18 euro.

Quali operazioni vado a mettere in atto, come di consueto, io, ipotetico "gestore-consulente"?

Nel terzo anniversario ho deciso di effettuare alcuni perfezionamenti, e voglio inoltre ridurre leggermente l'esposizione ai tassi dell'obbligazionario e riallineare Azionario/Obbligazionario a quel 60/40 stabilito nel 2018. Attualmente la crescita impetuosa dell'azionario ci ha portati a 63/47.

Decido quindi di:
- Sostituire il LYXOR MSCI EMU VALUE con il più economico e per diversi motivi a mio parere efficiente UBS MSCI EMU VALUE (LU0446734369). Vendendo il Lyxor ottengo 2848,5 euro, ricompro 72 quote dell'UBS per 2830,68 euro. La differenza, tolti i costi di negoziazione, la metto nella 'rendita' che distribuisco all'investitore questo semestre (ricordiamo che Deucalione distribuisce tutto, non ha una liquidità di riferimento).

- Tolgo 2700 euro dal iShares US Selected Dividend: data l'impetuosa crescita infatti l'investimento USA è ormai decisamente sbilanciato rispetto al resto. Vendo 29 quote e pago 94,7 euro di capital gain, ottenendo 2597,54 netti da reinvestire.

- Per lo stesso motivo disinvesto parzialmente anche il Lyxor S&P500 a distribuzione, vendendo 89 quote. Questo mi obbliga a pagare 312,18 euro di tasse (Deucalione ha una composizione molto inefficiente fiscalmente!) e mi frutta 3077,37 euro puliti.

- Sempre per motivi di 'efficientamento' decido di sostituire il mitico IE00B2NPKV68 (Emerging Markets Bond in dollari di iShares) con il Vanguard USD Emerging Markets Government Bond, che è mostrato stabilità leggermente migliore durante il panico Covid, con un TER inferiore ed una distribuzione sempre mensile. Nella vendita pago 20 euro di capital gain, e mi frutta 4509,56 euro con cui posso ricomprare 103 quote di VANGUARD USD EMG MKTS GOV BOND a 43,665 euro. La differenza di 7 euro va a rendita.

- Ultimo asset che voglio disinvestire è il iShares UK Propiety GBP dist: il titolo è tornato in gain (in un portafoglio fiscalmente inefficiente come Deucalione le vendita in perdita che generano minus vanno evitate il più possibile!) e mi permette di ridurre l'esposizione molto significativa al Regno Unito (in tutto tra real estate, GILTS e FTSE100 sto su Sterlina e UK per oltre 8000 euro, oltre la partecipazione a indici globali, e colgo l'opporunità per ridurre). Questo mi porta a pagare ulteriori 43,61 di capital gain e ottenere 2862,1 euro liberi.

Rimane ora da reinvestire la liquidità generata e lo faccio in gran parte in obbligazionario e per l'equivalente (circa) dell'immobiliare UK disinvestito in azionario.

- Sottoscrivo 339 quote di HSBC CHINA DIST., ovvero la Borsa di Hong Kong a distribuzione, forse non l'asset ideale per una distribuzione, ma diversifica su un mercato in cui il portafoglio è poco presente in una fase di volatilità negativa significativa. Il prezzo è 2596,062 euro.

- Sottoscrivo infine 1400 quote di iShares USD Floating Rate Bond a distribuzione (IE00BZ048462), probabilmente non un campione di distribuzione, ma un asset assolutamente resiliente ai tassi ed ai timori sull'azionario (ma non ad una eventuale svalutazione del dollaro!).

Il risultato di questo terzo anno di gestione è il seguente:


Negli ultimi 6 mesi DEUCALIONE ha distribuito 1349,17 euro di rendita (1,1% netto semestrale).
Nell'ultimo anno la distribuzione netta è stata 2385,898.
In 3 anni DEUCALIONE ha distribuito 7900,37 euro netti, pari al 7,18% del capitale iniziale investito (una media del 2,4% circa annuo netto).

Il capitale oggi vale, lordo tasse, 122654,18 (+11,15%).

Il rendimento complessivo del risparmiatore che ha investito ipoteticamente in DEUCALIONE è stato, in 3 anni del +18,33% (circa il 6% l'anno) diviso in una crescita del capitale del 11,15% ed una 'rendita' netta del 2,4% l'anno (un pò inferiore negli ultimi 12 mesi).

P.S.
Confronto con il suo "benchmark": il LifeStrategy60, ovvero IE00BMVB5P68, oggi quota 27,265... +7,34% semestrale in conto capitale rispetto al +10,34% stesso periodo di DEUCALIONE. Ha distribuito in 6 mesi lo 0,915% netto di rendita (rispetto al 1,1% di DEUCALIONE). In questo primo confronto Deucalione batte LifeStrategy senza quartiere, ma è ovvio che con i bond esposti al dollaro e gli azionari sbilanciati verso asset più volatili è nei semestri "negativi" che bisognerebbe cercare di reggere... o meglio sul lungo termine! Deucalione ha una strategia ed una connotazione dividend/income, mentre LifeStrategy assolutamente no.

P.C. 27/07/2021

sabato 24 luglio 2021

CYRANO: +32,65% di crescita per il nostro portafoglio "duellante"

Durante il "flash crash" del 2020 ho creato CYRANO per mostrare una strategia dinamica, ma anche flessibile che però con 'metodo' affrontasse le ansie e la volatilità di una situazione all'epoca incerta ma ricchissima di opportunità.

Dopo un ingresso progressivo e l'esposizione anche ad una piccola leva finanziaria (con un massimo di 102/100), il portafoglio si è 'stabilizzato' su una crescita significativa e progressiva.

Vediamo se da fine 2020 questa progressività e costanza nella crescita è proseguita.

Questa è la situazione di CYRANO al 24-07-2021:

NESSUN asset di Cyrano è in perdita, pur avendo un portafoglio certamente bilanciato/dinamico (2/3 azionario e 1/3 obbligazionario ad oggi) e correlato all'azionario anche nei bond ad alto rendimento, ma anche piuttosto diversificato tra strategie, mercati, segmenti di mercato e strumenti di natura diversa.

Questo è causato anche dalla forte correlazione positiva del mercato, che Cyrano ha colto e restituito all'ipotetico investitore.

Ai gain visibili si aggiunge una distribuzione di 1242,89 euro netti che da dicembre ha alimentato la quota di liquidità disponibile (i dividendi più rilevanti sono stati distribuiti dagli azionari Europa e dagli obbligazionari dei paesi emergenti).

