A inizio 2016 iniziai la mia personalissima Tavola Periodica dei Rendimenti, basata su elementi "concreti": ovvero il rendimento di alcuni ETF che replicano alcuni ASSET che potrebbero comporre una asset allocation si spera diversificata.
Ogni 6 mesi mi diverto ad aggiornare la mia Tavola Periodica, e ogni 6 mesi mi accorgo di qualcosa che non avrei immaginato, o non ho del tutto percepito, seguendo i mercati nel corso del semestre appena trascorso. Lo avreste detto che l'asset che è più cresciuto al mondo (tra quelli della mia tavola) è stato l'Azionario Italiano? Rappresentato nel mio caso da FR0011758085 ovvero Lyxor FTSE Italia?
Ecco qui la 'Classifica' dal 31-12-2020 al 01-07-2021 dove l'Italia è già campione del mondo:
In generale questa tavola periodica è, ovviamente, un riflesso di quanto potentemente si è abbattuto sull'economia lo scorso anno. Una sorta di rialzo dei tassi d'interesse non dovuto ad alcuna politica di restringimento monetario (anzi la liquidità subisce la performance peggiore da quando questa tabella esiste!) ma da un semplice ri-mettersi in moto l'economia che utilizza la liquidità disponibile (quindi ce n'è meno non perché il rubinetto è chiuso, il che deprimerebbe l'attività). Si sente meno l'effetto sui Titoli Obbligazionari solo grazie agli effetti valutari del dollaro.
Ovviamente qui ne escono vincitori le Piccole Medie Imprese (+21,71% USA, +17,73% Europa e l'Italia che è molto sensibile alla politica monetaria, ha tanto da recuperare ed ha parecchio small cap in quell'indice). Il segnale del BTP e dei titoli di Stato Europei ci spiega quale può essere il futuro effetto del rischio tassi sull'obbligazionario (se non preso in valute 'favorite dal mercato rispetto all'euro'), laddove per la prima volta da inizio 2016 (oltre 5 lunghi anni) i Titoli di Stato Europei, unico asset SEMPRE positivo decorrela da quasi tutti gli altri asset e non solo va in perdita oltre il 3%, ma riporta la perdita peggiore in assoluto. Del resto quanto a lungo si possono prestare euro alla Germania a 30 anni e più a tasso negativo? E che senso ha?
L'immobiliare e le commodities potrebbero riflettere un effetto reflattivo, o di aspettative reflattive, o di andarsi ad accaparrare asset reali a buon prezzo dopo la 'sfiducia Covid'. L'oro no, ma l'oro ha riportato performance davvero anomale negli ultimi anni e spesso più che inflazione pura riflette l'ansia sul "rischio" del sistema economico. In realtà una fase reflattiva con crescita forte delle small cap, rialzo dei tassi senza restringimenti monetari e oro in discesa (quindi incremento della fiducia nel sistema economico... ricordiamo che negli anni '80 e '90 per una fase lunghissima l'inflazione galoppava e l'oro scendeva e questo era accompagnato da crescita economica e finanziaria generalmente stabile) indicherebbe una fase "sana" di crescita. Ed è una fortuna al termine di uno shock esogeno come una pandemia e dopo una tonnellata di liquidità pompata nel sistema economico globale.
Continueremo a seguire le meraviglie dell'allocazione diversificata multi-asset alla fine dell'anno.
P.C. 03/07/2021
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