Portafogli d'Investimento Teorici:

sabato 30 luglio 2022

MIDEN: il portafoglio "senza rischio" a +2,37% dopo 5 trimestri

MIDEN è tra i portafogli del Blog quello più avverso al rischio di mercato. A differenza degli altri investimenti, infatti, non ha praticamente percepito l'andamento negativo di azioni ed obbligazioni nel 2022 ed ha continuato la sua lenta e contenuta crescita.

Questa è la situazione al 30.07.2022:


E' giunto alla scadenza il conto deposito FCA Bank (27.07.2022) che ha infatti alimentato il nostro conto corrente con i suoi interessi e con i 100mila di capitale. Sul conto è stato accreditato anche il dividendo del Vanguard All World High Dividend, di 47,54 euro netti.

Come da strategia di MIDEN il capitale iniziale di 500mila non può mai subire fluttuazioni negative. Quindi devo andare a re-investire a capitale certo i 100mila scaduti e poi potrò 'rischiare' solo gli interessi.

Procedo quindi a sottoscrivere due nuovi conti deposito. Notiamo che la struttura a 'castelletto' delle scadenze dei conti deposito di MIDEN è concepita per potermi di volta in volta avvantaggiare di rialzi sui rendimenti dei conti deposito sul mercato (dato che partivamo in un'epoca di rendimenti davvero minimi per il 'capitale certo').

Infatti il rialzo del tasso BCE occorso pochi giorni fa ha subito reso disponibili sul mercato conti deposito più redditizi.

50000 euro vado a vincolarli per 36 mesi nel Conto Deposito di Banca Aidexa, che nel luglio 2025 mi riconoscerà ben il 3% lordo annuo.

50000 euro invece li investo in un conto deposito svincolare: Conto Progetto con un tasso misto di 1,75% fino alla fine del 2022 e poi del 1,5% con scadenza ad un anno da oggi, mi frutterà 594 euro netti il 30 luglio 2023.

Con gli interessi guadagnati invece sottoscrivo 15 quote aggiuntive dell'ETF WisdomTree Eurozone Quality Dividend Growth, bilanciando l'investimento con azioni dell'eurozona.

Il risultato finale è il seguente:


Si noti che finora MIDEN ha reso, in 5 trimestri, il 2,37%.

Il prossimo rendiconto a fine ottobre.

P.C. 30/07/2022

venerdì 29 luglio 2022

ICARO: il 60/40 Income/Growth in flessione del 7,16% da fine 2021

ICARO rappresenta un portafoglio bilanciato/dinamico 60-40. Rispetto all'allocazione classica associa ad una buona diversificazione un focus sia sul settore "Growth" (tecnologia e prospettive future) sia sul settore "Dividend" (capacità di distribuire reddito).

E' stato caratterizzato, in questa prima scadenza di 7 mesi, da un timing decisamente avverso: l'intero investimento è iniziato il 29 dicembre di un anno molto positivo come il 2021.

Vediamo cosa è accaduto agli asset di ICARO:

Gli unici asset che hanno decorrelato sono state le materie prime e l'azionario USA a reddito.

Mi permetto di far notare il bilanciamento di ICARO: la volatilià dei singoli Asset varia da 8,99% (Battery Solutions) a 23,99% (Artificial Intelligence), anche i governativi hanno subito oscillazioni superiori al 11%.

L'intero portafoglio invece, da buon bilanciato, riporta una flessione del -7,16%. Meno volatile di ogni sua singola componente.

E' previsto che ICARO venga ribilanciato solo una volta ogni 2 rendiconti di 7 mesi, quindi in questa occasione rimarrò solo a guardare, e sarà solo alla fine di febbraio che dovremo andare a ribilanciare le varie sezioni, come da strategia.

P.C. 29/07/2022

giovedì 28 luglio 2022

DAVID: timido recupero e nuovi ingressi sull'obbligazionario per il portafoglio ribassista con strategia a soglie d'ingresso

DAVID è un portafoglio concepito per diluire il rischio del timing d'ingresso da un lato con un approccio a "Piano d'Accumulo" su 4 asset chiamati 'core' (principali) e dall'altro con degli ingressi potenziali opportunistici su una serie di asset diversi raggruppati in alcuni gruppi secondari.