Il controvalore di portafoglio odierno è di 132565,85 euro, con un gain di +32,65% totale rispetto ai 100026 euro investiti il 10 marzo 2020 a inizio 'crash' da Covid. Parliamo di +25% su base annua con un portafoglio dinamico, ma comunque bilanciato (non totalmente azionato) e diversificato (non concentrato su tematici, tecnologici o cose di 'moda' o seguendo i trend).

Nel mio agire seguendo un metodo ed una strategia stabilita, pur con la flessibilità che un portafoglio come Cyrano mi concede, non intendo modificare al momento l'asset allocation 66/33 attuale. Se non reinvestendo nel iShares MSCI Minimum Volatility la liquidità ricevuta dai dividendi con cui sottoscrivo 27 quote aggiuntive al prezzo di 1361,75 euro.

Sull'obbligazionario intendo invece intervenire, data la progressiva crescita che le obbligazioni "alto rischio" (High Yield) hanno avuto negli ultimi 7 mesi in quota capitale (oltre alla notevole distribuzione di dividendo che hanno portato). I bond AT1 e l'obbligazionario High Yield privo del rischio/opportunità della valuta dollaro mi appaiono al momento troppo correlati all'azionario e con redditività marginale che è ridotta rispetto ai corsi storici... mentre cronologicamente ci si avvicina ad una fase di probabile uscita dagli stimoli monetari "straordinari".
Opero quindi uno switch rimborsando:
- PIMCO Short Term HY Bond euro Hedged a +12,39%: sconto 120,45 di capital gain e ottengo 4077,55 euro netti
- Invesco AT1 Capital Bond Dist. a +6,8%: sconto 17,45 euro di capital gain e ottengo altri 1894,55

Con questo voglio sottoscrivere un investimento obbligazionario a bassa duration, ma anche anticiclico come natura e dinamico in forma di esposizione valutaria, che va ad affiancarsi al Vanguard Treasury Bond già posseduto. Compro quindi al prezzo di 5849 euro 60 quote del IE00B3VWN179 iShares USD Treasury Bond 1-3 yr acc: se la curva dei tassi è davvero piatta il nostro 'duellante' Cyrano tiene un colpo pronto in difensiva per un eventuale futuro fendente!

La situazione finale del nostro battagliero portafoglio risulta così essere:



L'appuntamento è tra sette mesi, a fine febbraio, e vedremo se nei prossimi mesi Cyrano continuerà ad incalzare il mercato con i suoi affondi aggressivi o dovrà recedere un pò più in difesa.

Notiamo che rispetto ai suoi "paragoni", ovvero l'indice completamente azionario SPDR ACWI ed all'ETF bilanciato flessibile (ad oggi un 70/30) xTrackers Portfolio Cyrano continua ovviamente a riportare, data la positività dei mercati, una performance peggiore del primo e migliore del secondo. L'ETF flessibile ha ovviamente recuperato, dato che a dicembre consolidai parecchio abbassando l'azionario in Cyrano mentre loro lo hanno tenuto sui massimi, ma è visibile la maggiore volatilità del titolo che nell'orizzonte di investimento ha oscillato da -13% a +31,87% rispetto al -7,2 / +32,65% di Cyrano. Insomma finora a sharpe-ratio vince ancora bowman, ma sarà sulle eventuali difficoltà del mercato che si dovrà tirare fuori la stoffa.


P.C. 24/07/2021

giovedì 22 luglio 2021

Paragone: quanto è stata valida la mia consulenza? (Anni 2011-2021)

Rifletto con sempre più amarezza, dato che mi capita di assistere e ricevere segnalazione di molti casi, sulla "Qualità" della consulenza.

La 'vera' qualità della consulenza, non queste immagini qui sotto (e relativi ambienti costruiti per essere opulenti e professionali all'apparenza), che sono tutto fumo e spesso poco arrosto.

Io continuo a vedere portafogli che hanno attraversato un decennio "Bull", di crescita impetuosa sia dell'azionario che dell'obbligazionario, ed hanno avuto performance ridicole.
O (molto raramente) performance decenti, con un livello di rischio inimmaginabile (50, 60, 70, 80% di azionario, uso di strumenti tematici e settoriali per percentuali significative, uso di fondi 'flessibili obbligazionari e non', strumenti strutturati con sotto derivati complessi) per l'investitore (che ovviamente ben 'addestrato' sosterrà il contrario fino ad un'ora troppo tarda per recuperare).

Ricordiamoci che le performance di portafoglio sono "COMPOSTE" se ricordate di aver investito nel 2011 (al saldo di aggiunte e dismissioni ovviamente) 100mila euro, ed oggi il controvalore è salito a 150000, NON avete avuto un 5% l'anno (+50% diviso 10 anni), ma molto meno, dato che anche il vecchietto con i Bot di trent'anni fa a scadenza reinvestiva il saldo di quanto investito, più il rendimento ottenuto.

Introduco quindi il concetto di "Paragone".

Come faccio a capire se il mio consulente, quello di mio padre, di mia nonna o di mio zio sono tutto fumo e niente arrosto? O peggio ancora se sono solo dei raggiratori che vogliono vendere/vendere/vendere e non fanno alcuna attività di consulenza, magari facendomi continuamente entrare ed uscire da strumenti a tunnel o con commissioni di sottoscrizione? 
(questo accade nel retail tipicamente, ahimé...)

Facciamo un Paragone con un portafoglio che è il "minimo sindacale". Se mi fossi assunto un rischio davvero minimo, così minimo che, ve lo dico, il 99% dei portafogli costruiti con fondi e strumenti finanziari negli istituti finanziari o nelle "Reti" di Consulenza, ne hanno di più (quasi sempre MOLTO di più), che rendimenti avrei avuto?
No, perché se mi ha reso di meno, vuol dire che il ''servizio'' ricevuto e ben pagato non esiste: è stato solo opera di 'relazione' che io personalmente traduco con 'circuizione'. A questo punto meglio replicarsi un portafoglio come Paragone, tutta la vita.

Ovviamente vedo anche patrimoni in perdita o crescita zero a dieci anni, massacrati di commissioni, eventi per me affini alla truffa ed al raggiro di basso livello, anche se comprendo meno percepibili di un mattone nella scatola dello stereo.
Chi mette consapevolmente in atto queste pratiche, se mi legge, deve sapere che nella mia opinione è ritenerlo esattamente alla stregua di quei truffatori di bassa lega lì, non è migliore, indipendentemente dall'abito che indossa. 
I suoi manager (se alimentano un simile meccanismo) li ritengo qualcosa di molto peggio.

