Portafogli d'Investimento Teorici:

LEONIDA: un portafoglio VALUE a distribuzione discrezionale


Durata: medio termine, 5 anni e 3 mesi (fino a Gennaio 2026), prolungabile di 2
Asset Allocation: 75% Azionario/25% Obbligazionario (Bilanciato/Azionario)
Rischio valuta: 55% circa
Revisione: ogni 7 mesi
Strategia: distribuzione di rendita dove ci sia stata crescita degli asset, oppure accumulo con value averaging.

 


 L'azionario "VALUE" rappresenta una delle grandi incognite della crisi del 2020, legata alla pandemia di Covid19.

Cosa è l'azionario VALUE? Si tratta del segmento di mercato di quelle azioni che risultano 'sottostimate' dal mercato rispetto ai loro valori contabili aziendali. Grandi opportunità? Aziende con forte criticità interne?

Principalmente il segmento VALUE del mercato è popolato da settori merceologici maturi: società di servizi di pubblica utilità, alcuni industriali, energetici, materie prime, finanza (tradizionale) etc... aziende dove il settore produttivo assicura ormai degli utili consolidati rispetto ad altri settori di mercato, ma dove la spesso scarsa innovazione e le aspettative non calamitano spesso capitali rispetto ad altre segmentazioni di mercato.

Storicamente il segmento ha sovraperformato l'indice mondiale, generico, in alcuni periodi storici, lo ha sottoperformato in altri. Negli ultimi 10 anni, caratterizzati da forti interventi di immissione di liquidità della banche centrali, nonché dalla cosiddetta "era digitale" il comparto Growth ha assistito ad una crescita molto più impetuosa del Value.

Durante la crisi di quest'anno la forbice si è allargata ancora di più, si guardi la differenza tra l'indice Nasdaq100 (tipicamente Growth) e l'indice S&P500 Value:


Il tema sul perché questa forte decorrelazione (il Covid ha colpito prima di tutto le attività economiche tradizionali, mentre quelle innovative e digitali sono rimaste meno penalizzate) potrebbe avere un minore distanziamento in futuro è ampio. Sicuramente il value ha delle prospettive di recupero, a fine crisi, inferiori ai settori innovativi/tecnologici, che magari hanno addirittura beneficiato di lavoro a distanza e mancanza di concorrenza. Oltretutto storicamente il value ha mostrato volatilità inferiore e minore esposizione a bolle speculative.

Da queste PROSPETTIVE nasce una strategia di investimento essenzialmente VALUE che voglio simulare con questo portafoglio di ETF: LEONIDA.

Un altro dei problemi è l'assottigliarsi dei rendimenti del capitale di debito (l'obbligazionario) che è sensato andare a sostituire, acquistando rischio, con strumenti azionari, soprattutto se in grado di distribuire rendimento interessanti.

Leonida è un portafoglio bilanciato-azionario, con un'asset allocation 75% azionaria e 25% obbligazionaria.

Il portafoglio è ripartito su tale schema:

35% Azionario Europeo (inclusa UK e Svizzera)

20% Azionario USA

15% Azionario dei Paesi Emergenti

5% Azionario del Resto del Mondo (Canada, Giappone, Australia, Pacifico etc...)

5% Titoli di Stato e Obbligazioni Societarie "Investment Grade"

10% Obbligazioni Societarie Sotto Investment Grade (High Yield)

10% Obbligazioni di Paesi Emergenti

Un altro tema interessante affrontato in Leonida è l'associazione tra Value e degli ETF Smart Beta a controllo del rischio/volatilità.

La strategia è sfruttare la chiave "stabilità di rischio"/"Value" su asset a distribuzione e quest'ultima strategia è a "Distribuzione Discrezionale": ovvero laddove durante una delle revisioni il capitale investito (escluse quindi i proventi già distribuiti) fosse in crescita o almeno superiore all'investimento iniziale, il portafoglio distribuirà il rendimento al suo investitore (distribuzione), altrimenti lo accumulerà in asset in flessione, facendo azione di mediazione del prezzo (Value Averaging).

L'orizzonte temporale è a 5 anni... trattandosi però di una focalizzazione su uno specifico settore di mercato mi do flessibilità, potendo prolungare l'investimento di 2 anni qualora i risultati non fossero soddisfacenti.

Questa è la situazione iniziale di LEONIDA:

Ovviamente la grande criticità di un portafoglio di 13 ETF come Leonida è nell'inefficienza fiscale: laddove dovessimo chiudere un ETF sotto il prezzo di carico iniziale rischieremmo di non poter compensare la minusvalenza. Una strategia che mescoli strumenti efficienti (es. azioni ed obbligazioni) e fondi/ETF in questo sarebbe un pò più efficiente.

