Boezio è un portafoglio multi-strategy (alternativa senz'altro più economica e speriamo più efficiente ai fondi multi-strategy) bilanciato "prudente" (se non fosse per la scelta aggressiva di alcuni obbligazionari e l'esposizione valutaria) con 20% solo di azionario e 80% di obbligazionario.
Al momento della creazione sono state scelte tre strategie che qualcuno definirebbe "flessibili" o "total return", per Boezio:
- Accumulo/Distribuzione: Boezio utilizza la parte obbligazionaria (e i dividendi di quella azionaria) per distribuire un reddito che 2 volte l'anno (1° febbraio e 1° agosto) reinveste in azionario. L'entrata nell'azionario (a distribuzione!) è quindi progressiva (PAC), mediando il prezzo (cioè investendo ulteriormente in asset azionari sotto la pari oppure in nuovi asset azionari).
- Strategia Tematica: Boezio ha selezionato gli investimenti su una logica 'opportunity' cercando di volta in volta di collocarsi strategicamente sul ciclo economico. Siamo partiti con energetico/infrastrutture/farmaceutico per le prospettive di crescita o di 'resistenza' al ciclo economico.
- Strategia su Valute: Boezio cerca di sfruttare anche i potenziali delle valute. E' nato estremamente esposto al dollaro (dato che a marzo 2019 era difficile avere un grande flusso cedolare su obbligazioni in euro), tanto da investire una piccola parte in derivati short sul dollaro, in modo che potessero compensare una minusvalenza valutaria in caso di ribasso della valuta al termine di uno dei bond.
Seguendo la logica di Boezio quindi (il portafoglio... non il filosofo!) andiamo per prima cosa a fare i conti di quanto i nostri 100mila investiti a marzo ci hanno distribuito di dividendi e cedole nette in questi 4 mesi e mezzo:
Andiamo quindi ad investire in un'ottica opportunistica in azionario questi 985 euro. La mia valutazione è stata che non ho un beneficio di riduzione del Prezzo Medio di Carico aggiungendo agli investimenti già nel portafoglio (dato che sono tutti sopra la pari) ed ho quindi valutato un altro ETF azionario. Avendo già una notevole concentrazione sul dollaro (che va oltretutto ad abbassare i tassi d'interesse... così come l'euro dopotutto) ho scelto un asset class alternativa sia come valuta che come area geografica, in modo da diversificare il più possibile l'attuale portafoglio: il Giappone.
Con i 985 euro netti accumulati sull'ipotetico conto corrente di Boezio vado a sottoscrivere 53 quote di ETF xTrackers Nikkey 225 JPY, titolo in Yen Giapponesi (JPY) di ottima qualità che replica fisicamente l'indice delle 225 aziende dell'indice di borsa di Tokyo e che distribuisce a sua volta dividendo una volta l'anno.
Ecco la nostra performance finale di Boezio dopo 4 mesi e mezzo:
L'attuale performance del portafoglio è di +3,8% con il capitale che è stato incrementato a 104150 euro.
Il prossimo appuntamento è al 1° febbraio 2019, per reinvestire le cedole ed i dividendi che avremo nel frattempo incassato.
P.C. 01.08.2019
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