Vediamo cosa è accaduto negli ultimi 2 mesi:


Il capitale finale di DAVID dopo l'ultimo bimestre è di 152274,5 euro. In gain del 1,43%, ma soprattutto in timido recupero rispetto al mese di maggio.

Notiamo subito che i ribassi di alcuni asset hanno fatto "scattare" una serie di soglie d'ingresso.

L'obbligazionario alto rischio/rendimento europeo (High Yield Corporate Bond) è giunto ad una soglia X2, quindi trattandosi di un asset "core" non riceverà un accumulo di 1000 euro, bensì di 2000.

L'obbligazionario dei paesi emergenti con copertura valutaria (iShares JPM Em.Markets Bond EH) ha continuato a veder depresse le sue valutazioni, ed ha fatto scattare addirittura una soglia X3 prevedendo un accumulo di 3000 euro.

E' scattata poi la soglia d'investimento (1000) per l'obbligazionario globale aggregato con copertura valutaria (iShares Core Global Aggregate EUR H).

Stesso sull'obbligazionario societario (Amundi Euro Corporate Bond).

Anche l'obbligazionario 'inflation linked' che tanto aveva allettato le aspettative degli investitori con la sua indicizzazione all'inflazione in realtà ha sofferto pesantemente il rialzo dei tassi: scatta la soglia d'investimento (XTrackers Global Inflation Linked EUR Hedged Bond).

Tra i settoriali risulta ancora depressa (di poco) la quotazione dell'azionario Cinese, su cui si va ad investire 1000 e dell'obbligazionario Convertibile con copertura valutaria, che rimane nella soglia d'investimento. Notiamo che con questa operazione il totale investito in xTrackers MSCI China supera la soglia di 'massimo investibile', pari a 7500 euro, arrivando a 8081 euro: l'investimento su questo titolo è terminato.

Il risultato finale è il seguente:

La liquidità residua ancora disponibile, dopo aver investito ben 12059,74 euro tra gli investimenti "a soglia" ed il solito PAC sui 4 'Core' è pari ad 1/3 circa del portafoglio.

DAVID si sta avviando verso l'impiego completo della sua liquidità, dopo quasi 2 anni d'investimento.

Il prossimo appuntamento è a settembre, dopo la fine dell'estate.

P.C. 28/07/2022

mercoledì 27 luglio 2022

DEUCALIONE: quarto anno del portafoglio di 30 ETF a distribuzione!

Sono passati 4 anni dalla prima simulazione di questo Blog: DEUCALIONE, un portafoglio di (oltre) 30 ETF tutti a distribuzione.

La domanda era: ma anche con un portafoglio confuso di strumenti passivi, da ribilanciare pigramente meno di una volta ogni 6 mesi, tutti a distribuzione, riuscirò a godermi la rendita e magari a fare meglio di blasonate e costose consulenze?

DEUCALIONE era nato proprio per essere testato, con la sua allettante "rendita" nei periodi problematici come quest'anno, durante il diluvio, non durante il sereno:

Dopo un primo semestre del 2022 in cui è 'sceso tutto' (l'ultimo ribilanciamento di Deucalione fu a gennaio) la situazione del nostro portafoglio a distribuzione è la seguente:

Notiamo che il controvalore degli asset di DEUCALIONE è, ad oggi, di 117028,02 euro, con un dividendo netto prodotto nel periodo di 1500,22 euro (ovvero il 1,28% netto semestrale).

La volatilità degli asset del portafoglio si è decisamente intensificata in questi mesi, ma con un certo bilanciamento grazie alla provvidenziale esposizione al dollaro ed a rari asset come MSCI USA Low Volatility e US Selected Dividend che sono cresciuti anche in questa prima metà del 2022.

In questa fase ho una maggiore redditività contenuta negli asset obbligazionari, che del resto però si sono svalutati. Voglio iniziare a limare il rischio valuta e quindi liquido il iShares $ Treasury 1-3 yr, un asset che in 6 mesi ha guadagnano il 7,29%.

L'operazione al netto di un inevitabile capital gain mi frutta 5802,15 euro, con qui vado a comprare sul mercato 67 quote del Lyxor US Treasury 1-3 yr distr. eur H. Vale a dire l'equivalente di quello che ho dismesso con copertura valutaria verso l'euro. Questo mi consente di sfruttare i rendimenti relativamente alti del titolo di Stato Usa a breve termine, riducendo al contempo l'esposizione al rischio valuta in una fase storicamente davvero di rialzo per il dollaro USA. Avanzano nell'operazione poche decine di euro, che aggiungo alla distribuzione netta di periodo, portandola a 1553,31 euro.

