ORFEO nacque a metà di un anno positivo per i mercati finanziari come il 2019. In quel momento ci si stava riprendendo da qualche mese da un anno oggettivamente difficile per molte asset class come il 2018. Ipotizzammo ORFEO come un portafoglio per dormire "Sonni Tranquilli".
L'ipotetico investitore aveva bassa propensione al rischio, ma voleva recuperare in un periodo breve (3 anni) qualcosa che forse aveva perso nel corso del 2018.
Insomma un investimento adatto forse ad un anziano, che comunque andava doverosamente diversificato dato che in quel momento gli investimenti a capitale certo offrivano molto poco (circa 1% l'anno di rendimento).
ORFEO venne composto da un 20% di capitale ad alta volatilità (azionario, ma anche una componete dell'obbligazionario più dinamico), bilanciato da 30% di polizza vita a gestione separata a capitale stabile (rischio minimo!) ed un alto 40% di obbligazioni estremamente sicure e impermeabili anche ai rialzi dei tassi (CCT, Cassa Depositi e Prestiti, Banca IMI, Mediobanca).
Inutile dire che è stato efficacemente messo alla prova appena 9 mesi dopo la sua creazione da un flash-crash come non se ne vedevano dal 1987. Eccellente TEST per verificare se le mie strategie "reggono" o sono panzane...
...il risultato fu che lo spaventato investitore super-prudente, di ORFEO, assistette al primo appuntamento programmato con il suo consulente, a ottobre 2020, ad una... crescita. Già, in pieno lockdown, prima ancora del recupero dei mercati sui vaccini il suo capitale di 100mila euro era in 'sana' crescita del 2% a 102000. A cavallo di marzo 2020 la massima volatilità coinvolse appena il 5% del capitale... per un crollo epocale simile!
Cosa è accaduto nel frattempo ad ORFEO? L'ipotetico investitore (ora "rasserenato" dopo il Test del 2020) ha guadagnato qualcosina? Mancano meno di 2 mesi alla conclusione, come stiamo messi?
5 commenti:
Molto interessante e come sempre molte grazie per tutti questi Preziosi spunti di riflessione e approfondimenti. Il discorso del rapporto che c'è tra la durata del portafoglio, l'orizzonte temporale, la propensione al rischio e la conseguenziale scelta degli strumenti sarebbe un argomento che se lo trattassi mi farebbe molto piacere.
Se chiudesse oggi ORFEO avrebbe realizzato circa un 7% netto. Può sembrare poco, ma il concetto è la prova della volatilità, l'ipotetico investitore "fammi guadagnare qualcosa, ma prudente per carità, l'importante è non perdere ulteriormente" di ORFEO in 3 anni con capitale garantito avrebbe avuto un 3% lordo (circa), questa performance è più che raddoppiata, affrontando una volatilità che nel periodo (grazie ad un flash crash come quello del 2020) ha sofferto una massima svalutazione del 5% e con la disciplina di revisioni imposta non ha mai 'mostrato' all'investitore meno del 2% di crescita del suo capitale. Poco ma buono... dormire tranquilli. E comunque più dell'inflazione di periodo.
Ciao, domandona:
Come si fa a sapere circa le nuove emissioni di cassa depositi e prestiti?
Ovviamente è da due anni che chiedo al mio "consulente" come va gestita la parte obbligazionaria e lui mi propone sempre: fondi flessibili (con rischio) o gestione separata ramo III ( con costi di gestione importanti)....
Se solo potessi sapere dove, come, quando ci sono le nuove emissioni sarei già un passo avanti!
Secondo te è una cosa che si può fare, dando per scontato che il mio consulente non me lo dirà mai?
Grazie,
Michele
@Michele, più di un vero consulente parliamo, temo, di un venditore o dell'agente di commercio di una rete commerciale che distribuisce quel tipo di prodotti. Ovviamente il concetto di obbligazionario con quello di polizza Unit Linked non c'entra nulla, la polizza è solo una sovrastruttura contrattuale (in quel caso) a quello che si mette nella "Unit" cui il valore è "Linked": un involucro. Quindi se lui ritiene i 'fondi flessibili obbligazionari' la risposta è lo stesso collocarti un fondo oppure metterlo in una unit linked, salvo ovviamente maggiori costi dovuti anche alla gestione assicurativa. Il problema è che il restringersi di redditività sull'obbligazionario ha spinto, tra le molte soluzioni esistenti per avere esposizione alla durata finanziaria contenuta o addirittura ZERO (liquidità, obbligazionario breve termine, obbligazionario high yield, obbligazionario a tasso variabile, depositi, gestioni separate assicurativ etc...) chi "Vende" e non "Consiglia" a sincronizzarsi tutti in un unico coro "fondo obbligazionario flessibile" che utilizzando una libera gestione del patrimonio, anche magari con posizioni corte in derivati o con obbligazionari molto rischiosi se non addirittura poco liquidi, riesce a creare involucri dalla 'durata finanziaria' artificialmente corta, ma applicandovi comunque belle commissioni di gestione (che sono poi l'obiettivo). Un vero consulente ti direbbe che nel 2022, per la prima volta da 4 anni stiamo per la prima volta rivedendo, FINALMENTE, delle opportunità sull'obbligazionario... e migliori di quelle del 2018. Nei 3 anni che ci siamo lasciati alle spalle società (corporate bond) e Stati (government bond) si sono comprensibilmente affrettate ad emettere obbligazioni più o meno lunghe con tassi d'interesse bassissimi (o addirittura nulli). Un patrimonio di emissioni di questo tipo che non si è mai vista, e che sta scendendo rapidamente sotto la pari. Rappresenteranno, nei prossimi anni, strumenti validissimi da utilizzare per strutturare una quota di portafoglio non solo "fixed income" (con redditività fissa), ma anche con un capitale certo alla scadenza efficiente fiscalmente. In altre parole sarà come avere delle 'obbligazioni ad accumulo' (mentre invece sulla cedola si paga tassa per forza) che compensano fiscalmente le minus di altri prodotti. Quindi un 'vero consulente' gioirebbe e costruirebbe strategie d'entrata, purtroppo sul mercato ci sono quasi solo venditori che invece scuotono la testa e cacciano fuori la Unit. Quanto alla tua domanda: CDP è un istituzionale, che ben di rado emette delle obbligazioni di taglio retail, quando lo fa è quasi un evento. Sulla loro pagina simili emissioni verrebbero pubblicizzate: https://www.cdp.it/sitointernet/it/risparmiatori.page. Più in generale in Italia abbiamo due mercati obbligazionari regolamentati, uno per le obbligazioni nazionali (il MOT) e l'altro per le europee (ExtraMOT) dal sito della borsa italiana (www.borsaitaliana.it) alla voce obbligazioni puoi accedere ai titoli quotati e compaiono anche gli avvisi delle nuove obbligazioni emesse agli scambi. Le banche italiane forniscono di solito l'accesso, oltretutto, ad almeno due importanti Sistemi di Negoziazione Multilaterale di obbligazioni (MTF), gestiti da apposite SIM o Brokers che creano una sorta di 'mercato' dando la possibilità di incontrare domanda e offerta su molti bond internazionali, qui trovi titoli di stato esteri, obbligazioni societarie e bond emergenti di tutto il mondo. Uno è il TLX (ormai sotto il controllo di Borsa Italiana ed accessibile dallo stesso sito), l'altro è il Hi-MTF. Tieni sott'occhio questi mercati e con i tassi in rialzo troverai molte opportunità.
Sempre PREZIOSO.
grazie,
M
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