Portafogli d'Investimento Teorici:

sabato 22 giugno 2024

IL MORO: il 40/60 a lungo termine recupera completamente uno dei peggiori timing d'ingresso di sempre dopo 2 anni e mezzo

Se investissi a lungo termine in un portafoglio principalmente obbligazionario (60% di obbligazioni) e lo facessi in uno dei peggiori momenti d'ingresso possibili per le obbligazioni da molti decenni (metà dicembre del 2021, quando nel 2022 i tassi iniziarono a rialzarsi impetuosamente), che tempo di recupero dovrei aspettarmi per i miei soldi?

Una domanda legittima per un investitore-tipo impegnato ad allocare un capitale importante, per un orizzonte temporale LUNGO, in maniera bilanciata. L'investitore tipo del portafoglio "IL MORO".

Possiamo osservare che a 2 anni e mezzo dall'investimento, tutto lo shock di una catastrofe obbligazionaria come quella degli ultimi 2 anni, è stato riassorbito e siamo tornati, circa, ai 200mila euro iniziali:














Il capitale attuale del portafoglio "IL MORO" è di 199671,97 euro, con una performance dall'inizio circa alla pari (-0,17%).

La forte crescita dell'azionario rispetto all'obbligazionario sbilancia l'Asset Allocation a 45% azionario e 55% obbligazionario.

Pur essendo IL MORO un semi-flessibile, in questo momento storico preferisco non privilegiare l'azionario rispetto all'obbligazionario, né il dollaro rispetto all'euro, dato che stiamo attraversando una fase di decrescita dei tassi d'interesse e di forza relativa della valuta a stelle e striscie.

Punto quindi a ribilanciare l'Asset Allocation: vendo 50 quote dell'ottimo Vanguard S&P500 incassando 4847,5 su cui pago 234,39 euro di capital gain.

Con il ricavato ribilancio acquistando debito europeo governativo: 200 quote aggiuntive di Vanguard Eurozone Government Bond.

La situazione finale risulta essere la seguente:














A questo punto possiamo aspettare il settembre del 2025, affrontando la "lunga marcia" che un investitore con una strategia a "Lungo Termine" deve saper percorrere con serenità e pazienza, aspettando recuperi anche peggiori di 2 anni e mezzo, per portare avanti un investimento negli anni.

P.C. 22/06/2024

martedì 11 giugno 2024

MORGANA: il portafoglio a strategia attiva C&B riempie la "bottiglia" del governativo europeo avvantaggiandosi di una performance arrivata al +13,19% evitando 'magicamente' qualsiasi flessione

MORGANA è un portafoglio che mostra una strategia "Attiva" fatta bene, basata cioè su una strategia realizzata in maniera sistematica e pedissequa e non delle 'commerciali' sparate sul prevenire i mercati o sulle analisi di 'sedicenti esperti' che servono solo a vendere il loro servizio.

Quale è la strategia fissata nell'ottobre 2021 per il portafoglio MORGANA?

Un investimento diviso in tre parti, come nel laboratorio dell'ipotetica 'strega' che cerca di fare un'alchimia sulle infauste prospettive di mercato (ricordiamo che l'azionario era ai massimi, i tassi ai minimi e l'inflazione in rialzo... che poteva accadere?).

THE COFFER: ovvero lo "scrigno" era un rifugio verso una tempesta sui tassi, fatto di obbligazioni brevi in dollari ed in euro, resilienti o addirittura difensive in caso di rialzo dei tassi

THE ASSET ALLOCATION: è un investimento classico, composto di azionari ed obbligazionari

THE BOTTLE: è una controparte: difensiva rispetto all'Asset Allocation, ma non verso i tassi d'interesse, inizialmente vuota avrebbe potuto riempirsi di titoli di Stato europei

L'alchimia della nostra MORGANA era la seguente: se lo "SCRIGNO" si apprezzava (per via del rialzo dei tassi) verso l'Asset Allocation, l'investimento principale, questo veniva 'svuotato' e si comprava quest'ultima, mediando sui prezzi eventualmente in ribasso.

Se invece l'Asset Allocation valeva più dello "Scrigno", si disinvestiva la differenza comprando il governativo della "Bottiglia".

