Portafogli d'Investimento Teorici:

domenica 31 ottobre 2021

MIDEN: +1,63% in 6 mesi investendo il capitale a RISCHIO ZERO

SECONDO TRIMESTRE

In questo secondo rendiconto trimestrale di Miden affrontiamo la tematica dei "merging" e della trasformazione di strumenti finanziari. Dopo 6 mesi il nostro investimento creato senza alcun rischio (di mercato) sul capitale, utilizzando conti deposito, gestioni separate e tutte cose a CAPITALE GARANTITO che oggi ci dicono non più esistenti nel 2021 (ma qui dimostro che poi alla fine il consulente abile qualcosa magari trova), ed investendo in ETF solo i proventi del capitale garantito, è cresciuto di 8224,05 euro su 500mila ipotetici iniziali. +1,63% in tre trimestri a rischio zero.


Andiamo a vedere che però i due asset che sono cresciuti di più, il VanEck e Cattolica, si sono "trasformati". Cattolica ha cambiato natura sociale e non sono più vincolato a tenerne le quote per usufruire della polizza, invece VanEck è stato "fuso" con il VanEck Sustainable World E.W.

A livello di esercizio ipotizzo di essere non interessato a questi frutti di trasformazione: voglio liquidarli. Teniamo conto che già ho incamerato i 212 euro di interesse trimestrale del conto deposito FCA Bank.

Nella vendita di Cattolica pagherò 117,78 euro di capital gain (purtroppo non ho minusvalenza perché qui compensavo), nella vendita di VanEck ne pago 86,01.

Completo quindi il mio "portafoglio di ETF" con due asset interessanti su cui mediare con nuova liquidità proveniente dagli interessi del capitale certo anche in fasi di ribasso dei mercati:

- Compro 30 quote di IE00BBQ2W338 HSBC MSCI All Country Far East ex Japan. Un investimento interessantissimo sul Sol Levante, mi aggrega la Cina (ma Cina continentale, Hong Kong ed aziende cinesi estere sono in dose più lieve) per circa un 45% con Taiwan, Corea (maggiori rappresentanti dopo la Cina), Singapore, Malesia, Thailandia, Indonesia, Filippine...

- Compro 55 quote del Vanguard FTSE All World High Dividend (a distribuzione... ulteriore fonte di dividendi) che ha l'effetto decorrelatore di essere meno esposto a aziende "growth" statunitensi ed europee del Wisdomtree e del Wide Moat, ed al contempo di avere una contenuta esposizione ai paesi emergenti risultando quindi abbastanza complementare al HSBC Far East.

Il risultato finale è il seguente:

Il prossimo aggiornamento è previsto a fine gennaio 2022.

P.C. 31/10/2021

sabato 30 ottobre 2021

DIOGENE: +19% di crescita con l'essenziale perfezione del portafoglio "Pigro" di 2 ETF

DIOGENE: l'essenzialità del portafoglio pigro. Apparentemente semplice, ma assolutamente non banale.

Abbiamo 2 asset: azionario ad ampia capitalizzazione dei paesi sviluppati (MSCI World) espresso dallo strumento di UBS a distribuzione, l'unico che replica questo indice (quotato su ETFPlus di Borsa Italiana) ad avere una replica fisica e completa: si è "realmente" proprietari di tutte le 1561 aziende (da Alphabet, Tesla, Amazon e compagnia bella fino a quelle rappresentate in quota minore) dell'indice e questo viene ribilanciato ogni 3 mesi. Nell'ETF è previsto il cosiddetto "prestito titoli", ma questo è diversificato con 25 grandi controparti di UBS: praticamente tutti i più grandi gruppi finanziari del mondo. Insomma mi è sembrata una bella "cassaforte svizzera" in cui custodire il nostro ipotetico portafoglio azionario.

L'altro asset è un bel portafoglio di titoli di Stato Europei gestito da Blackrock/iShares: ribilanciamento mensile dei titoli di Stato a durata media dieci anni con costi di gestione minimi e "securities lending" (ovvero prestito titoli) gestito professionalmente con molte controparti importanti come nel precedente caso.

Dopo due anni la situazione di DIOGENE è la seguente:


Notiamo una cosa: un anno fa, ottobre 2020, era leggermente in perdita l'azionario, ma il governativo lo compensava. Oggi si sta sgonfiando il governativo (normale data l'esposizione a tassi d'interesse molto bassi in questo momento storico), ma la ripresa dell'azionario porta l'investimento a 118898 euro di controvalore, un gain del +19% dopo due anni.
Nessuna paura, quindi, per l'investitore che chiuse la prima revisione nel corso dei lockdown del Covid lo scorso anno, ed ottimo gain questo secondo anno per il nostro "investitore pigro".

Il MSCI World di UBS oltretutto ha distribuito 515,69 euro di dividendo, mentre il governativo di iShares, dal rendimento compromesso dai bassissimi tassi d'interesse, solo 104,16, al netto delle tasse (26% per l'uno e 12,5% per l'altro).

La liquidità disponibile, salita a 676 euro, ci consente, come lo scorso anno, di comprare leggermente a sconto sul prezzo medio di carico 5 quote aggiuntive del nostro iShares Core Euro Government Bond, l'asset su cui la strategia di portafoglio mi impone di consolidare ogni anno, unica operazione "pigra" prevista per questo portafoglio (e la strategia... come sa chi ha visto i miei video, è "sacra", è quello che ci separa dal caos della discrezionalità).

