Portafogli d'Investimento Teorici:

venerdì 27 settembre 2024

BLOG CHIUSO

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P.C. 27/09/2024

lunedì 23 settembre 2024

DIONISO: un portafoglio con "Personal Indexing" Lusso/VICE

L'aver portato a conclusione il 'famoso' portafoglio CARONTE, basato su una strategia "VICEX" (il contrario del 'Politically Correct' e dell'ESG, ovvero investire in tutti i settori controversi ed anti-etici) mi aveva lasciato "orfano" di un portafoglio goliardico e provocatorio.

La richiesta di creare un indice sul "Lusso" con strategia non proprio 'Equal Weight" ma quasi, mi fece venire in mente, durante un incontro che abbiamo tenuto a Roma lo scorso aprile, di creare un indice personalizzato (Personal Index) a tema LUSSO, da diversificare un pò (per non essere troppo correlato a quello specifico settore merceologico) con qualche settore 'controverso', che fosse magari acchiappaclick e simpatico da leggere.

Da questa idea nasce DIONISO.

DIONISO è un portafoglio-indice personalizzato, completamente azionario, composto da singoli titoli azionari.

Il 70% del portafoglio è un "Personal Index" sul LUSSO, che segue delle regole ben precise: 43 azioni, di cui 4 di "Primo Livello" (TIER1), protagoniste del mondo del lusso con un investimento più importante (1/3 di questo indice sul LUSSO) è concentrato solo in queste 4 protagoniste. 9 azioni sono TIER2 (ovvero di secondo livello) in cui sarà investito un altro terzo dell'indice. Le restanti 30 azioni saranno meno importanti, TIER3, e si divideranno il restante terzo dell'indice.

Questo vuol dire che l'investimento iniziale sarà di 350000 sui 500mila iniziali nel LUSSO, di questi 29000 ciascuna (circa) nelle 4 aziende di "Primo Livello", 13000 nelle 9 aziende di "Secondo Livello" e 3890 nelle 30 aziende di "Terzo Livello".

Come diversifico il restante 30% del capitale investito? Vado a dividerlo equamente (75000 ciascuno) su due settori del vecchio "VICEX" di Caronte. Come settori ho deciso di sceglierne due che non investissero in cose 'malvagie' come armi, inquinamento o simili, ma in vizi che aiutano molti a rendere la vita più sopportabile: Sex Economy e Alcolici.

Le aziende della Sex Economy sono 7, e si dividono equamente 75000 euro d'investimento (10700 circa ciascuna): Johnson&Johnson che con la Divisione Janssen è il più grande produttore di prodotti per la salute sessuale al mondo, Reckbitt Benckiser e Church&Dwight grandi produttori di contraccettivi, Pfizer produttore di PDE5 e farmaci contro le MST, Apollo Global Manement società finanziaria che controlla siti di dubbia moralità, la già nota campionessa di CARONTE RCI Hospitality Holding con i suoi strip club e Beate Uhse produttore tedesco di articoli per adulti.

Le aziende produttrici di alcolici invece sono 9, con una netta prevalenza di produttori di birra, e si divideranno circa 8330 euro d'investimento ciascuna: ci sono le grandi firme dell'alcol da Anheuser-Busch a Diageo, Pernod Ricard, Heineken, China Breweries, Asahi Breweries, Kirin Holdings, Constallation Brands e Brown Forman. Queste aziende sono oltretutto molto diversificate su valute e regioni di tutto il mondo, con una buona esposizione ai paesi asiatici.

DIONISO parte quindi come un portafoglio del LUSSO e del Vizio in cui 500mila euro sono investiti in questo modo:

L'orizzonte temporale di DIONISO è di 5 anni (60 mesi), prolungabile in caso di risultato negativo ad altri 2 anni e mezzo (90 mesi).

Ribilanciamento ogni 10 mesi.

La strategia è ribilanciare sempre il capitale investito 70% su Lusso, 15% Sex Economy e 15% Alcolici. Vi sarà una tolleranza del 10% dei valori per evitare ribilanciamenti innecessari.

Il primo ribilanciamento è quindi previsto a luglio del 2025.

P.C. 23/09/2024

martedì 17 settembre 2024

BENNU: recupero di quasi il 10% in 8 mesi per il portafoglio Bilanciato su "Fondamentali Storici"

 Dopo 8 mesi andiamo a revisionare BENNU, un portafoglio bilanciato 40/60 basato su fondamentali che storicamente hanno sovraperformato le loro asset class. La strategia di BENNU è economicamente sbagliata a mio parere: partire da una performance passata non tiene conto delle trasformazioni storiche degli asset, ma può avere una validità laddove intercettasse delle dinamiche economiche di lungo periodo di bilanciamento e 'fondamentale' presente nell'abbinamento di tali investimenti.

Osserviamo come nei primi 9 mesi del 2024 BENNU ha assistito ad un 'recupero' storico, dopo il durissimo impatto del rialzo dei tasso d'interesse:















Non siamo in una revisione che prevede il 'ribilanciamento' degli 8 "core" di BENNU, poiché questo accade solo ogni 2 anni (quindi alla prossima revisione). Però siamo obbligati ad apportare delle modifiche poiché l'ETF iShares JPM Euro Emerging Markets Euro Bond è stato delistato. Sommo i proventi del delisting (2982 euro) alla liquidità resa disponibile dai dividendi (529,77) ed ho risorse per acquistare 38 quote aggiuntive dell'ETF JPMorgan USD Emerging Markets Sovereign Euro Hedged, che investe in titoli governativi di paesi emergenti con copertura valutaria.

Notiamo che BENNU ha raggiunto un capitale di 105844,88 euro, in gain del +5,9% rispetto al controvalore iniziale di oltre 3 anni (molto difficili) fa. Considerando che il portafoglio è andato in negativo 2 anni fa, in occasione della revisione di settembre 2022, il tempo di recupero da un forte shock è stato di circa 2 anni, con un massimo drawdown dal capitale inizialmente investito del -8,5% come picco massimo.

C'è da dire che la ripresa ha fatto recuperare di ben 9,7 punti percentuali questo portafoglio in soli 8 mesi.

La situazione finale di BENNU è dunque questa:













Il prossimo ribilanciamento è fissato per maggio 2025.

P.C. 17/09/2024

domenica 8 settembre 2024

SOCRATE: +11,11% per il portafoglio Difensivo Classico in 24 mesi

SOCRATE è un portafoglio basato su una strategia Difensiva "Classica": il bilanciamento ogni 4 mesi tra aziende di elevato valore intrinseco (quindi non "Growth") e titoli governativi della massima solidità creditizia.

Possiamo osservare che dopo 2 anni di rialzo dei tassi (2022-2023) e successiva stabilizzazione questo portafoglio, pur concepito con una quota di azionario inferiore al 40% ha riportato una crescita del +11,11%:








Il capitale è arrivato a 222192,46 euro di controvalore, e il previsto ribilanciamento al 37,5% della quota azionaria può essere procrastinato alla revisione di Gennaio 2025, dato che l'attuale peso delle azioni in portafoglio è del 39,14%, quindi sotto la soglia di tolleranza del 10% dall'allocazione prefissata.

