Costruire un portafoglio anti-inflazione è più semplice andandosi a caricare di una significativa quantità di capitale di rischio: azioni, commodities, metalli preziosi e simili. Tutti asset che obbligano a sacrificare una volatilità potenziale sotto controllo con un obiettivo di difesa del potere d'acquisto del capitale investito.
MIDA realizza una strategia anti-inflazione con un'Asset Allocation iniziale 20/70, ovvero con una quota di obbligazioni maggioritaria. Una sfida che però ha tenuto anche in un anno di crisi dell'obbligazionario come quello appena terminato.
Possiamo osservare in MIDA una crescita generalizzata del valore degli asset non solo azionari, ma anche degli obbligazionari selezionati, accompagnati da una crescente distribuzione di cedole e dividendi:
Il controvalore totale di MIDA è arrivato a
113874,27 euro, con un gain, in 2 anni del
+13,9% in costante crescita anche rispetto ad aprile 2021.
Faccio presente che questa performance del quasi 14% in 2 anni è stata realizzata investendo inizialmente solo il 20% del capitale in capitale di rischio e rimanendo sull'obbligazionario ed i titoli di Stato con quattro quinti dell'investimento.
La distribuzione dei dividendi ha prodotto un nuovo serbatoio di liquidità da cui dover attingere assolutamente, dato che altrimenti questa sarebbe del tutto vulnerabile all'inflazione.
Innanzitutto voglio parzialmente ribilanciare l'azionario, riducendo la quote nell'investimento finora più redditizio: il MSCI World Small Cap.
Ne disinvesto quindi 400 quote (il 40%) al controvalore di 2528 euro. Questo mi crea nuova disponibilità per 2262,8 euro una volta pagato il 26% di capital gain rispetto al prezzo di carico iniziale.
Con questi vado a selezionare un titolo di Stato (emergente) che ha attualmente un valido prezzo-opportunità: data la strategia di MIDA devo fare attenzione che la redditività dei titoli di Stato sia significativa, sufficiente nel lungo termine almeno a difendermi dal tasso medio d'inflazione europeo.
Il Titolo di Stato Romania TF 2% scadenza inizio 2032 (l'anno in cui terminerà il portafoglio) ritengo faccia al mio caso, ne sottoscrivo 3000 euro a 2415,3 euro dato che quota 80,51.
Ri-aggiungo inoltre una più piccola quota di azionario con 6 quote dell'ETF SPDR Europe Industrial. Qui l'investimento viene spostato sull'Europa (contenuto rischio valuta), e nel settore Industriale che può avere nel lungo termine caratteri anti-inflattivi, la spesa complessiva è di 1426,4 euro.
Al termine della revisione 2022 la situazione di MIDA è la seguente:
Il prossimo resoconto periodico sarà tra un anno esatto, ad aprile 2023.
P.C. 22/04/2022
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