L'asset allocation di Paragone la prendo così:
85% di obbligazionario
15% di azionario (prudente!)
15% di rischio valuta (basso)

L'azionario lo suddivido 8% MSCI Europe (non il più performante, ma non ha rischio valuta ed è 'locale' per noi europei), 5% MSCI World (il benchmark classico dei fondi 'azionario internazionali' che include USA etc...), 2% MSCI Emerging Markets (una puntina minuscola di paesi emergenti), 27% Euro Government Bond 3-5 yr (titoli di stato europei a bassa durata, contenuto rischio tassi, contenuto rischio e rendimento), 50% Euro Aggregate Bond (le obbligazioni europee 'aggregate', sia societarie che titoli di stato, di solito metà e metà, con scadenze medie intorno a 10 anni e buon merito creditizio), 8% titoli di Stato di Paesi Emergenti in dollari (per diversificare un pò l'obbligazionario).

Ecco il nostro PARAGONE costruito con pochi ETF:

Che risultati avremmo ottenuto?

Innanzitutto uno sharpe-ratio (ovvero rapporto rischio/rendimento) eccellente, 1,2.

Una crescita effettiva del capitale del 2011 del +56,3%, ma con un rischio espresso dalla deviazione standard del +3,82% (veramente esiguo, a prova di anziano timoroso!).


Volendo applicare un 1% annuo di commissione per pagare il consulente a Paragone (rendiamoci conto che il peggior promotore di una Rete spesso riceve di meno, il boccone ghiotto va alla 'Rete'), dovremmo comunque avere una crescita reale di questo patrimonio "fifone" del 40-45%.

E parliamo di qualcosa di molto molto prudente, con appena un pò di rischio e di azionario incrementare significativamente questa performance è semplicissimo (portando appena al 30% l'azionario raddoppiando gli stessi asset di Paragone si arriva ad un +72%, sempre con volatilità assolutamente sostenibile, con un 45% di azionario più verosimile in tanti portafogli di prodotti "gestiti" di promotori vari il rendimento di Paragone sarebbe stato, con medesimi asset quindi niente azionari redditizi come il tecnologico USA, un +85% sull'intero portafoglio).


Per curiosità l'andamento di PARAGONE nel trascorso decennio sarebbe stato questo.

L'anno difficile 2018 avrebbe comportato una discesa dal massimo storico relativo di novembre 2017 del -1,6% durante il crollo di dicembre.
Nel picco peggiore del "panico Covid" a fine marzo 2020 avremmo visto una discesa del -5,8% rispetto ai massimi storici precedenti di gennaio 2020 (recuperato il massimo storico a novembre).

Insomma qualcosa che, con l'assistenza di un consulente (ma anche mezzo) avrebbe potuto digerire anche un novantenne, secondo me.

OK, spero di aver trasmesso il concetto di Paragone, per capire che 'servizio' si riceve e cosa si ottiene anche senza 'grande servizio professionale', anche leggendo gratis un Blog.

P.C. 22.07.2021

sabato 17 luglio 2021

MENIPPO: un portafoglio bilanciato 'Low Cost' prudente

Il tema del contenimento dei costi di gestione è una chiave di volta nella gestione del risparmio. Già il ricorso a strumenti che non includono inutili/dannose commissioni (di distribuzione, collocamento, gestione) o altre gabelle occulte, è certamente un accorgimento sufficiente a rendere efficiente il portafoglio sulla voce costi.

La grande differenza è passare dai tanti strumenti inutilmente e dannosamente costosi e complessi come tante polizze assicurative/finanziarie e i fondi che l'industria del risparmio vuole tanto 'vendere', e strumenti 'sani' come ETP (ETF, ETC, ETN), panieri di azioni ed obbligazioni e conti deposito, o al massimo qualche polizza rivalutabile.

Nel portafoglio odierno però voglio affrontare il tema della 'minimizzazione' dei costi (poco incidente quando già si usano ETF) abbinato ad altri due principi:

- Semplicità (una decina di strumenti 'semplici' al massimo)

- Rischio contenuto

Il problema in un periodo di rendimenti bassi sugli investimenti "free risk" è infatti che i costi incidono in maniera devastante sugli investimenti meno rischiosi... laddove un azionario dei paesi emergenti ha altri problemi che pregiudicano il rendimento dell'investimento oltre al pagare 0,1%, 1% o 2% di costi di gestione, o anche un 3% di costi d'entrata (ovviamente si spera una tantum e una volta ogni tanti anni poiché frequenti arbitraggi onerosi tra strumenti sono essenzialmente una truffa). Quindi è in un portafoglio "prudente" che ha assolutamente importanza contenere (se non minimizzare come nel caso di Menippo) i costi.

MENIPPO è studiato per essere diversificato, semplice, prudente e parsimonioso. Il riferimento è al personaggio che nella tradizione classica riuscì a non pagare neppure l'obolo dovuto a Caronte per essere portato negli Inferi.

Per capire 'quanto' è parsimonioso MENIPPO mi dilungo su un esempio mi auguro divertente...

Questo:














E' il Blackrock Euro Bond, un fondo attivo obbligazionario euro tra i più noti e diffusi. Negli ultimi 5 anni chi avesse investito su questo fondo avrebbe avuto, in un periodo "toro" per i mercati finanziari, e di ribasso dei tassi (che favorisce questo tipo di asset), una crescita lorda del capitale investito di circa lo 0,5% (0,1% l'anno), purtroppo inferiore alla pur contenuta inflazione.

Nel frattempo lo strumento ha "reso" il 2,22% di Total Expense Ratio a chi lo crea/gestisce/colloca/distribuisce (2,22x5 = 11%)… ovvero venti volte il suo rendimento in un periodo favorevole. E parliamo di Blackrock Euro Bond… non dell'obbligazionario flessibile di 'bassa qualità' di qualche addetto alla 'promozione di prodotti finanziari'. Insomma c'è MOLTO di peggio in giro.

Facciamo finta che il mercato della gestione del risparmio fosse un 'mercato normale' dove io consumatore, ho chiarezza dei costi ed un prezzo di riserva. Non vedo perché chi vende scarpe debba essere forzatamente più trasparente di un 'Private Banker'. Quindi immaginiamo che io abbia un budget di 70 euro l'anno a disposizione da spendere in costi sugli strumenti finanziari.