P.C. 08/09/2024

sabato 7 settembre 2024

PROTEO: sale al 40% la quota di azionario del portafoglio "Value" ad Evoluzione

PROTEO è un esempio di portafoglio che serve a spiegare concretamente la cosiddetta strategia ad "Evoluzione".

Questa strategia incrementa progressivamente il rischio-rendimento di un portafoglio sostituendo quote di investimenti in capitale di debito con quote di investimento in capitale di rischio. La strategia effettua, in questo modo, un 'value averaging' automatico nei confronti del capitale di rischio, diversificando il 'rischio timing' nel tempo.

Osserviamo l'attuale situazione di PROTEO che dopo il precedente ribilanciamento di fine 2023 era salito al 30% di azionario:














Innanzitutto il capitale di PROTEO è cresciuto a quota 535954,1 : +7,2% di performance attuale. Osserviamo che PROTEO era stato congegnato per avere una distribuzione di dividendi e delle scadenze che alimentassero la liquidità disponibile per i ribilanciamento 'ad evoluzione' nel tempo.

E' scaduta l'obbligazione societaria Goldman Sachs Intl. TF 1,85% a maggio 2024 (25342,25 euro), oltre al titolo di Stato spagnolo Bonos 0,25% nel luglio del 2024 (25054,68 euro).

Gli attuali 166778 euro del portafoglio investiti in azioni rappresentano il 31,11% del capitale: dobbiamo portarlo a 40% utilizzando i 56386,26 euro di liquidità resi disponibili da cedole e scadenze.

Vado ad acquistare:

- 440 quote di Vanguard FTSE All World High Dividend a distribuzione che al prezzo di 60,96 euro per il prezzo di 26822 euro

- 480 quote di UBS MSCI EMU ad accumulo che per 43,98 euro costano 21110,4 euro

La liquidità residua viene utilizzata in obbligazioni lunghe, attualmente non presenti nel portafoglio:

- 100 quote di Amundi Euro Government Bond 25+ ad accumulo costano 8270 euro.














Restano 183,45 euro a disposizione e PROTEO a questo punto è composto al 40% da azioni ed al 60% da obbligazioni.

Procederemo al bilanciamento perfetto del portafoglio (50/50) tra i soliti 9 mesi: giugno del 2025.

P.C. 07/09/2024

martedì 3 settembre 2024

DAMOCLE: 60 mesi di Alto Rendimento e Rischio Moderato con il modello "QQQRevised", +37,48% di risultato

Siamo giunti al fatidico 60° mese (5 anni) per DAMOCLE, il portafoglio ad Alto Rendimento eppure a Rischio Moderato con la mia strategia "proprietaria" QQQRevised.

DAMOCLE è il classico portafoglio che potrebbe essere portato avanti in maniera indefinita, grazie alla profonda diversificazione della NATURA ed il comportamento degli asset che lo compongono:

1- Azionario Growth (indice Nasdaq)

2- Titoli governativi in dollari ad alto merito creditizio (Treasury)

3- Obbligazionari governativi speculativi sia in dollari che con copertura valutaria (debito emergente)

4- Liquidità remunerata che fornisce stabilità (polizze vita tradizionali, conti deposito)

Aggregare questi ASSET crea una combinazione che per 5 lunghi anni, quindi non in una coincidenza particolare (ricordiamo che tra 2019 e 2024 abbiamo assistito a Covid e relativa recessione, abbattimento dei tassi d'interesse, rialzo dei tassi, dollaro in discesa ed in salita etc...) hanno prodotto un risultato indubbiamente migliore del Benchmark.

L'esposizione 'a rischio' dei 100mila euro iniziali di DAMOCLE era del 17,5%, poi solo i rendimenti di obbligazioni ed ETF sarebbero stati accumulati sull'azionario Growth.

Questa alchimia ha lasciato DAMOCLE stabile quando tutto il resto del mondo non lo era e gli ha fornito una performance finale strabiliante (per la sua prudenza) del +37,48% (diviso 5 anni parliamo di +7,5% annuo).

Osserviamo l'ultima situazione di DAMOCLE:






Il capitale finale è di 137476,7 dai 100mila iniziali.

Ci tengo a mostrare che DAMOCLE è un esempio non di Gestione Attiva vera e propria, ma di STRATEGIA applicata a strumenti passivi.

Oggi va di moda, ad esempio, la strategia così detta "VWCE & chill" citando un noto ETF azionario "All World" e l'unica strategia che viene proposta di un "buy&hold" lunghissimi tanto da essere indefinito (approccio Lazy).

DAMOCLE ci ha mostrato come è possibile ottenere un rendimento 'superiore' all'allocazione standard concepita (17/83) 'truccando' con la strategia l'uso degli asset. Possiamo osservare che:

- Una quota di liquidità remunerata ha reso impermeabile parte del portafoglio dal rischio tassi d'interesse, grande spauracchio (poi concretizzatosi) nell'epoca di 'tassi bassi' tra il 2015 ed il 2021. Sacrificare indubbiamente parte della redditività in cambio di liquidità e stabilità di medio termine ha però prodotto una riduzione della volatilità superiore alla riduzione della redditività. Questo perché è proprietà della liquidità remunerata (inclusa la polizza assicurativa vita a "Gestione Separata") possedere una volatilità negativa zero a fronte di un rendimento che, seppur piccolo è maggiore di zero.

- L'utilizzo di azionario "Growth" rende possibile, salvo bolle speculative e gravi crisi (la famosa "Spada" che per 5 anni ha oscillato in testa a DAMOCLE) ottenere rendimenti mediamente più alti del mercato, truccando anche qui il rendimento rispetto al rischio (un rischio che più che identificato nella volatilità qui voglio vedere incarnato dalla possibilità di uno scenario specificamente avverso).

- L'accumulo nell'asset più "redditizio/rischioso" di rendimenti degli altri asset di NATURA DIVERSA, ha consentito di diversificare comunque il rischio timing (la possibilità di essere entrati in un ottimo investimento, ma in un momento che non potevamo sapere essere sbagliato).

Questo ci ha dato il 7,5% annuo, oltretutto piuttosto costante, di DAMOCLE.

P.C. 03.09.2024

lunedì 2 settembre 2024

DEDALO: torna in gain dopo i grandi rialzi dei tassi il portafoglio costruito con la strategia di obbligazioni a Lungo Termine

DEDALO, uno delle sfide più estreme del Blog: come affrontare un "mandato strategico" di un investimento in Obbligazioni, ed oltretutto a Lungo Termine, iniziando l'investimento quando i tassi erano negativi nel 2020?

Impossibile non 'incappare' in un drammatico rialzo dei tassi (realtà che abbiamo affrontato 2 anni fa), ma non impossibile utilizzare tale strategia per posare i mattoncini del futuro.

