Venerdì 26 novembre è stato il giorno con la peggior performance dei mercati finanziari del 2021, almeno finora.
Come si è comportato DAVID, un portafoglio con una strategia di Value Averaging su soglie d'ingresso sui ribassi di vari asset, che purtroppo finora è stato 'frustrato' da un lungo periodo rialzista?
Questa la situazione di DAVID alla fine della settimana, che evidenzia in giallo le due soglie di ribasso che sono state 'infrante' dalla quotazione dei mercati:
I due asset che in 2 mesi sono finiti (o rimasti) sotto la soglia sono l'obbligazionario dei paesi emergenti con copertura valutaria verso l'euro (che non si è difeso grazie alla quotazione in un dollaro in saluta come l'emerging markets bond USD) e l'azionario Cinese, che non si è ancora ripreso dal forte stress iniziato questa estate.
Ecco che il primo, che rappresenta un asset "core" del portafoglio, è soggetto ad una soglia x2, ovvero devo investirci 2000 euro anziché le 1000 che avrei comunque accumulato.
1000 sarà invece il versamento successivo sul xTrackers MSCI China.
Sottoscrivo quindi:
17 quote di iShares MSCI World
10 quote di iShares Euro High Yield Corporate Bond
44 quote di Vanguard USD Treasury Bond
queste rappresentano il 'solito' accumulo di 1000 bimestrali...
23 quote di iShares JPM Emerging Markets USD Bond Euro Hedged
...che rappresenta un versamento 'doppio' rispetto al solito.
Infine 58 quote di xTrackers MSCI China per un migliaio di euro.
La situazione finale di questo bimestre è la seguente:
Nel risultato finale possiamo constatare che l'effetto di un mercato rialzista non ha dato nel primo anno di vista di DAVID grande efficacia alla strategia ribassista: se avessimo investito il 100% del capitale ne avremmo ottenuto un significativo guadagno (non tutte le strategie si dimostrano efficaci a tutti gli scenari di mercato, la strategia è una scelta, l'andamento del mercato un'incognita).
Dopo 12 mesi il 40% della liquidità disponibile è stata investita, ma abbiamo ancora un 60% di cartucce da sparare nel caso in cui il trend di mercato cambiasse. L'asset allocation risultante è, dopo un anno: 60% liquidità, 5,1% MSCI World, 4,5% Euro High Yield Bond, 4,7% USD Treasury Bond, 4,8% Emerging Markets Bond euro Hedged, 1,86% MSCI China cui aggiungiamo un altro 8,95% nel 'Portafoglio Diversificato', 5,47% di altri Settoriali, 3,56% di azionari "MegaTrend", 1,52% di azionari a leva finanziaria.
Il capitale di 156278,5 euro è comunque cresciuto con una performance del +4,18%.
In finale una performance di tutto rispetto che ci lascia ancora 60% di liquidità, un posizionamento prudente verso il mercato e questo nonostante una strategia opposta a quella del trend di mercato nell'ultimo anno.
P.C. 27/11/2021
9 commenti:
Riformulo la domanda:
Ciao, un domandariguardo i ribilanciamenti:
Ma si potrebbe pensare, avendo ovviamente SEMPRE disponibilità, di aggiungere ai fondi in minus per ribilanciare invece che vendere quelli in plus e comprare quelliin minus?
Cambia qualcosa a parte il fatto che aumenta la liquidità?
Grazie,
M
Quello che hai descritto è un "value averaging" vero, ovvero ribilanciamento dei Pesi di portafogli con aggiunta di liquidità piuttosto che disinvestimenti e reinvestimenti.
E' ovviamente secondo me non solo efficace (lo uso su un paniere di 4 ETF decorrelati miei a scadenza 6 mesi) ma anche più sensato del classico PAC.
Il "Pac" è un 'value averaging' a rata costante la cui efficacia sugli asset è variabile a seconda della fase del piano in cui ti trovi.