Pur avendo scelto un prodotto gravato alla sottoscrizione dalle sole 'spese fisse' (paragonabili alle commissioni di negoziazione di un ETF) e non a commissioni di collocamento sottratte al capitale, con 70 euro di budget per pagare costi d'investimento, sarei in grado di acquistare solo 3153 euro di Blackrock Euro Bond al 'prezzo' del 2,22% annuo riportato da Morningstar.

Oppure… con gli stessi soldi (70 euro l'anno) posso costruire MENIPPO: un portafoglio diversificato, con una volatilità paragonabile ad un obbligazionario di lungo termine ed un'asset allocation prudente/moderata di 100mila euro. 

Ovvero 32 volte tanto.

32 volte, per capirci, lato consumatore è la differenza di costo che c'è tra questa (449 euro su Amazon):


e questa:

Con la fondamentale differenza che nel mondo delle meraviglie della gestione del risparmio il risultato finale è probabilmente invertito: a basso costo ottengo il portafoglio "serio" e a parità di condizioni di mercato più redditizio (quindi più funzionale alle mie esigenze) ed ad alto costo un prodotto che, gravato da costi ed interessi vari, sfreccerà vicino al primo come un'automobilina a pedali vicino ad un SUV.
Ma sarà davvero così?
Molte persone (guarda caso in palese conflitto d'interessi) invece dicono che anche in questo mondo la "qualità si paga", c'è da spiegare le performance di un ETF sul Nasdaq negli ultimi 10 anni, però.

Voglio quindi divertirmi a creare un portafoglio con strategia Low Cost e MOSTRARE a me e a chi mi seguirà se questo è vero… oppure no.

MENIPPO Rules:
- Portafoglio 25% azionario, 25% liquidità e 50% obbligazionario, con orizzonte temporale 6 anni.
- Il portafoglio prevede un ribilanciamento tra asset ogni 24 mesi (2 anni) per ridurre i costi di transazione e gli oneri fiscali. La rendicontazione è ogni 8 mesi (avremo quindi 9 rendiconti periodici).
- Il portafoglio è strutturato 25/25/25/25, divisi tra liquidità remunerata (conto deposito), azionario diversificato, obbligazioni governative e obbligazioni societarie
- La quota di liquidità la divido inizialmente tra due conti depositi diversi, riducendo l'esposizione al rischio di controparte (che comunque rimane per uno superiore al 10%).
- Nell'azionario utilizzo un focus su 3 aree economiche: Europa, USA e Asia. La divisione è 1/3 ciascuna (con 1000 euro in più sull'Europa) che sovrappesa leggermente rispetto alla capitalizzazione finanziaria classica l'Asia e la regione del Pacifico.
- Nel governativo si opera una diversificazione 1/3 a durata finanziaria bassa, che essendo priva di grandi rendimenti al momento acquisto quindi con rischio valuta
- Nel societario applico lo stesso principio
- Il ribilanciamento dopo 2 anni deve essere sulla seguente asset allocation: 9% azionario Europa, 8% azionario USA, 8% azionario Asia, 25% governativo, 25% corporate bond e 25% liquidità, con un minimo ragionevole di tolleranza.
- Il rischio valuta è contenuto complessivamente al 30% del capitale e deve rimanere possibilmente entro 1/3.

L'obiettivo di rendimento sulla base del corso storico è del 4% circa, il rischio lo posso considerare contenuto e negli ultimi 5-7 anni questa struttura avrebbe avuto un ottimo sharpe-ratio.

Personalmente temo però che il peso del "debito aggregato" possa sfavorire Menippo in uno scenario di rialzo dei tassi con conseguente depressione per alcuni anni dell'azionario, ma in realtà con una struttura semplice è difficile difendersi da uno scenario simile (controllando il rischio e ricercando un rendimento superiore al conto deposito), soprattutto se globale.

L'investitore può però rimanere assolutamente "sereno" con un bilanciamento come quello di Menippo, soprattutto rispettando l'orizzonte temporale che ci siamo dati.

Il risultato è un portafoglio tra il prudente ed il moderato, della durata di alcuni anni ma non troppi (6 anni), estremamente economico, abbastanza semplice, valida difesa con i suoi obiettivi di rendimento contro l'inflazione attesa e dal corso verosimilmente stabile (anche se non per forza in costante crescita).



Menippo ha un T.E.R. record dello 0,07% annuo. 
Investire 100mila euro l'anno in questo modo mi 'costerebbe' 70 euro, un costo sopportabile anche da rendimenti contenuti di alcuni asset.

Il primo rendiconto è previso tra 8 mesi, a metà marzo 2022.

P.C. 17/07/2021

sabato 10 luglio 2021

Gli ETF di Invesco

Nella serie delle mie recensioni di principali case emittenti ETF disponibili sul mercato italiano, vado oggi ad analizzare l'offerta di un protagonista con un numero decisamente significativo di fondi scambiati su ETFPlus.


INVESCO è una società di gestione dei risparmi indipendente (quindi non di pertinenza di grandi gruppi bancari) che non ha sede nelle 'solite' New York o Londra, bensì nell'assolata Atlanta, la prospera capitale economica della Georgia: uno Stato del "Sud" degli Stati Uniti.

L'azienda nacque nel 1978, ma l'ingresso nel mercato degli ETF si ebbe nel 2000 con acquisizioni dalla PowerShares Capital Management. Differenziandosi dalle banche d'affari USA o tradizionali, Invesco ha voluto rimanere indipendente e specializzarsi come fornitore di servizi finanziari che si occupa esclusivamente degli investimenti di capitale. Tra i suoi ETF ce ne sono alcuni molto noti e scambiati e (grazie all'unione di PowerShares) con uno storico d'attività assolutamente significativo.

Data la mole del catalogo disponibile sul mercato secondario italiano di Invesco, ho deciso di suddividere in "serie" (una mia classificazione per raccogliere le informazioni ed esporle con chiarezza) i gruppi di ETF di Invesco. Gli ETF di Invesco includono repliche sia sintetiche che fisiche efficienti e consolidate da lunga esperienza e hanno mercati di specializzazione, come gli indici Stati Uniti, su cui dispongono di numerosi strumenti specifici.

Tutte le informazioni riportate nella recensione si basano su dati che ho raccolto e riassunto dai siti di Invesco o di borsa e non rappresentano opinioni personali, né consulenza (segnalatemi eventuali inesattezze).


La serie sul Nasdaq QQQ


Una delle serie di ETF più famose di Invesco è quella dei titoli sul Nasdaq, che non si limitano a replicare il celebre Nasdaq100, ma spaziano anche su altre sezioni della seconda borsa mondiale. Sono i famosi ETF QQQ.