Ed ecco a noi Dedalo, che per la prima volta dai grandi rialzi dei tassi, torna a livello nominale in gain, ma con una struttura di portafoglio completamente rivoluzionata (e valorizzata!) durante i tassi in ascesa:

Dopo 3 mesi dalla revisione di maggio, dobbiamo accumulare i rendimenti da cedole e dalla scadenza del conto deposito Illimity 12 mesi al 4% (accaduta in giugno) nell'ETF sul Nasdaq.
Con 4012,24 euro ho acquistato 4 quote dell'ETF portando il saldo a 27.

Ho poi i 50000 di "Capitale" da impiegare in obbligazionario con dividendo. Vado a fare il consueto shopping in bond a lungo termine:

4000 di Romania al 3,375% gennaio 2050 li pago 2702 euro
5000 di Spagna al 1% maggio 2052 invece li pago 2804 euro
5000 di Belgio al 0,4% giugno 2040 li pago 3289,5 euro

10000 di Treasury USA in dollaro al 2% febbraio 2050 costano 5895,89 euro
2000 di Siemens 0,5% settembre 2035 li pago 1561 euro
2000 di Xerox 4,8% marzo 2035 li pago 1319,5 euro
2000 di General Electric Company 4,125% ottobre 2042 li pago 1583,95

Mi rimangono 31323,29 euro che parcheggio sul 'solito' conto BBVA che frutta il 4% sulla liquidità fino a gennaio 2025.

Lo schema finale di DAMOCLE appare essere il seguente:

Il capitale iniziale di 500mila ora vale 504122,35 con una poco rilevante performance del +0,82%. Abbiamo però superato una fase molto complessa di rialzo dei tassi, partendo 'eroicamente' con una strategia 'bond long term' nel periodo più sfavorevole della storia.
L'accumulo sull'All World ci attende a fine 2024!

P.C. 02/09/2024

domenica 18 agosto 2024

Battere il Benchmark: l'investimento "Bassa Volatilità"

Nella quarta puntata della mia serie 'Battere il Benchmark' parliamo di azionario a 'bassa volatilità'. Un asset fattoriale particolare che se non batte proprio il benchmark sui rendimenti (neanche sul lunghissimo termine come le small caps) lo fa abbastanza sistematicamente nel rapporto rischio-rendimento.

P.C. 18.08.2024

martedì 13 agosto 2024

Battere il Benchmark: l'investimento "Small Cap"

Terza puntata della seria "BATTERE IL BENCHMARK", oggi parliamo di "Small Cap", le aziende a piccola capitalizzazione.

Davvero nell'era delle Big Tech, dei colossi della finanza, le aziende 'Piccole' fanno meglio del mercato?

Capiamolo insieme con il mio nuovo video:


P.C. 13/08/2024

giovedì 1 agosto 2024

MIDEN: +4,59% il portafoglio privo di "Rischio di Mercato"

Alla fine di luglio è scaduto un altro trimestre di MIDEN, un portafoglio concepito in un momento di 'tassi negativi' per accogliere la sfida apparentemente impossibile di investire senza alcun rischio di mercato.

Sostanzialmente impiegando una significativa liquidità (mezzo milione di euro) in conti di deposito e strumenti a capitale che NON HA VOLATILITA' e che all'epoca non rendevano pressoché nulla, investendo a rischio solo i di loro rendimenti cumulati.

Vediamo dove ci ha portato la filosofia del "risk free" a inizio agosto 2024:









Il saldo sul mio ipotetico conto corrente BBVA (remunerato al 4% lordo fino a fine gennaio 2025, con distribuzione mensile degli interessi) è stato alimentato da:

- 166,5 euro di interesse trimestrale del conto deposito MEGLIO BANCA che è a interesse crescente fino a gennaio 2027.

- 55,86 euro di dividendo netto dell'ETF Vanguard FTSE All World High Dividend, frutto di miei precedenti accumuli di interessi

- la capitalizzazione COMPOSTA degli interessi di BBVA. Il primo mese del trimestre ha distribuito ipoteticamente 235,81 euro, capitalizzati in modo da avere un interesse il mese dopo di 236,39 e poi capitalizzati insieme al dividendo di giugno per ottenere altri 237,11 euro

Posso quindi investire 'a rischio' circa 900 euro.

Decido ci comprare 37 quote aggiuntive dell'ETF WisdomTree Eurozone Quality Dividend Growth, un peculiare multifattoriale su azioni della zona euro, l'unico con quotazioni in flessione rispetto a 3 mesi fa. Spendo 892,44 euro.

La situazione finale si delinea quindi così: 









Il capitale è 522934 euro, con un guadagno 'free risk' di quasi 23000 euro netti. +4,59% di performance attuale.

La prossima revisione del portafoglio "sicuro" è attesa per fine ottobre.

P.C. 01/08/2024

domenica 28 luglio 2024

RECUPERO MINUSVALENZE CON BOND: LAST CALL?

La politica di ribasso dei tassi d'interesse, messa timidamente in atto a partire dal piccolo taglio di giugno della Banca Centrale Europea, ha contribuito a contrarre ancora di più i rendimenti dei bond brevi, che si erano trasformati in perfetti strumenti di recupero minusvalenze pregresse dopo il rialzo da 'tasso zero' a 'tasso oltre il 4%' accaduto tra 2022 e 2023.

Per chi ha ancora minusvalenze da recuperare e vuole farlo in maniera CERTA, senza dover rischiare di produrne di nuove, e senza semplicemente 'spostarle' con qualche certificato a super-cedola?

Relativamente alle TECNICHE ed all'analisi dell'attuale situazione ne discutevamo con Sebastian in questo video:


P.C. 28/07/2024

Una GRANDE CHIUSURA: DEUCALIONE, il Portafoglio Decano del mio Blog si conclude dopo 6 anni

Siamo giunti alla conclusione di DEUCALIONE, il portafoglio più "Longevo" (finora) tra i miei Toy-Portfolio, commentati sul Blog per spiegare i concetti di gestione del risparmio.

6 anni di servizio, con revisioni 2 volte l'anno, portate avanti con costanza e strategia. Ero un rampante 40 enne quando iniziai Deucalione e oggi mi avvicino alla soglia dei 47 anni. Molte cose sono cambiate nella vita di tutti noi, molte cose sono cambiate nel MONDO intero, e questo 'passaggio del tempo' ci deve mettere in rapporto tra RISORSE e CAPITALE.

Questa importante chiusura sarà occasione per riflettere su cosa è accaduto, sulla DISTRIBUZIONE, sulle strategie INCOME, la fiscalità degli ETF, nonché le logiche dell'investimento.

Partiamo dall'inizio: DEUCALIONE.

Il 2018 si era presentato, nei suoi primi 6 mesi, come un anno burrascoso. I tassi (USA in particolare) avevano subito un brusco rialzo dopo 3 anni di politiche ultra-distensive ed immissione della liquidità, questo aveva svalutato molti obbligazionari, ma nel caldo luglio di quell'anno gli azionari ancora 'reggevano'. Tutti gli asset avevano registrato una sinistra tendenza alla CORRELAZIONE: oro, obbligazioni, azioni, tutto sembrava aver preso la stessa direzione, verso la contrazione dei valori, appena la liquidità era stata tolta dal sistema economico.