Il risultato di questo ribilanciamento annuale è il seguente (considerati 5 euro di costo di sottoscrizione per le 5 quote del iShares Core Euro Government Bond):


E con 10 minuti l'anno, tanta qualità e pochi costi, il nostro investitore pigro ha gestito efficacemente, in maniera bilanciata ed accettabilmente diversificata tra asset decorrelati, il suo patrimonio. Ci si rivede nel 2022.

P.C. 30/10/2021

giovedì 28 ottobre 2021

SEPHIROTH: mappa quadrimestrale della "Duration" e del movimento dei tassi d'interesse e dell'obbligazionario

Dopo quattro mesi vado ad utilizzare i miei portafogli-Sephiroth per "Mappare" il movimento di tassi, durata finanziaria ed effetti sulla quota obbligazionaria di portafogli identici nell'azionario:


Facciamo un'analisi: come si sono mossi in questi 4 mesi gli obbligazionari?

A giugno nel "Sentiero dell'Investment Grade" (obbligazionario di buon merito creditizio con livello di duration crescente) il rendimento discendeva da +4,76% di Malkuth (duration zero) a +2,15% di Kheter (duration nove). Con una differenza di 2,6% di rendimento.

A ottobre abbiamo un simile effetto discensivo da Maltkuth a +5,74% a Kheter a +3,52% differenza ridotta a 2,22%. Possiamo affermare che per il buon merito creditizio i tassi NON si sono rialzati, anzi, forse qualcosina sono anche ridiscesi, questo nonostante un trend da inizio portafoglio che, penalizzando le duration alte, ha però registrato un trend verso il rialzo dei tassi.

Nel sentiero "Speculativo" invece la situazione si inverte: a giugno Hod era a +4,7%, Binah a +5,58% e quello con la duration intermedia, Geburah, a +5,85%.

Oggi invece la durata finanziaria 'comprata come rischio' nell'obbligazionario speculativo è stata premiata da quattro mesi di tassi fermi o addirittura accomodanti: Hod (duration 2) a +5,58%, Geburah (livello 4) a +6,67% e addirittura Binah (livello 8) a +7,87% rappresenta il portafoglio più redditizio di tutta la mia mappa delle Sephiroth! Quindi Alto Rischio, Alta Duration al momento (prima di rialzo dei tassi e prima soprattutto di un ritorno del rischio di credito globale) ha premiato.

Nel sentiero dei "Paesi Emergenti" troviamo simmetria con l'investment grade: se quattro mesi fa incrementando la duration si perdevano risultati, passando da +4,91% a +4,5% a +1,37% oggi registriamo lo stesso trend: +5,59% a livello duration 3, +4,99% a livello 6 ed il più basso è Chockmah (livello 10) a +3,14%. La differenza è passata da 3,54 punti di giugno ai 2,45 punti di ottobre: stesso identico trend del "sentiero dell'investment grade".

Provvederò a mappare di nuovo il muoversi degli obbligazionari, dei loro rischi/redditività in funzione dei tassi a febbraio, tra 4 mesi.

P.C. 28/10/2021

martedì 26 ottobre 2021

BALIANO: il momento di incassare il Private Equity per la penultima revisione del portafoglio a strategia su Asset Difensivi

BALIANO nacque a fine 2018 come un portafoglio non prudente, ma con un 'focus' intenzionalmente concentrato su asset difensivi ed anticiclici: sovra-esponeva il rischio a quei settori che possono crescere in fasi di recessione economica, ristrutturazione aziendale, stagflazione e crisi.

Indubbiamente tra la liquidazione in forte gain dell'ETF Lyxor Privex cinque mesi fa ed il boom di mercato della Blackstone Group (la più grande azienda di Private Equity mondiale) questa revisione di fine crisi pandemica rappresenta il momento del Private Equity all'interno del portafoglio:


Avvicinandosi la liquidazione del portafoglio vado a disinvestire qualche asset e a fare una sorta di 'arrocco' in una sotto-asset class bilanciata già definita nel precedente portafoglio, composta da: 6% azionario internazionale All Country World, 33% azionario mondiale 'minimum volatility', 18% oro fisico, 33% obbligazionario emergenti con copertura valutaria e 10% titoli di stato europei a breve termine.

DISINVESTO:

xTrackers IBOXX $ US Treasury Hedged per 5765,5 euro
iShares JPM $ Emerging Markets Bond Euro Hedged per 7072 euro
Lyxor Privex [Liquidato dall'emittente a maggio] per 3313 euro
55 quote su 70 di Blackstone Group per 5523,264 euro
xTrackers Swiss Large Cap per 3602,4 euro
xTrackers Eurozone Bond Yield per 1576,36 euro
UBS Treasury Bond 1-3 yr euro hedged per 3930,85 euro

Vado purtroppo a pagare un bel pò di tasse, dati i fortissimi gain. La minima minusvalenza fiscale (23,5 euro) viene totalmente assorbita dalla vendita di Blackstone Group (che è un'azione) e pago quindi 1527,5 euro di capital gain.
Considerando la liquidità disponibile provento dei dividendi incassati di 1131,98 euro dispongo dopo le vendite di 30387,85 euro

INVESTO:

22 quote di iShares MSCI ACWI acc per 1424 euro
182 quote di iShares Edge MSCI World Minimum Volatility per 9365,26 euro
132 quote di ETC Invesco Physical Gold con hedging per 6086,24 euro
102 quote di JPM USD Emerging Markets Sovereign Bond Euro Hedged ad accumulo per 10200,92 euro
19 quote di Amundi Government Bonds EuroMTS Investment Grade 1-3 yr per 3185,98 euro

Questo ripristina le proporzioni della sotto-asset allocation portando il totale investitovi a 63881 euro.

