Quando ho simulato il portafoglio Decio, un bilanciato dinamico che cerca di utilizzare 10 strumenti efficienti per investire i soldi per 5 anni, volevo simulare la situazione di qualcuno che inizia l'investimento in un momento molto positivo per i mercati finanziari.
Il 3 febbraio del 2020 il mercato veniva fuori da un corso di crescita pressoché continua di 13 mesi circa, con una crescita del MSCI World superiore al +30% in 13 mesi.
In altre parole non sapevo che cosa sarebbe accaduto da li ad un mese, ma sapevo che era statisticamente abbastanza improbabile avere altri 6 mesi di splendore.
Quindi scrissi "il 75% del capitale viene investito oggi, ed il 25% tra 6 mesi. Questo riduce esclusivamente il rischio di trovarci oggi in un massimo relativo".
Ebbene sì, era un massimo relativo. E allora? Investire su un massimo relativo prima di una crisi mondiale è un disastro?
Non con strumenti efficaci ed efficienti, salvo un (improbabile) protrarsi di avversità per tutto l'orizzonte temporale. E DECIO è utilissimo a mostrarci questo fatto.
Innanzitutto è un portafoglio Buy&Hold con strumenti essenzialmente ad ACCUMULO: non devo stare lì a guardarlo (lo so, è difficilissimo con i soldi nostri dentro), ma devo revisionarlo a scadenze prefissate. Secondo riducemmo il rischio prevedendo un 'value averaging' di 1/4 del capitale (tenuto liquido) dopo 6 mesi, cioè oggi.
Oggi Decio ha distribuito, in 6 mesi, 4 euro di dividendo netto del CCT (che è quasi uno zero coupon con questi tassi... ma con fiscalità migliore!). Gli asset in cui ha investito, essendo entrati nel momento peggiore in assoluto, sono tutti in perdita.
Eppure, e questo deve rincuorare l'investitore, questa svalutazione, anche con quanto accaduto, anche diversificando e non 'azzeccando' quindi i settori che hanno rimbalzato (es. i tecnologici), anche dopo soli 6 mesi, anche con un'asset allocation dinamica per 3/4 del capitale, non è nulla di disastroso:
Notiamo subito che la diversificazione, pur essendo tutto 'sotto' ha operato bene: tra l'asset più penalizzato (l'azionario del Pacifico) e quello meno penalizzato (il CCT), ci sono 11 punti di differenza.
Vado ora a reinvestire i miei 25000 euro.
Ad oggi Decio ha 44000 euro sull'azionario dei 71823 investiti. Per bilanciare rispettando l'asset allocation 60/40 bilancio così i nuovi investimenti:
30 quote di iShares Core MSCI EMU (azionario area euro) pagato 3430,4 euro
10 quote di iShares Core S&P500 USD acc (azionario USA) pagato 2877 euro
100 quote di iShares Core MSCI Emerging Markets IMI (azionario emergenti) pagato 2551,5 euro
12 iShares Core Pacific ex-Japan (azionario del Pacifico) pagato 1470,56 euro
3000 euro di CCT 2025 euribor + 0,55 pagati 2950,9 euro (governativo)
1000 euro di obbligazione Banca Imi coll. 2027 pagati 942,6 euro (societario)
55 quote di Amundi Global Aggregate (obbligazionario gov + soc.) pagati 2876 euro
310 quote di UBS Barclays USD EM Sovereign (titoli di stato emergenti) pagati 4008,96 euro
8 quote di xTrackers Portfolio Total Return (flessibile bilanciato dinamico) pagati 1814,2 euro
46 quote di iShares World Minimum Volatility (azionario mondiale con controllo di volatilità) pagati 2005,31 euro
Il risultato finale è il seguente:
La vera prova per Decio (che, prevedendo un value averaging del 25% ci si poteva auspicare anche dei prezzi di entrata, e quindi ribassi, ancora più vantaggiosi dopo 6 mesi) sarà tra 18 mesi. Il rendimento che potrà restituirci questo investimento, come TUTTI gli investimenti, non è 'regalato senza fare nulla', ma guadagnato dal rischio e dalla strategia, quindi non abbiamo la certezza del guadagno, né nel 2022, né nel 2025 a fine portafoglio. Tuttavia se Decio si è comportato prevedibilmente in questi 6 mesi, la strategia cerca di sfruttare un prevedibile recupero di asset così diversificati a livello globale con l'attenuarsi della presente crisi tra 18 mesi. Certamente è necessario un solido buy&hold per poter capire se la strategia funziona e magari anche una benda sugli occhi fino ad allora.
Il valore degli asset netto, se disinvestissimo oggi, di Decio, è di 96787,27 euro, con una performance del -3,21% nel primo semestre.
L'appuntamento per la seconda revisione è al 3 febbraio (circa) del 2022.
P.C. 14.08.2020
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