DEUCALIONE partiva come un portafoglio-giocattolo, volontariamente troppo accroccato (partiva con 30 ETF a distribuzione!) per essere efficiente o per essere replicato (allora come oggi non voglio problemi con la CONSOB o accuse di suggerire investimenti a nessuno, faccio simulazioni per spiegare cosa aspettarsi dalla gestione del risparmio, non per dire cosa comprare). La strategia era però chiara: un'accozzaglia di ETF che distribuiscono tutti dividendi, un'allocazione circa 60/40 ed una gestione flessibile (discrezione del consulente/gestore) in come cambiare gli investimenti ogni 6 mesi.

La situazione, ad oggi, di DEUCALIONE, è la seguente:














Negli ultimi 6 mesi il portafoglio ha distribuito 1667,67 euro aggiuntivi netti di dividendi. La distribuzione ottenuta come rendita, complessiva, in 6 anni, sale quindi a 17346,83 euro NETTI. Pari al 15,77% del capitale di 110000 euro inizialmente investito. Abbiamo avuto 2,63% netti (corrispondenti al 3,55% tassato al 26%) di distribuzione di rendita, ogni anno.

Il capitale ha ad oggi un valore di 120776,66 euro. In crescita rispetto ai 110000 euro iniziali. Tuttavia veniamo ad uno dei più gravi difetti di DEUCALIONE: l'inefficienza fiscale.

Questo portafoglio ha attraversato delle 'problematiche' storiche, così come significativi anni positivi. In questi anni, in particolare:

- Nella seconda metà del 2018 i mercati sono 'crollati'.

- Nel 2020 la pandemia di Covid ha creato un 'flash-crash' come non si vedeva dal 1987

- Nel 2022 il rialzo dei tassi (proseguito fino al 2023) ha colpito come una scure gli asset obbligazionari generando una svalutazione non nota agli andamenti storici dei mercati

La conseguenza è avere:

- Gli asset obbligazionari (ex cedole, ricordiamo) in flessione dal -9% (treasury bonds 10+) al -16% (obbligazionario dei paesi emergenti)

- Gli asset azionari in significativo gain con la significativa eccezione dei paesi emergenti, che hanno subito negli ultimi anni una crisi significativa, con gain che vanno dal +3% dell'azionario europeo "Selected Dividend" al +86% dell'azionario USA S&P500.

Il punto è che questa significativa variabilità dei valori (più forte perché è mancato l'accumulo di cedole), non è compensabile fiscalmente.

Vado quindi prima a disinvestire i titoli in perdita:

Non vado neanche a conteggiare tutta la minusvalenza prodotta: non può essere, ad oggi, compensata o utilizzata con DEUCALIONE.


Andiamo ad analizzare quindi il risultato di portafoglio:

66187,29+54589,37-4294,41 (capital gain pagato)+17346,83 =133829,08 euro NETTI

In 6 anni DEUCALIONE ha realizzato una performance al netto delle tasse del +21,66%. Pari quindi ad un rendimento del 3,61% annuo NETTO (ricordo che il 3,61% netto corrisponde ad un 4,88% al loro della fiscalità ordinaria).

Con questo si chiude la storia di uno dei portafogli di ETF a distribuzione più antichi del Blog, sicuramente eccessivamente complicato dal numero degli strumenti ed indubbiamente inefficiente sotto vari aspetti (fiscalità, gestione, utilizzo di strumenti tutti a 'dividendo' che hanno sottoperformato il mercato), ma che comunque ha tenuto il timone e fornito rendimento distribuendolo costantemente in ogni fase e vicissitudine di mercato.

P.C. 27/07/2024

venerdì 26 luglio 2024

BALIANO II: il bilanciato difensivo guadagna +7,86% nei primi 10 mesi

Dopo la chiusura del precedente portafoglio non 'prudente' bensì 'difensivo', ovvero contraddistinto dall'uso di Asset che tendono a 'resistere' nelle fasi negative del mercato, è il momento del Secondo Baliano di misurarsi con i mercati.

Osserviamo cosa è accaduto nei primi 10 mesi:














Il capitale è salito a 128574,6 euro, in gain del +7,86% in 10 mesi (un teorico nove e mezzo percento su base annua). 

Sia le obbligazioni che le azioni sono cresciute, sebbene nei tematici vi sia, ovviamente, massima volatilità, tra il sensazionale +32,44% dell'azionario "Private Equity" e la flessione superiore al 1% del settore del Lusso.

L'azionario è allocato al 58,47% del capitale, all'interno dell'intervallo di tolleranza 57-60 stabilito dalla strategia iniziale, non è quindi necessario operare alcun ribilanciamento.

Attenderemo altri 10 mesi, fino a maggio del 2025, per osservare lo sviluppo di Baliano.

P.C. 26/07/2024

giovedì 18 luglio 2024

ATRIDE: il bilanciato prudente ad evoluzione su strategia "Corporate Bond Callability" a +6,93% in 9 mesi

ATRIDE è un portafoglio classificabile come "obbligazionario prudente" su strategia d'investimento a Lungo Termine. Tecnicamente è fin troppo prudente per il suo orizzonte temporale di 15 anni (parte con 10% di azionario e 90% di obbligazioni).

La sua particolarità è però affrontare il mercato sfruttando una peculiarità di alcune obbligazioni che gli conferisce la cosiddetta "Corporate Bond Callability": la possibilità che alcune obbligazioni societarie vengano rimborsate ben prima della scadenza restituendo ad ATRIDE del capitale per essere flessibili e cambiare l'asset allocation, 'evolvendo' verso un sistema a maggior presenza di azioni.

Questo perché le obbligazioni con CALL scelta presentavano al momento della creazione del portafoglio, delle proprietà che impongono in caso di rimborso anticipato la distribuzione di un significativo interesse in formula unica, fornendo liquidità per investire a rischio, magari durante una flessione improvvisa dei mercati che possa stimolare un ribasso dei tassi che spingerebbe gli emittenti di tali obbligazione a rifinanziati pur offrendo finestre d'uscita più interessanti.

La situazione di ATRIDE al nono mese dalla sua creazione è questa:










Il capitale è cresciuto del +6,93% ed abbiamo a disposizione 4581,27 euro da reinvestire in azionario, come da strategia.

Vado a scegliere l'azionario eurozona "Small Cap" che in una fase di incremento della liquidità circolante in Europa (si stanno iniziando ad abbassare i tassi d'interesse) potrebbe essere sia difensivo verso eventuali shock di mercato, sia promettente.

Ne acquisto 16 quote per un totale di 4484,8 euro.

Il risultato finale è:

Il prossimo ribilanciamento, in attesa che l'evento "Call" venga stimolato da eccessivi ribassi dei tassi d'interesse, è tra 9 mesi, ad aprile 2025.