I rendiconti sono stabiliti ogni 7 mesi (in modo da accumulare una minima quota di proventi da poter utilizzare).
Il capitale è esposto a rischio valuta grossomodo per il 55%... si tratta di un rischio valuta molto significativo per un portafoglio che mira ad un relativo controllo della volatilità, tuttavia c'è da tener presente che LEONIDA è un portafoglio assolutamente dinamico/aggressivo (75/25), quindi probabilmente l'incremento di volatilità di molti investimenti in valuta non incide sulla stabilità complessiva come in un portafoglio obbligazionario.
Il primo rendiconto è previsto a maggio 2021.

P.C. 08.10.2020

PRIMA REVISIONE (7 MESI)

Leonida è un portafoglio iniziato 7 mesi fa sulla base di una sovra-ponderazione di asset "value" e dai fondamentali forti rispetto al classico azionario "blend" e "growth". Questo cercando anche di investire in titoli si aggressivi (azionari), ma diversificati, bilanciati e contemporaneamente piuttosto 'resilienti', abbinando al "Value" ed all'obbligazionario più aggressivo anche smart beta a controllo della volatilità.

Il discorso sul VALUE lo sto affrontando da alcuni mesi non casualmente:

In una fase di possibile inflazione, di elevatissime quotazioni e di euforia Leonida persegue una strategia "muscolosa" che vuole andare avanti in maniera aggressiva, ma al contempo 'solida'. Nello scenario di una bolla come quella del dot.com del 2000, ad esempio, gli asset che come fondamentale hanno distribuzione di dividendo, valore di mercato di qualità e relativa resilienza alle fluttuazioni di mercato potrebbero rappresentare un investimento più solido di altri.

In 6 mesi Leonida ha distribuito 915,95 euro di dividendi ed al contempo ha ottenuto una crescita notevolissima (come quasi tutti gli azionari, c'è da dire) del +14,72%, quasi un 30% su base annua!

Questo pur con il freno di obbligazionari in dollaro in frenata.


La strategia di Leonida ci impedisce di accumulare quando il rendiconto fosse in crescita rispetto al semestre precedente. Procedo quindi a pagare una "rendita" di 900 euro tondi tondi (qasi 1% netto in 6 mesi) all'investitore, e lo contabilizzo tra la rendita distribuita.


Notiamo alcune differenze "invisibili" nella composizione di Leonida, rispetto ad un normale 75/25 "dinamico". Grossomodo il rapporto price/book, ovvero prezzo di mercato/valore contabile dei titoli che compongono gli ETF del portafoglio Leonida è di 1,5 volte (quindi il valore di mercato è il 50% superiore al valore contabile). In un azionario internazionale normale, invece, oggi tale rapporto sfiora le 3 volte (quindi il valore di mercato è il triplo del contabile).
Ci auguriamo che questo, insieme al dividendo ed allo smart beta, possa rappresentare un valido 'floor' in caso di crollo e non frenare l'avanzamento del portafoglio se il mercato continuerà a crescere.
Il prossimo rendiconto è tra 7 mesi in dicembre.

P.C. 07.05.2021

SECONDA REVISIONE (14 MESI)

Sono trascorsi 14 mesi e siamo al secondo rendiconto di Leonida, un "Medium Term Dynamic-Balanced Value Portfolio".

Leonida per circa 5 anni porterà avanti un investimento bilanciato dinamico, 75-25 con focus su asset 'Value'. Potrà ad ogni revisione (le revisioni sono fissate a 7 mesi) pagare una "rendita" al suo sottoscrittore oppure decidere di accumularla.

Questa è la situazione del Portafoglio di Leonida dopo 14 mesi:


I significativi dividendi distribuiti negli ultimi 7 mesi ci consentono di nuovo di 'pagare dividendo' all'investitore. Ho deciso di distribuirgli di nuovo 900 euro, non posso accumulare il resto (Leonida è cresciuto in 7 mesi), ma li tendo a disposizione sul conto per eventuali 'inverni in arrivo'.
In questo modo il sottoscrittore di Leonida ha ottenuto finora una rendita del 1,55% NETTO ANNUO rispetto al capitale inizialmente investito ad ottobre del 2020. Immaginiamo che su un portafoglio cospicuo di alcune centinaia di migliaia di euro questa rendita avrebbe potuto, ad esempio, incrementare un piccolo stipendio o una pensione, con 100mila euro ci paga una vacanza, con un paio di milioni superiamo i 2500 euro al mese solo con questa piccola rendita e ci si può forse vivere.


Dopo questa semplice revisione la situazione è questa:


Attualmente Leonida riporta una performance del +25,29% in 14 mesi. Il prossimo rendiconto è la prossima estate, in luglio.


P.C. 09-12-2021

TERZA REVISIONE (21 MESI)

LEONIDA è un portafoglio aggressivo (75-25) la cui strategia è di investimento "Value" con 'discrezionale distribuzione'.

