Mai come nell'anno 2020 la decorrelazione tra asset è passata da zero a mille in poco tempo. Dal 2015 assistiamo ad un mercato fortemente condizionato da stimoli economici, politiche ribassiste sui tassi e saltuari contrasti internazionali.
In fasi di rialzo dei tassi come il 2018, come ho ampiamente osservato in altri interventi, tutto è andato giù salvo pochi asset (spesso valutari), in fasi come il 2019 abbiamo avuto al contrario una crescita di tutto: titoli di Stato, oro, tecnologici, azionari più tradizionali, bancari, immobiliare... tutto.
Nel 2020 una crisi sanitaria globale è intervenuta a cambiare le carte in tavola. Banalmente c'è chi ha sopperito alla mancanza di altri servizi, grazie a servizi a distanza, servizi digitali, tecnologici, in streaming etc... e chi ha chiuso, lavorato pochissimo, sospeso il turismo, svuotato gli uffici etc... Sui mercati la liquidità immessa (record) ha causato una fortissima decorrelazione tra asset: se alcuni sono crollati a inizio pandemia ed hanno recuperato poco o nulla, altri sono andati alle stelle ed hanno macinato record storici.
La "gestione attiva" spesso sfrutta questi 'trend' rialzisti proponendo strategie d'investimento che 'seguono il trend'.
Ecco, il mio ammonimento è valutare che, per il risparmiatore medio (non parlo del trader che piazza opzioni su Tesla) questo equivale ad andare a collocarsi, in cerca di una 'freccetta verde euforizzante ed immediata' in investimenti TEMATICI il cui ciclo di crescita e discesa è storicamente MOLTO più lungo dei normali settori azionari, e soprattutto andare a collocarcisi tendenzialmente quando questo è già in una fase di salita record, stellare quest'anno.
Questo "METODO" è commercialmente prezioso per le società d'investimento perché gli consente di fare tre cose:
1- Mostrare che loro hanno un senso, dando 'valore' aggiunto tramite 'gestione attiva' e selezione qualitativa. Il risparmiatore, anche un pochino pratico di mercati, cui negli ultimi mesi il consulente ha consigliato di andare sulle energie rinnovabili (il iShares Clean Energy ha fatto +70% da inizio anno) gli riconoscerà uno sforzo selettivo di un settore che mostra 'sorprendente crescita' molto ''buono''. Qui non si entra nel merito se lo sia oppure no.
2- Riuscire a dare degli argomenti commerciali a chi fa consulenza: un discorso basato sui settori più promettenti, con la crescita più di 'successo' appare professionale ed allettante rispetto ad un noioso ragionamento su statistiche, indici, e percorsi di 'lungo termine' ("quando lo vedo il mio risultato?" "in 5-7 anni... campa cavallo" "Nell'ultimo trimestre la crescita è stata del +23%... altro effetto").
3- Sulla carta scrivono "i rendimenti precedenti non sono indice delle performance future", ma nella prassi per prima cosa ci mostrano i rendimenti degli ultimi 3-5 anni, che appaiono come una 'garanzia'. Anche il ragionamento mentale, il BIAS, che innescano è semplice ed efficace "questo titolo va tanto bene... e che inizia a scendere proprio quando lo compro io?"
Cercherò però di mostrare con un semplice esempio perché è FACILE creare questi prodotti adatti, per una società di gestione del risparmio, per una banca/rete collocatrice e per il venditore finale, ad assolvere alla funzione dei punti 1-2-3. Non ci vogliono compagnie blasonate... vogliamo battere il benchmark e creare un bel ''portafoglietto tematico accattivante''? Ci pensa Bowman.
Simuliamo due portafogli azionari.
Il primo lo chiamiamo AZIONARIO GLOBALE, ed investe nei principali indici di mercato tramite ETF con un lungo storico:
30% Lyxor MSCI Europe
25% SPDR S&P500
15% Lyxor MSCI Emerging Markets
15% SPDR MSCI Japan
15% Lyxor MSCI All Country World Index
In questo semplice ed efficiente portafoglio copriamo molte economie diverse, riproduciamo enormi capitalizzazioni di mercato, investiamo in tutti i settori economici. Rispetto ad un investimento "All Country World Index" (azionario globale puro) bilanciamo la presenza europea, anche per questioni valutarie, abbassando il rischio valuta se non al 50%, massimo ad un 60% del totale.