P.C. 18/07/2024

lunedì 15 luglio 2024

BATTERE IL BENCHMARK (2° episodio): il fattore "Momentum"

Secondo appuntamento con un investimento che sembra avere la proprietà magica di "Battere il Mercato". Un investimento a 'Smart Beta' consente di selezionare solo le aziende, in un mercato, che sono state premiate con delle quotazioni particolarmente in rialzo: questo si chiama Momentum Factor.


Buona visione!

P.C. 15/07/2024

mercoledì 26 giugno 2024

PANTAGRUEL: il grande patrimonio che recupera le minusvalenze a +11,09% dopo 1 anno e 3 mesi

L'investitore con un patrimonio consistente spesso fa attenzione prima alla conservazione ed alla qualità del proprio portafoglio che all'obiettivo di crescita acquisendo rischio.

PANTAGRUEL è un portafoglio simulato con 2 milioni di euro iniziali, a marzo di un anno fa, che ipotizzava la necessità di recuperare minusvalenze pregresse già accumulate vendendo titoli in perdita e/o inefficienti, ma che scadono tra qualche anno.

Osserviamo l'evoluzione di PANTAGRUEL negli ultimi mesi:


Osserviamo le operazioni che ci portano all'ulteriore recupero della minusvalenza fiscale, già precedentemente ridotta a 80188 euro:
- La scadenza dell'obbligazione Volkswagen Bank, oltre ad accreditare la cedola, compensa fiscalmente 5000 euro esatti.
- L'obbligazione di Credit Agricole con scadenza fissata a settembre, sale incomprensibilmente a 101,267. Approfitto di questo compratore sconsiderato e liquido il mio intero pacchetto di obbligazioni. Compenso 5267 euro di minusvalenze.
- Infine faccio la stessa cosa con un ETN azionario: vendendo riesco recuperare 9294,65 euro.

In tutto la minusvalenza si è ridotta a 60626,35 euro.

A questo punto reinvesto la liquidità prodotta dalle operazioni evidenziate:
- Compro:

- Compro 900 quote aggiuntive del MSCI World Minimum Volatility
- Aggiungo 25000 al titolo di Stato Francese al 2,75%.
- Aggiungo 50000 sia a Europa 2026 che a Germania stessa scadenza.
- Quello che rimane nel mio bacino di liquidità viene utilizzato per sottoscrivere un ETF governativo europeo a lunga scadenza.







Possiamo osservare che, post ribilanciamento, PANTAGRUEL oltre ad aver ulteriormente tagliato la minusvalenza disponibile da utilizzare, è salito a ben 2221862,55 euro di capitale, una crescita dell'11,09% in un anno e tre mesi.

P.C. 26/06/2024

martedì 25 giugno 2024

CYRANO: il portafoglio flessibile realizza un +45,7% in 4 anni sfidando i mercati finanziari

Con una strategia 103/100, ovvero l'uso di un allocazione flessibile bilanciata 70/30 che poteva interagire con l'andamento dei mercati avversi, CYRANO è attualmente in crescita del 45,7% in 4 anni e tre mesi.



Osserviamo l'evoluzione attuale del portafoglio:













Osserviamo come, ad oggi, CYRANO sembrerebbe non aver mai mancato un colpo, allocandosi grazie allo sfruttamento della sua liquidità, con performance ben superiori ad un 70/30 classico.

Ha accumulato anche 1281,32 euro di nuovi dividendi e cedole.

Dato che la prossima revisione sarà la chiusura, vado a bilanciare il rischio riducendo gli azionari più pericolosi e abbondanti con il BTP che scade come il portafoglio: una operazione che espone al rischio di controparte Italia, ma per un periodo molto breve.

Vado a vendere 210 quote di azionario europa (Emu Index) per 11050,2 euro, realizzando 10006,6 euro al netto delle tasse.

Vado a vendere 125 quote di Vanguard S&P500 (azionario USA) per 12107,5 euro, che senza tasse restituiscono 10494,2 euro netti.

Vado infine a vendere 74 quote del rischioso UBS MSCI Emerging Markets per 7405,92, ovvero 7022,26 euro al netto delle tasse.

Oltretutto la liquidazione del Lyxor Euro Government Bond 25+ years ha messo a disposizione 3245 euro a netto tasse.

Procedo a difendere leggermente dalla volatilità il portafoglio usando il ricavato per comprare, al prezzo di 98,139 euro, 30000 quote aggiuntive dell'obbligazione BTP 0,35% che scade a febbraio, alla chiusura di Cyrano.

Il risultato finale di CYRANO è:

La chiusura del portafoglio ci aspetta, al quinto compleanno, il prossimo febbraio.

P.C. 25.06.2024

sabato 22 giugno 2024

IL MORO: il 40/60 a lungo termine recupera completamente uno dei peggiori timing d'ingresso di sempre dopo 2 anni e mezzo

Se investissi a lungo termine in un portafoglio principalmente obbligazionario (60% di obbligazioni) e lo facessi in uno dei peggiori momenti d'ingresso possibili per le obbligazioni da molti decenni (metà dicembre del 2021, quando nel 2022 i tassi iniziarono a rialzarsi impetuosamente), che tempo di recupero dovrei aspettarmi per i miei soldi?

Una domanda legittima per un investitore-tipo impegnato ad allocare un capitale importante, per un orizzonte temporale LUNGO, in maniera bilanciata. L'investitore tipo del portafoglio "IL MORO".

Possiamo osservare che a 2 anni e mezzo dall'investimento, tutto lo shock di una catastrofe obbligazionaria come quella degli ultimi 2 anni, è stato riassorbito e siamo tornati, circa, ai 200mila euro iniziali:














Il capitale attuale del portafoglio "IL MORO" è di 199671,97 euro, con una performance dall'inizio circa alla pari (-0,17%).

La forte crescita dell'azionario rispetto all'obbligazionario sbilancia l'Asset Allocation a 45% azionario e 55% obbligazionario.

Pur essendo IL MORO un semi-flessibile, in questo momento storico preferisco non privilegiare l'azionario rispetto all'obbligazionario, né il dollaro rispetto all'euro, dato che stiamo attraversando una fase di decrescita dei tassi d'interesse e di forza relativa della valuta a stelle e striscie.

Punto quindi a ribilanciare l'Asset Allocation: vendo 50 quote dell'ottimo Vanguard S&P500 incassando 4847,5 su cui pago 234,39 euro di capital gain.

Con il ricavato ribilancio acquistando debito europeo governativo: 200 quote aggiuntive di Vanguard Eurozone Government Bond.

La situazione finale risulta essere la seguente:














A questo punto possiamo aspettare il settembre del 2025, affrontando la "lunga marcia" che un investitore con una strategia a "Lungo Termine" deve saper percorrere con serenità e pazienza, aspettando recuperi anche peggiori di 2 anni e mezzo, per portare avanti un investimento negli anni.

