Portafogli d'Investimento Teorici:

mercoledì 9 settembre 2020

Il TETRAKTYS: 4 portafogli globali diversificati 'Lazy'

Ho deciso di proporre una nuova simulazione di portafogli modello molto semplici, ma mi auguro, affatto banali, per i quali mi ispiro questa volta (per puro sfoggio di padronanza degli strumenti) ad una similitudine pitagorica.

Andiamo ad analizzare, con il nostro Tetraktys le potenzialità di strumenti come gli ETF testate al massimo della diversificazione con il minimo degli strumenti: l'utilizzo secondo modelli "Lazy" e strategie pre-programmate di ETF molto ampi ed aggreganti un gran numero di titoli ed asset diversi.

Il modello pitagorico è quello della piramide nota come Tetraktys dalla quale si giunge da un elemento molto semplice ed essenziale (quasi immateriale) ad uno più ampio e solido.

Nel nostro esempio passiamo da un portafoglio mono-ETF (pur non banalissimo) ad uno a due ETF interpretabile come una sua derivazione, ad uno a tre ed un ultimo a quattro.

Sempre ispirandomi alla filosofia della Magna Grecia utilizzo gli elementi per denominarli: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.


FUOCO:

Il portafoglio mono-ETF utilizza un unico strumento, il IE00BF1B7389 SPDR All Country World Index Euro Hedged.

L'ETF è un aggregatore di 2419 titoli azionari, diversificato a livello globale (58% USA) ed a livello di settore merceologico (il più rilevante è l'informatica con un 21%).

La strategia di Fuoco è molto semplice: il classico Piano d'Accumulo, spalmato su revisioni ogni 4 mesi che trasferisce un 50% del patrimonio iniziale investito in liquidità di conto corrente (priva di rendimento, consideriamo) nell'acquisto di quote dell'ETF per 25 revisioni di 4 mesi, fino al gennaio 2029. L'importo investito ogni volta sarà di circa 2000 euro.

Fuoco parte quindi come un portafoglio 50% Azionario Internazionale e 50% Liquidità, ad evoluzione tramite cost-averaging quadrimestrale del 2%, con rischio valuta che possiamo assumere pari a zero (anche se non è esattamente zero) grazie all'hedging dell'ETF azionario.


ARIA:

Più impassibile di fronte alle trasformazioni, sebbene con medesimo schema (grossomodo) di asset allocation 50/50 è Aria. Parliamo in questo caso di un investimento diviso al 50% tra 2 ETF, il iShares Core Global Aggregate Bond Euro Hegded (aggregatore di titoli di stato e bond societari globali con copertura valutaria) ed il Vanguard FTSE All Country World Index. Questa semplice suddivisione in due asset racchiude un'estrema spalmatura interna, su 3477 titoli azionari e 5881 titoli obbligazionari.

La strategia è diversa da fuoco: un semplicissimo buy&hold, completamente 'pigro' da mantenere fino al gennaio 2029. La gestione di questo portafoglio si limita alla semplice osservazione (ed a qualche analisi). Abbiamo in questo caso portato la copertura valutaria solo al 50%.


ACQUA:

Passiamo un ordine nel nostro Tetractys e già una simulazione a 3 ETF ci apre la porta alla strategia. Pur mantenendo una simile asset allocation iniziale 50/50 assumiamo una diversificazione qualitativa nell'azionario globale. Ad un Vanguard FTSE ACWI High Dividend, che rappresenta "solo" i 1650 titoli ad alto dividendo dell'ormai noto indice globale, abbiniamo come obbligazionario il SPDR Global Aggregate Bond con copertura valutaria verso l'euro e a distribuzione ed abbiniamo un pò di strategia con uno smart-beta, il iShares MSCI World Momentum Factor.


La strategia di gestione è quella di un portafoglio bilanciato ad evoluzione con 'focus' momentum. In pratica 2 asset distribuiscono dividendo e questi proventi vengono accumulati ogni 4 mesi nello smart beta 'momentum'. Notiamo la suddivisione dell'azionario: il Vanguard è molto più diversificato, ma è basato su asset potenzialmente 'value' redditizi come proventi e un pò sottostimati dal mercato rispetto all'indice complessivo, invece il 'momentum' per sua natura preferisce spesso una selezione 'growth' e la transazione dei dividendi opera una doppia evoluzione: evoluzione obbligazionario/azionario (capitale di debito e capitale di rischio) e evoluzione value/growth (fondamentali/prospettive di mercato). Come abbiamo visto anche pochi strumenti possono nascondere una 'strategia' non scontata. Il bilanciamento iniziale è 35% sul Vanguard, 15% sul Momentum e 50% sull'obbligazionario, con una copertura del rischio valutario poco superiore al 50%.