Ecco vediamo che, dopo quest'ultimo ribilanciamento la nostra tecnica "A Doppia Asset Allocation" ha ribilanciato BALIANO: 50% nella sotto-asset allocation e 50% nella precedente asset allocation tematica su asset difensivi/anticiclici.

Notiamo che in questo consolidamento tra le due asset allocation ho disinvestito asset caratterizzati da rischio specifico (singoli paesi, settori, rischio tassi d'interesse puro in quanto bond hedgiati all'euro, singoli titoli azionari) diversificando verso asset internamente più diversificati (ho tenuto un po' di azioni per assorbire qualche eventuale minus a fine portafoglio). Questo per ridurre l'esposizioni a picchi di volatilità negativa di specifici settori in prossimità del termine dell'orizzonte temporale di Baliano.

In totale il risultato è un bilanciamento 64% azionario e 36% obbligazionario, con una decisa esposizione al dollaro anche nell'obbligazionario:


Il controvalore attuale, finale, di Baliano risulta essere di 126867,92 euro, attualmente in gain del +26,66%.

La chiusura dell'investimento è prevista a fine giugno 2022.

P.C. 26/10/2021

giovedì 21 ottobre 2021

PATROCLO: un portafoglio Prudente a Medio Termine

Dopo oltre 12 mesi di mercato toro ed in una fase di tassi d'interesse estremamente ridotti, ho deciso di testare la tenuta degli ETF su un portafoglio dagli obiettivi spesso meno facili da raggiungere: aggettivi come "Prudenza", "Stabilità"e "Gestione del Rischio".

Sono adeguati gli ETF per realizzare questi obiettivi, tramite una meticolosa diversificazione? Oppure sono più strumenti da trading che da gestione patrimoniale, interessanti per i loro facili picchi di volatilità?

E' ovviamente mia opinione che gli ETF siano, pur ben lungi dalla perfezione, degli strumenti molto più indicati a questi utilizzi, ovvero alla gestione del risparmio, di molti fondi e sicav gestiti da blasonate società di gestione dal nome allettante.

Nasce quindi PATROCLO, un portafoglio che ci auguriamo 'dolce' e che si sostituisce ad eroici approcci aggressivi nelle fasi difficili della guerra contro le potenziali avversità del mercato.

Per testare il portafoglio fisso alcune regole di base:

1- L'approccio è essenzialmente Buy&Hold su strumenti ad accumulo, tuttavia a cadenza non più che annuale è concesso a discrezione del gestore, per comprovate necessità, qualche ribilanciamento tra i macro-asset principali.

2- L'asset allocation iniziale parte con un'esposizione ai principali rischi misurata in 15% azionario e solo 10% di rischio valuta. Anche gli asset obbligazionari tradizionalmente più volatili (emergenti, high yield, convertibili, dollaro) sono contenuti al 15% del totale del portafoglio.

3- L'orizzonte temporale è 5 anni, eventualmente prorogabile a discrezione fino ad un massimo di altri 5 anni. Questo perché un approccio prudente è spesso associato ad età più avanzate e orizzonti temporali più brevi.

Applico la seguente asset allocation di riferimento, studiata (meticolosamente) per rispondere sia alla volatilità di mercato che al bilanciamento della volatilità dei tassi d'interesse, non rinunciando ad una redditività di fondo:

8% Azionario Europeo

5% Azionario USA

2% Azionario Paesi Emergenti

5% Titoli di Stato USA Breve Termine

3% Obbligazioni Convertibili

7% Obbligazioni di Paesi Emergenti

8% Obbligazioni Europee a Tasso Variabile

12% Obbligazioni Societarie Europee

20% Titoli di Stato Europei

20% Obbligazioni Globali Aggregate

5% Titoli di Stato Legati all'Inflazione

5% Titoli Monetari in Euro

Il risultato è il seguente:


Voglio andare a spiegare il perché delle mie scelte:

Azionario (15%)

AZIONARIO EUROPEO
- Lyxor Eurostox600 : azionario dinamico, inclusivo sia dei titoli azionario medio-grandi che di quelli 'small cap'.
- Amundi MSCI Europe Minimum Volatility : in ottica di bilanciamento del relativo dinamismo del precedente, questo strumento tende nel lungo termine a contenere la volatilità.
- iShares MSCI Europe Value : l'indice "Prime Value" compie una selezione che tende a decorrelare da asset quali i tecnologici e gli indici più Growth.

AZIONARIO USA
- Invesco S&P500 Hedged : tra le repliche del S&P500 è non solo efficiente (una replica sintetica vantaggiosa fiscalmente nell'accumulo dei dividendi), ma anche coperto dal rischio valutario.

AZIONARIO PAESI EMERGENTI
- iShares MSCI Emerging Markets Minimum Volatility : indice ponderato per volatilità cerca di scorporare un potenziale trend crescente di lungo termine dell'asset dalla forte oscillazione propria di mercati meno maturi, selezione a mio parere più adeguata in un portafoglio "Prudente"

Obbligazionario Speculativo (15%)

TITOLI DI STATO USA BREVE TERMINE:
- JPM Betabuilders US Treasury 1-3 years: titoli di Stato USA a 1-3 anni dalla scadenza. Apporta un'esposizione difensiva e resiliente ai tassi alla valuta dollaro.

OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI:
- SPDR Global Convertible Bond Euro Hedged: tra gli obbligazionari uno dei più speculativi, titoli ibridi (subordinati, preferred shares, convertible bond) che pondera il rischio tassi acquistando una correlazione forte al mercato.

OBBLIGAZIONI EMERGENTI:
- UBS JPM USD Emerging Markets Diversified Bond 1-5 yrs euro Hedged: obbligazionario che diversifica in 1000 titoli di 65 paesi emergenti aggregando bond sotto l'investment grade (20%) e obbligazioni societarie e governative più solide. Appare resiliente ai tassi ma non ai loro effetti indiretti in merito a rischio creditizio, capitalizza al contempo significativi rendimenti.
- VanEck Emerging Markets High Yield Bond: obbligazioni tra le più speculative, che rappresentano esposizioni sotto l'investment grade ed al contempo emergenti, capitalizzando rendimenti molto elevati.

Obbligazionario Conservativo (70%)

OBBLIGAZIONI EUROPEE A TASSO VARIABILE:
- Lyxor Euro Floating Rate Note: obbligazioni a tasso variabile europee di investment grade.

OBBLIGAZIONI SOCIETARIE EUROPEE
- Amundi Euro Corporate BBB bond 1-5 yr: obbligazionario societario selezionato ponderando redditività, rischio di credito e rischio tassi. Con 2,85 di duration risulta in possesso di una esposizione al rischio tassi decisamente contenuta.

TITOLI DI STATO EUROPEI:
- Amundi Euro Bond Lowest Rate 1-3 yr: governativo europeo selezionato ponderando redditività, rischio di credito e rischio tassi. Con 1,96 di duration risulta in possesso di una esposizione al rischio tassi decisamente contenuta.
- Amundi Euro Government Bond IG 3-5 yr: leggermente più lungo del precedente, ma che capitalizza storicamente un interesse più alto in grado di dargli molta stabilità di lungo termine. 3,96 la duration.

TITOLI DI STATO LEGATI ALL'INFLAZIONE:
- UBS TIPS 1-10yr Euro Hedged: tra i titoli di Stato legati all'inflazione i TIPS statunitensi sono più direttamente correlati ai prezzi, questo titolo ha durata non lunga, mentre l'hedging valutario lo scorpora da logiche di bilanciamento e lo seleziona tra gli asset conservativi a orizzonte medio-lungo.

OBBLIGAZIONI GLOBALI AGGREGATE:
- iShares Core Global Aggregate Bond Euro Hedged: tra gli obbligazionari del portafoglio presenta un'esposizione più significativa al rischio tassi, tuttavia è bilanciato in quota di 1/5 soltanto del capitale investito.

MONETARI:
- JPM Ultra-Short Income: trattandosi di un ETF l'effetto "erosivo" di tassi brevi è meno destabilizzante che in altri strumenti obbligazionari 'brevissimi'. Al contempo un loro progresso potrebbe, in maniera decorrelata dall'obbligazionario classico, contribuire ad una stabilità di lungo termine.

Il primo rendiconto periodico (e la prima verifica della progettata "prudenza") è previsto ogni sei mesi, con il primo appuntamento ad aprile 2022.

Fisso come "benchmark" di confronto il Vanguard LifeStrategy 20 ad accumulo, che oggi quota 25,435 e che, pur con un 20% di azionario anziché 15, è a mio parere un buon metro dato che il rischio si ribilancia con l'esposizione valutaria ed all'obbligazionario speculativo di PATROCLO.

P.C. 21/10/2021

lunedì 11 ottobre 2021

MORGANA: un portafoglio a strategia attiva flessibile "C&B"

Visto che utilizzo in gran quantità ETF in molte mie analisi e simulazioni, approfitto della recente recensione degli ETF quotati in Italia della casa JPMorgan, la più grande banca USA ed una delle holding finanziarie più grandi al mondo, per mostrare una strategia a gestione attiva (o meglio semi-attiva) che io chiamo Coffer&Bottle: lo scrigno e la bottiglia.

MORGANA nasce come un portafoglio di ETF di JPMorgan a gestione semi-attiva flessibile su strategia C&B.

Di cosa si tratta?

In particolari situazioni di mercato, come potenzialmente l'attuale, è verosimile che il consulente si trovi con portafogli di clienti ampiamente in gain dopo un "bull market", ma al contempo con fondamentali potenzialmente instabili (diciamocelo chiaro: il successo dell'azionario di questi anni poggia più che su PIL mondiale in crescita vertiginosa su tassi d'interesse in ribasso e incremento del debito globale! Stiamo andando a fare la spesa con la carta revolving!).

Una strategia è consolidare (ma in cosa? per quanto? perdendo quali performance?), un'altra è l'approccio diversificato nel tempo (value averaging, PAC), un'altra ancora l'utilizzo di posizioni corte a copertura o contro il mercato (e buona fortuna), un'altra il bilanciamento tra asset che decorrelano (ma decorreleranno anche domani?), un'altra ancora la veggenza (beato chi ce l'ha).

Io sperimento anche Coffer&Bottle, che è una sintesi di vari approcci che ho appena citato sintetizzati e sistematizzati in una strategia ben chiara.