IE0032077012 Invesco EQQQ Nasdaq100

Attualmente ha quasi 4 miliardi di masse ed è il più famoso dei QQQ, con distribuzione trimestrale dei dividendi, replica fisica completa e 0,3% di TER annuale. Sul mercato in Europa da quasi 20 anni.

IE00BFZXGZ54 Invesco EQQQ Nasdaq100 Acc

Risalente al 2018, è la versione ad accumulo dei dividendi del precedente.

IE00BYVTMS52 Invesco Nasdaq100 Euro Hedged

Terzo della famiglia, sempre a replica fisica, per un costo appena superiore (0,35% TER) assicura anche la copertura valutaria nei confronti dell’Euro (ad accumulo).

IE00BQ70R696 Invesco Nasdaq Biotech

Sotto-indice del Nasdaq, il Nasdaq Biotech esclude i campioni di performance di questo mercato, ma si specializza sulle aziende mediche e scientifico-sanitarie, che nel caso del mercato Nasdaq si focalizzano principalmente nella ricerca biomedica e nelle tecnologie biomediche. Diverso come composizione dai precedenti, si avvale di replica sintetica, ed ha 0,4% di TER.

IE00BMD8KP97 Invesco Nasdaq Next Generation 100

La novità di quest’anno è un indice costruito escludendo il Nasdaq100, ma investendo nei “successivi” 100 titoli per capitalizzazione del mercato Nasdaq. Ha 0,25% di TER.

 


La serie sullo Standard&Poor's500:

Altro grande indice USA, il S&P500 è più importante e famoso del Nasdaq. Invesco offre vari ETF per investire su tale indice.

IE00B3YCGJ38 Invesco S&P500

Replica sintetica del S&P500 al costo record di 0,05% di TER.

IE00BYML9W36 Invesco S&P500 Dist.

Fratello del precedente a distribuzione dei proventi. Qui si constata il vantaggio fiscale della modalità di replica nei confronti degli USA con un dividendo distribuito trimestrale di 1,38% (ad esempio il Vanguard S&P500, identici costi e modalità di replica fisica nello stesso periodo temporale si è attestato a 1,12%).

IE00BRKWGL70 Invesco S&P500 Euro Hedged

Versione ad accumulo con copertura valutaria, replica sintetica ma mantiene il TER di 0,05%.

IE00BDZCKK11 Invesco S&P500 Quality-Value-Momentum

“Smart beta” multi-fattoriale sul S&P500: utilizza i criteri Quality, Value e Momentum per selezionare un sotto-indice di sole 100 azioni. E’ a replica fisica, 0,35% di TER e distribuzione.

 

La serie dei “Settoriali” USA

Invesco ha una serie di ETF specializzati su specifici settori dell’azionario USA. Si tratta generalmente di ETF con basso TER, con replica sintetica e ad accumulo dei proventi. Data la forte specializzazione (settore e paese) utilizzano strutture cappate al 20% per evitare che le aziende più importanti occupino oltre il 20% dell’ETF. In ogni caso, comunque, ne escono fondi poco diversificati rispetto ad indici più ampi.

IE00BG7PP820 Invesco Communications S&P US Select Sector

Settore delle telecomunicazioni, media, intrattenimento e social. 0,14% di TER.

IE00B449XP68 Invesco US Consumer Discretionary Sector

Aziende di beni voluttuari/di lusso. 0,14% di TER.

IE00B435BG20 Invesco US Consumer Staples Sector

Settore delle aziende produttrici di beni di prima necessità, 0,14% di TER.

IE00B435CG94 Invesco US Energy Sector

Aziende energetiche, in primis petrolifere, 0,14% di TER.

IE00B42Q4896 Invesco US Financial Sector

Aziende finanziarie USA, 0,14% di TER.

IE00B3WMTH43 Invesco US Health Care Sector

L’indice replica il Settore sanitario degli Stati Uniti, 0,14% di TER.

IE00B3YC1100 Invesco US Industrials Sector

Società USA considerate appartenenti al settore “industriale”, 0,14% di TER.

IE00B3XM3R14 Invesco US Materials Sector

Aziende dell’indice S&P specializzate in Edilizia e Materiali da Costruzione, 0,14% di TER.

IE00BYM8JD58 Invesco US Real Estate Sector

L’altra faccia del Settore immobiliare rispetto alla precedente: società di ‘Real Estate’ ovvero possessori di immobili (REITS etc…) e società di intermediazione immobiliare, 0,14% di TER.

IE00B3VSSL01 Invesco US Technology Sector

Aziende US del Settore tecnologico, 0,14% di TER.

IE00B3VPKB53 Invesco US Utilities Sector

Aziende US che si occupano di fornire servizi pubblici e utilità pubbliche, 0,14% di TER.

 

La serie degli “Obbligazionari Societari Alto Rischio & Rendimento (High Yield)”:

Invesco consente di esplorare il settore degli obbligazionari societari ad ‘alto rendimento ed alto rischio’ scorporandolo in maniera interessante nelle sue molte diverse nature e caratteristiche.

IE00BKWD3B81 Invesco Euro Corporate Hybrid Bond acc.

IE00BKWD3966 Invesco Euro Corporate Hybrid Bond a Dist.

In questi due ETF (uno è la versione con distribuzione di dividendi, e parliamo ad oggi circa del 1,6% annuo) NON abbiamo obbligazioni in valuta diversa dall’euro (no rischio valuta), né obbligazioni al di sotto del cosiddetto “investment grade” (circa il 60% delle obbligazioni sono BBB o IG). Le obbligazioni sono emesse esclusivamente da società private del settore dei pubblici servizi (Utilities) ed Industriali (niente banche!). La cosa che relega al livello di “High Yield” queste obbligazioni è il fatto che si investe in obbligazioni Ibride, ovvero che a determinate condizioni possono essere da contratto convertite in titoli azionari. Si tratta quindi di Obbligazioni Subordinate NON bancarie da cui è logico attendersi una volatilità “ibrida” tra azionario ed obbligazionario speculativo in fasi recessive. Replica fisica, 0,39% di TER.

 IE00BDT8V027 Invesco Preferred Shares Euro Hedged a Dist.