Il controvalore finale di DEUCALIONE è il seguente:


In 4 anni DEUCALIONE ha distribuito complessivamente 10870,57 euro netti al suo investitore.
Il controvalore di portafoglio (Valore Attuale + Distribuzione netta) è pari a 127845,5 euro. Il gain da inizio portafoglio è quindi del +16,23% (6,4% di capitale e 9,83% di interessi).
In pratica ha reso oltre il 4% l'anno al netto delle difficoltà attuali.

Soprattutto negli ultimi 6 mesi DEUCALIONE ha subito una flessione del -3,63% (da 132659,09 a 127845,5). Secondo me si è difeso bene, rispetto a tanti portafogli che ho visto in giro.

Il prossimo appuntamento è tra 6 mesi.

P.C. 27/07/2022

lunedì 25 luglio 2022

EUTERPE: la Musa Prudente Breve Termine rende 1,43% l'anno netto

Oggi, 25 luglio 2022, compie 3 anni e giunge a scadenza il secondo mini-portafoglio da me simulato nel 2019: EUTERPE. La Musa della Musica rappresentava un piccolo paniere di investimenti per un controvalore di 24960 euro, composto al 93% di obbligazioni ed al 7% di azioni, con 25% di rischio valutario.

Cosa è accaduto ad Euterpe chiudendo l'investimento nell'anno 'horribilis' dell'obbligazionario?

Vediamo come utilizzare obbligazioni brevi / brevissime portate a scadenza permette di ignorare il trend negativo dei tassi d'interesse (se non in corso d'opera) ed a sfruttare altre fonti di redditività rimanendo neutrali rispetto al mercato.

Inizialmente Euterpe era composto da:

5000 Obbligazione CDP TM Marzo 2022 (IT0005090995) sottoscritta a 99,6 per 4980 euro

4000$ Obbligazione S.G. 31ott2023 (XS1842058668) Step Up sottoscritta a 98,18 per 3475 euro

10000 Conto Deposito 3 anni RendiMax vincolato top 2,25%, scadenza 25lug2022

3000 CCT eur6m+0,55 scadenza 2022 (IT0005104473) sottoscritto a 99,6 per 2988

30 quote Vanguard ETF All World (IE00B3RBWM25) sottoscritto a 78,39 per 2352 euro

25000mxn Obbligazione BNP scad feb2020 al 4,5% (IT0006731605) sottoscritta a 96,475 per 1155 euro

L'obbligazione bancaria in valuta debole messicana fu la prima a giungere a scadenza con il MXN a 0,048 produsse 1200 euro, -11,7 di capital gain cui si aggiungono 39,96 di interessi (1228,26).

L'obbligazione di Societé Generale "Step Up" (a cedola crescente) invece ha subito la famigerata "Call": è stata rimborsata anticipatamente il 31.10.2020 al prezzo di 100. Nell'anno di nostro possesso ha pagato 2,95% di interesse, pari a 87,32 dollari netti che al valore del 31.10.2020 erano 75,1 euro. A questi si aggiunge un controvalore di rimborso di 4000 dollari di allora, pari a 3440 euro (3515,1). Notiamo che rispetto a quanto speso sul capitale abbiamo una minusvalenza di 35 euro, che potremo utilizzare fino al 31.12.2024 (essendo perdite contabilizzate nel 2020).

L'obbligazione della Cassa Depositi e Prestiti, di 5000 euro è scaduta il 16 marzo 2020. Utilizziamo 20/26x12,5=9,6 euro di minusvalenza e prendiamo 5000 tondi. A questi si aggiungono le misere cedole: 0,3% dato che sono indicizzate a Euribor 3 mesi +0,5% (e dopo il 2020 il tasso è stato negativo di oltre 0,5%!) in totale nel periodo, per un ammontare netto di 13,12 euro (5013,12).

C'è poi il CCT, scaduto a metà giugno 2022 per 3000 euro, qui utilizziamo altra minusvalenza residua e prendiamo l'importo tondo. Le cedole anche qui sono Euribor 6 mesi +0,55%, in tutto uno 0,51% quindi parliamo di altri 13,15 euro netti (3013,15).