Da un lato ho una bottiglia (The Bottle) che voglio riempire nel tempo (value averaging) di un asset tradizionalmente conservativo e difensivo, ad esempio il debito sovrano privo di rischio valuta e con buon merito creditizio ad accumulo dei proventi, dall'altra ho uno scrigno (The Coffer) in cui ho consolidato il gain di una precedente gestione su un asset non conservativo (quindi può oscillare tanto ed è rischioso) ma difensivo (scherma storicamente dal panico sui mercati) che può difendermi nell'orizzonte temporale d'investimento (il periodo di investimento nel portafoglio MORGANA) da rischi specifici che potrebbero gravare sull'asset che voglio "versare" nella bottiglia.

E qui avremmo un "semplice" value averaging: investo per dire in bond breve termine (meno soggetti a rischio tassi) e nel tempo, opportunisticamente, li investo in governativo MLT (medio-lungo termine). La strategia Coffer&Bottle è però più articolata (di quanto ad esempio faccio con un portafoglio come DEDALO) perché nel mezzo, tra lo scrigno e la bottiglia, c'è la nostra asset allocation, il nostro portafoglio COMUNQUE investito sul mercato. Condivido un disegnino esemplificativo che feci tempo fa in altro contesto (mi si perdoni la rozzezza del disegno):


Questo il funzionamento di MORGANA:

Orizzonte Temporale: 6 anni di bilanciamento, poi riempimento della bottiglia e 2 anni di bilanciamento (8 anni totale).
Revisione: ogni 8 mesi

Strategia:
Il 50% del portafoglio è inizialmente consolidato in uno "scrigno" composto principalmente di debito a breve-brevissimo termine in dollari (a differenza del disegnino utilizzo il betabuilder di JPMorgan sul tesoro USA 1-3 anni e l'ultra-short income in dollari, ottenendo per 50% del capitale uno scrigno con duration 1,35 e TER 0,075).
La motivazione è che nello scenario di rialzo tassi USA (da cui voglio difendere il mio 'consolidato' nello scrigno, non dico non metterlo affatto a rischio, anzi la volatilità valutaria è significativa) e/o instabilità sui mercati un Treasury Short Term potrebbe crescere rispetto all'Asset Allocation.
Il governativo euro invece è fortemente esposto al rischio tassi, e dovrei entrarvi poco a poco che lo scenario scatena i suoi effetti.

Ogni 8 mesi andrò a ribilanciare la quantità investita nell'Asset Allocation con il Treasury Short Term. Se il Treasury Short term è superiore al 50% (con un 1% circa di tolleranza) andrò a disinvestirlo per bilanciare l'Asset Allocation (quindi disinvesto USD Short Term e investo negli Asset del Portafoglio), se l'Asset Allocation (con medesima tolleranza) è superiore al USD Short Term andrò a disinvestire il surplus "versandolo" nella bottiglia del Euro Governativo.
In uno scenario di impatto negativo sul portafoglio di un rialzo dei tassi finirò per svuotare "The Coffer" e, successivamente alla fine dell'impatto negativo (quando ci sarà ripresa) riempire "The Bottle". In uno scenario di negativo per il dollaro/breve termine e positivo per l'investimento in A.A. invece andrò naturalmente a consolidare diversificando in un altro asset privo di rischio valuta (The Bottle).
Al compimento del 6° anno (9 revisioni/ribilanciamenti di 8 mesi) mi troverò a versare quanto rimane del mio "scrigno" nella bottiglia. A quel punto la strategia diventerà un ribilanciamento a pesi costanti tra la somma IN QUEL MOMENTO presente nella bottiglia e l'Asset Allocation, per altri 2 anni fino a fine portafoglio.
A ottobre 2029 verificheremo, rispetto ad una strategia 'meno flessibile' il successo o meno della nostra Morgana con approccio "C&B".

L'ASSET ALLOCATION:
Per il 50% del portafoglio di MORGANA ho costruito un'asset allocation utilizzando in gran parte gli ETF "attivi" di JPMorgan, parliamo di un'asset allocation aggressiva con 70% di azionario (principalmente dei paesi sviluppati) e 30% di debito emergente, che è alternativo a quanto contenuto in "The Coffer" ed in "The Bottle" (ovvero titoli di Stato) senza espormi ai bond societari che hanno una maggiore correlazione (soprattutto in questo momento storico di tassi bassi) con l'andamento del capitale di rischio azionario.

Il risultato è il seguente:

La domanda è: che senso ha, a chi è adeguato, un portafoglio come Morgana, che esula dalle classificazioni tipiche di rischio e bilanciamento lasciando spazio non tanto alla gestione attiva, ma sopratutto all'approccio flessibile?
Notiamo infatti che Morgana partirebbe come un 35/65, ma con un 80% di rischio valuta iniziale (che poi diminuirà) che falsa qualsiasi bilanciamento dell'A.A.

Tendenzialmente una simile strategia NON è adeguata, a mio avviso, al "core" o al totale di un patrimonio, bensì solo a quel 20% che reputo non destabilizzante gestire in maniera flessibile (fai da te, fondi flessibili, strumenti alternativi vari, strategie flessibili appunto). In una fase come l'attuale può sostituirsi ad un deleterio approccio da 'anticipatore dei mercati' (buona fortuna a chi lo applica) rispondendo alla domanda di qualche investitore "Ok, ho guadagnato, ed ho consolidato questa percentuale del portafoglio, per decorrelare dal resto, che rimane legata al mercato nel modo classico, che cosa posso valutare di un pò alternativo?".

La prima revisione è tra 8 mesi a giugno 2022.