Cosa è accaduto negli ultimi 8 mesi?









Notiamo che l'Asset Allocation, alimentatasi durante la 'Crisi' del Rialzo dei Tassi, attualmente vale 56769, mentre il nostro "scrigno" di obbligazionari brevi multivaluta soltanto 50037. Ora devo disinvestire circa 6500 euro investiti per comprarci titoli di Stato Europa e riempire la bottiglia.

Elimino l'azionario USA JPMorgan BetaBuilders US Equity, vendo le 140 quote per 6510 euro, ma pago 422,42 euro di tasse di capital gain per il forte guadagno. Questo mi permette di riempire la bottiglia con 68 quote di JPMorgan BetaBuilders Euro Government Bond comprato a 89,83 a quota.
In questo modo Asset Allocation diventa circa uguale a "The Coffer", e la mia strategia mi ha fatto, guardacaso, comprare governativo Europa proprio durante un picco di rialzo della sua redditività.

Il risultato finale è il seguente:











Notiamo che il portafoglio guadagna 13,19% dopo 2 anni e 8 mesi, ma, soprattutto, ha avuto un andamento totalmente decorrelato dal mercato:

                                MORGANA (35/65)       Vanguard LifeStrategy 40/60

Giugno 2022:                +0,24%                                  -11,17%

Febbraio 2023:              +5,5%                                    -9,09%

Ottobre 2023:                +4,54%                                  -9,08%

Giugno 2024:                +13,19%                                +0%

Il prossimo ribilanciamento è previsto a febbraio del 2025.

P.C. 11/06/2024

domenica 9 giugno 2024

ERACLE: 7% l'anno di crescita per 5 anni con il portafoglio 90/10 che abbina singole azioni, ETF e Fondi Attivi

5 anni fa, sul mio Blog, creai un portafoglio chiamato ERACLE, concepito per essere 'muscoloso' (90% di azionario), ma soprattutto per mostrare, nel tempo, cosa un risparmiatore avrebbe visto accadere a tre diversi tipi di investimenti:

- Paniere (diversificato!) di singole azioni

- Fondi Attivi (scelti di buona qualità, non robaccia)

- ETF

Oggi ERACLE compie orgogliosamente 5 anni, come un bambino prossimo alle elementari, e possiamo osservare come 'appare' un simile investimento portato avanti con costanza:












Il controvalore totale dell'investimento è oggi di 134905 euro, con un gain del +34,95% rispetto a 5 anni fa.
Osserviamo che l'azionario europeo diversificato per settore merceologico, appare molto variabile, con performance 'spaventose' come il quasi -60% in 5 anni di Vivendi o valore raddoppiato come nel caso di Volvo. Data l'efficienza fiscale che consente di compensare alla perfezione titoli andati "male" e quelli andati "bene" e dato l'extra rendimento offerto dal dividendo, pesantemente tassato, ma regolarmente incassato per 5 anni (e notiamo come nel caso di Volvo o Unilever che il dividendo può essere la parte quasi maggioritaria del 'valore' nel tempo), vedere dei segni rossi non deve spaventarci, ma confermarci di aver realizzato un portafoglio effettivamente decorrelato.

Vi è poi la quota in fondi attivi, qui ho scelto due fondi non prudenti, dinamici ma in modo diversi. Il famoso M&G Dynamic è un bilanciato azionario, mentre l'Invesco Pan European, erroneamente venduto spesso come prudente/moderato, include un'elevata quota di obbligazioni alto rendimento, perpetual e speculative abbinate ad un portafoglio azionario europeo 'Income'. Entrambi i bilanciati sono andati ''bene'' se per bene intendiamo una performance del 19% scarso e del 20% in cinque anni poco superiore a metà di quella media del portafoglio (che comunque è molto più azionario). Notiamo come, a prescindere dai costi (ripeto che ho selezionato fondi attivi 'validi'), le strategie attive e flessibili, che avrebbero avuto potenzialità di sovraperformare il benchmark in disastri annunciati come il rialzo di tassi ed inflazione nel 2022 o non annunciati ma gioia dell'opportunismo contro la gestione passiva quali il fast crush del 2020, in realtà creano un rendimento 'medio-positivo' ma perdono valore rispetto al mercato.