E' interessante l'analisi odierna perché l'ultima revisione di LEONIDA è stata fatta il 9 dicembre, subito prima dell'inversione di trend dei mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari.

A mio parere ci dimostra come la vocazione 'Value' (ed in questo caso anche un rischio valuta non indifferente) abbia 'difeso' il portafoglio nella prima metà del 2022. Rispetto al mercato infatti LEONIDA ha fatto meglio, con una flessione in 7 mesi soltanto del 5,2%:


La distribuzione di dividendi ci ha messo a disposizione, in 7 mesi, 2263,23 euro di liquidità. La strategia di LEONIDA mi permette di distribuirli all'ipotetico investitore (mettendoli nella 'rendita distribuita') oppure di reinvestirli. Dato che da dicembre abbiamo affrontato 6 mesi di calo, questo mese non li distribuirò, ma ci comprerò nuove quote di ETF in perdita (ricordiamo che LEONIDA è inefficiente fiscalmente... meglio mediare gli asset in perdita abbassando il Prezzo Medio di Carico).

Per non aggravare eccessivamente il rischio valuta voglio effettuare un investimento in Euro ed uno in Dollaro.

Compro quindi 100 quote dell'obbligazionario alto rischio/rendimento di xTrackers EUR High Yield Bond, al prezzo di 14,65, spendendo 1470 euro.

Compro poi 70 quote dell'obbligazionario dei paesi emergenti, l'asset che si è svalutato di più, xTrackers USD Emerging Markets Bond al prezzo di 10,61, spendendo 747,7 euro. 

Il risultato finale è il seguente:


Attualmente LEONIDA è in gain del +18,77% in 1 anno e 9 mesi, ma soprattutto ha subito una flessione inferiore alla media di mercato in questo semestre avverso.

La prossima revisione è stabilita a febbraio del 2023.

P.C. 09/07/2022

QUARTA REVISIONE (28 MESI):

L'ultima revisione di Leonida, il nostro intrepido portafoglio nato come un 75% azionario, con allocazione "Value" a distribuzione discrezionale è stata a luglio del 2022, dopo un semestre molto difficile (inflazione, discesa delle obbligazioni, situazione geopolitica instabile, sgonfiamento di una probabile bolla di liquidità globale). Rendiamoci conto che l'ultima volta che abbiamo visto Leonida in Europa la BCE applicava tassi sui prestiti alle banche del continente dello 0,00%, ovvero immetteva liquidità gratuitamente, uno scenario inedito. A 7 mesi di distanza ci sono stati 5 rialzi dei tassi (27 luglio, 4 ottobre, 2 novembre, 22 dicembre e oggi), lo stesso numero di operazioni sui tassi, in 5 mesi, che la BCE ha realizzato nei 10 anni trascorsi tra il 29 giugno 2012 e l'ultima revisione di luglio 2022. Soprattutto i tassi sono stati portati al 3%, un tasso che la BCE non applicava da novembre 2008. Per capirci nel novembre 2008 l'iPhone era appena uscito sul mercato, WhatsApp non esisteva, Facebook aveva introdotto da qualche mesa la Beta e non aveva ancora un flusso di cassa positivo, per capirci.
Quindi questo tsunami come avrà travolto Leonida?

Andiamo ad osservare l'andamento del portafoglio:

Il valore di LEONIDA è di 120664,64, considerando i 1491,16 distribuiti da Luglio (NETTI) che trovo nella voce 'Liquidità' e la distribuzione già erogata al mio investitore ipotetico (1800 euro).

In pratica da luglio LEONIDA ha guadagnando, passando da una performance complessiva del +18,77% ad una di +20,68% attuale.
Tutta la fase di rialzi dei tassi europei è stata superata con un gain di circa il 2%.
In questa fase potrei addirittura azzardare una distribuzione, anche se non sono ancora tornato alla performance massima raggiunta dal portafoglio a dicembre 2021 (ma già ambire a tornare ai massimi storici di mercato del dicembre 2021 non è per tutti i portafogli, dopo il 2022!).