P.C. 11/10/21

sabato 9 ottobre 2021

Gli ETF di JPMorgan

La JPMorgan Chase & Co. è la più grande banca degli Stati Uniti, quotata alla borsa di New York e costituita da una holding nata dalla fusioni di varie altre banche statunitensi nel 1996. E' una banca universale (sia commerciale che d'investimento) ed una banca depositaria (salvaguarda attività finanziarie di intermediari, SIM o brokers etc...).

Trattandosi di una multinazionale specializzata in servizi finanziari e d'investimento non poteva mancare con le sue innovative proposte nel mondo degli ETF.

Sulla borsa di Milano, nel segmento ETF Plus, è scambiata una selezione di ETF della JPMorgan che provo a recensire (le informazioni sono reperite dai siti am.jpmorgan.com e da justetf.com).

AZIONARI

 

Serie “Research Enhanced”

La serie degli ETF azionari di JPMorgan è costruita sul principio della replica di indici attivi (o semi-attivi) cosiddetti “Research Enhanced”. Questi indici sono filtrati attraverso una selezione bottom-up dei titoli di indici più grandi (2500 I titoli selezionati per il global) con l’obiettivo di un andamento “Alpha” nei confronti del mercato e la ricerca di un extra-rendimento rispetto al benchmark.


IE00BF4G7183 JPMorgan Europe Research Enhanced Index Equity acc

Con 212 milioni attuali di masse, questo ETF cerca di battere il MSCI Europe investendo in azioni di paesi europei (incluso UK). Non effettua prestito titoli ed ha TER 0,25%.

IE00BF4G7076 JPMorgan US Research Enhanced Index Equity ESG USD acc

Equivalente USA in dollari, che cerca di battere il S&P500. Masse ad oggi intorno a 365 milioni. TER 0,2%.

IE00BF4G6Z54 JPMorgan Global Emerging Markets Research Enhanced Index Equity acc

Ha come riferimento il MSCI Emerging Markets, tramite una selezione di circa 267 aziende. Il TER è 0,3%, mentre le masse attualmente scambiate circa 541 milioni.

IE00BF4G6Y48 JPMorgan Global Research Enhanced Index Equity ESG USD acc

ETF globale dei paesi sviluppati costruito secondo il criterio “Research Enhanced” di JPMorgan. Ha TER 0,25% e masse scambiate per 269 milioni, attualmente.

 

Serie “Multi-Factor”

Gli ETF della serie Multi-Factor presentano una gestione attiva, anziché passiva (in realtà parliamo di replica passiva di una strategia sistematica indicizzata, quindi non proprio gestione attiva, secondo me), costruita però con dei “filtri” o criteri diversi dai Research-Enhanced. Mentre i primi sono strutturati su criteri di mantenimento di un certo Alpha rispetto al mercato, i Multi-Factor applicano essenzialmente un filtro multi-fattoriale basato su premi di rischio, bassa volatilità e piccola capitalizzazione, unitamente ad una diversificazione di risk-equal-weight tra regioni e industrie.

 

IE00BJRCLK89 JPMorgan US Equity Multi-Factor USD Acc

Azionario USA di questa serie, il portafoglio è composto da 361 azioni di società di diverse dimensioni, ha ancora poche masse scambiate (13 milioni), TER 0,2%

 

Serie “BetaBuilders”:

I BetaBuilders sono indici passivi (rispetto agli altri indici di ETF JPMorgan che mirano ad una strategia “attiva”), indicizzati alla capitalizzazione di mercato. Anziché un obiettivo Alfa (come i Research Index) come dice il nome sono ‘costruttori di Beta’, replicatori del mercato. Diciamo ETF più classici.

 

IE00BJK9H860 JPMorgan BetaBuilders US Equity dist.

IE00BJK9H753 JPMorgan BetaBuilders US Equity acc

Azionario USA a distribuzione e ad accumulo, investono nelle “Large Cap” in modo da replicare circa il 85% della capitalizzazione di mercato USA. La replica è efficientissima: fisica e con TER 0,05% (molto inferiore rispetto ai Research Enhanced, quindi).

 

Azionari Tematici:


IE00BMDWYZ92 JPMorgan Carbon Transition Global Equity acc

Azionario globale costruito sull’universo di investimento del MSCI World (azionario dei paesi sviluppati) filtrati attraverso un posizionamento in una graduatoria di titoli che possono beneficiare della transizione verso un’economia con poco utilizzo di carbone e combustibili fossili. Il portafoglio ad oggi sovraespone alle azioni del nord-america.

 

OBBLIGAZIONARI:

 

Serie di obbligazionari societari “Research Enhanced”

ETF che investono in obbligazioni societarie, di aziende selezionate con la metodologia “Research Enhanced” già vista nell’azionario.

 

IE00BF59RX87 JPMorgan Eur Corporate Bond Research Enanched Index acc

IE00BF59RV63 JPMorgan USD Corporate Bond Research Enhanced Index acc

IE00BF59RW70 JPMorgan Eur Corporate Bond 1-5yr Research Enanched Index acc

I primi due ETF investono rispettivamente in un paniere di debiti societari emessi in euro o dollari. Entrambi hanno un TER di 0,19%. Predomaninano obbligazioni emesse da società finanziarie. La duration e la scadenza media sono contenute rispetto ad altri portafogli obbligazionari (intorno a 5 anni) per il primo ETF (Euro), mentre il fratello in dollari cambia completamente, dato che è composto da obbligazioni a scadenza media superiore a 11 anni, e con duration 8,8. In entrambi I casi sono preponderanti le obbligazioni BBB rispetto alle altre (tutte investment grade). Il terzo ETF è composto da obbligazioni a “breve termine”, con scadenza sotto i 5 anni e presenta infatti una duration di 2,9.

