Andiamo a vedere come la violenta crisi plurifrontale (crollo azionario, crisi del debito, caduta libera del petrolio, pandemia e chi più ne ha più ne metta...) ha impattato sui due portafogli.
AMORE:
Il portafoglio obbligazionario che accumula nell'azionario ha risentito pesantemente per via della natura dinamica e speculativa del suo portafoglio obbligazionario. Ovviamente possiamo notare che i prezzi di carico dei singoli bond sono tutti in rialzo rispetto ai prezzi di carico, la crisi che lo ha colpito non è stata correlata all'economia (recessione/azionario), bensì al petrolio ed alla potente svalutazione delle valute 'deboli' nei confronti delle euro/dollaro.
In questa situazione la strategia su valute certamente decorrela... ma non vuol dire non perdere.
Il micro-investimento in certificate, che sono di fatto speculazioni su indici di borsa, ha prodotto una devastazione del capitale.
Questo serva da monito a chi pensa di investire in questi strumenti ed a chi se li sente proporre 'al posto dell'obbligazionario' da consulenti (o più spesso venditori...) dal sorriso smagliante: con questi derivati non si scherza, se va bene a parità di potenziale utile (molto difficile da calcolare su roba strutturata come i certificate) ci si carica molto più rischio:
In cambio, quale magra consolazione, si sono difesi i pochi asset in valuta forte (dollaro, Canada).
Il portafoglio ha prodotto cedole per 1278,84 euro, che mi hanno consentito di investire nell'azionario-rotativo di turno: l'ETF iShares Core MSCI Pacific ex-Japan (azionario del pacifico) e di far avanzare qualche euro.
La svalutazione di Amore rispetto al capitale di 6 mesi fa di centomila euro, è pari a -6,42%. E trattandosi di un obbligazionario speculativo, con una punta di certificati e moltissimo rischio valuta, dato quello che è accaduto negli ultimi due mesi non possiamo neppure lamentarci troppo.
PSICHE:
Il discorso cambia per il portafoglio azionario a distribuzione che va ad accumulare sull'obbligazionario. La nostra strategia di asset allocation azionaria per PIL a parità di potere d'acquisto è andata ad esporre il portafoglio a mercati in crescita e popolosi: le grandi economie emergenti, queste mentre invece (al solito) al momento c'è stata una maggiore resilienza dei valori nell'azionario più di qualità e nel mercato USA e tecnologico.
Scegliere poi delle classi a distribuzione decisamente non è valsa la candela, e i risultati si vedono:
La conseguenza è un piccolo dividendo incassato e investito nell'obbligazionario high yield ad accumulo, come da rotazione prefissata degli asset, ed una svalutazione dell'investimento, dai centomila iniziali, pari a -12,53%, circa il doppio della volatilità di Amore.
Nel complesso i due portafogli hanno un 'net asset value' attuale di 181048,09 euro, che equivale ad una performance, nel primo semestre, del -9,47%.
Il connubio Amore&Psiche, che tenta di dare una strategia 'alternativa' alle classiche asset allocation 'statiche' ovviamente è stato travolto da uno shock potente nel primo semestre della sua fase di accumulo-distribuzione.
Sarà interessante confrontare la sua capacità di reagire a tale crisi (che comunque non è certo finita qui!) rispetto a strutture d'investimento più tradizionali.
P.C. 23-04-2020
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