Il secondo portafoglio invece è basato sulle mie aspettativa di crescita in settori tematici in parte sottovalutati al momento (possibilità di recupero) in parte allettanti per le ultime performance. Lo chiamiamo BOWMANTREND, e lo riproduciamo sempre in maniera efficiente tramite ETF:
35% iShares Global Clean Energy
10% iShares Diversified Commotity
25% Lyxor Euro Stoxx 50
15% Lyxor Euro Stoxx 50 Leva x2
15% SPDR Dow Jones Global Real Estate
Le Commodity ed il Real Estate hanno ampio spazio di recupero, l'azionario Europa anche, ho scelto le 50 aziende più grande ed anche un'esposizione a leva per fare "il botto" a fine Covid, il Global Clean Energy è il settore del momento (+70% da inizio anno). Come vedete non ho voluto fare il campione utilizzando tutti strumenti che hanno avuto performance eccellenti e basta (cosa che magari un consulente farebbe associando tecnologici, energie rinnovabili, Cina e biotecnologie, magari...).
A questo punto vado a chiedermi, il "Bowmantrend" ha battuto il "Azionario Globale" negli ultimi ANNI?
Nonostante il Covid e i problemi con l'Europa (anche a Leva) assolutamente sì:
La performance dei due portafogli è questa:
10 commenti:
Meno male che ho letto l articolo da sdraiato ! Complimenti sempre.
Bellissima simulazione, grazie!
Interessantissimo, come tutti gli altri del resto
Ciao,
M
Ottimo come sempre.
Vedo che anche tu bowman hai scoperto e stai "giocando" con backtest curvo...
Sì, il sito è questo: https://backtest.curvo.eu/compare molto carino, perché consente di mostrare la proiezione di un portafoglio in maniera immediata e molto più d'impatto di Morningstar o Quantalys. Ovviamente non dobbiamo costruire un portafoglio sulla base del passato... però per le spiegazioni e ad uso di 'comprensione' degli argomenti è efficace!
Però che bello simulare ad esempio il tuo portafoglio Damocle, che ha me è sempre piaciuto da quando lo hai presentato in un tuo articolo. Ad avere la macchina del tempo... ahahahahahah
Come sempre, articolo molto interessante. Grazie mille!
Ciao Bow,
Articolo come sempre illuminante, in particolar modo per chi non è del "mestiere". La summa del discorso potrebbe essere di prendere si i megatrend con le pinze, ma se si riuscisse a capire probabilmente in che fase del ciclo si è, si potrebbe cavalcarli per poi uscire, e lasciare al buon azionario globale il ruolo a lungo termine in un PAC... certo si, poi si incapperebbe nell'errore di tentare il market timing..
Bow buonasera,
anche se la tua opinione sui trend è già lampante, hai tempo e voglia x una recensione meramente tecnica dei seguenti ETF lanciati in Italia da Lyxor nel 2020?
Sono ancora tutti di dimensione modesta quando non di nicchia, alcuni sono parecchio concentrati x nr di titoli ed esposizione geografica ma hanno il pregio di avere replica fisica completa e ter 0,15% in promozione fino a settembre 2021 (oltre a poter vantare performance che nemmeno il NASDAQ si sogna...)
A tuo avviso possono essere utilizzati con peso marginale come componente tattica "corroborante" di un nucleo di altri ETF core? O li ritieni "passeggeri" e troppo di nicchia? Mi sono preso la briga di controllare i factsheet Msci dei relativi indici creati nel 2013 che confermano crescite esponenziali e pressoché ininterrotte.
Ecco il dettaglio degli ETF; grazie in anticipo.
Lyxor MSCI Digital Economy ESG Filtered (DR) UCITS ETF - Acc
ISIN LU2023678878
Lyxor MSCI Disruptive Technology ESG Filtered (DR) UCITS ETF - Acc
ISIN LU2023678282
Lyxor MSCI Future Mobility ESG Filtered (DR) UCITS ETF - Acc
ISIN LU2023679090
Lyxor MSCI Smart Cities ESG Filtered (DR) UCITS ETF - Acc
ISIN LU2023679256
Lyxor MSCI Millennials ESG Filtered (DR) UCITS ETF - Acc
ISIN LU2023678449
E aggiungo anche questo, che racchiude 8 trend in un unico ETF che replica un indice equal weighted
HANetf HAN-GINS Tech Megatrend Equal Weight UCITS ETF
ISIN IE00BDDRF700
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