Atlante rappresenta un 'semplice' investimento 100% azionario da me simulato a partire da dicembre 2019, un momento iniziale molto favorevole per i mercati dopo un anno record per le quotazioni come il 2019.
Dopo il 'crollo' dovuto alla crisi del Covid19, che si sta rapidamente trasformando in depressione economica mondiale, dobbiamo andare a fare i conti con gli investimenti totalmente azionari, di Atlante.
Atlante è un portafoglio interessante perché schematizza bene la replica e la volatilità, ma anche l'efficienza, degli ETF.
Segue infatti due basilari strategie:
1- Asset allocation diversificata a 'Pesi Costanti' (si vogliono qui rappresentare le difficoltà dei continui ribilanciamenti necessari a mantenere costanti i pesi tra gli asset e la necessaria distribuzione di alcuni ETF).
2- Ottimizzazione dei costi, con un Total Expense Ratio record intorno allo 0,16% l'anno.
Innanzitutto da dicembre Atlante ha incassato i seguenti dividendi:
159,3 euro da xTrackers MSCI Emu Index (azionario paesi euro)
105,82 euro da Vanguard S&P500 (azionario USA)
156,066 euro da UBS MSCI Emerging Markets (azionario paesi emergenti)
36,94 euro da Vanguard FTSE Asia Pacifc ex-Japan (azionario Asia evoluta senza Giappone)
30,3548 euro da iShares FTSE Core 100 (azionario UK)
Si tratta di dividendi già al netto dell'aliquota fiscale, per un totale di 488,48 euro di liquidità diponibile.
Il rendiconto di Atlante è il seguente:
La flessione riguarda tutti gli asset azionari tranne il Nasdaq100, che mostra la sua incredibile resilienza all'attuale shock con una performance positiva del +3,65%.
Notiamo però che la diversificazione tra asset class ha avuto successo: l'andamento è molto diverso, dal -11% scarso dell'azionario USA (e mondiale, che è molto condizionato dagli USA), fino al -26% quasi dell'azionario del Regno Unito.
Ad oggi la svalutazione complessiva è del -17,285%.
Si noti comunque come lo shock sia stato in ogni caso globale, nonostante delle asimmetrie essenzialmente tra USA e resto del mondo, nessuna asset class ha infranto il suo range di bilanciamento per peso: il reimpiego della nostra piccola liquidità da dividendo può quindi attendere.
La prossima rendicontazione è prevista a metà agosto del 2020.
P.C. 15.04.2020
Blog amatoriale con finalità didattiche, culturali, hobbistiche e di approfondimento. I contenuti spaziano da analisi e studi personali all'alfabetizzazione finanziaria. Non si fa consulenza, non si promuovo investimenti (ogni valutazione qualitativa è riflessione personale nello stile colloquiale del Blog). I portafogli sono "toy-model" costruiti volutamente complessi, adatti a capire temi e strategie, ma non per essere replicati come modello: si declina qualsiasi responsabilità in merito.
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9 commenti:
Ciao, molto interessanti i tuoi articoli e il tuo blog che leggo con molto piacere. Ogni quanto consiglieresti il bilanciamento di un portafoglio? Grazie
Ovviamente dipende dal portafoglio. Se la strategia è un buy&hold per sempre anche mai... anche se so che molti consulenti ci mettono mano di continuo, ma quello è essenzialmente per 'vendere'. Atlante, ad esempio, prevede ribilanciamento quando una delle asset class va oltre l'intervallo dei pesi stabiliti, e si sta accumulando la liquidità dei dividendi per quello. Altri con logica opportunistica andrebbero gestiti a periodi fissi (non oltre una volta ogni tre mesi comunque) per cogliere quello che il mercato può offrire. Mi rendo conto che nessun consulente che conosco gestisce le cose con tanta professionalità... di solito si fa solo finanza comportamentale e psicologia per rimanere investiti o cambiamenti per vendere. Però la teoria del 'ben fatto' prevederebbe questo.