IE00BG21M733 Invesco Variable Rate Preferred Shares

Se in Europa parliamo di “Obbligazioni Ibride” in USA parliamo di Preferred Shares. Qui parliamo quindi di titoli in DOLLARI, il primo ha copertura valutaria verso l’euro, il secondo no. L’indice è costruito con altri criteri rispetto agli “Hybrid Bond” europei… innanzitutto perché le normative sul Bail In sono diverse (quindi abbiamo si obbligazioni societarie private, ma alle Utilities si associano prima società finanziarie che industriali), secondo perché dal diritto anglosassone le Preferred sono più associate a Azioni che ad Obbligazioni (anche se il funzionamento poi è simile ai Bond Ibridi nostrani) infatti invece di ‘bond ibridi’ si parla di shares ovvero ‘azioni’ ‘preferred’, range di fluttuazione (volatilità) e rendimento cedolare sono anche diversi. Questi due ETF, a replica fisica totale ed a 0,5% di TER, sono solo a distribuzione. La grande differenza è che il primo è più con titoli a cedole fisse ed il secondo con titoli a cedola variabile… inutile che specifico ai lettori di questo Blog che i livelli di duration finanziaria (tecnicamente sarebbe esposizione ai tassi) del secondo sono davvero bassi (2,39 rispetto al 4 circa degli ibridi europei)… non perché il titolo sia ‘sicuro’, anzi tutt’altro! Per capirci ai livello odierni il primo ETF distribuisce circa 3,75% di dividendo annuo.

 IE00BD0Q9673 Invesco US High Yield Fallen Angels Dist.

IE00BYVTMZ20 Invesco US High Yield Fallen Angels Eur Hedged Acc.

Angeli Caduti, qui cambiamo completamente la natura dell’obbligazionario speculativo. Niente obbligazioni subordinate, niente trappole di conversione o altro. Qui abbiamo obbligazioni senior, normalissime, di società industriali, energetiche, di grande distribuzione, tecnologiche, pubblici servizi, immobiliari, sanitarie e pochissime banche e finanziarie (il 0,5%) tutte del mercato USA. Il problema grosso è che qui è l’emittente che ha avuto problemi. Essenzialmente si tratta di una raccolta di quelle obbligazioni che in precedenza erano considerate “Investment Grade”, ma poi per problemi di solidità creditizia dell’emittente sono cadute negli inferi sotto la soglia dell’Investment Grade. Quindi nel caso precedente abbiamo magari società solidissime di cui si acquistano debiti subordinati come diritto, qui diritti forti su società che hanno avuto problemi (ma non nascevano come società critiche o deboli). Abbiamo il primo titolo in dollari e a distribuzione trimestrale (ad oggi circa un 5%), il secondo titoli in euro grazie all’hedging valutario e ad accumulo dei proventi. TER 0,45% e replica fisica.

 IE00BFZPF322 Invesco AT1 Capital Bond Acc

IE00BG0TQB18 Invesco AT1 Capital Bond Dist

IE00BFZPF439 Invesco AT1 Capital Bond Euro Hedged Dist.

Obbligazioni AT1: si tratta di riserve di capitale in forma di obbligazioni con elevatissimo rischio di subordinazione emesse da Banche Europee proprio come ‘bacino’ per i bisogni di capitale (cd. COCO Bond). In pratica la normativa per il Bail In le rende la preda “favorita” (fatta apposta) laddove l’esposizione a leva finanziaria delle banche causasse ulteriori necessità di capitale. Sono i bond ibridi convertibili bancari, assolutamente sconsigliati come singoli investimenti a investitori privati non istituzionali… a livello di “indice” abbiamo livelli di rischio espresso come volatilità diverso (e infatti abbiamo ETF diversi) rispetto agli Ibridi Europei societari ed industriali. Questi titoli, oltretutto, hanno generalmente la caratteristica comune ad ALCUNE Preferred Shares d’oltreoceano di essere Perpetui, ovvero privi di una vera data di scadenza, in maniera simile alle azioni. Il primo ed il secondo ETF sono dedicati a obbligazioni europee, in euro, il terzo a titoli simili globali emessi in dollari ma riportati comunque all’euro dalla copertura valutaria. I due ETF a distribuzione (il secondo ed il terzo) hanno rispettivamente, ad oggi, distribuzioni di dividendo pari al 5,26% ed al 4,75% che con i tassi attuali dell’obbligazionario in euro ritengo esprimano bene il grado di rischio/rendimento dell’asset. Replica fisica dell’indice e TER dello 0,39%.

 

Gli altri obbligazionari in dollari:

Presento qui la selezione cui Investo consente di accedere di obbligazionari esposti al dollaro della casa:

IE00BKWD3C98 Invesco US Treasury Bond 0-1 yr a Dist

IE00BF2FNG46 Invesco US Treasury Bond 1-3 yr a Dist.

IE00BF2FNQ44 Invesco US Treasury Bond 3-7 yr a Dist.

IE00BF2FN646 Invesco US Treasury Bond 7-10 yr a Dist.

IE00BF2GFH28 Invesco US Treasury Bond a Dist.

Il debito USA, il più grande debito pubblico del mondo della prima potenza economica mondiale. Invesco lo presenta tutto a distribuzione di proventi, diversificato per maturità media dei titoli (dai simi-bot prossimi alla scadenza nell’anno ai titoli massimo decennali) e nell’ultimo ETF abbiamo un aggregato dell’intero debito pubblico USA parametrato in base alle attuali scadenze medie: include bond da 1 a 30 anni di scadenza e la scadenza media effettiva è 8,31 anni ad oggi. Replica fisica e costo TER dello 0,06% (tra i più bassi in assoluto) per tutta la ‘collezione’.

IE00BF51K025 Invesco USD Corporate Bond a Dist.

Le obbligazioni societarie in dollari, ma solo Investment Grade (solide, diciamo), solo a distribuzione dei proventi, insomma l’altra metà del cielo rispetto al IE00BF2GFH28 su riportato. Rispetto al debito governativo notiamo che esposizione ai tassi tecnicamente sale: abbiamo una maturità media del titolo di 12,53 anni ed una duration di 8,7, ovvero con i tassi ‘si balla’. TER 0,1% e replica fisica.

IE00BF51K132 Invesco Emerging Markets USD Bond a Dist.

Sempre titoli di Stato in dollari, sempre distribuzione dei proventi, ma andiamo sui paesi emergenti, con 2/3 dell’indice non investment grade ed il resto gran parte BBB (al limite). Quindi rischio emittente, più che altro. Il TER è 0,25% (tra i più bassi di tutto il settore!!), ad oggi la distribuzione media è 3,82% su base trimestrale.

 

Gli altri obbligazionari in euro:

Rimangono infine ETF di Invesco che replicano gli indici di titoli di Stato a buon merito creditizio ma non esposti al rischio valuta (in Euro).