Il conto deposito Rendimax è scaduto oggi, e si è rivelato di gran lunga più redditizio dell'obbligazionario: i 10000 euro tornano sul conto netti, arricchiti da 2,25% annuo di interesse, pari a 499,5 euro (10449,5).

Rimane l'investimento 'vitaminico' del portafoglietto, il cui rischio è stato diluito da tutti gli altri asset che però sono rimasti più o meno liquidi e stabili anche in un orizzonte breve come 3 anni (per la serenità dell'ipotetico investitore avverso al rischio ed alle angosce). Il Vanguard All World oggi quota 99,1 euro, le 30 quote quindi valgono 2973 euro. Sono costretto a pagare un capital gain di (2973-2362)*0,26 = 158,85 euro ed ottengo 2814,15 euro di liquido.

Notiamo che in totale da EURTERPE, in 3 anni abbiamo racimolato 26033,28 euro netti.

Il rendimento netto di un investimento così prudente a breve termine è stato solo del 4,3% ovvero 1,43% netto annuo. E' l'equivalente del rendimento di un dividendo o di una obbligazione societaria che rendesse il 2% lordo circa per 3 anni. Possiamo affermare che le obbligazioni dal rendimento prossimo a zero hanno solo 'annacquato' il rendimento del conto deposito (però lo hanno anche diversificato, rendendo 3/5 del capitale disponibile anche nel corso dell'investimento mentre il conto deposito era irremovibilmente vincolato).

P.C. 25/07/2022

lunedì 18 luglio 2022

VIDEO: Come investire in Titoli di Stato ed Obbligazioni

Alla viglia di uno storico cambiamento (probabile) nella politica dei tassi d'interesse della BCE, che seguirà i provvedimenti già presi dalla Banca Centrale Americana e che anticipa un ulteriore rialzo anche sul mercato USA, ho deciso di 'riassumere' qualche accorgimento per investire in Titoli di Stato ed Obbligazioni:

Questo per affilare gli ami cercando di 'pescare' qualche bond buono sui mercati alla vigilia di rialzi dei tassi pianificati nel periodo più caldo dell'anno, quando tutti sono al mare.

P.C. 18/07/2022

sabato 9 luglio 2022

LEONIDA: la resistenza della strategia "Value" nei primi 6 mesi del '22

LEONIDA è un portafoglio aggressivo (75-25) la cui strategia è di investimento "Value" con 'discrezionale distribuzione'.

E' interessante l'analisi odierna perché l'ultima revisione di LEONIDA è stata fatta il 9 dicembre, subito prima dell'inversione di trend dei mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari.

A mio parere ci dimostra come la vocazione 'Value' (ed in questo caso anche un rischio valuta non indifferente) abbia 'difeso' il portafoglio nella prima metà del 2022. Rispetto al mercato infatti LEONIDA ha fatto meglio, con una flessione in 7 mesi soltanto del 5,2%:


La distribuzione di dividendi ci ha messo a disposizione, in 7 mesi, 2263,23 euro di liquidità. La strategia di LEONIDA mi permette di distribuirli all'ipotetico investitore (mettendoli nella 'rendita distribuita') oppure di reinvestirli. Dato che da dicembre abbiamo affrontato 6 mesi di calo, questo mese non li distribuirò, ma ci comprerò nuove quote di ETF in perdita (ricordiamo che LEONIDA è inefficiente fiscalmente... meglio mediare gli asset in perdita abbassando il Prezzo Medio di Carico).

Per non aggravare eccessivamente il rischio valuta voglio effettuare un investimento in Euro ed uno in Dollaro.

Compro quindi 100 quote dell'obbligazionario alto rischio/rendimento di xTrackers EUR High Yield Bond, al prezzo di 14,65, spendendo 1470 euro.

Compro poi 70 quote dell'obbligazionario dei paesi emergenti, l'asset che si è svalutato di più, xTrackers USD Emerging Markets Bond al prezzo di 10,61, spendendo 747,7 euro. 

Il risultato finale è il seguente:


Attualmente LEONIDA è in gain del +18,77% in 1 anno e 9 mesi, ma soprattutto ha subito una flessione inferiore alla media di mercato in questo semestre avverso.

La prossima revisione è stabilita a febbraio del 2023.