La strategia è un buy&hold, ovviamente ora sono molto più esposta sull'azionario, ma nel tempo, 15/20 anni, non sarebbe meglio avere più obbligazionario? Ti chiedo per curiosità...Il mio portafoglio, comunque lo gestisco personalmente. Ti chiedere anche qualche lettura interessante da consigliarmi. grazie
Un consolidamento lifecycle (gli anni passano e la propensione alla volatilità diminuisce) si può fare sostituendo progressivamente asset più volatili (è tipicamente considerato tale l'azionario) con asset meno volatili, anche perché, come nel caso dell'obbligazionario, hanno un valore 'certo' (salvo default) ad una data fissa (maturity del titolo). Questo si fa generalmente ampliando la percentuale di obbligazionario a date prefissate, esempio 80/20 di azionario i primi 3 anni, poi 70/30 per altri 3 fino ad arrivare a 20/80 dopo vent'anni... c'è da dire che dipende anche che obbligazionario si sceglie e dal contesto, se per ultimo netti il bond Matusalemme e lo spread e i tassi salgono addio consolidamento... queste trasformazioni da azionario ad obbligazionario si fanno bene nelle fasi di rialzo "sano" dei tassi (quando l'obbligazionario scende e si compra bene, mentre l'azionario dovrebbe essere incassato in gain dopo un periodo di rialzo di diversi anni, esempio a inizio-metà 2018 per chi era entrato nell'azionario sui ribassi post 2008 era stato un eccellente fase di consolidamento, aveva visto crescita rapida sul ribasso tassi 2019 e oggi una flessione più contenuta.
Prima del covid 19 un portafoglio azionario (almeno storicamente) era quello che garantiva maggiori soddisfazioni nel medio lungo termine, tipo le azioni si apprezzavano e c'erano guadagni (piccoli, medi e grandi, dipende dalla bravura).
Dopo il covid o in pieno covid non lo so, ad oggi vedo un mercato parecchio volatile.
Nel lungo termine sicuramente continuerà ad essere così, ma bisogna sopportare flessioni pari al doppio di quella che ha beccato Atlante, sul proprio portafoglio, con una serena scrollata di spalle (-17% su un azionario puro dai massimi di un anno euforico al post-crollo è una risata, troppo bene è andato, devo dire che Atlante è un portafoglio di strumenti piuttosto efficienti, tante Sicav fanno -40 in questo periodo) . Nel 2008 avevo un portafoglio di obbligazioni ed ETF di 70000 euro, dopo il fallimento di Leman Brothers il controvalore era sceso a 40000 (-43%) ed ho comunque atteso ''tranquillo''. Anzi ebbi la fortuna di aggiungere e mediare proprio a fine febbraio 2009. Però dipende tutto dalla propria esperienza, conoscenza, capacità di comprensione, disponibilità economica, ed anche età e condizione personale.
Scoperto il tuo blog da poco, sto leggendo gli articoli in ordine cronologico e cercando di assimilare le nozioni esposte.
Innanzitutto, complimenti per la tua capacità di esporre in maniera 'digeribile' temi che sono abbastanza ostici per il neofita ma che, leggendo gli articoli ed i commenti, compongono gradualmente un'immagine abbastanza chiara.
Ho notato che non hai bilanciato l'xTrackers LU0846194776 (leggermente sotto soglia minima) e mi sono fatto l'idea che fosse perché la liquidità disponibile non avrebbe coperto né l'allineamento al nominale né al minimo (se non vado errando rispettivamente 98 e 19 quote, quindi da 3200 a 630). Ma un pizzico (molto piccolo) di average down no?
E' per tenere bassi i costi (uno dei due mandati iniziali)?
Ciao e benvenuto!
Atlante ricerca efficienza in strumenti azionari ma a basso costo (infatti è evidenziato il TER contenuto). Utilizzando ETF opera al momento in inefficienza fiscale e serve ad illustrare quali possono essere le problematiche che si affrontano in una strategia a "Pesi Costanti" (poi qui abbiamo pesi costanti azionari, ovviamente nella maggior parte dei portafogli i consulenti si troveranno asset allocation multi-asset tra Liquidità e Obbligazioni etc... e si lavorerebbe in pesi costanti tra azionario/obbligazionario... uso il condizionale perché in realtà il 90% dei 'consulenti' purtroppo nella realtà non è tale e queste sono supercazzule che si adottano in realtà per convincere la gente ad arbitraggi onerosi e commissioni più o meno occulte, cose contro le quali una strategia come Atlante a TER ben visibili si 'batte'). Detto ciò è abitudine fissare anche un intervallo di tolleranza sui range di peso. Io non l'ho fatto in maniera esplicita ma ovviamente a 32,425 di peso non vado a ribilanciare con una soglia di 33 spendendo 5 euro (convenzione che utilizzo e che rappresenta il mio costo minimo acquisto ETF con convenzione da dipendente, ma anche quanto applicano banche economiche sui loro deposito titoli, es. Banca Sistema). Ho 'arrotondato' concettualmente il 32,425 a 33 ed ho lasciato passare un rendiconto.
Magari era banalmente comprensibile (ma il neofita...), comunque grazie per la precisazione.
Ti confermo l'estrema utilità didattica del tuo lavoro.
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