P.C. 22/06/2024

martedì 11 giugno 2024

MORGANA: il portafoglio a strategia attiva C&B riempie la "bottiglia" del governativo europeo avvantaggiandosi di una performance arrivata al +13,19% evitando 'magicamente' qualsiasi flessione

MORGANA è un portafoglio che mostra una strategia "Attiva" fatta bene, basata cioè su una strategia realizzata in maniera sistematica e pedissequa e non delle 'commerciali' sparate sul prevenire i mercati o sulle analisi di 'sedicenti esperti' che servono solo a vendere il loro servizio.

Quale è la strategia fissata nell'ottobre 2021 per il portafoglio MORGANA?

Un investimento diviso in tre parti, come nel laboratorio dell'ipotetica 'strega' che cerca di fare un'alchimia sulle infauste prospettive di mercato (ricordiamo che l'azionario era ai massimi, i tassi ai minimi e l'inflazione in rialzo... che poteva accadere?).

THE COFFER: ovvero lo "scrigno" era un rifugio verso una tempesta sui tassi, fatto di obbligazioni brevi in dollari ed in euro, resilienti o addirittura difensive in caso di rialzo dei tassi

THE ASSET ALLOCATION: è un investimento classico, composto di azionari ed obbligazionari

THE BOTTLE: è una controparte: difensiva rispetto all'Asset Allocation, ma non verso i tassi d'interesse, inizialmente vuota avrebbe potuto riempirsi di titoli di Stato europei

L'alchimia della nostra MORGANA era la seguente: se lo "SCRIGNO" si apprezzava (per via del rialzo dei tassi) verso l'Asset Allocation, l'investimento principale, questo veniva 'svuotato' e si comprava quest'ultima, mediando sui prezzi eventualmente in ribasso.

Se invece l'Asset Allocation valeva più dello "Scrigno", si disinvestiva la differenza comprando il governativo della "Bottiglia".

Cosa è accaduto negli ultimi 8 mesi?









Notiamo che l'Asset Allocation, alimentatasi durante la 'Crisi' del Rialzo dei Tassi, attualmente vale 56769, mentre il nostro "scrigno" di obbligazionari brevi multivaluta soltanto 50037. Ora devo disinvestire circa 6500 euro investiti per comprarci titoli di Stato Europa e riempire la bottiglia.

Elimino l'azionario USA JPMorgan BetaBuilders US Equity, vendo le 140 quote per 6510 euro, ma pago 422,42 euro di tasse di capital gain per il forte guadagno. Questo mi permette di riempire la bottiglia con 68 quote di JPMorgan BetaBuilders Euro Government Bond comprato a 89,83 a quota.
In questo modo Asset Allocation diventa circa uguale a "The Coffer", e la mia strategia mi ha fatto, guardacaso, comprare governativo Europa proprio durante un picco di rialzo della sua redditività.

Il risultato finale è il seguente:











Notiamo che il portafoglio guadagna 13,19% dopo 2 anni e 8 mesi, ma, soprattutto, ha avuto un andamento totalmente decorrelato dal mercato:

                                MORGANA (35/65)       Vanguard LifeStrategy 40/60

Giugno 2022:                +0,24%                                  -11,17%

Febbraio 2023:              +5,5%                                    -9,09%

Ottobre 2023:                +4,54%                                  -9,08%

Giugno 2024:                +13,19%                                +0%

Il prossimo ribilanciamento è previsto a febbraio del 2025.

P.C. 11/06/2024

domenica 9 giugno 2024

ERACLE: 7% l'anno di crescita per 5 anni con il portafoglio 90/10 che abbina singole azioni, ETF e Fondi Attivi

5 anni fa, sul mio Blog, creai un portafoglio chiamato ERACLE, concepito per essere 'muscoloso' (90% di azionario), ma soprattutto per mostrare, nel tempo, cosa un risparmiatore avrebbe visto accadere a tre diversi tipi di investimenti:

- Paniere (diversificato!) di singole azioni

- Fondi Attivi (scelti di buona qualità, non robaccia)

- ETF

Oggi ERACLE compie orgogliosamente 5 anni, come un bambino prossimo alle elementari, e possiamo osservare come 'appare' un simile investimento portato avanti con costanza:












Il controvalore totale dell'investimento è oggi di 134905 euro, con un gain del +34,95% rispetto a 5 anni fa.
Osserviamo che l'azionario europeo diversificato per settore merceologico, appare molto variabile, con performance 'spaventose' come il quasi -60% in 5 anni di Vivendi o valore raddoppiato come nel caso di Volvo. Data l'efficienza fiscale che consente di compensare alla perfezione titoli andati "male" e quelli andati "bene" e dato l'extra rendimento offerto dal dividendo, pesantemente tassato, ma regolarmente incassato per 5 anni (e notiamo come nel caso di Volvo o Unilever che il dividendo può essere la parte quasi maggioritaria del 'valore' nel tempo), vedere dei segni rossi non deve spaventarci, ma confermarci di aver realizzato un portafoglio effettivamente decorrelato.

Vi è poi la quota in fondi attivi, qui ho scelto due fondi non prudenti, dinamici ma in modo diversi. Il famoso M&G Dynamic è un bilanciato azionario, mentre l'Invesco Pan European, erroneamente venduto spesso come prudente/moderato, include un'elevata quota di obbligazioni alto rendimento, perpetual e speculative abbinate ad un portafoglio azionario europeo 'Income'. Entrambi i bilanciati sono andati ''bene'' se per bene intendiamo una performance del 19% scarso e del 20% in cinque anni poco superiore a metà di quella media del portafoglio (che comunque è molto più azionario). Notiamo come, a prescindere dai costi (ripeto che ho selezionato fondi attivi 'validi'), le strategie attive e flessibili, che avrebbero avuto potenzialità di sovraperformare il benchmark in disastri annunciati come il rialzo di tassi ed inflazione nel 2022 o non annunciati ma gioia dell'opportunismo contro la gestione passiva quali il fast crush del 2020, in realtà creano un rendimento 'medio-positivo' ma perdono valore rispetto al mercato.

Infine ci sono gli ETF, campioni della gestione PASSIVA. Qui non facciamo una selezione diversificata di stocks (paniere di azioni), né gestione attiva&flessibile (fondi attivi), bensì una replica brutalmente passiva del mercato: azionario large cap americano + azionario small capo americano, giappone+pacifico, paesi emergenti. Sistemi molto favoriti in questi anni (USA) e altri molto meno (emergenti e pacifico), ma, come possiamo vedere, molto più performanti nonostante le difficoltà (ricordo che questo portafoglio si è beccato il 2020 e poi il 2022 in pieno) rispetto alle altre parti del portafoglio.

Rimane, indubbiamente, un ottimo aggregato, dinamico, di 3 approcci diversi.

Quali operazioni metto in atto oggi, con la liquidità disponibile?