Infine ci sono gli ETF, campioni della gestione PASSIVA. Qui non facciamo una selezione diversificata di stocks (paniere di azioni), né gestione attiva&flessibile (fondi attivi), bensì una replica brutalmente passiva del mercato: azionario large cap americano + azionario small capo americano, giappone+pacifico, paesi emergenti. Sistemi molto favoriti in questi anni (USA) e altri molto meno (emergenti e pacifico), ma, come possiamo vedere, molto più performanti nonostante le difficoltà (ricordo che questo portafoglio si è beccato il 2020 e poi il 2022 in pieno) rispetto alle altre parti del portafoglio.

Rimane, indubbiamente, un ottimo aggregato, dinamico, di 3 approcci diversi.

Quali operazioni metto in atto oggi, con la liquidità disponibile?

- Acquisto 16 azioni aggiuntive di Leg Immobilien, favorendo l'ingresso in un settore immobiliare svalutato da due anni di tassi elevati
- Acquisto un nuovo titolo, 100 azioni di Befesa SA, azienda europea leader nello smaltimento di rifiuti industriali, diversificando ulteriormente dal punto di vista settoriale il mio paniere azionario senza ricorrere alle 'solite' Large Cap che in questo momento potrebbero anche essere un pò care

Il risultato finale è il seguente:




















Il prossimo ribilanciamento periodico è programmato al solito tra 6 mesi, per la fine dell'anno.

P.C. 09/06/2024

sabato 8 giugno 2024

ARACNOFOBIA: i problemi dell'Income ancora più 'spinto'

ARACNOFOBIA è il portafoglio di "confronto" di ARACNE. Sempre una strategia Income realizzata con gli ETF della SPDR, ma ancora più estrema...


Qui possiamo osservare che, similmente ad ARACNE la rendita record del 2023-24, pari a 11082,83 euro netti, ha più che raddoppiato l'incasso, mentre l'obbligazionario soffre soprattutto nelle asset class più speculative:

Tra rendita e valore il portafoglio performa circa un +5,46% dall'inizio ed anche qui tutto il guadagno è focalizzato sulla rendita distribuita.

P.C. 08/06/2024

mercoledì 5 giugno 2024

ARACNE: il portafoglio a strategia "Income" recupera il nominale, mentre incrementa più di sempre la distribuzione di rendimento

ARACNE ci da la possibilità di osservare gli effetti di un brusco rialzo dei tassi d'interesse sui famigerati portafogli "Income", quei portafogli, spesso ad asset allocation bilanciata, che si focalizzano nell'uso di strumenti misurati per la loro capacità di distribuzione degli utili piuttosto che per la capacità di crescita del capitale.

L'ultima revisione di ARACNE era di un anno fa, in flessione sul capitale nominale del 2020 a causa del devastante rialzo dei tassi d'interesse.

La situazione di quest'anno è la seguente:

Osserviamo che il capitale di ARACNE è oggi di 357024,2 ed è tornato in gain rispetto a quanto inizialmente investito 4 anni fa (+2,03%). L'asset di reale valore rimane però la distribuzione che è stata in un anno di 9841,68 euro, quasi il 3% rispetto al capitale inizialmente investito al netto delle tasse.
Notiamo come la distribuzione di quest'ultimo anno a tassi elevati sia stata superiore a tutta quella dei precedenti 3 anni, portando l'incasso totale a 18150,54 euro.
In tutto il portafoglio ha una performance del +7,22%, certamente non strabiliante rispetto a 4 anni di orizzonte temporale, rispetto all'inflazione e soprattutto agli attuali tassi di rendimento, ma comunque non negativa.
Purtroppo è stata spesso caratteristica dei portafogli "Income" di sottoperformare brutalmente i rispettivi mercati in alcuni contesti, soprattutto in fasi come il 2022 ed il 2018. Già che ARACNE non abbia vissuto la 'rovina' che il minor rialzo dei tassi del 2018 ha inflitto a tanti patrimoni con focus sull'Income dovrebbe essere qualcosa di rilevante.

P.C. 05/06/2024