L'andamento dei mercati del 2022 ci ha abituato a vedere delle flessioni 'dolorose' anche in investimenti che, creati nel corso delle alte quotazioni azionarie ed obbligazionarie del 2021, nascevano come 'prudenti'.
La categoria Morningstar dei "Bilanciati Prudenti" (fondi bilanciati con 20-25% di azionario circa) registra una flessione del -9,5% media dal 17 luglio 2021 ad oggi:
Andiamo ad osservare, dalla sua creazione il 17 luglio del 2021, la performance del nostro portafoglio MENIPPO, che ha appunto 25% di azionario e 75% in capitale di debito:
La flessione del capitale per l'ipotetico investitore di MENIPPO, da luglio 2021 (prossimo ai massimi storici sia per l'azionario che per l'obbligazionario) è stata appena del -3,77%.
Possiamo concludere che MENIPPO si è comportato, in questi 16 mesi 'avversi' meglio di portafogli considerati 'prudenti' ma con una quantità pari o inferiore di azionario/capitale di rischio. Questo pur avendoci fatto risparmiare molto in commissioni di gestione (MENIPPO ha un Total Expense Ratio record del 0,07% annuo, che io invito a confrontare, richiedendo al proprio gestore il Rendiconto Costi ed Oneri di legge del proprio portafoglio, con quanto si è pagato ciascuno di noi).
Tra 8 mesi, a luglio, per il secondo anniversario di MENIPPO, la scadenza del conti deposito ci consentirà di procedere ai ribilanciamenti pianificati.
P.C. 19/11/2022
2 commenti:
Come alternativa al Etf Invesco S&P 500, segnalo WisdomTree S&P 500 XS2427355958.
ETN e quindi possibile compensare minus, con TER 0,05%
Come "liquidità" in questo periodo si potrebbe diversificare con BOT o Btp a scadenza max 2 anni come da simulazione?
Certo, esistendo un rischio di controparte in un Exchange Traded Note (ovvero un 'contratto derivato' che rappresenta un rischio di debito scambiato sul mercato, non un fondo), oltre probabilmente un livello di liquidità che negli ETN può essere diverso dagli ETF, io utilizzerei l'ETN in portafogli specificamente finalizzati al recupero/compensazione delle minusvalenze, e controllando di non esporsi per oltre il 10% verso controparte fallibile. Il rischio di debito/controparte non ci coinvolge esclusivamente quando un titolo fallisce, ma rende anche più frequenti incorporazioni, delisting ed altri 'eventi societari'. Questo non pregiudicando la validità finanziaria e fiscale del suggerimento.
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