Damocle è un portafoglio che beneficia, in questo momento, di un indice Nasdaq (quello di riferimento per la seconda borsa mondiale, e per le "big tech" degli USA) ai massimi storici.
Nella primavera del 2019 (con un Nasdaq già allora storicamente alto!) concepii una strategia che fosse una "revisione" dell'approccio QQQ bilanciando l'investimento sul Nasdaq in un accumulo sull'asset di proventi periodici che provenivano da diverse forme di obbligazionario e rendite sul capitale di altra natura: bond emergenti, titoli di stato USA, conti deposito. Questo creando un portafoglio Nasdaq-centrico, ma al contempo sufficientemente moderato da sopportare in maniera difensiva gli urti del mercato sul capitale iniziale (e, appunto, in asset come il Nasdaq la storia insegna che gli urti possono rappresentare una vera 'spada' sospesa sulla testa).
Dal 2019 questa strategia ha avuto dei rallentamenti di crescita, ma di trimestre in trimestre il capitale investito è essenzialmente soltanto cresciuto.
Questa la situazione degli ultimi 3 mesi con i dividendi netti incassati:
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