IE00BGJWWY63 Invesco Euro Government Bond 1-3 yr a Dist.

IE00BGJWWV33 Invesco Euro Government Bond 3-5 yr a Dist.

IE00BGJWWT11 Invesco Euro Government Bond 5-7 yr a Dist.

IE00BGJWWW40 Invesco Euro Government Bond 7-10 yr a Dist.

IE00BGJWWX56 Invesco Euro Government Bond a Dist.

Questi sono i titoli di Stato Europei, divisi per scadenze dei titoli che contengono (brevissima da 1 a 3 anni, breve 3/5, media 5-7 anni e medio/lunga 7-10 anni) poi c’è l’aggregatore in maniera non dissimile dal discorso fatto sui T-Bond. Costi a 0,1% annuo.

IE00BF2FN869 Invesco US Treasury Bond 7-10 yr a Dist Euro Hedged

IE00BLCH1X54 Invesco US Treasury Bond 0-1 yr acc Euro Hedged

L’altra esposizione governativa in euro Invesco la fornisce con i Treasury Bond Hedgiati alla valuta. Attenzione perché abbiamo prodotti diversi. Il primo è sulle scadenze medio-lunghe a distribuzione, alternativa da “cassettista a distribuzione” al governativo europeo classico, mentre il secondo, a brevissimo termine e ad accumulo appare più una sorta di ‘monetario’. Anche qui i costi 0,1% consentono un approccio non tanto erosivo anche in presenza di fasi di redditività contenuta come l’attuale.

IE00B3BPCH51 Invesco EuroMTS Cash 3 Months acc

A parte metto il fondo di “liquidità euro” di Invesco… monetario e con cash a 3 mesi (meno dei BOT), non a distribuzione e con TER 0,15%.

 

La serie “Azionario Europa”:

Invesco offre diverse scelte per poter investire sul mercato europeo.

IE00B60SWX25 Invesco Euro Stoxx 50 acc

IE00B5B5TG76 Invesco Euro Stoxx 50 dist.

Per primi 2 grandi classici, le 50 grandi aziende della zona euro EuroStoxx50, offerte a replica sintetica ma con TER record dello 0,05% in versione accumulo e distribuzione semestrale.

IE00B60SWY32 Invesco MSCI Europe

Un MSCI Europe a replica sintetica, ad accumulo dei proventi, che ottiene un TER dello 0,19%.

IE00B60SWW18 Invesco Stoxx Europe 600

Un EuroStoxx600, ovvero 200 aziende a grande capitalizzazione, 200 a media capitalizzazione e 200 ‘small cap’ europee (no zona Euro: qui al 21% abbiamo il Regno Unito). La replica è sintetica, con TER dello 0,19% ed accumulo dei dividendi.

IE00B60SX063 Invesco Stoxx Europe Mid 200

Dello stesso indice precedente questo ETF replica solo le 200 aziende a “media capitalizzazione” sempre accumulo e replica sintetica, TER 0,35%.

IE00B60SWZ49 Invesco Stoxx Europe Small 200

Come sopra ma solo le aziende a piccola capitalizzazione, medesimi costi e replica.

IE00B3Q19T94 Invesco Euro Stoxx Optimized Banks acc

Azionario settoriale della zona euro, che investe nel settore bancario. Replica sintetica, accumulo, 0,3% TER.

IE00B5MTWD60 Invesco European Banks Sector

Identico al precedente, ma il mercato di riferimento è l’eurostoxx600, quindi in primis regno unito etc…

 

La serie ESG:

Gli indici globali ESG “Universal Screened” di Invesco generano una serie di ETF tematici su argomento ESG.

IE00BJQRDL90 Invesco MSCI Europe ESG

Azionario tematico europeo, con filtro ESG. Replica fisica, ad accumulo, 0,16% TER.

IE00BJQRDM08 Invesco MSCI USA ESG Universal Screened Acc

Azionario tematico Stati Uniti, con filtro ESG. Replica fisica, ad accumulo, 0,16% TER.

IE00BKS7L097 Invesco S&P500 ESG Acc

Azionario tematico Stati Uniti, con filtro ESG la cui allocazione settoriale deve riflettere quella dell’indice Standard&Poors500. Replica fisica, ad accumulo, 0,09% TER.

IE00BJQRDK83 Invesco MSCI World ESG Universal Screened

Azionario MSCI World (Paesi Sviluppati), con filtro ESG. Replica fisica, ad accumulo, 0,19% TER.

 

La serie “High Dividend Low Volatility”:

Strumenti da cassettista e per portafogli a distribuzione, creati per distribuire dividendo su un’allocazione del capitale con doppio filitro “dividend” e “volatilità contenuta”.

IE00BZ4BMM98 Invesco Euro Stoxx High Dividend Low Volatility dist.

Azionario “smart”, è un indice di azioni di paesi della zona euro, che seleziona un paniere delle 50 aziende con un doppio filtro. In primis seleziona le 75 aziende con massimo dividendo negli ultimi 12 mesi, e poi tra queste le 50 con la volatilità più bassa nello stesso periodo, massimo 10 aziende per paese e con un cap intorno al 3% massimo per singola azienda. La replica è fisica, presenta distribuzione di dividendo trimestrale piuttosto rilevante (3,67% attualmente) ed ha 0,3% di TER.

IE00BWTN6Y99 Invesco S&P500 High Dividend Low Volatility

Fratello del precedente sul mercato USA anziché europeo. Stessa metodologia di costruzione del paniere di 50 selezionati. La replica è fisica, presenta distribuzione di dividendo trimestrale piuttosto rilevante (3,56% attualmente) ed ha 0,3% di TER.

IE00BYYXBF44 Invesco FTSE EM High Dividend Low Volatility dist.

Completamento dell’utopia del rentier con i paesi meno sviluppati dei mercati emergenti. Per curiosità gran parte (50%) dell’indice va a collocarsi in Cina, rendendo l’abbinamento con i due fratelli della serie allocato su 3 grandi “poli” (Europa/USA/Cina). Questa volta il TER sale a 0,49% ma il dividendo distribuito p 4,25%.

 

La serie “Goldman Sachs Equity Factor”:

Gli indici di questa serie sono tra i più “attivi” e “smart” della collezione di Invesco. La grande Banca d’affari Goldman Sachs elabora infatti questi indici con una struttura avanzata “multifattoriale” per selezionare le azioni: basso beta (quindi decorrelazione dall’indice anziché replica passiva, bassa capitalizzazione (small cap), value (rapporto prezzo di bilancio/valore di mercato), momentum (favore del mercato nell’ultimo periodo) e qualità (utili/prezzo/fattori di indebitamento etc…). Ogni componente ha un cap massmo del 4%.

