In questa calda giornata d'agosto, inizio a cimentarmi nell'impresa più difficile, ardua, per cercare di trasmettere a chi vorrà seguirmi, una percezione realistica di cosa si può fare oggi e cosa no: il portafoglio del réntier ad agosto 2021.
Chi è il réntier?
Colui che vuole vivere, o godersi, una rendita su un bene che possiede (un immobile locato, un portafoglio finanziario) tendenzialmente puntando alla continuità della rendita ed al mantenimento del bene.
Tradotto in strategia di portafoglio per i réntiers sarebbero indicati dei portafogli più o meno "Income" che siano a distribuzione (più semplice) o a "decumulo finanziario" (periodico disinvestimento, contrario all'accumulo) con un livello di rischio connaturato all'investimento che generalmente va dal molto basso al medio-moderato. Se poi ci aggiungiamo la difesa dall'inflazione abbiamo fatto bingo.
Capiamo come storicamente molti réntiers puntino al mercato degli affitti: distribuzione mensile, rischio percepito in capo al patrimonio basso (la casa sta sempre lì), sottostante reale con tendenza anti-inflattiva.
Già portafogli a distribuzione da me simulati come "Deucalione" sono probabilmente troppo dinamici per la stragrande maggioranza dei réntier, quantomeno per l'intero portafoglio.
Vado quindi ad affrontare questa sfida:
1- In uno dei momenti più difficili e sconsigliabili degli ultimi anni per iniziare a fare i réntiers finanziari, con tassi sul capitale free-risk che sono nuovamente discesi
2- Con 3 diverse 'sfumature' di rischio/rendimento, che definisco come le tre "Moire" della mitologia greca: Cloto (la più conservativa), Lachesi (moderata), Atropo (bilanciata). Per tutti considererò un capitale più cospicuo del solito, compatibile con una rendita 'mensile': 700mila euro.
Parto oggi con la descrizione del primo "Portafoglio del Réntier": Cleto
CLOTO ha un approccio al rischio del capitale molto conservativo. Non parliamo, non POSSIAMO parlare con questi disastrosi livelli di tassi d'interesse, di rischio zero. Per il rischio di mercato zero bisogna guardare portafogli come MIDEN, per un reale rischio minimo/nullo forse anche i conti deposito vincolati a lungo termine sono sconsigliabili (rischio inflazione, controparte, modifiche di legge etc...).
CLOTO però ha come primaria finalità non la rendita, bensì la conservazione del capitale, a scadenza sicuramente (considero la durata 10 anni), ma con sostanziale stabilità anche in corso d'opera (contenute fluttuazioni).
Vedremo come questo semplice 'obiettivo' ci mette oggi molti paletti.
Innanzitutto l'approccio deve essere flessibile per tutti i portafogli del réntier, semplicemente perché la rendita possibile cambia... dal 2018 a oggi ho notato che per un approccio come CLOTO si è più che dimezzata.
Parto quindi con la seguente asset allocation, che, badiamo bene, non è una scelta, ma quasi un passo obbligato: 40% in conti deposito a distribuzione, 14,3% di polizza Gestione Separata a liquidazione degli interessi, 10% massimo di azionario complessivo, massimo 5% di obbligazioni in valuta forte extra euro, 20% tra obbligazioni dalla duration corta e stabili, il resto obbligazionario.
Il risultato è questo qui:
Vedremo solo tra 1 anno l'effettiva redditività di CLOTO, ma oggi, sulla base dei rendimenti dello scorso anno, posso aspettarmi non più di 600 euro al mese netti.
Un portafoglio così è sensato per chi ha modeste esigenze di incremento del reddito (es. pensione non sufficiente per pagare l'assistenza etc...) anche se l'orizzonte temporale e l'utilizzo di somme vincolate lo renderebbero sconsigliabile, per illiquidità, per l'anziano, salvo già un vincolo di destinazione successoria. Oltretutto il punto è qui l'assoluta esigenza di conservazione sul capitale (anche se qualche oscillazione e flessione negativa è possibile).
Notiamo che circa il 55% è investito in capitale fisso, stabile, di per sé (conti deposito, gestioni separate), il resto più liquido abbina investimenti in fondi di obbligazioni a breve durata e impermeabilità ai tassi (non possibile, a mio avviso, con fondi attivi, i cui costi eroderebbero eccessivamente il capitale) insieme ad un contenuto paniere azionario diversificato, ed a piccole somme in bond presi lunghi ma alla pari non solo finalizzati ad un mantenimento lungo: ma anche ad una mediazione, abbassando i prezzi di carico e quindi alzando i rendimenti quando arrivasse ineluttabile un rialzo dei tassi (pericolosissimo per simili strategie/portafogli). Anche il rischio valuta deve essere tenuto, come l'azionario, forzatamente entro un 10% circa (come il rischio di controparte).
Un riepilogo netto dell'andameto di CLOTO: portafoglio 'a rendita' conservativo, lo osserveremo una volta l'anno.
P.C. 04/08/2021