P.C. 09/07/2022

martedì 5 luglio 2022

Tavola Periodica dei Rendimenti (I Semestre 2022)

Eccoci alla resa dei conti con un catastrofico I semestre 2022. A quanto pare il peggior semestre almeno da quando mappo i diversi asset nella mia Tavola Periodica dei Rendimenti personale (vale a dire dal 2016):



Tra tutti gli asset solo 2 hanno chiuso in guadagno: ORO e MATERIE PRIME, uno scenario da disastro, da evento bellico. Soprattutto da crisi inflattiva-recessiva, con rialzo dei tassi e depressione dell'azionario.

Notiamo che il nostro campione di performance, il NASDAQ, è stato in 6 mesi l'asset di gran lunga peggiore con un -24,43%, seguito dall'azionario italiano: entrambi asset che avevano recuperato bene dalla crisi del 2020 e che probabilmente erano "cari" rispetto ai loro effettivi fondamentali economici.

Sono poi gli azionari a piccola capitalizzazione, come tipico in questa situazione, a fare le spese di un clima di incertezza, di un gap creditizio, di un'inflazione con problemi alle filiere di approvvigionamento. Rendiamoci conto che se non fosse salito significativamente il dollaro l'azionario USA a piccola capitalizzazione avrebbe fatto notevolmente peggio dell'azionario Europeo a piccola capitalizzazione, che è generalmente considerato di buona qualità nel settore.

Intorno al -15% ci sono gli azionari USA, Europa e Giappone e gli obbligazionari più speculativi (High Yield, BTP, Emergenti).

Gli altri asset obbligazionari ed azionari si collocano tra perdite del 7 e del 13%.

Difendono, relativamente, i bond emergenti in valuta locale (correlati alle materie prime e difensivi rispetto ad una svalutazione di fatto dell'euro, che offre ancora tassi molto bassi), gli asset dell'asia sviluppata (anch'essi legati alle materie prime dato che qui escludono il Giappone). Governativi in dollari, che hanno bilanciato con la valuta un significativo rialzo dei tassi e la liquidità, non riportano perdite significative.

Sale l'oro (+7,74%) ed esplodono le Commodities (+29,08%).

Inutile osservare che un proseguo a lungo di simili trend sui mercati sarebbe difficilmente sostenibile per l'economia globale.

P.C. 05-07-2022

domenica 3 luglio 2022

Thalia: la musa della commedia difende il capitale nel breve termine

E' giunto a scadenza a fine giugno il primo dei "micro-portafogli" ispirato alle muse. THALIA rappresentava un investimento bilanciato prudente, con 15% di azionario e 85% di obbligazionario.

Il corso terminale dell'investimento è stato 'funestato' da un andamento estremamente avverso dell'obbligazionario e da un orizzonte temporale troppo breve (2 anni e 10 mesi) per auspicare recuperi.


Eppure vedremo che il portafoglio ha conservato (appena) il capitale, non causando perdite all'ipotetico investitore. 

Thalia investì in:

9000 euro di CCT Eur6m+0,55% Gn22 (IT0005104473) sottoscritto a 99,32 per 8938,8 euro

33 quote di ETF xTrackers US Treasuries Euro Hedged (LU1399300455) sottoscritto a 119,3 per 3936,9 euro

20 quote di ETF Amundi ETF Floating USD Corporate (LU1681040900) sottoscritto a 97,2 per 1944 euro

330 quote di SICAV Invesco Pan European High Income (LU0794791011) sottoscritta a 15,22 per 5022 euro

40 quote di ETF Vanguard FTSE All-World (IE00B3RBWM25) sottoscritto a 73,78 per 2951,2 euro

25 quote di ETF Pimco Short Term High Yield euro hedged (IE00BF8HV600) sottoscritto a 87,12 per 2178 euro


parto dalla fine:

- L'ETF Pimco Short Term High Yield euro Hedged ha affrontato un corso estremamente negativo nell'ultimo periodo: si tratta di obbligazioni a basso merito creditizio che, anche se hanno durata breve, 'soffrono' nell'attuale contesto di schermatura contro il dollaro (Hedging) e di una distribuzione addirittura mensile di qualsiasi provento. Con un prezzo attuale di 73,67 il controvalore dell'ETF finale è ridotto ad appena 1841,75 euro, cui si aggiungono 141,52 euro di dividendi complessivi a netto del capital gain (che sul dividendo ha comunque pagato). Totale finale di 1983,27 euro.