TERRA:

Un ulteriore livello di evoluzione consente di iniziare a suddividere geograficamente i nostri asset. Terra rappresenta un altro portafoglio composto da strumenti ad accumulo che prevede una strategia buy&hold pigra in stile 'aria'. La differenza è che la ponderazione non è esattamente un 50/50, ma un 60/40 e la divisione è circa 25% azionario europeo (con il Lyxor Stoxx Euro 600), 21,5% azionario USA (iShares S&P500), 13,5% azionario dei paesi emergenti (iShares MSCI Emerging Markets IMI). La copertura valutaria verso l'euro è del 65% (2/3). Anche Terra, come Aria, affronterà revisioni quadrimestrali di rendicontazione ed analisi, più che di ribilanciamento.

Il primo rendiconto del nostro Tetraktys è previsto a gennaio 2021, alla fine delle festività.
La durata è di 25 quadrimestri: fino al gennaio 2029. Si tratta quindi di un investimento di medio-lungo termine, adatto a strumenti che per via di una copertura valutaria non sempre ottimale e di un bilanciamento tutt'altro che perfetto (si noti che in logica di massima diversificazione con minimo numero di titoli si utilizzano gli aggregatori globali nell'obbligazionario che hanno duration non proprio favorevole ad un timing d'ingresso a tassi molto bassi) possono considerarsi a rischio contenuto solo se se ne osservano i risultati dopo 6-8 anni.
La vulnerabilità di questi portafogli (dovuta ad una forte diversificazione interna, ma a pochissimo spazio di manovra consulenziale) è dovuta quindi a prospettive cicliche avverse di lungo termine: nel caso fossimo sul minimo di una curva dei tassi in risalita (anche se il global aggregate ha duration contenuta dal medio-lungo orizzonte temporale) e/o cicli lunghi di depressione dei mercati.
In ogni caso impareremo da questa analisi come sia semplice realizzare, ma non banale gestire, questo tipo di investimenti contenuti come numero di titoli.

P.C. 09.09.2020

7 commenti:

OneOff ha detto...

Sensazionale, Bow. Un esercizio, non esercizio. Un gioco, non gioco. Una piramide, non piramide. Non è banale, è un esercizio - se mi permetti - di classe nel definire uno schema di investimento lazy*, non lazy ( " ... In ogni caso impareremo da questa analisi come sia semplice realizzare, ma non banale gestire, questo tipo di investimenti contenuti come numero di titoli. ...") che si sfida, da solo, ritenendosi imperfetto ma che si propone con forza nella sua pesata semplicità. Complimenti, sia per il contenuto di questo post che per la forma.

Grazie.


(*) per una serie di motivi, ed anche per il significato stesso della parola lazy, sono attratto dagli investimenti lazy. Non solo da quelli classici, che siano farfalle, ogni tempo o di altro titolo ma anche da costruzioni meno "standard". E mi piace pensarli come costrutti che siano con " ... pochissimo spazio di manovra consulenziale ...", a meno del progetto iniziale, ovviamente.

bowman ha detto...

;) Hai colto lo spirito dell'idea. Sulla piramide e la correlazione incrociata degli strumenti c'erano molte chiacchiere da fare ma ho ridotto un pò il succo, magari arricchisco nelle future revisioni.

Unknown ha detto...

Complimenti Bow. Uno dei post più belli che abbia mai letto. Fantastico. Seguirò con interesse.

@OneOff
"farfalle", "ogni tempo", sono di una finezza assoluta... complimenti per il genio. Te le rubo e le userò :-)

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se nel caso del portafoglio "Aria" (vorrei copiare quegli etf per il mio 70/30 lazy) non rischi per la parte obbligazionaria come riportavi tu nell'articolo di qualche settimana fa.

In parole povere, in una ottica di portafoglio a e etf, sono quelli che sceglieresti?
Grazie

bowman ha detto...

Senz'altro l'investimento Global Aggregate Euro Hedged è esposto ai tassi d'interesse (praticamente negativi!) e con una strategia buy&hold con ingresso ora ti becchi tutto il potenziale effetto che renderebbe l'obbligazionario fonte di instabilità anziché stabilizzatore... l'ETF in questione ha duration 6,9... non è 9... ma non è neppure una duration inferiore a 3 (che solitamente annacqua l'effetto tassi). Delle 3 strategie quella immune ai tassi è la prima: evoluzione tramite PAC da un 50% azionario e 50% liquidità verso l'azionario... se l'azionario scende medi il prezzo, se salgono i tassi e colpiscono l'obbligazionario non ne risenti. Con gli altri 4 portafogli una parziale esposizione la subisci, infatti non sono studiati per essere a "duration corta", ma solo bilanciati.

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere una soluzione inserire ETF bond emergenti, prr esempio ho trovato questo LU0321462953, purtroppo ter e soread altini, ed è anche hedged, però è esposto in paesi in cui i tassi possono ancora scendere.
Pensi possa essere una soluzione migliore per il mio PAC (non investo tanto, quindi non vorrei tenere il 50 del capitale "investibile" fermo)

P.s. c'è una newsletter a cui posso iscrivermi?

bowman ha detto...

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