IE00BD5KGK77 Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index Emerging Markets

Questo fondo utilizza la strategia multifattoriale sui paesi emergenti e NON sviluppati (1/3 Cina). Ha TER del 0,65% e replica sintetica.

IE00BMW3NY56 Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index Europe

Il secondo ETF fa la stessa cosa sui paesi europei (in primis UK). Ha TER di 0,45% e replica sintetica.

IE00BFG1RG61 Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index World

Il terzo ETF aggrega la strategia ai paesi sviluppati (esclusi gli emergenti quindi). Ha TER di 0,55% e replica sintetica.

 

La serie di “Commodities”:

IE00BYXYX521 Invesco Bloomberg Commodity ex-Agriculture acc

Replica I contratti future su un paniere di materie prime (escluse agricole e allevamento). TER 0,19% e replica sintetica.

IE00B579F325 Invesco Physical Gold A

ETC (non ETF!) sull’oro fisico, tra i più scambiati in assoluto grazie alla replica fisica del lingotto con un TER dello 0,15%.

 

La serie dei grandi indici MSCI:

La società MSCI è una delle principali emittenti di indici di mercato mondiali, i suoi indici sono la base per alcuni degli ETF più classici e importanti. Invesco ha una serie sui principali indici.

IE00B60SWY32 Invesco MSCI Europe

Un MSCI Europe a replica sintetica, ad accumulo dei proventi, che ottiene un TER dello 0,19%.

IE00B60SX170 Invesco MSCI USA

Un MSCI USA a replica sintetica, ad accumulo dei proventi, con un TER dello 0,05%.

IE00BK5LYT47 Invesco MSCI USA B

Versione a distribuzione del precedente ETF con dividendo trimestrale attualmente del 1,33%. Si noti come questo dividendo sia superiore circa di un 30% rispetto a quello del medesimo indice a replica fisica, probabilmente grazie all’efficientamento fiscale verso il mercato USA.

IE00BK80XL30 Invesco MSCI China All Shares Stock Connect Acc.

MSCI China di titoli di tutte le capitalizzazioni, molto inclusivo e diversificato. Ci sono azioni di classe A, classe B, Hong Kong, estere, in tutto 736 azioni. Replica fisica, accumulo e 0,35% di TER.

IE00B3DWVS88 Invesco MSCI Emerging Markets

MSCI dei Paesi Emergenti a replica sintetica. Accumulo, 0,19% di TER.

IE00B60SX287 Invesco MSCI Japan

MSCI Giappone a replica sintetica. Accumulo, 0,19% di TER.

IE00B60SX394 Invesco MSCI World

MSCI World a replica sintetica. Accumulo, 0,19% di TER.

 

La serie degli indici FTSE-RAFI:

Grande rivale della MSCI è la società di indici FTSE Russell che produce gli indici FTSE RAFI. Le serie del FTSE RAFI selezionano e ponderano i componenti dell'indice stesso utilizzando quattro fattori fondamentali piuttosto che la capitalizzazione di mercato come gli MSCI World. I fattori sono i dividendi, i flussi di cassa, le vendite ed il valore contabile. La Invesco produce una selezione di ETF replicanti anche questi indici.

IE00B23D8X81 Invesco FTSE RAFI Europe

Indice azionario europeo a replica fisica e distribuzione trimestrale (anche consistente: 2,6% annuo ad oggi). 0,39% di TER.

IE00B23D8S39 Invesco FTSE RAFI US 1000

Oltre 1000 grandi aziende americane indicizzate secondo i criteri RAFI di FTSE. Replica fisica totale, 0,39% di TER, distribuzione trimestrale intorno al 1,11% annuo.

IE00B60SX402 Invesco Russell 2000

Non proprio un FTSE-RAFI, ma lo metto qui perché comunque gestito dalla FTSE londinese. Incarna i 2000 titoli “Small Cap” degli USA. Replica sintetica, accumulo, 0,45% di TER.

IE00B23D9570 Invesco FTSE RAFI Emerging Markets

La metodologia RAFI di FTSE applicata ai paesi emergenti. Abbiamo un ETF a replica fisica, 0,49% di TER che distribuisce trimestralmente intorno al 2,5% annuo.

IE00B23LNQ02 Invesco FTSE RAFI All World 3000

Macro-indice All World della FTSE-RAFI, a differenza di MSCI include sia economie sviluppate che emergenti (per capirci c’è un 2,34% di Cina ed un 2,29% di Corea, Usa intorno al 50%). Replica Fisica e sempre 0,39% di TER. La distribuzione è trimestrale (intorno a 1,85%).

 

Altri ETF di Invesco:

 IE00B5NDLN01 Invesco RDX

Azionario Russo, sintetico, 0,65% di TER e a distribuzione.

IE00BPRCH686 Invesco JPX-Nikkei 400

Azionario Giapponese in valuta JPY, accumulo, replica sintetica, 0,19% di TER.

IE00BGBN6P67 Invesco Elwood Global Blockchain acc

Società dei paesi evoluti ed emergenti che si occupano di blockchain e cripto-roba. Replica fisica, accumulo, 0,65% di TER.

IE00B94ZB998 Invesco Morningstar US Energy Infrastructure Acc

Società americane che si occupano di infrastrutture energetiche. Replica sintetica, 0,5% di TER, accumulo.

IE00B8CJW150 Invesco Morningstar US Energy Infrastructure Dist.

Gemello del precedente a distribuzione trimestrale, e che distribuzione trimestrale (8,2% attualmente).

IE00BLSNMW37 Invesco Global Buyback Achievers

Società mondiali selezionate per aver riacquistato azioni proprie sul mercato negli ultimi 12 mesi. Indice particolare su cui ci sarebbe da spiegare un po', in generale le aziende che possono fare buyback possono voler sostenere un titolo sottovalutato dal mercato, voler effettuare un’espansione oppure avere una forte politica di stock options e remunerazioni. Replica fisica, 0,39% di TER e anche distribuzione trimestrale.

IE00BLRB0242 Invesco Global Clean Energy

ETF Tematico su aziende che basano il loro business sulle energie rinnovabili e le tecnologie che facilitano l’applicazione di energia più pulita. Replica fisica, 0,6% di TER, accumulo.


P.C. 10/07/2021