- Acquisto 16 azioni aggiuntive di Leg Immobilien, favorendo l'ingresso in un settore immobiliare svalutato da due anni di tassi elevati
- Acquisto un nuovo titolo, 100 azioni di Befesa SA, azienda europea leader nello smaltimento di rifiuti industriali, diversificando ulteriormente dal punto di vista settoriale il mio paniere azionario senza ricorrere alle 'solite' Large Cap che in questo momento potrebbero anche essere un pò care

Il risultato finale è il seguente:




















Il prossimo ribilanciamento periodico è programmato al solito tra 6 mesi, per la fine dell'anno.

P.C. 09/06/2024

sabato 8 giugno 2024

ARACNOFOBIA: i problemi dell'Income ancora più 'spinto'

ARACNOFOBIA è il portafoglio di "confronto" di ARACNE. Sempre una strategia Income realizzata con gli ETF della SPDR, ma ancora più estrema...


Qui possiamo osservare che, similmente ad ARACNE la rendita record del 2023-24, pari a 11082,83 euro netti, ha più che raddoppiato l'incasso, mentre l'obbligazionario soffre soprattutto nelle asset class più speculative:

Tra rendita e valore il portafoglio performa circa un +5,46% dall'inizio ed anche qui tutto il guadagno è focalizzato sulla rendita distribuita.

P.C. 08/06/2024

mercoledì 5 giugno 2024

ARACNE: il portafoglio a strategia "Income" recupera il nominale, mentre incrementa più di sempre la distribuzione di rendimento

ARACNE ci da la possibilità di osservare gli effetti di un brusco rialzo dei tassi d'interesse sui famigerati portafogli "Income", quei portafogli, spesso ad asset allocation bilanciata, che si focalizzano nell'uso di strumenti misurati per la loro capacità di distribuzione degli utili piuttosto che per la capacità di crescita del capitale.

L'ultima revisione di ARACNE era di un anno fa, in flessione sul capitale nominale del 2020 a causa del devastante rialzo dei tassi d'interesse.

La situazione di quest'anno è la seguente:

Osserviamo che il capitale di ARACNE è oggi di 357024,2 ed è tornato in gain rispetto a quanto inizialmente investito 4 anni fa (+2,03%). L'asset di reale valore rimane però la distribuzione che è stata in un anno di 9841,68 euro, quasi il 3% rispetto al capitale inizialmente investito al netto delle tasse.
Notiamo come la distribuzione di quest'ultimo anno a tassi elevati sia stata superiore a tutta quella dei precedenti 3 anni, portando l'incasso totale a 18150,54 euro.
In tutto il portafoglio ha una performance del +7,22%, certamente non strabiliante rispetto a 4 anni di orizzonte temporale, rispetto all'inflazione e soprattutto agli attuali tassi di rendimento, ma comunque non negativa.
Purtroppo è stata spesso caratteristica dei portafogli "Income" di sottoperformare brutalmente i rispettivi mercati in alcuni contesti, soprattutto in fasi come il 2022 ed il 2018. Già che ARACNE non abbia vissuto la 'rovina' che il minor rialzo dei tassi del 2018 ha inflitto a tanti patrimoni con focus sull'Income dovrebbe essere qualcosa di rilevante.

P.C. 05/06/2024

mercoledì 29 maggio 2024

Chiarezza sulla "Consulenza Bancaria"

Stavo pigramente guardando un ottimo video di MrRIP (minuto 11.15 di questo: https://www.youtube.com/watch?v=hUNLWqryEOU ) quando sono stato colpito da questa 'pagina personale' in cui un '''consulente finanziario''' spiega i servizi che lui, in quanto agente di una Rete mette a disposizione e che NON sono disponibili da un Consulente Bancario.

Senz'altro io sono un consulente bancario (meglio "Consulente Bancario" che "Impiegato", perché io sono più consulente di lui) sui generis e me lo dicono tutti, comunque ci tengo a precisare che gli strumenti e i servizi ci sono tutti, anzi in realtà ce ne sono molti di più perché le banche oltre alla consulenza finanziaria offrono servizi di gestione aziendale, erogazione del credito a tutti i livelli, affidamenti, mutui ipotecari, prestiti chirografari, offerta di garanzie, factoring, leasing e quant'altro. Questo senza doversi appoggiare, come fanno Reti e SIM a partner esterni, ma al massimo al collega della porta affianco.

Per cultura, non condanna, critica, diffamazione, o altro, di questo consulente (di cui non ricordo il nome e non mi interessa), ci tengo a mostrargli le evidenze che quanto da lui CREDUTO (perché io sono CERTO che gli abbiano raccontato queste cose e che lui ne sia convinto, non che le dica per screditare) sono assolutamente false.

Questo è quanto da lui riportato nel suo "SITO":

Questi sono dei miei appunti di novembre 2019 sulle operazioni di ribilanciamento, fatte con obbligazioni ed ETF, sul portafoglio di un cliente (si nota sotto che era l'undicesima pagina word su 31 di appunti... quindi per me è abituale studiare e calcolarmi personalmente i ribilanciamenti, non me li faccio fare dal tool della rete/banca come molti CFAOFS, ma questo è un discorso di professionalità individuale):

Questo è l'estratto (censurato in tutti i dati identificativi sia dell'azienda che della persona, clonato da un originale bancario, qui non riprodotto), di una CONSULENZA EVOLUTA del 2024 offerta ricorrendo anche ad ETF ed obbligazioni.

Il fatto che una cosa non faccia budget e utili non significa che NON SIA UN SERVIZIO DISPONIBILE in banca, altrimenti non dovrebbero essere disponibili neanche i prelievi bancomat, il rilascio dell'homebanking, le consegne delle carte prepagate etc... etc... vale anzi esattamente il contrario: un CFAOFS è educato per non lavorare se non DIETRO UTILE SUO, è un venditore a provvigione. Io bancario sono un impiegato cui il 27 del mese viene accreditato lo stipendio per le ore di lavoro prestate, sia se in queste ho offerto un servizio di consulenza evoluta con ETF (che a livello di 'risultato commerciale' non viene conteggiato) sia se se ho collocato prodotti ad altissimo commissionale. 
All'impiegato, salvo pacche sulle spalle, non cambia nulla.

P.C. 29/05/2024

domenica 26 maggio 2024

BATTERE IL BENCHMARK (1° episodio) : il Quality Factor


Nel video di oggi apriamo una discussione su come "Battere il Benchmark". Esistono fondi attivi, passivi o semi-attivi che hanno battuto i loro indici di riferimento, di cui magari sono un significativo sottoinsieme? E ne esistono che lo hanno fatto nel lungo termine, ovvero per decenni?

Certo che esistono, ma è bene vedere il video fino in fondo per capire PERCHE' hanno battuto il benchmark, come hanno fatto e soprattutto cosa si sta facendo andandoci ad investire.



Buona visione!

P.C. 28/05/2024

giovedì 23 maggio 2024

DAMOCLE: moderazione del rischio, alta redditività e focus sulla strategia "QQQRevised" offrono a questo portafoglio una crescita progressiva che arriva al +35,95%

Alcuni portafogli seguono delle 'classiche' asset allocation: spalmatura su vari sistemi economici (es. le varie economie regionali) dei rischio, bilanciamento tra azionario e capitale di debito (nella più classica delle strategie azionario a grande capitalizzazione e titoli di Stato), risk management che Harry Markowitz avrebbe identificato in un collocamento sulla "frontiera efficiente".

