Il 3 febbraio del 2020, tre settimane prima di un crollo storico che rimarrà nella storia dei mercati finanziari, ipotizzai di costruire un bel portafoglietto 60/40. Qualcosa mi disse di dilazionare l'ingresso: 75% del capitale investito subito (e travolto in pieno dal crollo di Marzo 2020) e 25% dopo 6 mesi (in agosto).
Dopo la revisione a ferragosto del 2020 abbiamo messo in ibernazione il portafoglio per 18 mesi, l'obiettivo era verificare se la tecnica avesse portato qualche frutto.
Cosa ne è stato di DECIO?
Il capitale dell'ultima revisione, di 96787 euro, è salito oggi a 112584 euro... +16,3% in un anno e mezzo (una media del +10% l'anno), ma soprattutto +12,6% dalla creazione di due anni fa, subito prima del crollo.
Che operazioni effettuare su questo portafoglio "pigrissimo" prima di ibernarlo per altri lunghi 18 mesi?
Teoricamente l'azionario è oggi leggermente sbilanciati: siamo a 63% di azionario su 47% di obbligazionario. Ritengo però che non sia il caso di toccare DECIO: i suoi bond e la quota azionaria anche in valuta (la più penalizzata) hanno una durata finanziaria accettabile in vista di possibili rialzi dei tassi, l'azionario è diversificato (anche se esclude il Giappone...). Quindi non ritengo opportuno andare a vendere per ribilanciare.
Una nota di ipotetico "benchmark", premesso che essendo un ETF flessibile in alcune fasi ha rischiato più di DECIO: il xTrackers Portfolio, ETF bilanciato incluso tra l'altro nel nostro portafoglio, quotava il 4 febbraio 2020 240,79, oggi si scambia a 275,99... quindi un gain all-in a inizio portafoglio su tale titolo avrebbe reso +14,6% un 2% in più che con DECIO. Faccio anche notare però che DECIO il 14 agosto del 2020 era in perdita del -3,21%, mentre quell'ETF si trovava a -6,35% quindi non è facile comparare due strategie diciamo "flessibili".
Il prossimo appuntamento è quindi per l'inizio di agosto del 2023.
P.C. 03/02/2022
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