 

Serie di Income “Ultra-Short”

ETF obbligazionari a gestione attiva costruiti con l’obiettivo di ridurre la volatilità (rischio) e limitare l’esposizione ai tassi d’interesse con un paniere di obbligazioni o altri titoli di debito dalla scadenza brevissima. Si avvalgono di obbligazioni societarie investment grade, ma anche di strumenti come obbligazioni strutturate.

 

IE00BD9MMF62 JPMorgan Eur Ultra-Short Income acc

IE00BG8BCY43 JPMorgan USD Ultra-Short Income USD acc

IE00BDFC6Q91 JPMorgan USD Ultra-Short Income dist

I tre ETF della serie hanno caratteristiche tali da poter essere utilizzati in sostituzione di classici strumenti monetari o di liquidità a rischio estremamente contenuto. Il primo è in Euro, il secondo invece è in dollari. Il terzo rappresenta la versione in euro con distribuzione di proventi. Il TER è 0,08%.

 

Serie Obbligazionari Emergenti “Risk-Aware”

La versione obbligazionario emergente di JPMorgan si basa su un indice definito “Risk-Aware” di titoli di Stato (ed obbligazioni para-statali) di Paesi Emergenti. L’indice filtra il classico JPMorgan EMBI Global Div. Index secondo tre criteri: eliminare titoli con piccolo valore nominale o prossimi alla scadenza, limitare il rischio specifico rimuovendo paesi con eccessivo spread sulle sue emissioni sovrane, bilanciare I paesi che rimangono cercando di ottimizzare rischio paese/yield di distribuzione.

 

IE00BDFC6G93 JPMorgan USD Emerging Markets Sovereign Bond dist

IE00BJ06C937 JPMorgan USD Emerging Markets Sovereign Bond acc

IE00BDDRDY39 JPMorgan USD Emerging Markets Sovereign Bond Eur Hedged acc

I tre ETF replicano lo stesso indice, solo che il primo è a distribuzione (mensile!) di dividendi, il secondo ad accumulo ed il terzo ad accumulo ma con hedging valutario (copertura dal rischio valuta) euro. TER 0,39%.

  

Serie “BetaBuilders”:

I BetaBuilders sono indici passivi, indicizzati alla capitalizzazione di mercato. Quelli che seguono sono gli obbligazionari, sostituti di quelli più attivi come gli Ultra-Short, i Multi-Fattoriali e Research Enhanced.

 

IE00BMD8KM66 JPMorgan BetaBuilders US Treasury Bond 0-3 month USD acc

IE00BJK3WF00 JPMorgan BetaBuilders US Treasury Bond 0-1 yr USD acc

IE00BD9MMD49 JPMorgan BetaBuilders US Treasury Bond 1-3 yr USD acc

IE00BJK9HH50 JPMorgan BetaBuilders US Treasury Bond USD acc

I quattro ETF della serie investono nel debito pubblico USA, in dollari e senza copertura valutaria. Sono ad accumulo ed in ordine di durata: titoli prossimi a scadenza (entro 3 mesi), in scadenza nel corso di un anno, scadenza tra 1 e 3 anni e l’ultimo titoli a scadenza media quasi 9 anni con 7,5 di duration. I TER sono estremamente ridotti: 0,07% annuo.

 

IE00BJK9HD13 JPMorgan BetaBuilders Eur Government Bond acc

IE00BYVZV757 JPMorgan BetaBuilders EUR Government Bond dist.

Questi due betabuilders investono in titoli di Stato Europei, o ad accumulo o a distribuzione di proventi. La scadenza media dei titoli è intorno a 10 anni. Il TER è 0,1% annuo.

 

Serie “Multi-Factor”:


IE00BKKCKJ46 JPMorgan Global High Yield Corporate Bond Multi-Factor acc

Obbligazionario alto rischio rendimento di JPMorgan che segue il filtro Multi-Factor di questa società, è caratterizzato da un TER 0,35% e dall’accumulo dei proventi che vengono reinvestiti. La scadenza media dei titoli è 5 anni con duration 3,6. Le obbligazioni del portafoglio sono 621 di cui il 65% nord americane.

 

P.C. 09/10/2021

sabato 2 ottobre 2021

VIDEO: ETF a distribuzione come alternativa previdenziale? (Sessione 7 - CONCLUSIONE -)

Eccoci arrivati al capitolo conclusivo del mio lungo monologo su tematiche previdenziali: Fondo Pensione? Un portafoglio di ETF a distribuzione (o meno) da mantenere con obiettivo previdenziale? O entrambi? E che differenze posso aspettarmi dalle due cose?

Oggi parlo della differenza più "capitale" e forse giuridicamente rilevante: la SUCCESSIONE. Gli effetti sull'asse ereditario di una soluzione o dell'altra vanno, secondo me, presi in assoluta considerazione, non solo perché 1 ventenne su 10 che apre il fondo pensione verosimilmente non arriverà mai ad incassare né rendita né capitale, ma perché si tratta di scelte che riguardano tutta la famiglia, che si protraggono per lungo orizzonte temporale e che, spesso, hanno effetti "vita intera" (soprattutto se positivi).

Alla fine dei 25 minuti circa qualche parola di conclusione (e ovviamente un ringraziamento ai pochi valorosi che hanno affrontato una così poco allegra visione per tutto questo tempo).