- L'ETF Vanguard FTSE All-World invece è stato il "motore" della redditività di questo portafoglio, dopo 2 anni e 10 mesi il controvalore dell'ETF azionario è salito a 93,87 (+27,23%) che al netto del capital gain mi restituiscono 3545,76 euro, oltre a 138,53 dai dividendi accreditati netti trimestralmente.

- Passiamo al fondo attivo, il Invesco Pan European High Income è un flessibile, ma dichiara un benchmark "prudente" con 20% di azionario e 80% di obbligazionario. E' un buon 'paragone' per THALIA, con la differenza che mentre il nostro portafoglio chiude comunque in gain, questo fondo è passato da 15,22 a 14,78 di controvalore (-2,9%) e chiude con un controvalore di 4877,4 euro.

- L'ETF Amundi investe in obbligazioni societarie in dollari ed oltretutto a tasso variabile, è stato un ottimo bilanciamento al rialzo dei tassi. Infatti chiude con un controvalore di 2118,2 euro e, pagando 21,77 di capital gain (imposta inevitabile in fondi ed ETF che chiudono in gain poiché inefficienti fiscalmente!) mi rende 2096,43 euro.

- L'XTrackers investe in titoli di stato USA con copertura valutaria, che purtroppo ci ha esposto terribilmente ai rialzi dei tassi d'oltreoceano senza avvantaggiarci con il dollaro forte. Anche qui riportiamo una perdita con un controvalore finale di 3429,36 per l'ETF e 204,44 di dividendi incassati netti.

- Rimane in ultimo il titolo di Stato: il CCT ha reso pochissimo in cedole (55,5 euro netti) ma scadendo non paga alcun capital gain dato che è efficiente fiscalmente ed utilizza la minusvalenza che do per assodata vendendo ipoteticamente prima della scadenza gli ETF in perdita.


Il totale è di 25330,69, il micro-investimento è stato chiuso con un lieve margine positivo sul capitale iniziale del +1,44%.

Poco soddisfacente, ma con 85% di obbligazionario degli strumenti attivi come l'Invesco ci mostrano che poteva anche chiudere in perdita.


P.C. 03/07/2022

sabato 2 luglio 2022

SEPHIROTH: la mappa della Duration testimone di uno dei più violenti rialzi dei tassi globali della storia!

Credo che SEPHIROTH, la mia 'Mappa' degli effetti dei tassi d'interesse sul rendimento di alcuni portafogli-tipo identici salvo la componente obbligazionaria, stia testimoniando a chi ne è interessato gli effetti di un rialzo record dei tassi d'interesse.

Mi auguro che, anche in futuro, possa rimanere utile ad indicare quanto può incidere il rischio tassi dell'obbligazionario sulle performance di portafoglio.


Facciamo subito delle osservazioni interessanti sull'attuale "stato" della durata finanziaria globale (che poi è quello a cui serve Sephiroth).

1- L'impatto del rialzo dei tassi sull'obbligazionario dei Paesi Emergenti è stato più forte che sull'Obbligazionario Investment Grade e quest'ultimo è stato più colpito dell'obbligazionario speculativo High Yield. Questo lega molto l'attuale situazione ad un timore non (ancora) su una prospettiva di recessione e di possibile fallimento delle imprese, ma sull'incertezza di specifici sistemi economici, laddove i Paesi meno forti vengono percepiti più pericolosi, anche più pericolosi di aziende problematiche di paesi più forti.
2- La criticità evidenziata sull'obbligazionario dei Paesi Emergenti è critica laddove la durata è lunga, quando si parla di un futuro ancora lontano, il che lega la criticità ad un'incertezza percepita sul futuro piuttosto che sul presente: notiamo che un portafoglio come NETZACH (Durata Tre - Emerging Markets Bonds) ha una performance identica a TIFARETH (Durata Tre - Investment Grande Bonds), addirittura CHESED (Durata Sei, EMB), si difende più di SEPHIRAH (Durata Sei - IGB). Ovviamente nessuno eguaglia il quasi -16% di performance di CHOCKMAH (Durata 10 - EMB) quando invece KHETER non raggiunge il -10% (Durata 9 - IGB) e addirittura BINAH (Durata 8 - High Yield Bonds) performa -4,39%.

Il prossimo appuntamento con la "Mappa della Durata Finanziaria" sarà a fine ottobre (questo mese ho tardato di qualche giorno la revisione causa ferie).

P.C. 02/07/2022