E poi anche no... la possibilità di lavorare in maniera sistematica e comunque rispettando le regole dell'economia, ricorrendo tuttavia a strategie alternative.

Alternative come quella di DAMOCLE.

DAMOCLE prende spunto da una vecchia strategia nordamericana nota come QQQ: bilanciamento tra l'indice Nasdaq ed il Treasury (titolo di Stato) statunitense. E' vero che i 'soldi grossi' sul mercato USA si spostano spesso tra questi asset, e c'è quindi bilanciamento.

Per l'investitore europeo, italiano in particolare, andiamo a diversificare per abbattere il rischio (soprattutto valutario) con strumenti di natura e mercato profondamente diverso:

- Obbligazioni dei Paesi Emergenti (via di fuga in cerca di redditività spesso alternativa ad azionario large cap e treasury statunitense)

- Rendita assicurativa in "Gestione Separata"

- Debito in forma di deposito bancario

Ne nacque, esattamente 5 anni fa, un portafoglio dal rischio moderato che non rinunciava ad un'esposizione di medio-lungo termine ad asset ad alta redditività, una strategia che ribattezzai "QQQ Revised", ovvero DAMOCLE.

Oggi è scaduto il Conto Deposito vincolato Rendimax Top al 5% che ha distribuito le ultime 111 euro di interesse restituendo il capitale investito nel 2019:












Il controvalore di DAMOCLE è di 135947 euro, con un gain del +35,95% dalla creazione. 

Un buon 7,19% annuo ben al di sopra del rendimento storico di asset allocation 20% azionarie e 80% in obbligazioni e depositi.

Non a caso DAMOCLE ha reso tanto ed è stato benedetto da un'incredibile stabilità in questo quinquennio!

Vado ad utilizzare la liquidità distribuita comprando un'altra quota di Nasdaq all'attuale, carissimo prezzo di 425,42 euro, mentre la liquidità residua la parcheggio sul classico conto BBVA che offre il 4% annuo d'interesse conteggiato su base mensile (come SEMPRE ricordo il mio codice di fidelizzazione per vantaggi reciproci se a qualcuno interessa tale parking: 77660060177273).

La situazione finale di DAMOCLE è la seguente:





Ci avviamo quindi alla chiusura, a fine agosto, di questo incredibile portafoglio.

P.C. 23/05/2024

mercoledì 22 maggio 2024

IL "MERAVIGLIOSO MONDO DELLA GESTIONE DEL RISPARMIO": l'Indennità di Portafoglio

La mia improvvisata replica alla LIVE con MrRIP è stata molto commentata e visualizzata, il che mi fa piacere. Mi fa piacere anche specificare in maniera dettagliata, nero su bianco ed assumendomene ogni responsabilità, quanto ho accennato nel video sul 'modus operandi' delle RETI/BANCHE che operano come collocatori di strumenti ad alto provvigionale (tipicamente Fondi Attivi, Polizze Assicurative di 'Risparmio/Investiemento' e Gestioni Patrimoniali varie...) tramite Agenti di Commercio che si autodefinisco Consulenti oppure (qualche anno fa) Promotori Finanziari (di seguito li definisco PROMOTORI per non fare confusione con consulenti fee-only, indipendenti, autonomi, bancari dipendenti etc...).


- Il portafoglio clienti di un Promotore Finanziario che agisce a provvigione diventa un suo "patrimonio" cui è associato un prezzo di VENDITA (loro la chiamano 'INDENNITA' per dare professionalità al tutto).
- Quando il Promotore lascia il portafoglio, va in pensione, si ritira, cede clienti perché ne ha troppi, questo portafoglio viene diviso a "trance" e proposto a nuovi promotori (spesso giovani o con meno masse), che sono molto malvisti se lo rifiutano
- E' PRASSI che il promotore uscente, negli ultimi 2 anni (che di solito fanno calcolo per il calcolo del 'prezzo di vendita' ovvero valore della indennità, usualmente pari ad 1 anno dei ricavi lordi che le provvigioni di portafoglio generano) aumenti a bomba le commissioni al cliente (polizze Unit Linked, gestioni patrimoniali ultra costose, aggiunta di fee on top) perché nella sua homepage ha valorizzato minuto per minuto il prezzo della "Indennità" (ovvero il valore della vendita dei clienti). I promotori a cui viene proposto per l'acquisto sono molto 'malvisti' dalla loro dirigenza se rifiutano di comprarlo (anche se possono rifiutarsi), quindi eventualmente dicono "è troppo, dammene un pezzo più piccolo".
- I promotori acquirenti fanno valutazioni sul portafoglio da comprare anche sulla base della qualità umana del cliente (ad esempio il cliente è ben vessato di commissioni, ma è anziano... ci faccio pochi anni, oppure è in cattiva salute, o il controvalore investito viene spesso ridotto e poi riaumentato perché ne ha bisogno per l'azienda dato che è un imprenditore etc...).
- Quando il promotore "COMPRA" paga il prezzo (indennità) al venditore. Questo prezzo viene RATEIZZATO dalla banca solitamente in 48 mesi, in cui viene detratto dalle fatture (provvigioni) dovute all'acquirente. Questa rateizzazione è un FINANZIAMENTO che prevede degli interessi, come un qualsiasi prestito personale (quindi la banca ci guadagna tre volte: una perché il venditore ha aumentato le fee di cui è socia, due perché chiede interessi sulla somma prestata all'acquirente, tre perché l'acquirente dovrà continuare ad incassare commissioni sul comprato e probabilmente cercare di aumentarle perché altrimenti non ci copre neanche gli interessi... oltretutto non perde un asset redditizio e trova chi pagando ed indebitandosi glielo continuerà a "lavorare").
- Se il portafoglio non rende (perché il cliente disinveste, chiude il conto, compra casa con quei soldi togliendo investimenti - motivo per cui lo si supplica casomai di indebitarsi, magari con un bel Lombard... ma mai togliere masse investite -) il debito rimane in capo all'acquirente. Se l'acquirente non paga la banca può anche pignorargli casa, quindi è schiavo dei suoi debiti per pagare le 'Indennità' altrui con il frutto delle commissioni al cliente.

Questo è DOVEROSO conoscerlo.


Se vi hanno "cambiato promotore" perché il vecchio è andato in pensione o aveva troppi clienti: siete stati venduti, pagati e finanziati e di conseguenza potete dedurre la redditività che dovrete restituire ai vostri proprietar... ehm, consulenti.

Ovviamente spesso un Promotore Finanziario non vende il portafoglio, ma va in pensione e lo lascia in eredità ad esempio ad un figlio, come qualsiasi altro asset patrimoniale.

Questa è la '''CONSULENZA''' secondo le Reti.


P.C. 22/05/2024