Il mio problema attuale è che LEONIDA è molto sbilanciato su azionario, data la flessione, quest'anno, concentrata tutta lato obbligazioni. Se non utilizzassi la liquidità per accumulare in un asset obbligazionario rischierei di sbilanciare ancora di più questo disequilibrio, portando LEONIDA oltre l'attuale 81% circa di azionario della quota investita.
Decido quindi di aggiungere la liquidità al portafoglio con un investimento in obbligazioni. Ma quale investimento è certamente "Value" nell'obbligazionario il 8 febbraio 2023?
Non sarei certo delle obbligazioni "low grade" che già caratterizzano il portafoglio di Leonida: potrebbe scatenarsi una recessione globale, da cui gli asset azionari 'minimum e low volatility' mi augurerei ci possano difendere, ma la correlazione di un obbligazionario al di sotto dell'Investment Grade con il mercato è significativa, non vorrei interrompere il ciclo virtuoso di 'facciamo meglio del mercato' di questo portafoglio. Allora l'obbligazionario aggregato globale, che abbiamo in flessione del 10%? Eh... non ne sono convinto. La curva dei tassi è fortemente invertita e non credo che siano affatto 'valore' gran parte delle 11600 obbligazioni a scadenza media di 8,6 anni contenute in quel portafoglio. Temo che molte non si rendano ancora abbastanza conto che il 'banco' chiede di nuovo il 3% di interesse sulla liquidità persino ad una banca, come subito prima del crash del 2008.
Invece sono relativamente alti i rendimenti delle obbligazioni a breve termine. Ieri parlavo con qualcuno che aveva preso lo Schatz (titolo di stato tedesco) tasso 0% scadenza Novembre 2023. Oggi sta a 97,79. Se ci investi 9779 euro avrò tra 10 mesi 221 euro d'interesse, ovvero il 2,26% (221/9779), che potrebbe essere netto se ho minusvalenze pregresse. Ed un 2,21% netto corrisponde ad un investimento tassato al 26% che da il 2,99%. Ma parliamo di circa 10 mesi, non un anno. A un anno è paragonabile con investimento a tassazione ordinaria (obbligazioni, azioni) del rendimento del 3,6%. Solo che il titolo di Stato tedesco preso sotto la pari a 10 mesi ha livelli di liquidità e sicurezza estremi.
Quindi, SECONDO ME, le obbligazioni europee a breve termine hanno scontato una crescita di valore implicita e si sono adattati ai tassi delle Banche Centrali, gli azionari opportunistici o obbligazionari più lunghi che qualche 'promocoso' sta cercando di 'piazzare' nel suo bello studio in giacca e cravatta non ne sarei sicuro. Con una restrizione storica e rapidissima di liquidità potrebbero non aver ancora fatto i conti. Visto che Leonida di coraggio/rischio già ne ha tanto (81% di azioni), punto quindi su questi ultimi asset.
Scelgo il titolo LU1681046345 Amundi Euro Government Bond Lowest Rated Investment Grade 1-3 yr acc, ovvero "Titoli di Stato Europei, di Grado d'Investimento, a 1-3 anni, con il più basso merito creditizio", cioè Bonos Spagnoli, BTP Italiani, titoli di Stato Belgi, Portoghesi e Irlandesi. Non molto diversificato, ma l'importo è piccolo e concentrarsi solo su questi paesi più rischio/rendimento ritengo incarni di più l'approccio 'valore' di Leonida.

Il risultato finale è il seguente:

Celebreremo di nuovo il combattivo Leonida a settembre!

P.C. 08/02/2023

QUINTA REVISIONE (35 mesi):

Dopo 7 mesi è giunto il momento di ribilanciare LEONIDA, un portafoglio bilanciato-dinamico (75% di capitale di rischio) che ha come strategia il focalizzarsi su asset 'Value' ovvero il cui valore di bilancio risulti in qualche modo 'elevato' rispetto al prezzo di mercato delle azioni. E' oltretutto un portafoglio a distribuzione: alcuni dei suoi "frutti" (netto tasse) vengono restituiti all'investitore, questo perché gli asset 'valore' hanno solitamente una distribuzione superiore della media del mercato, questa distribuzione è però discrezionale: io gestore ogni tanto decido di distribuire all'investitore e ogni tanto li utilizzo per reinvestirli. Questo nel tentativo di resistere a bolle speculative o fibrillazione degli asset meno "solidi" del mercato.

Vediamo innanzitutto l'evoluzione dell'investimento in 7 mesi:


Negli ultimi 7 mesi osserviamo come gli asset "valore" hanno distribuito più rendimento ai loro investitori tramite i dividendi (abbondanti) che tramite una crescita di valore delle azioni.
Avendo distribuito 1331,05 di dividendo ed in questa occasione posso fare un buon "bonifico" di 1300 euro all'investitore (Distribuzione Discrezionale!) mentre la liquidità in portafoglio rimane di 32,5 euro. Questo fa crescere la rendita distribuita che massa nei 3 anni da 1800 a 3100 euro, ma senza apportare altre modifiche al portafoglio.
Il capitale complessivo dell'investimento è cresciuto a 122997,95 euro. C'è stata una crescita da febbraio, ma piuttosto "timida" rispetto alla media del MSCI World (nel 2023 sono stati favoriti asset "growth" come i tecnologici, non quelli "value"). LEONIDA conferma una crescita dall'ottobre del 2020 del +23%.

P.C. 10/09/2023

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