*ricordo che in alto a sinistra, nella sezione "VIDEO" c'è la lista di tutte le 7 sessioni

Buona visione!

P.C. 02/10/2021

venerdì 1 ottobre 2021

TERZIO: primo ribilanciamento della strategia ottimizzata per rischio/rendimento!

Apriamo ottobre con una strategia diversa dalle solite, perché ottimizzata sulla base di un parametro noto come Sharpe-Ratio.

Il rapporto di Sharpe misura la performance di un investimento (o portafoglio) comparata ad un bene 'privo di rischio' (es. debito sovrano di un grande emittente considerato molto al sicuro dal rischio fallimento), dopo averla ponderata per il rischio (solitamente misurato, in un portafoglio, come la sua oscillazione nel tempo).

PER DEFINIZIONE non ha senso parlare di Sharpe Ratio, rapporto rischio/rendimento o volatilità se non si fa riferimento al corso storico dell'investimento.

Alcuni consulenti diranno "eh, sì, ma è sbagliato considerare il rischio solo sulla base di dati storici" (suggerendo che la sciagura è sempre in agguato e loro la sanno lunga), ma se dicono così e pensano magari di fare contemporaneamente meglio del mercato nel proteggersi dal rischio allora gli indicatori come la volatilità, lo Sharpe Ratio, l'efficienza del portafoglio, se mi permettete, non possono utilizzarli.

Perché si basano su dati storici, su un periodo storico di osservazione. Poi mi spiegheranno anche la formula che utilizzano per anticipare il futuro in maniera scientifica, intanto lo Sharpe Ratio è dato da tale semplice rapporto:

Laddove Ra è il rendimento di un investimento (medio, nel tempo preso in esame), Rb è il rendimento dell'ipotetico investimento privo di rischio (o con minimo rischio, diciamo, per molti risparmiatori italiani ha senso valutare il tasso che ottengono sulla liquidità) e come divisore abbiamo la Deviazione Standard dell'andamento dell'asset. Deviazione Standard? Lo scarto quadratico medio, quanto gli elementi di una popolazione (i valori giornalieri di un portafoglio) si disperdono intorno ad una posizione.
In soldoni: il portafoglio ha reso il 6% annuo, media degli ultimi 20 anni? Sì, ma rispetto a questo 6% una cosa è passare da -40% a +46% ogni giorno (rischio alto, dispersione alta) ed un'altra è crescere costantemente un trecentosessantacinquesimo di 6% ogni giorno, in maniera identica, per 20 anni (deviazione zero, volatilità zero, rischio bassissimo rispetto a quel rendimento).

Come spiegato alla creazione, TERZIO pondera 1/3 del portafoglio tenuto su liquidità (no oscillazione di mercato), e 2/3 composto da asset decorrelati (treasury bond lunghi, treasury bond medio termine, treasury bond con hedging sull'euro, titoli di Stato di paesi emergenti con hedging sull'euro, azionario dei paesi sviluppati a minima volatilità, azionario dei paesi sviluppati a momentum di mercato ed azionario Europa a piccola capitalizzazione) in porzioni da ribilanciare ogni 6 mesi.
Questo sotto-portafoglio ha riportato nel decennio appena trascorso una dispersione/deviazione standard/volatilità del 5,6% a fronte di un rendimento medio annuo del 7,7%, quindi uno Sharpe-Ratio da record.

Lo pondero con liquidità perché, come ho sempre detto, il decennio appena trascorso ha avuto caratteristiche uniche... banalmente se bilanciassi Nasdaq e Bitcoin otterrei in quel decennio uno sharpe ratio (dovuto a rendimenti record) ancor più elevato... ma li starei concentrando rischio su asset che si sono rilevati baciati dal mercato, non lo starei diversificando e bilanciato su asset antitetici (es. i treasury bond e l'azionario momentum).
Verificheremo nel tempo l'efficienza di questa strategia.

Cosa è accaduto in questi sei mesi?

TERZIO è passato in 6 mesi esatti da 50000 a 52045,16 euro di controvalore. Un gain del +4,1% in 6 mesi, con un portafoglio che ha 1/3 di azionario ed 1/3 di liquidità.

Secondo le regole che mi sono dato i tre asset che hanno infranto la soglia di peso ponderata (per fortuna Terzio non si è mosso tutto in maniera simmetrica, sarebbero andati in malora i principi di bilanciamento e di decorrelazione degli asset!) sarebbero ancora 'sopportabili'. Questo perché mi sono concesso un 10% di tolleranza (quindi per dire il Momentum passato da 20% a 21% poteva anche raggiungere 22%). Ovviamente i pesi degli Asset si calcolano non considerando la liquidità (quindi la ponderazione del loro sotto-totale), mentre la liquidità si pesa sul controvalore complessivo di tutto.

Ad oggi giudico rischiosa la crescita un pò troppo significativa per un portafoglio così prudente in 6 mesi, e, soprattutto, l'attuale situazione mi consente di ribilanciare tutto con una sola, semplice operazione.

Vendo quindi 10 quote di xTrackers MSCI World Momentum. Al prezzo attuale di 46,62 questo mi frutta 466,2 euro, ma considerando 11,31 euro di capital gain che pago e 5 euro di transazione la liquidità sale da 1666,66 a 2116,49.

E tutto è di nuovo meravigliosamente bilanciato:


Il prossimo ribilanciamento è previsto a fine marzo, quando Terzio compirà un anno.

P.C. 01.10.2021