Ipotizziamo un PAC sul Nasdaq (molto volatile e redditizio!). 1000 euro al mese per 20 mesi.
Alla fine sarò entrato con 20000 sul Nasdaq avendo "attenuato" le fluttuazioni del mercato.
Ma attenuato in maniera totalmente asimmetrica tra inizio e fine PAC!
Se arriva il crollo stile bolla del dot com dopo 1 rata versata sono nella situazione ottimale... sui restanti 19000 non influirà granché!
Ma se arriva alla 19° rata è il 95% dell'effetto di aver versato una LUMP SUM, salvo il fatto che le 19 rate le loro crescita per un anno e mezzo l'hanno spalmata e quindi è stata meno efficace... riduci il "rischio" solo in alcune fasi del piano, medi però il rendimento.
Ha senso il PAC?
Certamente se i soldi non li hai puoi solo prendere 1600 euro di stipendio ed accumularne 100 al mese...
...oppure ha senso se sai che nei prossimi 2-3-5 mesi ci sarà un crollo e vuoi "mediare" su quello, o per darti una disciplina che non avresti (finanza comportamentale avendo fissato con il contratto di PAC le 'regole' della strategia di portafoglio).
Per il resto il tuo esempio di value averaging (versamenti aggiuntivi per portare le % di asset alla pari) è quello più efficace per tutti gli indici economici. Ovviamente bisogna avere la liquidità.
P.S. salvo alcuni esempi come Morgana io non uso quel metodo per i portafogli simulati del Blog per questioni di chiarezza. Già mi rendo conto ci vuole un mezzo analista finanziario per capirci qualcosa. Almeno i portafogli sono chiari: investimento iniziale 100000 (o 250000 o quello che è), valore attuale 105300, gain +5,3%. Se dovessi attingere alla liquidità in maniera asimmetrica per riponderare gli asset dovrei tenere conto anche della liquidità versata, più tempo e meno chiarezza.
Dai, dicci quali sono questi 4 etf decorrelati
Physical Precious Metals Basket, USD Emerging Markets Bonds Euro Hedged, US Bonds Investment Grade, MSCI World Momentum. Ovviamente presi insieme non formano né un portafoglio diversificato adeguatamente né ben bilanciato, ma si prestano ad una strategia di questo tipo secondo me perché singolarmente sono nel lungo termine redditizi e sufficientemente volatili, mentre tra loro hanno molte fasi di decorrelazione. Ovviamente sono TUTTI asset da orizzonte temporale quantomeno medio-lungo (per questo questa strategia).
Ma il USD Emerging Markets Bonds Euro Hedged soffre il rialzo dei tassi come le altre obbligazioni esclusivamente per via della duration?
Oppure i bond di EM ne soffrono meno se confrontati con gli IG (a parità di duration)?
M
Ne soffre più per ragioni di merito creditizio che di durata finanziaria. Nel 2018, ad esempio, l'obbligazionario dei paesi emergenti scontò un tasso di sostituzione con il Treasury: ovviamente con TBond decennali dal rendimento decisamente interessante si innescò una crisi delle valute emergenti e dei bond emergenti in valuta forte. Infatti comprare in quel momento fu ottimo, perché la redditività dell'asset era preservata anzi aumentò (non ci furono default di paesi emergenti), ma il rendimento era in salita. E infatti una strategia di value averaging simile quasi spera che l'asset scenda RISPETTO agli altri, poiché medierà in una fase di relativo incremento della redditività marginale dello stesso nel paniere.
Attuando una strategia a versamento costante (indicativamente 20.000 iniziali e 1/2 al mese), sempre value averaging per riportare ai livelli iniziali, trovi abbia maggior senso questo quartetto -magari tenendosi più alti con azionario e meno con le bond per un orizzonte lungo- più che un classico portafoglio da 6-7 etf ben diversificati e generalmente validi? (es. world + eimi + gov emergenti + gov eu + corp USD + oro)
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